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Abruzzo, uno scrigno di saperi e sapori - Info Point Regione Abruzzo

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Abruzzo, uno scrigno di saperi e sapori

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La cucina abruzzese si caratterizza per i suoi ingredienti semplici e genuini, fortemente legati alla tradizione mediterranea. L’uso abbondante di olio extravergine d’oliva, erbe aromatiche come il rosmarino e il timo, e prodotti freschi di stagione conferisce ai piatti sapori intensi e profumi avvolgenti. Questo legame con la natura si riflette anche nella scelta di materie prime locali, come le verdure di campo, i legumi, i cereali e i prodotti del mare, che vengono lavorati con cura per esaltare la ricchezza del territorio. I profumi della cucina abruzzese richiamano immediatamente l’atmosfera tipica del Mediterraneo, grazie all’uso equilibrato di spezie e aromi che valorizzano ogni pietanza senza mai sovrastarla. Gli odori delle erbe aromatiche appena raccolte si mescolano a quelli dei piatti cotti lentamente, come zuppe, ragù e stufati, creando un’esperienza sensoriale che coinvolge corpo e mente. Anche i dolci tradizionali, arricchiti da essenze naturali come la cannella e gli agrumi, portano in tavola l’essenza di questa terra solare. Questa cucina, profondamente mediterranea, unisce sapientemente sapori di montagna e di mare, offrendo una varietà gastronomica che riflette la biodiversità abruzzese. Il risultato è un insieme di piatti che raccontano la storia e la cultura del territorio, dove il rispetto per la natura si traduce in un’arte culinaria capace di emozionare e appagare, mantenendo viva la tradizione e il gusto autentico del Mediterraneo.Abruzzo, uno scrigno di saperi & sapori

Saperi & Sapori della terra d’Abruzzo
Mediterranea negli ingredienti e nei profumi, creativa nella varietà e nella originalità dei piatti e dei prodotti più tipici, dalle radici contadine e pastorali della propria tradizione la cucina abruzzese ha saputo trarre la capacità di essere insieme povera e nobile, distillando sapori antichi, di sontuosa semplicità. Accanto ai piatti della propria cucina, l’Abruzzo propone una scelta di prodotti tipici tanto raffinati quanto inconsueti, al pari dei suoi vini ed olii, apprezzati dagli intenditori di tutto il mondo. C’è un modo più giusto per portarsi via il meglio dell’Abruzzo ? Nessuna regione italiana ha fatto negli ultimi anni progressi altrettanto importanti, in materia di vini, come l’Abruzzo. A testimoniarlo, oltre al crescente interesse che incontrano i vini DOC abruzzesi (bianchi, rossi e rosati) sui mercati di tutta Europa, sono i numerosi premi e riconoscimenti internazionali raccolti negli ultimi anni dai migliori produttori della regione.

Una vacanza in Abruzzo permette di scoprire un territorio per gran parte incontaminato, ma anche di immergersi in una tradizione culinaria antica e radicata, che si basa sulle risorse alimentari tipiche di ciascuna zona. Oggi queste specialità vengono riproposte con cura e passione in quasi tutti i ristoranti della regione, valorizzando la genuinità degli ingredienti locali e i sapori autentici della cucina abruzzese.
Tra i primi piatti spiccano non solo i celebri maccheroni alla chitarra, ma anche le scrippelle ‘mbusse, sottili crêpes spolverate di pecorino e cannella e immerse in brodo, e il rinomato timballo, anch’esso realizzato con crêpes. Inimitabile è poi la virtù, un piatto tipico del teramano di origine antichissima, che nasce dall’unione sapiente delle scorte invernali di legumi e cereali con le primizie della primavera.
I dolci tradizionali abruzzesi offrono una varietà ricca e affascinante: dalla pizza di Pasqua, una focaccia lievitata benedetta durante la notte pasquale, alle ferratelle (note anche come neole o pizzelle), dolci a cialda preparati con ferri arroventati. Non mancano poi i confetti di Sulmona, li cagginitt (caggionetti) fritti ripieni di marmellata, ceci, canditi, pinoli e noci tritate tipici della vigilia di Natale – e la cicerchiata, una ciambella di palline di pasta fritta amalgamate con miele e canditi, tradizionalmente consumata a Carnevale insieme alle frappe.
Il territorio vanta inoltre eccellenti oli extravergine di oliva e vini DOC di fama internazionale, come il rosso Montepulciano d’Abruzzo e il bianco Trebbiano d’Abruzzo. A completare il pasto sono i distillati e liquori alle erbe, tra cui spiccano il Centerbe, il Nocino e la Genziana, mentre la rara e ricercatissima ratafia, liquore di amarene fermentate al sole, aggiunge un tocco unico. La presenza numerosa di cuochi e chef abruzzesi attivi in tutta Italia e all’estero testimonia l’importanza e la qualità della gastronomia di questa regione, che si estende dall’Appennino fino all’Adriatico.

La produzione vinicola in Abruzzo rappresenta una delle colonne portanti dell'economia e della cultura regionale, con una storia che affonda le radici nell'antichità. La regione vanta una superficie vitata di circa 32.500 ettari, di cui il 63% è dedicato a vitigni a bacca nera e il 38% a quelli a bacca bianca . Il Montepulciano è il vitigno più coltivato, con 18.200 ettari, seguito dal Trebbiano toscano e dal Trebbiano abruzzese . Tra i vitigni autoctoni a bacca bianca, spiccano il Pecorino, la Passerina e la Cococciola, che contribuiscono alla produzione di vini freschi e aromatici . La regione è suddivisa in diverse zone vitivinicole, tra cui la Marrucina, Controguerra e le Terre Tollesi, ciascuna con caratteristiche pedoclimatiche uniche che influenzano il profilo organolettico dei vini. La qualità dei vini abruzzesi è riconosciuta a livello nazionale e internazionale, con una produzione totale di circa 2.649.000 ettolitri, di cui il 37,5% è classificato come Vini DOP e l'11,3% come Vini IGP . Le denominazioni di origine più prestigiose includono il Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG e il Terre Tollesi o Tullum DOCG . Il Consorzio di Tutela dei Vini d'Abruzzo, con sede a Ortona, svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia e promozione delle denominazioni DOP e IGP della regione, assicurando il rispetto dei disciplinari di produzione e vigilando sulla commercializzazione . Grazie a un equilibrio tra tradizione e innovazione, l'Abruzzo continua a consolidare la sua reputazione come terra di eccellenza enologica.I vini abruzzesi
I vitigni tradizionali dell’Abruzzo sono il Trebbiano d’Abruzzo tra i bianchi, e il Montepulciano d’Abruzzo tra i rossi. Accanto ad essi, più di recente è stato operato il recupero di varietà minori (Passerina, Pecorino, Cococciola). Le zone di produzione più importanti sono ai piedi delle catene montuose, come la valle del Pescara, tra Popoli e il capoluogo, le colline pedemontane di Teramo, Pescara e Chieti, la conca peligna e quella di Ofena. L’elenco dei vini DOC della regione include il rosso Montepulciano d’Abruzzo (che conta anche la tipologia Cerasuolo, rosata), profumato e dal sapore asciutto e robusto, il Trebbiano d’Abruzzo, asciutto e dal delicato profumo, e il Controguerra, nelle sue varie versioni di bianco e di rosso, specifico di una precisa area del Teramano.

L’olio extravergine di oliva abruzzese è uno dei prodotti simbolo della regione, espressione autentica di un’antica tradizione agricola che affonda le radici nell’epoca romana. Coltivato soprattutto nelle zone collinari delle province di Chieti, Pescara e Teramo, questo olio si distingue per la qualità delle cultivazioni autoctone, come la Dritta, la Gentile di Chieti e la Leccino. Il clima mite, la varietà dei terreni e le tecniche di raccolta manuale contribuiscono alla produzione di un olio dal profumo intenso e dal sapore armonico, con note erbacee, sentori di mandorla e un leggero retrogusto amaro e piccante. In Abruzzo l’olio extravergine non è solo un condimento, ma un elemento fondamentale della cucina e dell’identità culturale del territorio. Utilizzato quotidianamente in piatti semplici e genuini, dall’insalata di campo alle zuppe contadine, rappresenta una sintesi perfetta tra natura e sapienza contadina. L’attenzione alla qualità ha portato al riconoscimento di diverse denominazioni, tra cui la DOP Aprutino Pescarese, la DOP Colline Teatine e la DOP Pretuziano delle Colline Teramane, che tutelano e valorizzano la tipicità dell’olio abruzzese a livello nazionale e internazionale.L’olio extravergine di oliva dell'Abruzzo
Le inconfondibili sagome degli ulivi sono una presenza consueta tra i dolci paesaggi delle colline delle province di Teramo, Pescara e Chieti. L’olio extravergine DOP prodotto in queste zone (e in particolare a Loreto Aprutino, Campli, Moscufo, Lanciano, Fossacesia e Guardiagrele) regge il confronto con i migliori oli italiani. Una tradizionale preparazione casalinga, diffusissima oggi anche nei ristoranti e che può riservare “piccanti” sorprese agli incauti, è infine l’“olio santo”, un olio di prima spremitura nel quale viene tenuto a macerare del peperoncino.

La produzione della pasta in Abruzzo è un elemento centrale della tradizione gastronomica regionale, radicata in un sapere artigianale che si tramanda da generazioni. Grazie alla qualità del grano duro coltivato nelle zone collinari e montane, alla purezza delle acque e all’attenzione per le lavorazioni lente, l’Abruzzo si è affermato come una delle terre simbolo della pasta italiana. In particolare, la provincia di Teramo è nota per essere culla di pastifici storici che hanno fatto della trafilatura al bronzo e dell’essiccazione a bassa temperatura i loro punti di forza, ottenendo una pasta ruvida e porosa, ideale per trattenere i condimenti. In Abruzzo la pasta non è solo un alimento, ma un patrimonio culturale che accompagna le feste, le stagioni e la quotidianità. Formati tipici come le sagne, i tacconelli, le fregnacce e gli spaghetti alla chitarra raccontano la varietà dei territori e la creatività delle mani contadine. Anche oggi, accanto alla grande produzione industriale, sopravvive un’importante realtà artigianale fatta di piccoli laboratori che custodiscono ricette antiche e tecniche tradizionali. La pasta abruzzese, con la sua consistenza e il suo sapore autentico, continua a rappresentare un orgoglio locale e un ambasciatore di gusto nel mondo.La pasta abruzzese
L’Abruzzo ospita una delle capitali mondiali della produzione di pasta. È Fara San Martino, il borgo ai piedi del versante orientale della Majella dove la presenza delle purissime acque della montagna ha favorito fin da tempi remoti l’insediamento di una fiorente industria specializzata, che raggiunge con i suoi notissimi e rinomati prodotti i mercati di tutto il mondo.
L’ottimo grano duro delle colline e le limpide acque delle montagne d’Abruzzo fanno sì che la pasta sia un punto di forza della gastronomia regionale. Tra le paste fatte in casa, sono celebri i maccheroni alla chitarra, che devono il loro nome al telaio di legno con sottili fili d’acciaio (la “chitarra”) utilizzato per tagliarli e onnipresente nelle case della regione.

La Ventricina piccante abruzzese è un salume tipico che racchiude in sé i sapori intensi e autentici della tradizione gastronomica della regione. Realizzata con carni selezionate di maiale, finemente tritate e insaporite con peperoncino locale, pepe e spezie aromatiche, la Ventricina viene poi insaccata in budello naturale e lasciata stagionare lentamente nelle cantine fresche delle zone interne dell’Abruzzo. Questo processo permette al salume di sviluppare un carattere deciso, un aroma avvolgente e un gusto piccante che ne fanno una prelibatezza amata sia dagli abruzzesi sia dai numerosi appassionati di prodotti tipici. Nella cultura abruzzese, la Ventricina piccante è un simbolo di convivialità e tradizione, spesso protagonista delle tavole durante le feste e le occasioni speciali. Accompagnata da pane casereccio e vini robusti della regione, racconta la storia di un territorio dove l’arte della salumeria si tramanda con cura e passione. La sua versatilità la rende perfetta sia come antipasto che come ingrediente in ricette tipiche, come sughi e zuppe, valorizzando con il suo carattere forte i sapori genuini dell’Abruzzo.I salumi tipici dell'Abruzzo
La lavorazione del maiale permette la preparazione di ottimi prosciutti di montagna e di una larga varietà di insaccati a iniziare dalle onnipresenti salsicce, con la saporita variante al fegato, che spesso vengono conservate sott’olio o sotto strutto. Tra i più tipici salumi vanno segnalati innanzitutto il salame tipo Aquila (magro e a grana fine, piatto e ben stagionato), il prosciutto affumicato di Introdacqua e Cansano, la saporita mortadella di Campotosto, detta anche “coglioni di mulo”, la morbida ventricina da spalmare sul pane che viene prodotta sulle montagne teramane, e la ventricina vastese, originalissimo salume stagionato di grossa pezzatura, insaporito dal peperone rosso secco tritato, dolce e piccante, e dai semi di finocchio.

Il caciocavallo d'Abruzzo è uno dei formaggi più rappresentativi della tradizione casearia regionale, nato nei pascoli montani dove il latte fresco di mucca viene lavorato con maestria artigianale. Caratterizzato dalla tipica forma a goccia, questo formaggio a pasta filata si distingue per la sua consistenza elastica e il sapore ricco, che varia dal dolce e delicato nelle versioni giovani al più intenso e piccante con la stagionatura. La produzione del caciocavallo in Abruzzo è legata a metodi tramandati da generazioni, che valorizzano le materie prime locali e il microclima delle zone interne. Il caciocavallo d’Abruzzo viene stagionato appeso, spesso in grotte naturali o cantine fresche, dove sviluppa profumi e aromi che raccontano il legame profondo con il territorio. È un formaggio versatile, apprezzato sia da solo sia come ingrediente in numerosi piatti tipici, capace di esaltare la cucina tradizionale abruzzese. Oggi rappresenta non solo un prodotto gastronomico di qualità, ma anche un simbolo di identità e cultura rurale, portando sulle tavole il gusto autentico e la storia di una terra ricca di tradizioni.I formaggi tipici dell'Abruzzo
Da una regione che per millenni ha basato la sua economia sulla pastorizia è logico aspettarsi un’eccellenza nel campo dei formaggi.
L’allevamento più diffuso è infatti quello ovino e da esso deriva l’importantissimo ruolo svolto nella gastronomia regionale dal pecorino (fresco o stagionato) e dalla ricotta di pecora, che è possibile acquistare anche direttamente dai pastori. Tra le varietà locali di questi formaggi si segnala la giuncata delle montagne del Teramano, fresca e profumatissima. Ai piedi del Gran Sasso si può assaggiare il cacio (o pecorino) marcetto. Farindola è il centro della produzione del caprino, da consumare freschissimo. Un misto di latte bovino e ovino viene utilizzato per la produzione della caciotta, a volte insaporita con il peperoncino piccante locale. Con il latte di mucca (a volte misto con quello di capra) sono invece preparate le tradizionali scamorze, da mangiare crude oppure cotte sulla brace o al forno. Sugli altopiani maggiori della Majella, e in particolare nella zona di Rivisondoli e Pescocostanzo, si preparano strepitosi caciocavalli di latte crudo.

L’Abruzzo è uno dei più forti produttori italiani di tartufi: per anni fornitore primario “occulto” di mercati storicamente più affermati (Alba, Norcia), sta oggi affermando la propria identità di terra di produzione d’eccellenza. Le principali zone di raccolta sono la Marsica, il Teramano, l’alto Aquilano e la media Val di Sangro. Oldue che in cucina, il prezioso tubero viene utilizzato nella preparazione di salsicce, oli e formaggi aromatizzati. L’Abruzzo è tra i maggiori produttori italiani di tartufi e, dopo anni in cui ha rifornito in modo discreto mercati più noti come Alba e Norcia, sta ora affermando con forza la propria identità nel panorama nazionale. Le principali aree di raccolta comprendono la Marsica, il Teramano, l’Alto Aquilano e la media Val di Sangro, territori caratterizzati da un ambiente ideale per lo sviluppo del prezioso fungo ipogeo. Oltre al suo utilizzo in cucina, il tartufo abruzzese arricchisce anche la produzione locale di salsicce, oli e formaggi aromatizzati, contribuendo a esaltare la qualità dell’enogastronomia regionale.I tartufi dell'Abruzzo
 
L’Abruzzo, con il suo territorio ricco di boschi, terreni calcarei e microclimi diversificati, è una delle regioni italiane più vocate alla produzione di tartufi. Per lungo tempo ha rappresentato un importante, seppur silenzioso, fornitore per mercati rinomati come quelli di Alba e Norcia, ma oggi la regione sta conquistando un riconoscimento sempre più ampio per la qualità e la varietà dei suoi tartufi. Le zone più produttive si trovano nella Marsica, nel Teramano, nell’Alto Aquilano e nella media Val di Sangro, dove si raccolgono specie pregiate come il tartufo nero pregiato, il tartufo estivo e, in alcune aree, anche il raro tartufo bianco. Questa eccellenza naturale è profondamente radicata nella cultura e nell’economia locale, con una filiera che va dalla raccolta alla trasformazione artigianale. I tartufi abruzzesi vengono infatti utilizzati non solo freschi nella cucina tradizionale e creativa, ma anche per arricchire prodotti tipici come oli, formaggi e salumi. La presenza diffusa di tartufi nel territorio contribuisce a valorizzare l’immagine dell’Abruzzo come regione autentica e generosa, dove la biodiversità e il sapere antico si uniscono per offrire esperienze gastronomiche uniche.

L’altopiano di Navelli, tra i massicci del Gran Sasso e del Sirente, è il cuore di una delle più interessanti produzioni tradizionali dell’Abruzzo. Ricavato dagli stimmi del Crocus sativus, lasciati interi ed essiccati, lo Zafferano dell’Aquila DOP (prodotto nei comuni di Navelli, Civitaretenga, Caporciano, San Pio delle Camere e Prata d’Ansidonia) è ritenuto unanimemente il migliore del mondo.Lo zafferano dell'Abruzzo
 
L’altopiano di Navelli, incastonato tra i massicci del Gran Sasso e del Sirente, rappresenta il fulcro di una delle produzioni tradizionali più preziose e riconosciute dell’Abruzzo. Qui viene coltivato lo zafferano, ricavato dagli stimmi del Crocus sativus, che vengono raccolti a mano, lasciati interi e attentamente essiccati per preservarne aroma e qualità. Questa spezia pregiata, conosciuta come Zafferano dell’Aquila DOP, è prodotta nei comuni di Navelli, Civitaretenga, Caporciano, San Pio delle Camere e Prata d’Ansidonia, e gode di fama mondiale per il suo profilo aromatico unico e l’elevata purezza. La coltivazione dello zafferano in questa zona non è solo una tradizione agricola, ma un vero e proprio patrimonio culturale che coinvolge intere comunità locali. Il microclima favorevole e il terreno particolarmente adatto contribuiscono a rendere questo prodotto eccellente, tanto da essere considerato tra i migliori al mondo. Lo zafferano di Navelli è oggi simbolo di qualità e autenticità, elemento distintivo della gastronomia abruzzese e motivo di orgoglio per tutto il territorio.
 

La tradizione pastorale abruzzese ha da sempre rappresentato un elemento centrale nella cultura e nell’economia della regione, influenzando profondamente la gastronomia locale. Le carni provenienti dagli allevamenti di pecore, capre e bovini, allevati nei pascoli montani e collinari, sono alla base di piatti tipici che raccontano la storia e i sapori autentici dell’Abruzzo. La cura nella selezione degli animali e i metodi tradizionali di allevamento garantiscono una qualità superiore delle carni, caratterizzate da sapori intensi e genuini, che riflettono il legame stretto tra uomo, ambiente e natura. Nella cucina abruzzese, le carni pastorali sono protagoniste di ricette semplici ma ricche di gusto, come l’arrosticino di pecora, le grigliate miste e i sughi saporiti che accompagnano la pasta fatta in casa. Questi piatti non sono solo espressione di una cultura alimentare millenaria, ma anche simbolo di convivialità e tradizione, tramandati di generazione in generazione. Grazie a questa eredità pastorale, l’Abruzzo continua a offrire esperienze gastronomiche uniche, in cui la qualità delle materie prime e il rispetto per il territorio si fondono in sapori autentici e indimenticabili.Le carni abruzzesi
Come in tutte le terre a forte tradizione pastorale, la carne ha un ruolo importantissimo nella gastronomia dell’Abruzzo. Molto diffusi sono l’agnello e il castrato (maschio adulto di pecora), cotti sulla brace o al forno. Diffusissimi tra i contadini e i pastori e oggi alla base di gustosi picnic sono gli arrosticini, sottilissimi spiedini di carne ovina cotti sulla carbonella. A base di carne ovina sono anche l’agnello incaporchiato accompagnato da patate arrosto, le trippette di agnello e le matassine o torcinelli, preparate con frattaglie di agnello e pancetta avvolte nella rizza (il grasso delle interiora) e cotte allo spiedo. Tipiche della montagna abruzzese sono anche la capra laureata (un cosciotto particolarmente saporito) e l’ottimo stufato noto come pecora alla cottora nell’Aquilano e pecora alla callara nel Teramano. L’ottima qualità dei pascoli fa sì che siano di ottimo livello anche le carni di manzo, vitello, coniglio e maiale. Tra le specialità tradizionali meritano di essere citate la ‘ndocca ‘ndocca di maiale (che include muso, piedini, costata e cotica), il tacchino alla canzanese e il coniglio ‘mbriache, un ottimo spezzatino al vino bianco. Nella parte meridionale della regione è tradizionale il fegato alla lancianese, preparato in un tegame di coccio e condito con salvia e peperoncino.

Il mare dell’Abruzzo, bagnato dall’Adriatico, regala una ricchezza di pesce fresco che rappresenta una delle eccellenze gastronomiche della regione. Dalle coste rocciose alle spiagge sabbiose, ogni pescatore porta a riva prelibatezze come il pesce azzurro, le triglie, i cefali, i gamberi e le famose vongole veraci, tutte materie prime di qualità che riflettono il legame profondo tra il territorio e il mare. Questo patrimonio ittico si trasforma nelle cucine abruzzesi in piatti semplici ma ricchi di sapore, dove la freschezza del pesce si sposa con aromi mediterranei e tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione. La cucina di mare in Abruzzo è un viaggio sensoriale che valorizza la materia prima con preparazioni autentiche e genuine. Dalle zuppe di pesce come il brodetto, con le sue varianti locali, ai primi piatti a base di frutti di mare come gli spaghetti alle vongole o i maccheroni con le cozze, ogni portata racconta storie di antiche tradizioni marinare. Il pesce viene spesso cucinato in modo semplice, grigliato o al forno con erbe aromatiche come il rosmarino e il timo, accompagnato da un buon olio extravergine d’oliva abruzzese, esaltando così i sapori naturali e permettendo a chi assaggia di assaporare appieno la ricchezza del mare Adriatico.Il pesce del mare dell'Abruzzo
Ottimo e sempre fresco, il pesce dell’Adriatico è naturalmente alla base della gastronomia del litorale abruzzese. Nei ristoranti del litorale è ovviamente possibile assaggiare ogni tipo di pesce, cotto in ogni modo. Tipico della regione è però soprattutto il brodetto, una saporita zuppa che può includere frutti di mare (cozze, vongole e altri), scampi, seppie, merluzzo, triglia, scorfano, cefalo, sogliola e palombo, e che viene preparata in modo leggermente diverso nel nord (Brodetto alla giuliese) e nel sud (Brodetto alla vastese) del litorale regionale. Nella parte settentrionale della costa abruzzese, il brodetto alla giuliese o alla pescarese vede la cottura dei diversi tipi di pesce con tempi differenziati: ultimi a entrare nella teglia sono le triglie e il merluzzo. Nel brodetto alla vastese, invece, tutti gli ingredienti vengono cotti per lo stesso tempo in un tegame di coccio. In entrambe le ricette sono fondamentali olio d’oliva, pomodoro, aglio e peperoncino. Nella cucina povera della costa, sarde e alici vengono utilizzate per la preparazione di paste e timballi o consumate fritte in padella. Sul litorale chietino gode di antica tradizione lo scapece, una antica e particolare conserva di pesce che viene prima fritto e cosparso di zafferano di Navelli, quindi conservato nell’aceto.
L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo
L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo
L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia
La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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