La fauna in Abruzzo: La Nutria
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Mammiferi roditori
La nutria (Myocastor coypus) è un roditore semi-acquatico originario del Sud America, ma ormai ampiamente diffuso anche in diverse regioni italiane, compresa l'Abruzzo. Introdotta in Europa per l'industria delle pellicce agli inizi del Novecento, la nutria si è adattata rapidamente agli ecosistemi locali, soprattutto lungo i corsi d’acqua, laghi e stagni, dove trova abbondante vegetazione per nutrirsi.
Habitat e impatto ambientale
In Abruzzo, le nutrie sono spesso avvistate lungo i fiumi come il Pescara, il Sangro e i canali di bonifica costieri. Questi animali si nutrono principalmente di piante acquatiche e radici, ma scavano anche tane nelle rive, indebolendo le sponde dei fiumi e dei canali, il che può causare cedimenti e alterazioni dell'habitat fluviale. La presenza della nutria costituisce una sfida per l’equilibrio ecologico, poiché può competere con altre specie locali e causare danni alle coltivazioni.
Implicazioni ecologiche e controllo
La rapida diffusione della nutria ha portato le autorità locali e i biologi a studiare strategie per il contenimento e la gestione della popolazione. Le soluzioni includono programmi di cattura e sensibilizzazione sulle buone pratiche agricole per ridurre l’attrattiva degli ambienti rurali. In Abruzzo, enti e associazioni lavorano insieme per monitorare l'impatto della nutria sugli ecosistemi locali, cercando di bilanciare la conservazione della biodiversità con le esigenze agricole e di sicurezza idrogeologica.
Curiosità
Nonostante sia considerata una specie invasiva, la nutria ha una capacità di adattamento sorprendente e alcune comunità locali hanno sviluppato una certa familiarità con questo animale. In alcune riserve naturali dell’Abruzzo, come lungo il fiume Pescara, i visitatori possono avvistare le nutrie da vicino, osservandole mentre si muovono nell’acqua o si riposano sulle rive. Tuttavia, è importante evitare di nutrirle o disturbare il loro habitat per non favorire la loro ulteriore espansione.
In sintesi, la presenza della nutria in Abruzzo rappresenta una sfida sia per la gestione ecologica sia per l’agricoltura. La collaborazione tra comunità locali, enti di conservazione e agricoltori è fondamentale per preservare gli ecosistemi e limitare l'impatto di questo roditore invasivo.
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