Parchi Naturali, boschi e Trekking in Abruzzo: L’Orso marsicano
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L’orso marsicano, simbolo della fauna selvatica abruzzese, è sopravvissuto a secoli di caccia, bracconaggio, incendi e tagli indiscriminati di boschi, resistendo nelle terre più remote e protette del Parco Nazionale d’Abruzzo. Questa sottospecie unica di orso bruno si stima conti circa 100 esemplari, una popolazione fragile che continua a combattere per la sua sopravvivenza. I maschi possono superare i tre quintali di peso, mentre le femmine sono leggermente più piccole, ma tutte condividono la stessa maestosità e potenza. Costruiscono le loro tane nei luoghi più nascosti della faggeta, rifugiandosi nel cuore dei boschi per il letargo invernale, che dura da dicembre a marzo.
Durante il resto dell’anno, l’orso marsicano si muove liberamente nel suo habitat naturale, scivolando tra gli alberi e pascolando tranquillamente nelle radure. La sua dieta è prevalentemente vegetariana, composta da frutti di bosco come fragole, lamponi, uvaspina e mele selvatiche, ma include anche piccole quantità di carne, soprattutto predando pecore nei pressi degli stazzi. Sebbene l’orso sia un animale schivo e solitario, la sua presenza è sempre più visibile grazie ai progetti di conservazione che hanno favorito il ritorno di questa specie in diverse zone dell’Abruzzo. Gli avvistamenti, un tempo considerati rari e straordinari, stanno diventando più frequenti, segno di un lento ma costante recupero della popolazione.
Il Parco Nazionale d'Abruzzo ospita circa due terzi della popolazione di orso marsicano, ma la specie si estende anche su altre aree protette, tra cui la Majella, le Cinquemiglia, il Sirente e il Gran Sasso. Questi territori, caratterizzati da boschi di faggio, valli solitarie e prati montani, offrono l’habitat ideale per l’orso marsicano. Il suo comportamento, però, sta evolvendo: l’animale si sta facendo via via più confidente con l'ambiente umano, rendendo gli incontri con i visitatori sempre meno eccezionali. Nonostante questo, l’orso rimane una creatura cauta e sfuggente, prediligendo la solitudine e il silenzio dei suoi territori.
La crescente visibilità dell’orso marsicano è un segnale positivo, che testimonia l’efficacia degli sforzi di conservazione e la resilienza della specie. Tuttavia, questo animale iconico è ancora minacciato dalla perdita del suo habitat, dai conflitti con l’agricoltura e dal bracconaggio. La sua protezione rimane fondamentale per mantenere l’equilibrio ecologico dell’area. Gli incontri con l’orso marsicano, pur essendo emozionanti e straordinari, devono ricordarci l’importanza di rispettare la natura e le creature che la abitano, per garantire che questo straordinario plantigrado possa continuare a camminare libero nelle terre selvagge dell’Abruzzo.


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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...