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Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga in Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

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Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga in Abruzzo

Info Abruzzo > Ambiente e natura
Il suo territorio ha caratteri prettamente montani, dagli scenari spesso quasi alpini, ed è costituito da due distinti gruppi montuosi: il massiccio del Gran Sasso d’Italia ed il gruppo ad esso soprastante, i Monti della Laga. Istituito nel 1995, il Parco ha una superficie di 148.935 ettari ed interessa marginalmente anche il Lazio e le Marche. La parte abruzzese, che consiste nei nove decimi della superficie totale, interessa le province di Teramo, L’Aquila e Pescara e 41 comuni (Arsita, Barete, Barisciano, Brittoli, Bussi sul Tirino, Cagnano Amiterno, Calascio, Campli, Campotosto, Capestrano, Capitignano, Cappelle Calvisio, Carpineto della Nora, Castel del Monte, Castelli, Castelvecchio Calvisio, Castiglione a Casauria, Civitella Casanova, Civitella del Tronto, Cortino, Corvara, Crognaleto, Fano Adriano, Farindola, Isola del Gran Sasso, L’Aquila, Montebello di Bertona, Montereale, Montorio al Vomano, Ofena, Pescosansonesco, Pietracamela, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Santo Stefano di Sessanio, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana, Villa Celiera e Villa Santa Lucia). Il Gran Sasso è la montagna d’Abruzzo per eccellenza, con la maestosità delle sue vette di roccia dolomitica, le più alte dell’Appennino, che culminano nel Corno Grande (2912 m s.l.m.), nel Corno Piccolo, nel Pizzo d’Intermesoli e nel Monte Camicia. Ospita il ghiacciaio del Calderone, l’unico dell’Appennino nonché il più meridionale d’Europa, ed è affiancato a sud dall’altopiano di Campo Imperatore, una sterminata landa carsica d’alta quota (fra i 1600 e gli oltre 2000 metri s.l.m.) di una bellezza mozzafiato, quanto di più simile al Tibet possa trovarsi in Europa. A nord-ovest il Gran Sasso si salda con i Monti della Laga, geologicamente diversi perché formati da marne e arenarie, che interessano il settore settentrionale del Parco e sono situati a cavallo delle tre regioni (Abruzzo, Lazio e Marche). Con versanti a orografia diversa – accidentato il versante marchigiano, dirupato o a forte pendenza quello del Lazio, più ondulato e dall’aspetto più dolce quello abruzzese che ospita le cascate della Morricana, della Volpara e delle Barche e ad est la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli, separate dalle Gole del Salinello –, essi delineano una catena montuosa, a tratti difficile e tortuosa, con una linea di cresta che, dal Monte Comunitore sale verso la cima di Macera della Morte, punto di confine tra le regioni a 2022 metri di altitudine, per culminare nei 2458 metri di Monte Gorzano. Il territorio del Parco presenta degli ambienti naturali molto differenti e, di conseguenza, una flora ed una fauna diversificate. Questa varietà di ambienti è anche favorita dalla differente costituzione dei due massicci che lo compongono: marnoso-arenacea la Laga, con una morfologia più arrotondata, fondamentalmente calcareo il Gran Sasso, e quindi decisamente più accidentato. Se a queste peculiarità si aggiunge quella di un’orografia varia, di esposizioni dissimili e, non ultimo, del differente uso dei territori da parte dell’uomo, si comprende pienamente l’origine della diversità richiamata. Il Gran Sasso rivela alte pareti verticali, morene, circhi glaciali, valloni, dirupi, il vasto altopiano di Campo Imperatore, gli estesi campi carsici ed i numerosi laghetti anch’essi di origine carsica, nonché il ghiacciaio più meridionale d’Europa, il Calderone; tutti insieme raccontano la storia di questa montagna e la differenziano in modo netto dai contigui Monti della Laga, seppure i due massicci, letteralmente incastrati tra di loro nell’alta valle del Vomano, siano in perfetta continuità ecologica. L’uso umano di queste montagne si desume dalla differente copertura forestale, continua e folta nei versanti teramani del Gran Sasso e della Laga, con netta preponderanza di praterie e pascoli nel versante aquilano del Gran Sasso ed in quello laziale della Laga, a testimoniare l’utilizzo prevalentemente pascolivo nei settori meridionali e quello forestale a settentrione e a oriente.Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, istituito nel 1995, si estende per quasi 149.000 ettari abbracciando Abruzzo, Lazio e Marche. La maggior parte del territorio, circa i nove decimi, appartiene all’Abruzzo e coinvolge le province di Teramo, L’Aquila e Pescara con ben 41 comuni. Questo vasto scenario naturale è dominato dal maestoso massiccio del Gran Sasso d’Italia, con il Corno Grande (2912 m), la vetta più alta dell’Appennino, e dal suggestivo altopiano di Campo Imperatore, un ambiente unico che richiama i paesaggi tibetani. A nord-ovest si innestano i Monti della Laga, più dolci e verdi, noti per le loro cascate spettacolari e per i panorami che collegano tre regioni in una continuità ambientale senza confini.
La ricchezza naturalistica del Parco deriva dalla diversità geologica dei suoi massicci: il Gran Sasso, prevalentemente calcareo, offre alte pareti rocciose, circhi glaciali, laghetti carsici e il ghiacciaio del Calderone, l’unico dell’Appennino e il più meridionale d’Europa; la Laga, invece, con la sua conformazione marnoso-arenacea, accoglie boschi fitti, dolci rilievi e vallate percorse da corsi d’acqua. La varietà degli ambienti ha favorito lo sviluppo di una flora e una fauna straordinarie: faggete secolari, pascoli d’alta quota e fioriture alpine si alternano a habitat popolati da lupi, camosci, gatti selvatici e rapaci come l’aquila reale e il falco pellegrino.
Il Parco non è soltanto natura, ma anche memoria e cultura. Borghi medievali intatti, castelli e antichi eremi punteggiano i suoi paesaggi, creando un legame indissolubile tra uomo e montagna. Tra i luoghi più suggestivi si trovano Santo Stefano di Sessanio e la Rocca di Calascio, i centri storici di Castel del Monte, Barisciano e Castelvecchio Calvisio, oltre a Civitella del Tronto con la sua imponente fortezza. Sul versante teramano spicca la tradizione ceramica di Castelli, con la celebre “Cappella Sistina della maiolica”, mentre nell’area pescarese Farindola custodisce il prestigioso pecorino. Ogni borgo, arroccato tra le vette o affacciato su vallate incontaminate, racconta una storia che rende il Parco un luogo unico in cui natura e cultura si fondono armoniosamente.
La cucina tradizionale abruzzese è un autentico viaggio nei sapori genuini della montagna, della collina e del mare, capace di combinare ingredienti semplici con ricette tramandate da generazioni. I piatti della regione esaltano le materie prime locali: carni di agnello, pecora e maiale, formaggi come il pecorino e la ricotta, legumi, cereali e ortaggi coltivati in piccoli orti familiari. Tra le specialità più celebri figurano gli arrosticini di pecora, sottili spiedini cotti alla brace, la pasta fatta in casa come maccheroni alla chitarra e gnocchi di patate, e zuppe nutrienti a base di legumi e verdure di stagione. Anche i prodotti del mare hanno un ruolo importante, con piatti a base di pesce fresco e molluschi tipici della costa adriatica. Il patrimonio gastronomico abruzzese è completato da dolci e prodotti da forno che testimoniano l’abilità artigianale della regione. Le ferratelle, sottili cialde croccanti, i bocconotti di mandorle e cioccolato, e i confetti di Sulmona sono solo alcune delle eccellenze dolciarie che accompagnano le festività locali. Particolare attenzione è riservata anche all’olio extravergine d’oliva e ai vini dei piccoli vigneti montani e collinari, come il Montepulciano d’Abruzzo e il Trebbiano, che completano i pasti con profumi e sapori autentici. La cucina abruzzese, con la sua combinazione di tradizione, territorialità e sapori intensi, rappresenta un elemento fondamentale dell’identità culturale e gastronomica della regione.I sapori autentici del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga custodisce un patrimonio gastronomico unico, frutto di antiche tradizioni pastorali e contadine. A Campotosto nasce una delle eccellenze più rinomate dell’Abruzzo: la mortadellina, un salume artigianale dalla tipica forma ovale, insaporito da un lardello centrale e noto anche con l’espressione popolare “coglioni di mulo”. Spostandosi a Castel del Monte, cuore storico della pastorizia abruzzese, la tradizione casearia offre due specialità: il canestrato, formaggio stagionato dal gusto intenso e lievemente piccante, e il marcetto, pecorino fermentato che diventa una crema spalmabile dal sapore forte e deciso, apprezzato solo dai veri intenditori.
Il pecorino, prodotto simbolo della transumanza, è da secoli l’alimento identitario dei pastori che percorrevano i tratturi tra Abruzzo e Puglia. Ogni forma racchiude aromi unici donati dalle erbe spontanee dei pascoli montani, mentre ricotta e giuncate fresche completavano la dieta quotidiana delle comunità pastorali. Un pecorino particolare e raro è quello di Farindola, lavorato con caglio di suino che ne caratterizza il gusto inconfondibile, rendendolo un presidio di qualità riconosciuto a livello nazionale.
Accanto ai prodotti della pastorizia, il territorio del Parco custodisce anche eccellenze agricole. Tra queste spiccano le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, piccole, scure e ricchissime di ferro, perfette per zuppe e piatti della tradizione. Non meno importante è la coltivazione delle castagne, documentata sin dal Medioevo: nelle valli del versante teramano nasce infatti il pregiato marrone di Valle Castellana, coltivato con metodi biologici e legato a pratiche antiche di conservazione come le “ricciaie”. Questi prodotti, autentici custodi della storia e dei sapori d’Abruzzo, trasformano il Parco in una vera e propria terra del gusto, dove natura e cultura convivono in ogni piatto.
L'Abruzzo è una regione che incanta per la sua straordinaria varietà di paesaggi, dove la natura si esprime in forme molteplici e affascinanti. Dalle vette maestose del Gran Sasso e della Maiella, che superano i 2.900 metri di altitudine, ai vasti altipiani come Campo Imperatore e l'Altopiano delle Rocche, la regione offre scenari montuosi di rara bellezza. Questi ambienti ospitano una ricca biodiversità, con specie uniche come l'orso marsicano e il camoscio d'Abruzzo, simboli della natura incontaminata di questa terra. Scendendo verso l'entroterra, l'Abruzzo si trasforma in una dolce collina punteggiata da borghi medievali, vigneti e uliveti che raccontano secoli di storia e tradizione agricola. Infine, la costa adriatica, lunga circa 170 km, offre una varietà di ambienti, dalle spiagge sabbiose di Tortoreto e Giulianova alle scogliere e calette della Costa dei Trabocchi, famosa per i suoi trabocchi, antiche macchine da pesca simbolo della regione. Questa diversità paesaggistica rende l'Abruzzo una meta ideale per gli amanti della natura e della tranquillità, offrendo esperienze uniche in ogni angolo del suo territorio.
Sport e attività nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è un vero paradiso per chi ama lo sport all’aria aperta. La sua vastità e la varietà dei paesaggi consentono di praticare escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo lungo sentieri ben tracciati e curati. Tra le esperienze più suggestive spicca l’Ippovia del Gran Sasso, un anello di oltre 300 chilometri che attraversa scenari mozzafiato ed è considerata una delle più importanti infrastrutture equestri d’Europa. Non mancano trekking di ogni livello, escursioni guidate con esperti naturalistici e attività didattiche per scoprire da vicino la biodiversità del territorio.
Gli amanti della natura trovano nel Parco ambienti ideali per la fotografia e il birdwatching: la Forca di Penne e il lago di Campotosto sono punti privilegiati per osservare rapaci e uccelli acquatici, mentre le aree faunistiche di Pietracamela, Farindola e Cortino offrono l’opportunità di avvistare camosci e caprioli. Per chi cerca esperienze più dinamiche, i corsi d’acqua del Parco permettono di praticare torrentismo, canoa e kayak: il tratto superiore del fiume Vomano, in particolare, è un percorso impegnativo molto apprezzato dai canoisti esperti. Sul lago di Campotosto, invece, è possibile cimentarsi con sport acquatici come canoa e windsurf.
Il Gran Sasso è anche una storica palestra a cielo aperto per l’alpinismo e l’arrampicata, con itinerari sulle vette del Corno Grande, del Corno Piccolo e del Monte Camicia. In inverno, il Parco si trasforma in una meta privilegiata per gli sport sulla neve: dalle stazioni sciistiche di Campo Imperatore, Prati di Tivo, Prato Selva e Monte Piselli, agli sterminati altopiani per lo sci di fondo, che a Campo Imperatore offrono uno scenario unico in Italia. Pietracamela è il punto di partenza ideale per lo sci-alpinismo, mentre gli appassionati più esperti possono cimentarsi con l’arrampicata su spettacolari cascate di ghiaccio, vivendo l’emozione di una montagna che regala avventure in ogni stagione.

PER SAPERNE DI PIÙ
Tel. +39 0862.60521


Un Abruzzo da scoprire
L’Abruzzo è una terra che sorprende a ogni passo, un luogo in cui la natura maestosa delle montagne dell'appennino centrale incontra il fascino del mare Adriatico, offrendo scenari sempre diversi e indimenticabili. Tra borghi antichi e centri abitati sospesi nel tempo, tradizioni che rivivono nelle feste popolari e una cucina autentica che racconta la storia della regione, ogni viaggio diventa un’esperienza da vivere con tutti i sensi. Dai sentieri del Gran Sasso alle spiagge della Costa dei Trabocchi, passando per castelli medievali e riserve naturali, l’Abruzzo si rivela come una destinazione ideale per chi cerca autenticità, bellezza e avventura.


L’Abruzzo in tutte le stagioni
L’Abruzzo è una regione che affascina tutto l’anno, offrendo esperienze uniche in ogni stagione: in inverno le montagne imbiancate accolgono gli amanti dello sci e degli sport sulla neve, in primavera i parchi naturali esplodono di colori e profumi regalando escursioni indimenticabili, in estate le spiagge dell’Adriatico invitano a giornate di sole e relax mentre i borghi animano le serate con eventi e sagre, e in autunno i paesaggi si tingono di sfumature calde accompagnando i viaggiatori alla scoperta dei sapori autentici della vendemmia e delle tradizioni contadine. Un territorio che cambia volto senza mai perdere il suo fascino.


Abruzzo, la palestra ideale
Durante una vacanza in Abruzzo non c’è bisogno di rinunciare al benessere e alla forma fisica: molte strutture ricettive e centri sportivi offrono palestre moderne e attrezzate, ideali per allenarsi anche lontano da casa. Immersi tra le montagne del Gran Sasso o a pochi passi dalle spiagge dell’Adriatico, questi spazi dedicati allo sport permettono di mantenere la routine di fitness in un ambiente unico, circondato da panorami naturali che rendono ogni sessione di allenamento più piacevole e rigenerante. Che tu scelga un hotel con area wellness o un centro fitness locale, in Abruzzo potrai combinare il relax della vacanza con il piacere di prenderti cura del tuo corpo.


Vacanze al mare in Abruzzo
Le vacanze al mare in Abruzzo regalano l’incontro perfetto tra natura incontaminata, tradizione e relax, con chilometri di costa che alternano spiagge sabbiose e lidi attrezzati a tratti selvaggi e suggestivi della Costa dei Trabocchi. Qui il mare Adriatico incontra antiche palafitte di legno trasformate in ristoranti tipici, dove assaporare il pescato fresco ammirando tramonti spettacolari. Lungo la riviera si trovano località balneari vivaci, ideali per famiglie e giovani, ma anche calette nascoste per chi cerca tranquillità e contatto autentico con la natura. Scegliere l’Abruzzo per una vacanza al mare significa vivere un’esperienza che unisce relax, cultura e sapori indimenticabili.
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