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Abruzzo, la palestra ideale per le tue passioni - Info Point Regione Abruzzo

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Abruzzo, la palestra ideale per le tue passioni

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A tutti coloro che con l’ambiente amano il contatto più intenso, l’Abruzzo sa proporre le opportunità più eccitanti: la sua natura forte, infatti, dispone del più completo assortimento di ambienti, estivi ed invernali, con cui misurarsi. L’alpinismo è lo sport per cui la regione è nota da sempre: la prima scalata documentata del Gran Sasso è addirittura del 1573! Con le sue belle ed elevate cime, la regione offre itinerari di ogni grado di difficoltà: trekking “himalayani”, scalate o free climbing su immani pareti rocciose, o più semplici escursioni a piedi, a cavallo, con gli sci o in mountainbike lungo mille sentieri che si snodano fra gole, torrenti, castelli, eremi, antichi borghi. Agli appassionati del volo a vela, l’Abruzzo propone teatri di volo perfetti: le innumerevoli terrazze naturali da cui lanciarsi, il rapidissimo innalzarsi delle montagne dal livello del mare (le maggiori cime degli Appennini sono a meno di 45 km dalla costa!) con le ottime “termiche” che questa orografia sa produrre, rendono l’Abruzzo ideale per il deltaplano e il parapendio. In canoa o in kayak è invece possibile discendere molti fiumi, coniugando sport e avventura. Uno dei percorsi più interessanti è quello che si snoda lungo il braccio superiore del Vomano, in provincia di Teramo. Il fiume non è certo il Colorado river, ma è sicuramente uno dei più amati dai canoisti italiani; soprattutto il braccio superiore è un’autentica pista “nera”, adatta solo a chi ha grande esperienza con la pagaia. La canoa può essere inoltre praticata lungo i fiumi Sangro, Aventino, Orta, Alento, Tirino, nelle suggestive gole di Celano e sull’Aterno, attraverso le selvagge gole di S. Venanzio. Per il trekking o l’alpinismo ci si può rivolgere alle guide alpine o agli accompagnatori di media montagna, abilitati e riuniti in Collegio; per il deltaplano ed il parapendio agli Aeroclub di Pescara e L’Aquila o all’Associazione Blue Wind di Sulmona, tutte riconosciute dall’Aeroclub d’Italia; infine, il riferimento per praticare canoa o kayak è la Federazione Nazionale.Abruzzo, la palestra ideale per le tue passioni

Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra gole, fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci montuosi abruzzesi sanno proporre sfide e ambienti di tutto rispetto, sia in estiva che in invernale. Alpinismo classico, free climbing, scialpinismo trovano in Abruzzo teatri di espressione di ogni grado di difficoltà.

A tutti coloro che amano un contatto intenso con la natura, l’Abruzzo offre esperienze emozionanti in ogni stagione. Il suo ambiente variegato, selvaggio e accessibile, è il luogo ideale per chi desidera mettersi alla prova tra paesaggi straordinari. L’alpinismo è una delle attività più rappresentative della regione, praticata fin da tempi lontani: la prima scalata documentata del Gran Sasso risale addirittura al 1573. Le sue cime imponenti permettono di affrontare percorsi di ogni livello: dalle scalate e dal free climbing su grandi pareti rocciose, fino al trekking su sentieri che attraversano gole, fiumi e torrenti, castelli, eremi e i borghi antichi più belli d'Italia, da percorrere anche a cavallo, con gli sci o in mountain bike.
Per gli appassionati del volo libero, l’Abruzzo rappresenta uno dei migliori scenari in Italia. Le numerose terrazze naturali e la particolare conformazione del territorio, con le montagne che si alzano rapidamente a breve distanza dal mare, generano condizioni termiche ideali per il deltaplano e il parapendio. Le possibilità di lancio sono molteplici, e il paesaggio sottostante regala emozioni uniche, grazie a una natura ancora autentica e spesso incontaminata.
Chi preferisce l’acqua al cielo troverà nei fiumi abruzzesi un’occasione per praticare sport avventurosi come la canoa e il kayak. Uno dei percorsi più apprezzati si sviluppa lungo il tratto superiore del fiume Vomano, in provincia di Teramo. Anche se non si tratta del Colorado River, questo fiume è particolarmente amato dai canoisti esperti, grazie al suo tracciato impegnativo. Altri corsi d’acqua navigabili per questo tipo di attività sono il Sangro, l’Aventino, l’Orta, l’Alento, il Tirino e l’Aterno, con passaggi suggestivi come le gole di Celano e le selvagge gole di San Venanzio.
Per chi desidera vivere queste esperienze in sicurezza, l’Abruzzo mette a disposizione figure professionali qualificate: le guide alpine e gli accompagnatori di media montagna, riuniti in un apposito Collegio; per le discipline aeree, si può far riferimento agli Aeroclub di Pescara e Aero Club de L’Aquila o all’Associazione Blue Wind di Sulmona, tutte riconosciute dall’Aeroclub d’Italia. Per la canoa e il kayak, il riferimento è invece la Federazione Nazionale, che coordina attività e corsi su tutto il territorio regionale.

Soprattutto in inverno, la montagna abruzzese è capace di offrire emozioni uniche agli appassionati. Vette, creste e cascate ghiacciate propongono affascinanti itinerari con piccozza e ramponi, i canaloni di mille e più metri di dislivello delle vette maggiori offrono discese fuori pista paragonabili a quelle della Scandinavia o delle Alpi, e le ottime guide alpine dell’Abruzzo sono a disposizione per accompagnare, suggerire, insegnare. Fra tutti i suoi monti, è il Gran Sasso il regno dell’avventura per antonomasia. Qui sciatori, escursionisti ed alpinisti trovano un ambiente che non teme il confronto con le Alpi, sia in estate che in inverno. La distesa innevata di Campo Imperatore, ad esempio, diventa l’ambiente ideale dei fondisti, che possono scegliere tra i comodi anelli tracciati presso Fonte Vetica e le lunghe traversate libere nel cuore del pianoro. Nella bella stagione, le scoscese pareti del Corno Grande e del Corno Piccolo rappresentano una impegnativa palestra di roccia per arrampicate di varia difficoltà. Una volta in cima il panorama è mozzafiato, poiché lo sguardo spazia su tutto l’Abruzzo: dall’Adriatico ai monti che segnano il confine con il Lazio. D’inverno, su quelle stesse pareti, possono cimentarsi gli sci-alpinisti più esperti in avventurose discese, dopo che i loro ramponi hanno morso la neve sotto cui dorme l’erba che brucheranno le greggi dopo pochi mesi. Se Campo Imperatore ricorda a chi lo percorre le steppe dell’Asia centrale e il Corno Grande ha il sapore delle Dolomiti, le rocce e le enormi sassaie della Majella disegnano un paesaggio assai più tipicamente mediterraneo, ma non per questo meno emozionante per chi risalga le sue pendici, in estate come in inverno. Le escursioni alle sue vette e, in genere alla parte alta del massiccio, sono sempre lunghe e faticose e mettono a dura prova anche l’escursionista più allenato. Fresche, ovattate, integre, le faggete della “montagna madre” la cingono lungo tutto il suo perimetro, aprendosi in alto all’improvviso sui crinali profumati dai mughi, sugli aspri valloni d’alta quota, sulle pietraie sconfinate delle valli Cannella, delle Mandrelle, di Taranta. Ancora più su, tra la Tavola Rotonda e il Monte Amaro, l’altopiano di Femmina Morta è un balcone sospeso nel cielo d’Abruzzo. Sullo sfondo, a portata di mano, c’è il mare. Le montagne d’Abruzzo, il Tibet d’Europa
Soprattutto durante l’inverno, la montagna abruzzese regala emozioni indimenticabili agli appassionati di sport e natura. Le vette, le creste e le cascate ghiacciate diventano teatro di affascinanti itinerari con piccozza e ramponi, mentre i canaloni delle cime più alte, con dislivelli superiori ai mille metri, offrono discese fuori pista paragonabili a quelle della Scandinavia o delle Alpi. Le guide alpine del territorio, altamente qualificate, sono sempre disponibili ad accompagnare, consigliare e formare chi desidera affrontare questi percorsi in sicurezza.
Tra tutte le montagne abruzzesi, il Gran Sasso è senza dubbio il simbolo dell’avventura. Qui sciatori, escursionisti e alpinisti trovano un ambiente di alta quota che regge il confronto con le Alpi in ogni stagione. In inverno, la vasta distesa innevata di Campo Imperatore è ideale per lo sci di fondo, con percorsi tracciati nei pressi di Fonte Vetica o itinerari liberi nel cuore del pianoro. In estate, invece, le pareti scoscese del Corno Grande e del Corno Piccolo si trasformano in una palestra naturale per l’arrampicata, con vie di varia difficoltà che attirano scalatori esperti da ogni parte d’Italia.
Dalla vetta, il panorama è straordinario: lo sguardo abbraccia l’intero Abruzzo, dall’Adriatico fino ai monti al confine con il Lazio. Nei mesi freddi, quelle stesse pareti offrono emozionanti sfide agli sci-alpinisti più esperti, capaci di affrontare le discese dopo lunghe salite su neve compatta. Il contrasto tra l’innevamento invernale e i pascoli estivi sottolinea il legame profondo tra queste montagne e il ritmo delle stagioni, scandito dal ritorno delle greggi nei mesi più caldi.
Se Campo Imperatore evoca le distese dell’Asia centrale e il Corno Grande richiama le Dolomiti, la Majella presenta un paesaggio più tipicamente mediterraneo, ma non meno affascinante. Le sue pendici, in estate come in inverno, offrono escursioni impegnative che mettono alla prova anche gli escursionisti più esperti. Le faggete della “montagna madre”, fresche e silenziose, cingono il massiccio aprendo, più in alto, scenari sorprendenti: crinali profumati di pino mugo, valloni impervi e pietraie sterminate come quelle delle valli Cannella, Mandrelle e Taranta. Oltre queste, tra la Tavola Rotonda e il Monte Amaro, l’altopiano di Femmina Morta si presenta come un balcone sospeso sul cielo d’Abruzzo, con il mare che, all’orizzonte, sembra quasi a portata di mano.

Fra tutte le modalità d’approccio al territorio della vacanza attiva, in Abruzzo il mountain biking è quella di maggior successo e diffusione. Un successo motivato dalla bellezza spesso selvaggia della sua natura, dei suoi borghi antichi e remoti, dei suoi paesaggi fuori del tempo, dalla natura estremamente varia, mossa e spesso tormentata della sua orografia, e infine dal numero infinito di antichi percorsi, strade montane e interpoderali, sterrati, mulattiere, carrarecce agricole e forestali, viottoli e ogni genere di vie minori di collegamento che coprono – come una finissima ragnatela – lo sterminato territorio naturale abruzzese collinare e montano. La mountain bike diventa allora il modo più diretto per scoprire – o riscoprire – questo patrimonio rispettando i suoi silenzi e la sua dignità. Pedalando lungo gli infiniti possibili itinerari della costa o sull’aspra montagna, sulle dolci colline o ai margini degli impressionanti calanchi, attorno ai laghi o lungo gli argini verdeggianti dei torrenti, tra le faggete solenni o sulle brughiere degli sterminati altipiani, l’emozione sarà forte e indimenticabile tanto per i neofiti che per gli “arrampicatori” più esperti e incalliti. L’Abruzzo in mountain bike
Tra tutte le modalità di esplorazione legate alla vacanza attiva, in Abruzzo il mountain biking è senza dubbio una delle più praticate e apprezzate. Questo successo si deve alla straordinaria bellezza, spesso selvaggia, del territorio: borghi antichi e isolati, paesaggi fuori dal tempo, una natura varia e ricca di contrasti, modellata da una morfologia complessa e articolata. A ciò si aggiunge una fitta rete di percorsi storici e sentieri secondari — strade montane e interpoderali, sterrati, mulattiere, carrarecce agricole e forestali, viottoli e collegamenti minori — che si estende come una sottile ragnatela attraverso le colline e le montagne abruzzesi.
La mountain bike diventa così il mezzo ideale per entrare in sintonia con questo patrimonio naturale e culturale, permettendo di scoprirlo in modo diretto e rispettoso. Il ciclista, immerso nel paesaggio, ha l’opportunità di vivere il territorio senza alterarlo, muovendosi nel silenzio, osservando con calma, respirando a fondo l’atmosfera dei luoghi attraversati. È un’esperienza di viaggio lenta ma intensa, che unisce sport, esplorazione e consapevolezza ambientale.
Gli itinerari possibili sono pressoché infiniti: dalla costa adriatica alle montagne aspre dell’entroterra, dalle dolci colline alle formazioni rocciose dei calanchi, dai laghi tranquilli alle sponde ombrose dei fiumi e torrenti, dalle faggete silenziose fino alle brughiere degli altipiani sconfinati. Ogni contesto propone suggestioni diverse e stimolanti, capaci di regalare forti emozioni e ricordi indelebili.
Che si tratti di un principiante alla prima esperienza o di un biker esperto in cerca di percorsi tecnici e impegnativi, l’Abruzzo offre sfide e soddisfazioni per tutti. È una terra da attraversare lentamente, pedalata dopo pedalata, lasciandosi sorprendere da un paesaggio che muta continuamente e che sa raccontare storie antiche a chi sa ascoltarle.

Da almeno un decennio l’Abruzzo si è affermato a livello nazionale come uno dei teatri di maggior qualità per la pratica del turismo equestre, richiamando cavalieri e appassionati da ogni parte d’Italia. Pur essendo uno sport certamente di nicchia, il suo successo è l’ennesima conferma del valore della forte scelta ambientale fatta dall’Abruzzo, che con i suoi Parchi è oggi la regione più verde d’Europa. Un successo sostenuto e reso possibile non solo dal numero sempre crescente di appassionati che conta in regione, ma anche di stazioni di pratica e di sosta capillarmente diffuse sul territorio. Si tratta di un processo di “infrastrutturazione equestre” spontaneo che risulta essenziale per godere e praticare in sicurezza questa nobile disciplina, che avvicina alla natura e al territorio nel modo più completo possibile. Poter contare in ogni luogo e lungo ogni itinerario sulla ragionevole prossimità di un ricovero con stallaggio, di un maniscalco, di un veterinario, ha rappresentato infatti per l’Abruzzo il fattore competitivo determinante per la concretizzazione della sua vocazione al turismo equestre. Fra i molti possibili itinerari merita una esplicita menzione la grande Ippovia del Gran Sasso, realizzata dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: un anello di oltre 300 chilometri, più un buon numero di itinerari minori coordinati, riccamente infrastrutturato di abbeveratoi, stallaggi e ricoveri, che rappresenta una punta di assoluta eccellenza nel settore del turismo equestre e della equitazione di campagna. L’Abruzzo a cavallo
Da oltre un decennio, l’Abruzzo si è affermato a livello nazionale come una delle destinazioni di maggiore qualità per la pratica del turismo equestre, attirando cavalieri e appassionati da ogni parte d’Italia. Sebbene si tratti di una disciplina di nicchia, il suo successo rappresenta un’ulteriore conferma della scelta ambientale compiuta dalla regione, che grazie ai suoi Parchi e riserve naturali è oggi considerata "la regione più verde d’Europa". Il turismo a cavallo trova qui un ambiente ideale, dove la natura è ancora autentica e il rapporto tra uomo, animale e paesaggio può esprimersi nella sua forma più pura.
Questo successo è stato reso possibile non solo dal numero crescente di appassionati presenti sul territorio, ma anche dalla diffusione capillare di strutture dedicate lungo gli itinerari principali. L’Abruzzo ha infatti sviluppato una rete spontanea ma efficace di “infrastrutturazione equestre” che consente di praticare l’equitazione in modo sicuro e organizzato. Poter contare su ricoveri attrezzati con stallaggi, sull’assistenza di maniscalchi e veterinari lungo il cammino è diventato un fattore decisivo nella valorizzazione di questa pratica come forma di turismo esperienziale.
Il cavallo, in questo contesto, diventa il compagno di un viaggio lento e profondo, capace di rivelare paesaggi, sentieri e tradizioni in modo autentico. Attraversare boschi, altipiani, vallate e borghi antichi a cavallo significa immergersi in un territorio con tutti i sensi, rispettando il ritmo della natura e scoprendo l’Abruzzo da una prospettiva diversa, più vicina alla sua anima rurale e silenziosa.
Tra i numerosi itinerari, spicca la grande Ippovia del Gran Sasso, un anello di oltre 300 chilometri realizzato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Questa imponente rete è arricchita da percorsi minori coordinati e da una fitta presenza di strutture di supporto: abbeveratoi, stallaggi, rifugi e aree attrezzate che fanno di questo tracciato un’eccellenza assoluta nel panorama del turismo equestre italiano. Un esempio virtuoso di come la valorizzazione del territorio possa andare di pari passo con il rispetto dell’ambiente e la promozione di un turismo sostenibile.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia
La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso...

Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo
L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo
L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
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