I Boschi nella Regione Abruzzo: La Faggeta di Fonte Novello
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I Boschi d'Abruzzo


Il bosco si caratterizza per la sua struttura vetusta, con una composizione eterogenea che riflette la sua evoluzione naturale nel tempo. Le piante di faggio, ormai mature, creano uno scenario che ricorda quello delle foreste primordiali, con una ricca presenza di necromassa, ovvero legno morto in vari stadi di decomposizione, che arricchisce il terreno e favorisce una diversità biologica unica. Questa varietà di materiali, dai tronchi a terra a quelli ancora in piedi, crea microhabitat ideali per numerosi organismi, contribuendo alla stabilità ecologica dell’area. L’eterogeneità della struttura del bosco, sia verticale che orizzontale, regola i fattori ecologici, favorendo un ecosistema più complesso rispetto a boschi gestiti regolarmente.
La biodiversità della Faggeta di Fonte Novello si estende anche alla fauna, grazie all’ambiente incontaminato che ospita numerosi mammiferi, tra cui cervi, cinghiali, lupi, tassi e caprioli. Questi animali trovano un habitat ideale nella foresta, dove la presenza di vegetazione matura e di legno morto offre riparo e nutrimento. La zona è anche un importante rifugio per molte specie ornitiche, in particolare i picchi, che approfittano degli alberi senescenti e dei tronchi morti per nidificare e cercare cibo. Tra le specie più rare e significative troviamo il picchio rosso minore, il picchio dorsobianco e il picchio muratore, che traggono vantaggio dalla presenza di alberi con diametri superiori ai 15 cm.
La fauna del sottobosco è altrettanto ricca e varia, con diverse specie che si nascondono tra le fitte radici e la vegetazione che cresce rigogliosa sotto le fronde degli alberi. L’ambiente di Fonte Novello, con la sua relativa oscurità e umidità, è perfetto per una fauna diversificata che si nutre di insetti, funghi e altre piccole forme di vita. La continua interazione tra il legno in decomposizione, le piante erbacee e la fauna che le popola crea un equilibrio perfetto per la conservazione della biodiversità.
Una delle presenze più affascinanti e significative di questa faggeta è la Rosalia alpina, una specie di cerambicide di interesse comunitario che trova nel legno marcescente dei faggi il suo habitat ideale. La disponibilità di tronchi di grandi dimensioni e la decomposizione del legno forniscono il nutrimento necessario al ciclo biologico di questo raro coleottero, il cui habitat è ormai limitato a poche aree protette. La sua presenza testimonia la salubrità dell’ambiente di Fonte Novello e l’importanza di preservare questo luogo come un tesoro naturale da tutelare per le generazioni future.


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