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L’Oasi del WWF Italia Lago di Serranella - Info Point Regione Abruzzo

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L’Oasi del WWF Italia Lago di Serranella

Info Abruzzo > I Parchi in Abruzzo > Oasi del WWF Italia
Il Lago di Serranella, situato tra le province di Chieti e Pescara, si è formato nel 1981 a seguito della costruzione di una traversa sul fiume Sangro per scopi irrigui. Sebbene di origine artificiale, l’invaso si è rapidamente trasformato in un ambiente umido di straordinaria ricchezza ecologica. Grazie a mirati interventi di ripristino ambientale, l’area ha riacquistato l’aspetto originario di un paesaggio fluviale, con la presenza di laghetti, lanche e zone allagate che favoriscono la ricostituzione degli habitat tipici delle zone umide. Questo processo ha permesso di ricreare un equilibrio naturale che oggi fa del Lago di Serranella una delle aree protette più significative dell’Abruzzo. La vegetazione della Riserva è particolarmente ricca e articolata, con ben 25 associazioni vegetali, per la maggior parte legate ad ambienti acquatici. Lungo le sponde si sviluppa il tipico bosco ripariale, dominato da salici, pioppi e ontani neri, che offre rifugio e nutrimento a numerose specie. Tra le presenze botaniche più importanti si segnala la comunità a tifa di Laxmann, pianta rara in Italia e conosciuta in Abruzzo solo in quest’area, tanto da essere inserita nel “Libro Rosso” delle Piante d’Italia. Questo straordinario mosaico vegetale costituisce la base per l’eccezionale biodiversità che caratterizza la Riserva. L’aspetto più rilevante dal punto di vista naturalistico è senza dubbio la ricchezza dell’avifauna: ben 218 specie di uccelli sono state censite nell’area. Tra queste si annoverano il falco pescatore, la cicogna nera, il mignattaio, la gru, il fenicottero, la spatola e l’airone bianco maggiore. Durante le migrazioni e lo svernamento, il lago diventa un punto di sosta fondamentale per numerosi uccelli acquatici, tra cui anatre, folaghe e trampolieri. Sono oltre 70 le specie nidificanti, tra cui la nitticora, il cannareccione e il tarabusino, mentre il codone è stato scelto come simbolo dell’Oasi. Tra i mammiferi sono comuni la volpe, il tasso, la faina e il moscardino, mentre la presenza del capriolo è in crescita. La fauna ittica include specie legate ai fondali melmosi come tinca, carpa, anguilla, barbo e cobite. Infine, l’Oasi di Serranella rappresenta la più importante area regionale per la conservazione della testuggine palustre, ulteriore testimonianza del valore ecologico dell’intero comprensorio.L’Oasi del WWF Italia Lago di Serranella

Info e caratteristiche della riserva:
- Tipologia: L’Oasi WWF di Serranella e Riserva Naturale Regionale
- Istituita: 09 Maggio 1990
- Comuni all’interno della riserva: Casoli, Altino e Sant’Eusanio del Sangro (Ch)
- Gestione: La Riserva è gestita dal Comune di Casoli con il supporto tecnico-scientifico e operativo dello IAAP (Istituto Abruzzese per le Aree Protette)
- Superficie complessiva lago: 302 ha
- Superficie complessiva area di rispetto: 200 ha
- Contatti Tel.: +39 333.7971892 e +39 339.7384228

Il sistema delle Oasi del WWF, nato nel 1971, è diffuso su tutto il territorio italiano e ha obiettivi didattici e di conservazione della fauna. In Abruzzo, ci sono sei di queste aree, tra cui alcune che coincidono con riserve naturali regionali, come l'Oasi del Lago di Penne, del Lago di Serranella e della Majella Orientale.

Lago di Serranella
Situato ai piedi della Majella, il Lago di Serranella è un bacino protetto dal 1990 che si estende per 302 ettari, con ulteriori 200 ettari di fascia di rispetto. Collocato nei comuni di Altino, Casoli e Sant'Eusanio del Sangro, quest’area è un’importante riserva naturale sia per la sua varietà ambientale sia per la sua fauna avicola. La riserva è un rifugio per specie rare come l’airone bianco maggiore, la cicogna nera e persino il fenicottero, attirando visitatori, appassionati di birdwatching e studiosi. Il periodo migliore per visitarla va dall'autunno alla primavera, quando le condizioni climatiche e la presenza di uccelli migratori rendono l’esperienza particolarmente suggestiva.
La flora dell’Oasi WWF del Lago di Serranella in Abruzzo è estremamente ricca e diversificata, riflesso della varietà di ambienti umidi e terrestri che caratterizzano l’area. La riserva ospita ben 25 associazioni vegetali, molte delle quali strettamente legate agli ambienti acquatici e palustri, contribuendo a creare un paesaggio naturale di straordinario valore ecologico. Lungo le sponde del lago si sviluppa un esteso bosco ripariale composto da salici, pioppi e ontani neri, che garantisce ombra e stabilità alle rive, oltre a offrire rifugio a numerose specie animali. Particolarmente rilevante è la presenza della tifa di Laxmann, una specie rara in Italia e conosciuta in Abruzzo solo in quest’area, tanto da essere inclusa nel “Libro Rosso” delle Piante d’Italia. Canne palustri, carici, giunchi e altre essenze tipiche delle zone umide completano il mosaico vegetale dell’Oasi, rendendola un ambiente dinamico e vitale, capace di sostenere un’elevata biodiversità e di offrire agli studiosi e ai visitatori uno spaccato autentico degli ecosistemi fluviali dell’Italia centrale.
 
Le altre Oasi del WWF-Italia in Abruzzo

L’Oasi di Forca di Penne – Un rifugio per la fauna selvatica
Situata tra colline e altopiani, l’Oasi di Forca di Penne accoglie numerose specie animali in un ambiente protetto. Ideale per escursioni, osservazione degli uccelli e attività di educazione ambientale.

L’Oasi delle Cascate del Rio Verde – La forza della natura in movimento
Tra le più alte d’Abruzzo, le cascate del Rio Verde offrono uno spettacolo mozzafiato immerso nel verde. L’acqua scorre tra pareti rocciose e boschi, creando un ambiente ricco di vita e bellezza.

I Calanchi di Atri – Un paesaggio lunare scolpito dal tempo
Le forme spettacolari dei calanchi creano un ambiente unico nel suo genere, tra argille e vegetazione. Qui natura, geologia e storia si intrecciano in un equilibrio fragile e affascinante.

Le Gole del Sagittario – Una valle selvaggia tra acque e pareti rocciose
Profondi canyon, sorgenti cristalline e una ricca fauna rendono quest’oasi un vero paradiso naturale. Perfetta per escursioni, trekking e momenti di contemplazione nel cuore d’Abruzzo.

Il Fosso Giardino – Un angolo nascosto di biodiversità
Questa piccola oasi tutela un’area boschiva e fluviale di grande valore ecologico. È un rifugio silenzioso per specie rare e un luogo ideale per l’osservazione della natura.
La natura in Abruzzo si manifesta con una forza e una varietà sorprendenti, rendendo la regione uno dei luoghi più verdi e selvaggi d’Europa. Con i suoi tre parchi nazionali, un parco regionale e oltre trenta riserve naturali, l’Abruzzo tutela paesaggi che spaziano dalle alte vette dell’Appennino, come il Gran Sasso e la Majella, fino alle colline ondulate e alle spiagge dell’Adriatico. In questi ambienti si trovano ecosistemi unici, habitat ideali per specie rare e protette come il camoscio d’Abruzzo, l’orso bruno marsicano, il lupo appenninico e l’aquila reale, che convivono con una flora ricchissima e spesso endemica, testimoniando l’integrità ambientale del territorio. Camminare tra i sentieri dei boschi, attraversare altopiani solitari o esplorare le forre scavate dai fiumi significa entrare in un mondo dove la natura è ancora protagonista, capace di regalare emozioni autentiche in ogni stagione. I paesaggi abruzzesi non sono solo spettacolari dal punto di vista naturalistico, ma anche profondamente intrecciati con la storia e la cultura delle comunità locali, che da secoli vivono in equilibrio con l’ambiente. In Abruzzo, la natura non è solo un patrimonio da ammirare, ma un elemento vitale e identitario che accompagna ogni aspetto della vita quotidiana.La natura in Abruzzo

Le numerose aree naturali protette dell'Abruzzo rappresentano uno dei principali fattori di sviluppo turistico della regione. Oltre a ospitare tre dei più importanti parchi nazionali d'Italia, l'Abruzzo si colloca al primo posto in Italia per percentuale di superficie protetta, pari al 37% del territorio regionale.
Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è stato istituito nel 1923. Si estende principalmente (circa tre quarti) nella provincia dell'Aquila in Abruzzo, mentre la restante parte si trova nella provincia di Frosinone, nel Lazio, e in quella di Isernia, in Molise. La direzione del parco ha sede a Pescasseroli. Il Parco Nazionale d'Abruzzo è il più antico parco degli Appennini e ha svolto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune delle più importanti specie faunistiche italiane, come il lupo, il camoscio d'Abruzzo e l'orso bruno marsicano. Circa due terzi della superficie del parco sono coperti da boschi di faggio. A quote più elevate, nelle aree rocciose, crescono i pini mughi, una specie poco comune negli Appennini. Altre specie caratteristiche del parco includono il cervo, il capriolo, il cinghiale e il picchio di Lilford.
Il parco si estende su una superficie di circa 201.400 ettari, su un territorio prevalentemente montuoso, e comprende le province di Teramo, Rieti, L'Aquila e Pescara. L'importanza dell'area è cresciuta negli ultimi decenni, grazie alle reintroduzioni di esemplari di camoscio d'Abruzzo e alla recente ricolonizzazione del lupo appenninico, entrambe specie originarie del Parco Nazionale d'Abruzzo. Tuttavia, l’ambiente ha subito un degrado significativo a causa della costruzione del traforo del Gran Sasso e dei laboratori scientifici vicini, che hanno contribuito all'abbassamento della falda acquifera dell'intero sistema montuoso. I Monti della Laga ospitano anche importanti presenze floristiche.
Il Parco Nazionale della Maiella, istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell'Abruzzo e si estende tra le province dell'Aquila e di Chieti. La vetta più alta del parco è il Monte Amaro, che raggiunge i 2.793 metri. Nel parco sono state censite oltre 1.700 specie vegetali, pari a circa un terzo dell'intera flora italiana; alcune di queste sono state identificate per la prima volta dai botanici proprio in quest'area (spesso come endemismi), come l'Aquilegia majellensis e la Gentiana magellensis. Le specie animali censite superano le 150, tra cui spicca il piviere tortolino.


Abruzzo, un Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
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I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del...


Abruzzo: la palestra ideale per le tue passioni
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra gole, fiumi e torrenti, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni.
Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano.
Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci montuosi abruzzesi sanno proporre sfide e ambienti di tutto rispetto, sia in estiva che in...


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
Quel che sorprende il visitatore alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel breve volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette e che spesso ambienti naturali selvaggi...


L'enogastronomia in Abruzzo
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle; “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne e aree protette- ma non per questo meno importante, la cucina marinara, che lungo i centotrenta chilometri di costa declina la varietà del pescato con semplicità e sapore, sposando il patrimonio di ortaggi e verdure delle colline a ridosso della costa.
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