L’Artigianato in Abruzzo: Arte orafa
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La cultura e le tradizioni locali nell'artigianato in Abruzzo



Centri rinomati: Sulmona (Aq), Scanno (Aq).
L’arte orafa in Abruzzo ha una lunga tradizione che risale a secoli fa, testimoniata dalla creazione di gioielli in oro e filigrana, tra cui la celebre "presentosa", un monile simbolo della cultura abruzzese. Questa arte, che affonda le sue radici nell'antica tradizione artigianale, è oggi ancora viva grazie agli artigiani che, con grande maestria, continuano a produrre opere di alta qualità. La "presentosa" è uno dei gioielli più rappresentativi dell’Abruzzo, caratterizzato da una forma a cuore o a stella, ricco di significati simbolici legati alla protezione e alla fortuna, ed è spesso indossato come segno di affetto e legame familiare.
Sulmona, nel cuore della provincia dell'Aquila, è uno dei centri più rinomati per la lavorazione dell'oro e della filigrana. Qui, gli artigiani hanno perfezionato nel corso dei secoli la tecnica della lavorazione del filo d'oro, creando gioielli finemente intrecciati che mostrano una straordinaria abilità nel trattare il metallo. Sulmona è famosa per le sue tradizionali creazioni, dove l'oro viene lavorato con grande delicatezza, dando vita a forme eleganti e complesse che raccontano la storia e la cultura di questa terra. Ogni pezzo è un esempio di alta artigianalità, capace di unire tradizione e innovazione.
Anche Scanno, un piccolo borgo anch’esso situato in provincia dell’Aquila, è celebre per la sua arte orafa. Qui, la produzione di gioielli in oro e filigrana è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Le maestranze locali sono rinomate per la realizzazione di piccoli capolavori, tra cui le preziose “presentose”, che sono ancora oggi oggetto di desiderio e di ammirazione. Ogni gioiello realizzato a Scanno è il frutto di un lavoro accurato, che richiede non solo abilità tecnica, ma anche una profonda conoscenza della storia e dei simboli della tradizione abruzzese.
L'arte orafa abruzzese, con le sue creazioni in oro e filigrana, continua ad essere un pilastro dell’artigianato locale, simbolo di eleganza e raffinatezza. Gli artigiani di Sulmona e Scanno, grazie alla loro abilità e passione, hanno preservato e tramandato nel tempo una tradizione che non solo arricchisce il patrimonio culturale dell'Abruzzo, ma contribuisce a mantenere viva la bellezza di un'arte che affascina ancora oggi. Indossare un gioiello abruzzese significa portare con sé una parte di questa tradizione millenaria, fatta di saperi antichi e creatività senza tempo.

Uno degli elementi più intriganti tra quelli che rendono affascinanti i borghi della montagna abruzzese sono senza dubbio le botteghe artigiane che si incontrano passeggiando tra le viuzze e i vicoli.
A seconda delle attività produttive che vi si tengono, le botteghe artigiane sono ora linde ed ordinate, ora polverose e confusionarie, ma sempre vissute, specchio della personalità e della creatività di chi vi lavora.
L’artigianato abruzzese è figlio di maestrie secolari che si sono sviluppate mescolando le capacità manuali nella produzione di oggetti utili con il gusto per il decoro e per il rudimentale design, tipico di una popolazione semplice e legata alla sua terra e alla montagna. È infatti il genius loci quell’inestimabile valore aggiunto che rende il prodotto artigianale intrinsecamente diverso da quello industriale, collocando il primo nel mondo della spiritualità e il secondo in quello della pura materialità. Nelle mani degli artigiani abruzzesi prendono quindi vita la ceramica e il ferro, l’oro e i merletti, il rame e la pietra, il legno e la lana. Accantonata in molte parti d’Italia negli anni dello sviluppo industriale, la tradizione del lavoro manuale e dell’artigianato si è per fortuna conservata in questa terra, dove tradizione e futuro lavorano insieme. Che siano ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, liutai, pellai o ramai, gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della regione, e in particolare nei borghi di montagna. Importanti rassegne estive dedicate all’artigianato artistico abruzzese (tra le più antiche Guardiagrele e Castelli) rendono note le eccellenze di questa produzione e più facile e diffusa la loro reperibilità.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”.

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.