La fauna in Abruzzo: Il Gufo di Palude
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Uccelli – I Rapaci notturni
Il gufo di palude (Asio flammeus) è uno dei rapaci notturni più particolari presenti in Abruzzo. Sebbene meno comune rispetto ad altre specie, la sua presenza è segno della grande biodiversità della regione e dell’importanza degli ambienti naturali locali.
Descrizione e caratteristiche
Il gufo di palude è un rapace di medie dimensioni, con un’apertura alare che può raggiungere i 105 cm e un peso di circa 300-500 grammi. È facilmente riconoscibile per il piumaggio marrone chiaro con striature scure e le ali ampie e arrotondate. Il disco facciale, di colore bianco con contorni scuri, incornicia gli occhi gialli luminosi che lo rendono inconfondibile.
Una delle caratteristiche più sorprendenti di questa specie è la capacità di essere attivo anche durante il giorno, soprattutto all’alba e al tramonto, a differenza della maggior parte dei rapaci notturni.
Habitat in Abruzzo
Il gufo di palude predilige habitat aperti e umidi, che in Abruzzo si trovano principalmente in aree specifiche:
1. Zone umide e paludi. Come suggerisce il nome, il gufo di palude frequenta aree paludose, canneti e prati umidi, che forniscono sia luoghi di caccia che ripari naturali. In Abruzzo, queste aree sono presenti lungo le coste e nei pressi di laghi e fiumi.
2. Praterie e pascoli d’altura. In montagna, soprattutto in aree come l’Altopiano delle Cinquemiglia o i pascoli del Parco Nazionale della Majella, il gufo di palude trova habitat favorevoli durante la migrazione o nei periodi di nidificazione.
3. Campi aperti e zone agricole. Le aree agricole a basso impatto, caratterizzate da terreni incolti o con colture tradizionali, rappresentano un ambiente alternativo, specialmente nelle stagioni fredde, quando il gufo cerca prede facilmente accessibili.
Comportamento e alimentazione
Il gufo di palude è un predatore altamente specializzato. Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, come arvicole e topi, ma può cacciare anche insetti e piccoli uccelli. Il suo volo è caratterizzato da battiti d’ala lenti e profondi, spesso molto vicino al terreno, che gli permettono di individuare le prede con precisione.
Riproduzione
A differenza di molti altri rapaci notturni, il gufo di palude nidifica a terra, scegliendo luoghi ben nascosti tra l’erba alta o i canneti. La femmina depone da 4 a 7 uova, che cova per circa un mese. I piccoli, dopo alcune settimane, sono già in grado di muoversi autonomamente, anche se continuano a dipendere dai genitori per il cibo.
Importanza ecologica
Il gufo di palude svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle popolazioni di roditori, contribuendo a mantenere l’equilibrio ecologico degli habitat in cui vive. La sua presenza è anche un indicatore della qualità degli ecosistemi, specialmente delle zone umide, spesso minacciate dalle attività umane.
Minacce e conservazione
Nonostante il gufo di palude sia diffuso a livello globale, in Abruzzo è considerato una specie vulnerabile. Le principali minacce includono:
- La distruzione delle zone umide a causa dell’urbanizzazione e delle attività agricole intensive.
- L’uso di pesticidi che riducono la disponibilità di prede.
- Il disturbo durante il periodo di nidificazione, dovuto alle attività umane.
Grazie alle aree protette della regione, come le Riserve Naturali e i Parchi Nazionali, l’habitat del gufo di palude beneficia di misure di tutela. Tuttavia, è fondamentale continuare a preservare gli ambienti aperti e le zone umide, garantendo la sopravvivenza di questa specie unica e affascinante.
Il gufo di palude, con il suo volo elegante e il suo comportamento diurno, è una delle meraviglie meno conosciute ma più affascinanti del paesaggio abruzzese.
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