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Altri musei minori in Provincia di Teramo - Info Point Regione Abruzzo

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Altri musei minori in Provincia di Teramo

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nel teramano
I Musei minori, le Pinacoteche, le Mostre e le Raccolte minori della Provincia di Teramo - Abruzzo

I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.

  • Sala civica di scultura Raffaello Pagliaccetti di Giulianova (Te)
  • Museo archeologico civico De Galitiis-De Albentiis-Tascini di Atri (Te)
  • Museo civico archeologico Torrione la Rocca di Giulianova (Te)
  • Nina, museo delle arti creative tessili di Civitella del Tronto (Te)
  • Pinacoteca civica Vincenzo Bindi di Giulianova (Te)
  • Museo Civico “Gaetano Braga” di Giulianova (Te)
Sala civica di scultura Raffaello Pagliaccetti di Giulianova (Te)
La Sala Civica di Scultura Raffaello Pagliaccetti, conosciuta anche come Gipsoteca Civica Raffaello Pagliaccetti, è un museo situato a Giulianova, in provincia di Teramo, in Abruzzo. L'esposizione è dedicata allo scultore ottocentesco Raffaello Pagliaccetti, nato proprio a Giulianova nel 1839 e formatosi presso l'Accademia Nazionale di San Luca a Roma. L'artista è ricordato per le sue opere di grande raffinatezza tecnica e sensibilità espressiva, e morì nella sua città natale nel 1900.
La gipsoteca è allestita al piano terra dell’edificio scolastico De Amicis, in Piazza della Libertà. Al suo interno sono conservate riproduzioni in gesso delle opere originali di Pagliaccetti, molte delle quali oggi si trovano in musei fiorentini. Le sculture furono acquistate nel 1914 da Pasquale Ventili, figura di rilievo nel panorama culturale locale, e successivamente donate agli Ospedali e Istituti Riuniti di Teramo, contribuendo così alla diffusione e alla valorizzazione del patrimonio artistico abruzzese.
All’interno della sala espositiva sono presenti quindici opere in gesso, tra cui spiccano il busto del Maresciallo Moltke, una statua di Papa Pio IX, una di Sant’Andrea Apostolo e due bozzetti preparatori del celebre monumento a Vittorio Emanuele II di Savoia, collocato proprio in Piazza della Libertà a Giulianova e inaugurato il 26 agosto 1894. Il museo rappresenta oggi un punto di riferimento per chi desidera conoscere da vicino l’opera di uno dei più importanti scultori abruzzesi dell’Ottocento.
Museo archeologico civico De Galitiis, De Albentiis e Tascini di Atri (Te)
Il Museo Archeologico Civico De Galitiis-De Albentiis-Tascini si trova ad Atri, in provincia di Teramo, ed è ospitato all'interno di edifici settecenteschi un tempo appartenenti al capitolo della Concattedrale di Atri. Gli ambienti museali sono stati accuratamente restaurati grazie ai finanziamenti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, restituendo alla comunità uno spazio culturale di grande valore storico e artistico.
Il percorso espositivo si articola in tre sale tematiche. La prima è dedicata a Vincenzo Rosati, direttore della Scuola di Arti e Mestieri dell'Orfanotrofio di Atri, che condusse importanti campagne di scavo nelle aree di Atri, Penne, Arsita e presso il tempio italico di Colle San Giorgio. In questa sala sono esposti oggetti ornamentali, contenitori ceramici e elementi architettonici decorativi, testimonianze preziose delle civiltà antiche del territorio.
La seconda sala è incentrata sulla preistoria abruzzese, con riproduzioni di utensili, strumenti da caccia e oggetti in ceramica utilizzati tra il Paleolitico e l’Età del Ferro, provenienti dagli scavi condotti a Colle Maralto. La terza sala, infine, ospita due sepolture scavate agli inizi del Novecento, insieme a corredi funerari femminili e infantili risalenti al VI secolo a.C., provenienti dalle necropoli di Atri, Colle della Giustizia e Pretara. Il museo rappresenta un punto di riferimento per la conoscenza della storia più antica dell’Abruzzo e della sua identità archeologica.
Museo civico archeologico Torrione la Rocca a Giulianova (Te)
Il Torrione "La Rocca" rappresenta il principale residuo dell’antica cinta muraria di Giulia, l’odierna Giulianova, e attualmente ospita la sezione archeologica dei Musei Civici della città. Collocato nel rione denominato "La Rocca", il torrione si trova nel punto più elevato del centro storico, dove un tempo sorgeva la roccaforte edificata negli anni Settanta del Quattrocento per volere del duca Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona, fondatore della nuova città rinascimentale.
La roccaforte originaria era composta da otto torrioni circolari collegati da mura a scarpa, protette da fossati, secondo i criteri dell’architettura militare dell’epoca, pensata per resistere all’impatto delle armi da fuoco. Di quella imponente struttura oggi restano soltanto tre torrioni: il Torrione della Rocca, il Torrione di Porta Napoli e quello inglobato nella costruzione tardo-ottocentesca di Palazzo Re. Il resto della cinta muraria è andato perduto nel tempo, a causa di crolli strutturali e trasformazioni urbane.
Dal 3 marzo 2001, il Torrione della Rocca è sede della sezione archeologica del Polo Museale Civico di Giulianova. Al suo interno sono conservati preziosi reperti provenienti dall’antica città romana di Castrum Novum Piceni, fondata intorno al 290 a.C. alla foce del fiume Batinus, oggi conosciuto come Tordino, a sud dell’attuale centro abitato. Il museo offre così un suggestivo viaggio nel passato romano del territorio, custodito tra le mura storiche della fortificazione rinascimentale.
Nina, museo delle arti creative tessili a Civitella del Tronto (Te)
Il Museo NINA di Civitella del Tronto, precedentemente noto con l’acronimo NACT (Nina - Arti Creative Tessili), si trova nel cuore del centro storico di uno dei borghi più affascinanti d’Abruzzo, un tempo sede di una delle principali dogane del Regno delle Due Sicilie, già Regno di Napoli. Inaugurato il 14 agosto 2013, il museo nasce con l’intento di preservare e valorizzare l’identità storica di Civitella, città regia, nobiliare e di frontiera, da sempre crocevia di intensi scambi culturali e commerciali.
Allestito in suggestivi locali medievali che un tempo ospitavano il forno cittadino, il museo si sviluppa su oltre 300 m² e conserva una preziosa collezione di abiti antichi che abbraccia un ampio arco temporale, dal Settecento al primo dopoguerra. L’esposizione, dinamica e fortemente evocativa, comprende una camera da letto ottocentesca, telai, macchine per cucire, una rara macchina lavatrice della prima metà del Novecento, una carrozzina Giordani degli anni Trenta e numerosi altri oggetti legati alla vita quotidiana e all’artigianato tessile.
Il nome “NINA” è il diminutivo affettuoso di Gaetana Graziani Scesi, alla cui passione per il passato e alla cura per la memoria familiare si deve la nascita di questo straordinario museo. Gran parte della collezione, infatti, è appartenuta alla sua famiglia, e oggi, con oltre 3.000 pezzi, rappresenta una delle più ricche collezioni italiane dedicate alla moda e alle arti decorative dell’Ottocento. Nel marzo 2019 l’allestimento è stato rinnovato con nuovi oggetti legati a tutte le arti decorative; da qui la decisione dell’Associazione Culturale Nina Onlus, ente gestore, di rinominare ufficialmente il museo come Museo NINA Civitella del Tronto a partire dal 21 giugno 2019.
Pinacoteca civica Vincenzo Bindi a Giulianova (Te)
La Pinacoteca Civica Vincenzo Bindi si trova a Giulianova, in provincia di Teramo, e ha origine dalla generosa donazione dello storico e giurista Vincenzo Bindi, che nel 1928, alla sua morte, lasciò al Comune una parte del proprio palazzo situato lungo Corso Giuseppe Garibaldi, insieme a una straordinaria collezione di circa 400 opere d’arte e a una biblioteca personale composta da oltre 8.000 volumi. L’esposizione è stata aperta al pubblico nel 1978 e ha sede nell’appartamento di Bindi, situato al secondo piano del palazzo, restaurato nel 2005 e ancora oggi arricchito dagli arredi originali dello studioso abruzzese. La biblioteca è collocata al piano terra dell’edificio.
Il nucleo principale della collezione pittorica è costituito da opere della Scuola di Posillipo, che Bindi poté raccogliere anche grazie al suo matrimonio con la figlia del pittore Gonsalvo Carelli. Tra gli artisti presenti figurano nomi di rilievo come Anton Sminck van Pitloo, Giacinto Gigante, Teodoro Duclère, Consalvo Carelli e Raffaele Carelli. A questi si affiancano importanti pittori abruzzesi, tra cui Pasquale Celommi, Filippo e Nicola Palizzi, Giuseppe Bonolis, Teofilo Patini, Raffaello Pagliaccetti, Gennaro Della Monica e Francesco Paolo Michetti, che testimoniano la vivacità artistica della regione tra Ottocento e primo Novecento.
La raccolta comprende inoltre opere attribuite a maestri di fama nazionale e internazionale, come Domenico Morelli, Vincenzo Gemito, Francesco Solimena, Jusepe de Ribera, Pompeo Batoni, Valerico Laccetti e Vincenzo Camuccini. Dal 2005 fino al 17 dicembre 2019, la collezione è stata temporaneamente ospitata presso il Museo d'Arte dello Splendore di Giulianova, in attesa del completamento del restauro della sede originaria. Oggi, la Pinacoteca rappresenta un fondamentale punto di riferimento per la valorizzazione della storia artistica locale e nazionale.
Museo Civico “Gaetano Braga” a Giulianova (Te)
Il Museo Civico “Gaetano Braga” si trova a Giulianova, in provincia di Teramo, ed è dedicato alla straordinaria figura del musicista, compositore e operista Gaetano Braga (Giulianova, 9 giugno 1829 – Milano, 20 novembre 1907). L’esposizione ripercorre la sua brillante carriera internazionale, che lo vide protagonista nei principali teatri europei e americani, apprezzato non solo come autore ma anche come virtuoso del violoncello, strumento con il quale raggiunse fama e riconoscimenti in tutto il mondo.
Cuore del museo è la celebrazione della celebre Leggenda Valacca, una delle romanze da salotto più note tra Ottocento e primo Novecento, eseguita, incisa e pubblicata oltre 250 volte a livello internazionale. La sua intensa melodia e l'originale forma dialogata tra voce e violoncello ne fecero un simbolo della sensibilità romantica europea, ammirata da artisti, musicisti e intellettuali del tempo. L’opera di Braga fu eseguita dai più celebri interpreti e continua ancora oggi a riscuotere interesse tra appassionati e studiosi.
Il museo, costantemente arricchito grazie al lavoro dell’associazione che ne cura la gestione e l’attività di ricerca, custodisce partiture originali, strumenti musicali, lettere, fotografie d’epoca e documenti che testimoniano la vita e la produzione di Braga. L’allestimento intende non solo onorare il talento del musicista giuliese, ma anche valorizzare la storia culturale della città, contribuendo alla riscoperta di una figura che fu ponte tra la grande tradizione italiana e le influenze musicali internazionali dell’Ottocento.
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
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