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L’Abruzzo a cavallo: Ippovia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - Info Point Regione Abruzzo

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L’Abruzzo a cavallo: Ippovia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Mare e Monti > Ippovie d'Abruzzo
IppoTrekking in Abruzzo

L'Ippovia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga si sviluppa lungo un articolato sistema di tratturi che si snoda per circa 440 km all'interno del parco. Questo percorso attraversa ben 62 siti di grande valore paesaggistico, storico e architettonico, distribuiti sulle pendici della catena appenninica del Gran Sasso. Il paesaggio che si incontra lungo il tragitto è estremamente vario: la distanza media di 35 km dal Mare Adriatico consente, in condizioni climatiche favorevoli, una visione panoramica completa. La catena montuosa si estende per circa 40 km e comprende vette di origine dolomitica con un'altitudine media superiore ai 2.200 metri, culminando con il Corno Grande, che con i suoi 2.912 metri rappresenta la cima più alta dell'Appennino centrale. Dal punto di vista paesaggistico, l'ippovia offre scenari diversificati a seconda del versante attraversato. Sul lato delle province di Teramo e Pescara, il territorio è caratterizzato da ripide pendenze, valli strette immerse nei boschi e crinali rocciosi anche a quote inferiori ai 1.000 metri. Il versante sud della provincia dell'Aquila presenta un paesaggio più dolce, con ampie depressioni e pendii più graduali che culminano nell'altopiano di Campo Imperatore, situato a 1.400 metri di altitudine. Questo altopiano, di grande valore naturalistico e storico, ha ospitato per secoli economie agropastorali e continua a essere un'importante area per l'allevamento. La sua straordinaria bellezza lo ha reso uno scenario privilegiato per numerosi film e spot pubblicitari. Proseguendo lungo il tracciato, si incontra la suggestiva area del lago di Campotosto, il secondo lago artificiale più grande d'Europa, creato tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento per alimentare una centrale elettrica. Il percorso dell'ippovia attraversa anche la Piana di Navelli, dove si possono ammirare siti di grande interesse storico e archeologico, come il Castello Camponeschi, l'area archeologica di Peltuinium, San Pio delle Camere e Bominaco. In tutto il tracciato si contano oltre 20 località di straordinaria bellezza, tra cui cascate, laghetti, crinali rocciosi ed elevazioni montuose, inserite in un ecosistema caratterizzato da una biodiversità eccezionale. Il parco nazionale ospita numerose specie protette, tra cui lupi, aquile reali, cervi, orsi e volpi, oltre a una ricca varietà di flora. Dal punto di vista storico, il versante aquilano dell'ippovia è strettamente legato alla tradizione della transumanza, un fenomeno documentato negli scritti di Monsignor Anton Ludovico Antinori (1704-1778), conservati presso la Biblioteca Salvatore Tommasi dell'Aquila. È in corso la realizzazione di un sistema di schede che raccoglie le principali informazioni storiche relative ai luoghi attraversati dall'ippovia, ripercorrendone l'evoluzione fino al 1806, anno in cui il fenomeno della transumanza iniziò a scomparire a favore di attività agropastorali stabili. Sul versante pescarese, la storia è segnata dall'influenza del potere monastico dell'Abbazia di Casanova e del Vescovato di Penne, mentre il versante teramano è legato alle vicende feudali di Giacomo di Roseto e Pagliara, poi passate agli Orsini e agli Acquaviva in epoca post-rinascimentale. Il percorso dell'ippovia attraversa numerosi borghi e monumenti di grande interesse culturale, molti dei quali sono stati inseriti nella lista dei "Luoghi del Cuore" del Fondo per l'Ambiente Italiano. Tra questi spiccano Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio, Castel del Monte, Carapelle Calvisio, il Lago di Campotosto, Bominaco, Aringo, Mascioni, Prati di Tivo, Navelli, il Lago Sinizzo, Villa Santa Lucia, Poggio Cancelli, Castelli, San Demetrio ne’ Vestini, Pietracamela e Capestrano. L'Ippovia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga rappresenta quindi un itinerario unico, in grado di coniugare il fascino della natura incontaminata con la ricchezza storica e culturale del territorio abruzzese.Ippovia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
 
L'Ippovia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga offre un itinerario straordinario di circa 470 km, articolato in quattro rami principali, ciascuno con caratteristiche uniche. I percorsi, collegati tra loro, consentono di esplorare il territorio con l'accompagnamento di guide esperte, immergendosi nella storia e nella natura incontaminata del Gran Sasso.
I quattro rami dell'Ippovia offrono scenari diversi e affascinanti. Il Ramo dei Monaci Cistercensi, situato a est vicino al mare, conserva tracce del dominio monastico cistercense e del loro influsso sulle terre circostanti. Il Ramo dei Colli e dei Riposi, a ovest, è caratterizzato dalla presenza di laghi e torrenti, ed è stato storicamente un luogo privilegiato per il pascolo. Il Ramo degli Eremi e del Corno, a nord, si estende tra il mare e le vette principali, ospitando eremi e santuari di grande valore spirituale. Infine, il Ramo del Tratturo Magno e dei Borghi Fortificati, a sud, attraversa antichi borghi medievali che dominavano il Tratturo Magno, un percorso usato fin dall’epoca romana per il commercio del bestiame e della lana.
Al centro dell'Ippovia si trova Campo Imperatore, un vasto altopiano di oltre 40 km quadrati, situato a 1.600 metri di altitudine e circondato dalle cime più imponenti del Gran Sasso. Questa area rappresenta il cuore pulsante del percorso, offrendo panorami spettacolari e testimonianze storiche della tradizione agropastorale.
L'Ippovia del Gran Sasso è adatta a tutti i livelli di esperienza e permette di scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze. I trekking giornalieri durano in media sei ore e possono essere selezionati in base alle zone dell'Ippovia o alle località di interesse. È fondamentale leggere attentamente le avvertenze per garantire la propria sicurezza e quella dei cavalieri che partecipano al trekking.
Per chi desidera avvicinarsi al trekking a cavallo, il portale www.ippoviagransasso.eu offre la possibilità di prenotare corsi di avviamento, lezioni pratiche e minitrekking giornalieri. Queste attività consentono di acquisire le competenze necessarie per affrontare al meglio i percorsi dell'Ippovia, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente e sicura.
Fare trekking ai piedi del Gran Sasso d’Italia è un'esperienza unica che permette di immergersi nella bellezza incontaminata di uno dei massicci montuosi più affascinanti dell’Appennino. L'area circostante offre una vasta gamma di itinerari, adatti a tutti i livelli di difficoltà, che si snodano tra vallate, prati fioriti e boschi di faggio, regalando panorami spettacolari sulle vette imponenti e sulle distese verdi sottostanti. Percorrendo i sentieri che partono dalla Piana di Campo Imperatore, uno degli altopiani più vasti d’Italia, si ha l’opportunità di godere di un paesaggio quasi surreale, dominato dalle cime del Corno Grande e del Corno Piccolo. Qui, tra pascoli e panorami mozzafiato, è possibile immergersi in una tranquillità unica, a pochi passi dai rifugi alpini dove trovare riparo e ristoro. I percorsi non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche un'opportunità per avvicinarsi alla fauna locale: dai camosci che scalano ripide pareti rocciose alle aquile reali che sorvolano le valli, la biodiversità del Gran Sasso è un richiamo irresistibile per chi ama la natura selvaggia. I sentieri sono ben segnalati e consentono di percorrere sia tratti più brevi, ideali per una passeggiata pomeridiana, che itinerari più impegnativi che si avvicinano alle cime, regalando una sfida entusiasmante agli escursionisti più esperti. Tra gli angoli più suggestivi della zona, il borgo di Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra, rappresenta il punto di partenza ideale per escursioni che conducono a Rocca Calascio, una delle fortezze più affascinanti d’Italia, che spunta sopra il paesaggio come un’antica sentinella. Da questo punto, lo sguardo si perde a 360 gradi sulle valli e sulla maestosità del Gran Sasso, creando un ricordo indelebile di un’esperienza di trekking. Nonostante l'altezza, il trekking ai piedi del Gran Sasso è praticabile anche in primavera e autunno, quando il clima è più mite e la natura offre spettacolari colori autunnali o fioriture primaverili. Sia che si scelga di avventurarsi lungo sentieri noti o di esplorare i percorsi meno battuti, ogni passo sui monti del Gran Sasso è una possibilità di scoprire la tranquillità, la storia e la biodiversità di questa regione dell'Appennino, lontana dalla frenesia della vita quotidiana.

Montagna d'estate
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra laghi, gole, torrenti e fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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