Sito archeologico in Provincia di Teramo: Sito Archeologico di Montebello - Montorio al Vomano (Te) - Abruzzo
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I principali siti archeologici nella Provincia di Teramo - Abruzzo


Il tempio, dedicato alla divinità Ercole, è stato datato al 55 a.C., grazie a un'iscrizione rinvenuta nel mosaico del pavimento che menziona la coppia consolare dell'epoca. Questa scoperta ha permesso di comprendere l'importanza del sito all'interno della rete di infrastrutture romane, tra cui altri luoghi di culto come il Tempio di Giove di Pagliaroli e il Santuario di Colle del Vento, che costituivano un collegamento religioso lungo la via Cecilia. L’iscrizione sul mosaico, insieme alle rovine della struttura, offre uno spunto significativo per comprendere il ruolo che questo tempio aveva nell'antico paesaggio religioso e culturale romano.
Nel corso del tempo, il tempio di Ercole fu abbandonato, verosimilmente a causa di una frana che danneggiò parte della struttura. Paradossalmente, questo stesso evento ne ha anche preservato le rovine, rendendole visibili fino ai giorni nostri. Le mura della cella del tempio sono ancora ben visibili, e all'interno si conserva un pavimento a mosaico realizzato in opus tessellatum, con tessere bianche e riquadrature nere. Questi resti sono tra i più significativi del sito, testimoniando l'alto livello artistico e architettonico raggiunto dai Romani nell'edificazione di luoghi di culto.
Il sito archeologico è stato parzialmente protetto da una tettoia, per salvaguardare le rovine dagli agenti atmosferici e preservare il mosaico e gli altri resti. Nonostante il passare del tempo, il Tempio di Ercole rimane un'importante testimonianza del passato romano dell'area e continua a rappresentare una risorsa fondamentale per lo studio della religiosità e dell'architettura religiosa dell'epoca. L'interesse archeologico per il sito non si limita alla sua rilevanza storica, ma si estende anche alla bellezza naturale che lo circonda, rendendo il sito di Montebello un punto di riferimento per gli appassionati di archeologia e storia antica.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...