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L’Abruzzo dei Castelli - Info Point Regione Abruzzo

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L’Abruzzo dei Castelli

Info Abruzzo > Arte, Culto e Cultura
L’Abruzzo dei Castelli

Che l’Abruzzo sia una delle poche regioni italiane abitate con continuità ininterrotta da almeno 300.000 anni non può essere conseguenza del caso. Ricettivo e benigno dal punto di vista delle risorse di sopravvivenza che ha sempre offerto, ma naturalmente difeso e difficile da attraversare, in conseguenza della sua forte e complessa natura montuosa, rappresenta dunque un esempio paradigmatico di continuità insediativa dell’uomo, cui ha costantemente offerto i due elementi essenziali per la sopravvivenza a lungo termine: cibo e riparo, risorse e protezione.
Sin dalla preistoria, dunque, l'uomo ha fatto dell'Abruzzo uno dei propri teatri elettivi d’esistenza, attratto evidentemente dalle risorse ambientali che queste terre sapevano offrire: un clima stagionalmente assai vario, grazie alle sue alte vette; molti corsi d'acqua, grandi foreste ricche di fauna, strette valli protette, vasti
altipiani intramontani, terreni fertili con laghi e pianure.
La natura materna e protettiva del territorio ha dunque favorito la stanzialità delle comunità umane, che fin dall’antichità si sono organizzate in centri abitati stabili, ben muniti e difesi. I molti recinti di difesa di epoca italica, Come Pallanum, che domina la val di Sangro, o Colle del Vento, presso Piano Vomano, ne sono testimonianza eloquente.
Col crollo dell’impero romano, i lunghi secoli di pax romana che avevano ridotto e sedato la naturale bellicosità delle genti Italiche lasciarono il posto a un nuovo, lunghissimo periodo di instabilità politica e militare, che generò nel territorio abruzzese una miriade di castelli e borghi murati, certezza di rifugio per la popolazione delle campagne e dei paesi in caso di attacco o di pericolo. Ecco perché qualsiasi strada si percorra oggi in Abruzzo, si sarà sempre bonariamente vegliati da qualche castello. Che siano rimasti ruderi romantici o siano stati restaurati e tramutati in musei, essi rappresentano una delle offerte culturali più affascinanti della regione e offrono una occasione di itinerario tematico su qualsiasi percorso. Le loro forme e tipologie sono quanto mai varie, e nell’insieme costituiscono un vero e proprio “museo all’aperto” di architettura militare, praticamente completo di tutte le configurazioni: si va dalle più semplici e arcaiche torri isolate d’avvistamento alle più poderose e “recenti” fortezze sette-ottocentesche, passando per torri cintate, torri urbane, castelli d’ogni forma e localizzazione, borghi murati, ricetti, recinti di difesa, mura urbiche, rocche, palazzi conventi e masserie fortificati, torri costiere, forti, fortezze. Ogni tipologia, ogni fase ed evoluzione storica di architettura militare difensiva è rappresentata in Abruzzo, e sempre da esemplari di buon livello, quando non eccezionali.
Ci sono poi anche vere rarità, come la rocca rivierasca di Ortucchio, con la darsena fortificata, sulle sponde di quel che fu il lago Fucino; le torri triangolari (pressoché uniche) di Polegra, presso Bussi, e di Montegualtieri nel teramano; i recinti di difesa di San Pio delle Camere e Roccacasale, dalla rara posizione di pendio e la pianta triangolare, col dongione che dall’apice a monte guida le mura protese verso la valle a chiudere l'area protetta, ed infine uno dei più bei castelli d’Europa sia per forma (perfetta, una vera “icona”) che per localizzazione (isolato come un nido d’aquila sulla sommità d’un monte che domina un territorio vastissimo e spettacolare): la Rocca di Calascio.
Il loro punto di forza generalizzato, che siano ruderi dalla suggestiva atmosfera romantica o strutture restaurate e funzionali, sta nella loro perfetta integrazione con il paesaggio, fattore che caratterizza gran parte dei monumenti abruzzesi. Si può dire anzi che quasi ogni castello abruzzese assieme alle proprie mura conserva anche il proprio contesto, il proprio ambiente originario: è questa una prerogativa quanto mai significativa, poiché consente di cogliere ancora pienamente il rapporto fra la struttura difensiva e il suo territorio di pertinenza militare, evidenziando in modo intuitivo la sua funzione storica, il suo senso.


Abruzzo, un Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

L'enogastronomia in Abruzzo
 
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle; “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne e aree protette- ma non per questo meno importante, la cucina marinara, che lungo i centotrenta chilometri di costa declina la varietà del pescato con semplicità e sapore, sposando il patrimonio di ortaggi...

L'ospitalità in Abruzzo
L'Organizzazione Mondiale del Turismo (O.M.T.) riconosce il turismo come uno strumento potente per promuovere obiettivi fondamentali a livello globale, come lo sviluppo economico, la comprensione internazionale, la pace e la prosperità. Nel suo statuto e nel Codice Etico, sottolinea il valore del turismo per incoraggiare il rispetto universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali, senza discriminazioni basate su razza, sesso, lingua o religione. In Abruzzo, da maggio a settembre centinaia di alberghi, pensioni, campeggi, residence, B&B e appartamenti privati sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo un ventaglio di proposte e possibilità, in grado di soddisfare gusti ed esigenze, anche le più esigenti.
Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono...

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
Quel che sorprende il visitatore alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel breve volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette e che spesso ambienti naturali selvaggi ed intatti, di assoluta bellezza, si trovino solo a poche decine di minuti di cammino dal comodo...
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