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Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) - L'Aquila - Info Point Regione Abruzzo

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Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) - L'Aquila

Le meraviglie > Musei d'Abruzzo > Musei nell'Aquilano
I principali Musei e Raccolte nella Provincia de L'Aquila - Abruzzo

Il Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) si trova nella città dell'Aquila ed è uno dei principali istituti culturali della regione. Fondato il 23 settembre 1951, il museo fu originariamente ospitato nel Castello Cinquecentesco, recentemente restaurato dopo i danni subiti durante l'occupazione nazista. Le sue collezioni derivano in parte dal Museo Civico Aquilano, istituito alla fine dell'Ottocento e smantellato nel 1942 per motivi bellici, oltre che dai depositi della locale Soprintendenza. Nel 1958 il bastione est della fortezza accolse lo scheletro fossile di Mammuthus meridionalis, rinvenuto nella conca aquilana. Nel 1966 si aggiunsero le opere del Museo Diocesano d'Arte Sacra, in deposito provvisorio ma a tempo indeterminato. La chiesa aquilana aveva già svolto un ruolo di protezione durante la Seconda Guerra Mondiale, trasferendo le opere d'arte nei depositi vaticani per sottrarle ai rischi dei bombardamenti e delle razzie. Dopo il devastante terremoto del 6 aprile 2009, il museo fu costretto a lasciare la sua sede storica, trasferendosi provvisoriamente nell'ex mattatoio comunale dell'Aquila. La nuova sede, situata in Borgo Rivera di fronte alla Fontana delle Novantanove Cannelle, ha riaperto al pubblico il 19 dicembre 2015, dopo un lungo restauro avviato nel 2010 e concluso nel 2015. Qui è stata allestita una selezione di reperti archeologici, dipinti, sculture e oreficerie, risalenti dal Medioevo all'Età Moderna. Le opere sono protette da sistemi antisismici avanzati e alcune di esse sono state recuperate tra le macerie del sisma e restaurate con tecniche innovative. Nonostante la chiusura della sede storica, ancora oggetto di lavori di restauro, il MuNDA continua a essere un punto di riferimento per la cultura abruzzese. Il museo offre spazi per eventi, mostre temporanee e attività didattiche, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio. La sua rinascita testimonia la resilienza e la volontà di preservare l'identità culturale della regione dopo il tragico terremoto.Musei e Mostre in Abruzzo:
Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) – L’Aquila. Il Museo Nazionale d’Abruzzo fu inaugurato il 23 settembre 1951 nel Castello Cinquecentesco dell’Aquila, da poco restaurato dai danni dell’occupazione nazista. In esso confluirono, oltre ai depositi della locale Soprintendenza, le raccolte del Museo Civico Aquilano, istituito, a fine Ottocento e smantellato nel 1942 per esigenze di guerra. Nel 1958 il bastione est della fortezza accolse lo scheletro fossile di Mammuthus meridionalis rinvenuto qualche anno prima nella conca aquilana. Nel 1966 vi pervennero anche “in deposito provvisorio a tempo indeterminato” le opere del Museo Diocesano d’Arte Sacra, isitutito nel 1935. La chiesa aquilana si era del resto già resa benemerita nei confronti dei tesori d’arte della città, curandone, durante i mesi più tragici della guerra, il trasferimento precauzionale nei depositi vaticani, al riparo da bombardamenti e depredazioni. Una selezione delle raccolte del Museo, che il terremoto del 6 aprile 2009 ha drammaticamente estromesso dalla sua sede storica, è oggi ospitata nel complesso dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, costruito negli anni 1881-1883 e dismesso nel 1990. Nella nuova sede provvisoria, dopo un accorto intervento di riparazione e ristrutturazione, eseguito tra il 2010 e il 2015, ha trovato posto, protetta da avanzati presidi antisismici, una selezione di una sessantina di reperti archeologici e 112 tra dipinti, sculture e oreficerie, dal Medioevo all’Età Moderna. Si tratta di capolavori che testimoniano l’identità, la storia e la vitalità della cultura dell’intera regione, alcuni dei quali recuperati tra le macerie del sisma e restituiti a nuova vita grazie a complessi interventi di restauro. Il catastrofico sisma del 6 aprile 2009 ha determinato la chiusura del Museo Nazionale d’Abruzzo, che era stato fino ad allora il principale della regione, per importanza storica e architettonica del contenitore – la Fortezza Spagnola dell’Aquila, uno degli esempi più grandiosi e meglio conservati di architettura militare cinquecentesca –, per ampiezza di superficie espositiva e numero di visitatori, per consistenza e pregio del patrimonio esposto, che documentava storia e preistoria del territorio regionale, dagli inizi dell’era Quaternaria a tutto il Novecento. La sede storica, gravemente danneggiata dal terremoto, è tutt’ora oggetto di un complesso intervento di restauro. La nuova vita del Museo ha avuto inizio il 19 dicembre 2015, con la riapertura nel complesso architettonico dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, sito in Borgo Rivera, di fronte alla celebre Fontana delle Novantanove Cannelle. Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) – L’Aquila
Via Tancredi da Pentima (ex Mattatoio) - L’Aquila
Mail: mn-abr@cultura.gov.it
Tel: +39 0862.28420

Il Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA) fu inaugurato il 23 settembre 1951 all'interno del Castello Cinquecentesco dell’Aquila, recentemente restaurato dopo i danni subiti durante l'occupazione nazista. La collezione museale si costituì grazie ai depositi della locale Soprintendenza e alle raccolte del Museo Civico Aquilano, fondato alla fine dell’Ottocento e smantellato nel 1942 per ragioni belliche.
Nel 1958, il bastione est della fortezza accolse lo scheletro fossile di Mammuthus meridionalis, rinvenuto nella conca aquilana qualche anno prima. Nel 1966, il museo ricevette in deposito provvisorio le opere del Museo Diocesano d’Arte Sacra, istituito nel 1935. La chiesa aquilana aveva già svolto un ruolo di tutela durante la Seconda Guerra Mondiale, trasferendo i tesori d'arte cittadina nei depositi vaticani per proteggerli da bombardamenti e saccheggi. A seguito del terremoto del 6 aprile 2009, che rese inagibile la storica sede del Castello, una selezione delle opere è stata trasferita nel complesso dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, costruito tra il 1881 e il 1883 e dismesso nel 1990.
Dopo un accurato intervento di riparazione e ristrutturazione eseguito tra il 2010 e il 2015, il nuovo allestimento ospita circa sessanta reperti archeologici e 112 opere tra dipinti, sculture e oreficerie, databili dal Medioevo all’Età Moderna. Le collezioni rappresentano l'identità, la storia e la vitalità culturale della regione, con alcuni capolavori recuperati tra le macerie del sisma e restaurati con avanzate tecniche conservative.
Il terremoto del 2009 ha segnato una svolta drammatica per il Museo Nazionale d’Abruzzo, principale istituzione museale della regione sia per valore architettonico del contenitore – la Fortezza Spagnola, uno degli esempi più grandiosi di architettura militare cinquecentesca – sia per l'ampiezza delle collezioni esposte, che documentavano la storia e la preistoria del territorio regionale dall’era Quaternaria al Novecento. La riapertura nel complesso dell’ex mattatoio comunale, situato di fronte alla Fontana delle Novantanove Cannelle, ha segnato il 19 dicembre 2015 l'inizio di una nuova fase nella vita del museo, in attesa del completamento del restauro della sede originaria.
I musei d'Abruzzo rappresentano una sintesi affascinante e spettacolare del ricchissimo patrimonio storico e artistico della regione. Attraverso una rete variegata e ben articolata, il territorio offre un panorama culturale di straordinaria ampiezza: dalle grandi collezioni archeologiche all’arte classica, dai musei dedicati alla vita quotidiana di contadini e pastori alle molteplici espressioni dell’arte moderna e contemporanea. All’interno di questo sistema spiccano realtà di rilievo nazionale, come il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti e il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Particolarmente suggestivi anche i due musei che custodiscono le celebri maioliche di Castelli, uno nel borgo stesso e l’altro a Loreto Aprutino, sede della prestigiosa Collezione Acerbo. Tuttavia, è soprattutto grazie alla presenza diffusa di musei locali, spesso sorprendentemente ricchi e curati, che l’Abruzzo si configura come un autentico “museo diffuso”. Piccoli gioielli come il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella a Chieti, il Museo dello Splendore a Giulianova, quello della Civiltà Contadina a Picciano, il Museo Civico di Sulmona o il Castello-Museo di Crecchio contribuiscono a disegnare una mappa culturale viva, densa di storia e di bellezza, capace di raccontare l’identità profonda della regione.I musei d’Abruzzo offrono uno straordinario viaggio attraverso la storia, l’arte e le tradizioni di una regione ricca di cultura. La loro varietà riflette la complessità e la profondità del territorio: dalle testimonianze dell’antichità ai linguaggi dell’arte contemporanea, passando per le espressioni della vita rurale e pastorale che da sempre caratterizzano l’identità abruzzese. Nelle principali città, ma anche nei piccoli centri, i musei raccontano storie affascinanti, custodendo reperti archeologici, opere d’arte, documenti, oggetti del quotidiano e manufatti artigianali che restituiscono un’immagine viva e autentica della regione. Alcuni musei si distinguono per il loro valore nazionale e internazionale, ma ciò che rende unico il sistema museale abruzzese è la sua capillarità. Anche i musei locali, spesso meno noti, sorprendono per la ricchezza delle collezioni e per la cura degli allestimenti, contribuendo a creare un vero e proprio “museo diffuso” che abbraccia l’intero territorio. Visitare i musei d’Abruzzo significa immergersi in un patrimonio culturale stratificato, dove ogni luogo conserva e racconta un frammento prezioso della memoria collettiva. I Musei d'Abruzzo. Una sintesi efficace e spettacolare del patrimonio storico e artistico dell’Abruzzo è offerta dalla sua ricca e variegata rete di musei. Dalle ampie raccolte dedicate all’archeologia ai musei di arte classica, dai musei che celebrano il folklore e la vita dei contadini e dei pastori ai numerosi spazi espositivi di arte moderna e contemporanea, il sistema museale abruzzese vanta eccellenze assolute, come il grande Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, e i due splendidi musei dedicati alle prestigiose Maioliche di Castelli, a Castelli e Loreto Aprutino (la famosa Collezione Acerbo). Ma sono soprattutto i numerosi musei locali, spesso di sorprendente bellezza e ricchezza, a qualificare in modo capillare il territorio, trasformandolo in un vero e proprio “museo diffuso”. Il Museo Capitolare di Atri, il Museo Archeologico Francesco Savini di Teramo, il Museo della Civitella di Chieti, il Museo dello Splendore di Giulianova, il Museo della Civiltà Contadina di Picciano, il Museo Civico di Sulmona, il Castello-Museo di Crecchio sono solo alcune delle perle museali che arricchiscono il paesaggio culturale abruzzese.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.


Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
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