Tradizioni e Artigianato dell’Abruzzo: L'erba della Majella e i magici fabbri d'Abruzzo
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I Maestri Fabbri d'Abruzzo. La lavorazione del ferro, del rame, del bronzo e dello stagno ha avuto in Abruzzo una lunga e prestigiosa tradizione, con i suoi centri più rinomati situati ad Agnone (comune abruzzese fino al 1811), Pescocostanzo (AQ), Guardiagrele (CH), Chieti e Lanciano (CH). Questi luoghi furono fucine di eccellenza artigiana, dove la maestria dei fabbri si esprimeva nella realizzazione di manufatti destinati a soddisfare le esigenze della società agropastorale. Attrezzi agricoli, ringhiere, cancelli, serrature e arredi in ferro battuto costituivano la produzione principale, affiancata dal lavoro dei ramai, i quali creavano batterie da cucina e utensili domestici, elementi essenziali della dote delle giovani spose. Non mancavano opere di grande prestigio, come campane e orologi, e vere e proprie meraviglie artistiche, tra cui cancellate e inferriate destinate a ville rinascimentali e settecentesche.
Ancora oggi, sebbene in misura ridotta, si continuano a produrre bracieri, lumi, lampadari, ringhiere, cancelli e testate da letto, mantenendo viva un’arte che affonda le sue radici nei secoli. Particolarmente apprezzati sono gli oggetti in rame martellato a mano, un tempo diffusissimi: bracieri, scaldini, cuccume, piatti, tegami, caldaie per le conserve e le celebri conche, recipienti tradizionali che, pur avendo perso il loro uso quotidiano, rimangono simboli dell’identità abruzzese.
Il mestiere del fabbro, antico e faticoso, raggiunse il suo massimo splendore nel secolo scorso, forte di una tradizione che vedeva la lavorazione del ferro come un’arte tramandata di generazione in generazione. In epoca romana e medievale, Lanciano fu uno dei principali centri di questa attività, come dimostra la presenza del Collegio dei Fabbri Ferrai. Le botteghe artigiane erano luoghi operosi in cui il maestro lavorava affiancato dai suoi garzoni, giovani apprendisti destinati a seguire un lungo tirocinio, e dai lavoranti più esperti.
La bottega del fabbro era una vera e propria fucina, spesso situata in un’area protetta per non arrecare disturbo al vicinato. In questi ambienti modesti e anneriti dal fumo, il garzone azionava il mantice per alimentare la forgia, portando il ferro a temperature di circa 900°C. Una volta incandescente, il metallo veniva afferrato con una tenaglia e modellato sull’incudine con precisi colpi di martello. La materia prima utilizzata era il ferro grezzo, che veniva lavorato artigianalmente, senza l’ausilio delle moderne leghe e fusioni, esaltando così l’abilità e l’esperienza dei maestri fabbri d’Abruzzo.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...