Trekking sulle valli dell’Abruzzo: La Camosciara
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La Camosciara
La Camosciara: Un angolo di paradiso nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo
Per molti, il cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise pulsa a Pescasseroli, considerata la "capitale" dell'area protetta, ma per altri il vero clou della visita è raggiungere Passo Cavuto, un valico che si raggiunge da Civitella Alfedena attraverso un ripido sentiero e che ospita il nucleo più consistente di camosci del Parco. Tuttavia, se si guarda alla storia del parco, il cuore pulsante della prima area protetta dell'Appennino è senza dubbio la Camosciara, un selvaggio vallone che rappresenta l'habitat di numerosi animali selvatici, tra cui l'orso, il camoscio, il lupo, la lince e il cervo. La difficile accessibilità di queste terre, con boschi fitti e pendii impervi, ha favorito la conservazione di queste specie, proteggendole dai pericoli dell'espansione umana.
La Camosciara è un luogo che incanta per la sua bellezza selvaggia e per la sua natura incontaminata. La valle è circondata da ripidi salti di roccia e boschi di faggio, che hanno reso questo angolo di Abruzzo un rifugio naturale perfetto per la fauna del Parco. La difficoltà nel disboscare la zona per trasformarla in pascoli ha contribuito a preservare intatto l'ecosistema, facendo della Camosciara un santuario naturale dove l'equilibrio tra flora e fauna è rimasto quasi immutato nel corso dei secoli.
Per raggiungere la Camosciara, partendo da Opi o da Villetta Barrea, si percorre la statale 83 Marsicana fino al Casone Antonucci, un antico edificio in pietra che oggi ospita il servizio di educazione del Parco e il progetto di volontariato. Da qui inizia una strada asfaltata che, dopo un chilometro, viene interrotta da una sbarra. Da questo punto in poi, i visitatori proseguono a piedi o in bicicletta lungo una strada che prima scende leggermente e poi risale, fino a giungere al piazzale della Camosciara, a 1100 metri di altitudine, circondato da meravigliose faggete.
Dal piazzale, un breve sentiero-natura attraversa un ponte sul ruscello e conduce alla suggestiva cascata delle Ninfe, una delle principali attrazioni del luogo. Chi desidera un'esperienza più impegnativa può percorrere un altro sentiero, più ripido, che offre una vista panoramica sulla cascata e che, dopo circa un'ora di cammino, porta al Rifugio Belvedere della Liscia, situato a 1440 metri di quota. Il percorso di andata e ritorno dal piazzale alla sbarra richiede circa un'ora a piedi, ma è notevolmente più rapido in bicicletta, permettendo di godere della bellezza della Camosciara in tempi più brevi.

La regione Abruzzo è innanzitutto terra di montagne.
Basta alzare lo sguardo verso l'interno da un punto qualsiasi della costa per incontrare la teoria ininterrotta di cime rocciose che si alzano verso il cielo: da nord verso sud sono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella. Un fantastico mondo di alta quota che rappresenta la spina dorsale di roccia di questa regione e costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche francamente alpine), nel cuore dell’Italia e del Mediterraneo.
Un terzo del territorio abruzzese è tutelato da aree protette: tre Parchi Nazionali, un Parco Regionale e oltre trenta Riserve Naturali, da cui l'appellativo di "Regione verde d'Europa". Una scelta decisa e lungimirante per una regione che ha fatto dell’ambiente la sua prima risorsa, proiettandola come leader nel campo del “turismo verde”. Vuoi fare escursioni ed esplorare questo splendido angolo nell’Abruzzo, una regione unica ? In questa sezione, abbiamo selezionato i percorsi migliori per fare trekking in nella regione Abruzzo.

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Le valli in Abruzzo
Gli altopiani in Abruzzo
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