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Abruzzo, la regione più verde d'Europa - Info Point Regione Abruzzo

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Abruzzo, la regione più verde d'Europa

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L’Abruzzo è spesso definito la regione più verde d’Europa grazie all’estensione delle sue aree protette, che coprono circa un terzo dell’intero territorio. I tre parchi nazionali – il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – insieme al Parco Regionale Sirente-Velino e a numerose riserve naturali, offrono una straordinaria varietà di ambienti e biodiversità. Qui convivono paesaggi montani, altopiani, foreste secolari, fiumi cristallini e coste incontaminate, in un equilibrio perfetto tra natura e presenza umana. Questa ricchezza ambientale ha reso l’Abruzzo un modello di conservazione della natura, dove è ancora possibile incontrare specie rare come l’orso marsicano, il lupo appenninico e il camoscio d’Abruzzo nel loro habitat naturale. I sentieri escursionistici, le vie della transumanza e gli antichi tratturi offrono itinerari ideali per il turismo lento e sostenibile, attirando ogni anno amanti della natura, escursionisti e viaggiatori alla ricerca di esperienze autentiche. Ogni stagione regala scenari unici, dai colori autunnali dei boschi alla fioritura estiva degli altipiani. Ma l'Abruzzo verde non è solo natura incontaminata: è anche cultura, tradizione e identità. I piccoli borghi arroccati, le feste popolari, l’artigianato e i sapori genuini della cucina locale convivono armoniosamente con il paesaggio, raccontando una storia antica fatta di rispetto per la terra e per il tempo. In Abruzzo, la bellezza non è solo da ammirare, ma da vivere profondamente, in un territorio che sorprende per la sua autenticità e la sua forza silenziosa.Abruzzo, la regione più verde d’Europa
 
Nell’estrema varietà dei suoi habitat naturali (marini, fluviali e lacustri, boschivi, montani, d’alta quota), l’Abruzzo si propone oggi più che mai come straordinario laboratorio biologico per la conservazione della natura e degli ecosistemi. Una scelta lungimirante, che proietta l’Abruzzo in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”. In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
 
L’Abruzzo può essere definito a pieno titolo un’antologia del paesaggio euro-mediterraneo, poiché racchiude entro i suoi confini una varietà di ambienti naturali straordinaria e difficilmente riscontrabile altrove in Europa su un territorio di pari dimensioni. Dalle coste mediterranee ricche di habitat differenti – con arenili, dune, paludi, pinete, macchia litoranea, scogliere e faraglioni – si passa rapidamente a un entroterra collinare, che alterna paesaggi intensamente antropizzati a zone umide di grande valore ecologico, come oasi fluviali e lacustri, fino a giungere alle aree montane. Qui si estendono ambienti vasti e spesso integri, che comprendono foreste, praterie, laghi d’alta quota, altipiani carsici, canyon, cascate, grotte, e persino cime alpine, ghiacciai e tracce di antichi vulcani.
All’interno di questa sorprendente varietà di paesaggi, vivono specie animali e vegetali rare, alcune delle quali considerate veri e propri relitti glaciali, come il piviere tortolino e l’arvicola delle nevi, osservabili sulle alte praterie della Majella. Anche piante tipiche delle Alpi, come il pino mugo, trovano dimora nelle zone montane dell’Abruzzo. Questa straordinaria ricchezza di biodiversità è protetta da un sistema di parchi e riserve che ha trasformato la regione in un laboratorio di eccellenza per la conservazione della natura, conosciuto e apprezzato a livello internazionale. I grandi protagonisti della fauna abruzzese, come l’orso marsicano, il lupo, l’aquila reale, il camoscio d’Abruzzo, la lontra e la lince, sono simboli viventi di un ecosistema che ancora resiste, selvaggio e maestoso, tra le vette della Majella, del Gran Sasso, del Sirente-Velino e del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Scoprire questa regione significa entrare in un autentico scrigno naturale, situato nel cuore dell’Italia e facilmente raggiungibile da ogni parte della penisola. La valorizzazione intelligente e sostenibile del territorio ha reso sempre più accessibile questo patrimonio, offrendo esperienze per ogni tipo di viaggiatore. Oggi è possibile esplorare l’Abruzzo grazie all’opera di guide alpine e accompagnatori esperti, guardie dei parchi e operatori turistici specializzati. Sentieri ben tracciati permettono escursioni a piedi, a cavallo, in mountain bike o con gli sci, con itinerari che spaziano dalla semplice passeggiata al trekking più impegnativo, fino a percorsi accessibili anche a persone con disabilità. In Abruzzo, la natura non è solo da ammirare: è un’esperienza viva, intensa, profondamente rigenerante.

L’Abruzzo è la regione italiana con la più alta percentuale di territorio protetto, un vero scrigno di biodiversità in cui natura, storia e cultura convivono armoniosamente. Cuore verde dell’Appennino, ospita tre Parchi Nazionali – il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – e un Parco Regionale, quello del Sirente-Velino. Questi territori custodiscono ambienti incontaminati, vette maestose, foreste secolari, canyon spettacolari, altipiani carsici e una fauna rara e protetta che include l’orso marsicano, il lupo appenninico, il camoscio d’Abruzzo e l’aquila reale. Ogni parco ha una propria identità e racconta un volto diverso dell’Abruzzo: dalle valli selvagge della Majella alle praterie del Gran Sasso, dalle faggete del Parco d’Abruzzo fino agli scenari suggestivi del Sirente-Velino, dove natura e testimonianze storiche si fondono in un paesaggio unico. Tutelati da una rete capillare di riserve e oasi, questi territori offrono anche numerose opportunità per il turismo sostenibile: escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, attività didattiche, visite guidate e percorsi accessibili a tutti. I parchi dell’Abruzzo non sono solo luoghi di conservazione, ma anche spazi vivi in cui si sperimenta un nuovo modo di vivere l’ambiente, nel rispetto della sua fragilità e della sua straordinaria bellezza.I Parchi in Abruzzo
Regione simbolo della biodiversità, l’Abruzzo rappresenta un esempio concreto di come sia possibile coniugare la tutela ambientale con la presenza attiva e rispettosa dell’uomo.


Con tre Parchi Nazionali – il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, istituito nel 1923, e quelli del Gran Sasso e della Majella, di più recente creazione – un Parco Regionale, il Sirente-Velino, e oltre trenta riserve e oasi naturalistiche, circa un terzo del territorio regionale è sottoposto a tutela. In questa cornice si alternano paesaggi di straordinaria varietà e bellezza: altopiani carsici, cime appuntite, canyon profondi, foreste secolari, pascoli fioriti, colline verdi, corsi d’acqua cristallini, grotte misteriose e perfino l’unico ghiacciaio dell’Appennino, il Calderone, il più meridionale d’Europa. È un mosaico di ambienti che custodisce un patrimonio naturale unico, popolato da specie rare come l’orso marsicano, il lupo appenninico, il camoscio d’Abruzzo e l’aquila reale.
Questo eccezionale equilibrio tra natura e presenza umana è il frutto di una lunga tradizione di rispetto per l’ambiente, radicata nella cultura e nella storia degli abruzzesi. Attraverso attività didattiche nei centri visita, percorsi guidati da esperti del territorio, aree faunistiche e iniziative di educazione ambientale nelle riserve naturali come quelle di Penne, Lama dei Peligni o Caramanico, la regione ha saputo trasformare la conservazione in un’esperienza partecipata e accessibile. La frase di Ignazio Silone, secondo cui “il carattere stesso degli abruzzesi è stato forgiato da millenni di convivenza con il più primitivo e stabile degli elementi: la natura”, sintetizza perfettamente questa simbiosi. È proprio da questa consapevolezza profonda che sono scaturite scelte lungimiranti, capaci di rendere l’Abruzzo un modello di riferimento a livello internazionale per la salvaguardia dell’ambiente.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga è uno dei più vasti e suggestivi d’Abruzzo, caratterizzato da paesaggi montani di grande bellezza e da una biodiversità straordinaria. Al centro del parco si erge il massiccio del Gran Sasso, con il Corno Grande che raggiunge i 2.912 metri, la vetta più alta degli Appennini, mentre i Monti della Laga, meno conosciuti ma altrettanto affascinanti, si distinguono per le abbondanti acque che rendono i loro ambienti particolarmente rigogliosi, soprattutto in primavera. Questi territori offrono una varietà di ambienti naturali, dalle alte pareti rocciose alle vaste praterie d’alta quota, fino a foreste fitte e canyon profondi, che insieme costituiscono un ecosistema di grande valore. Il parco rappresenta un luogo ideale per gli amanti della natura e degli sport all’aria aperta, con numerosi sentieri per escursioni, alpinismo e attività invernali come lo sci. La fauna è ricca e in ripresa, grazie anche agli sforzi di tutela e conservazione, e comprende specie emblematiche come il camoscio d’Abruzzo, l’aquila reale e il lupo appenninico. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga non è solo un’oasi naturale, ma anche un territorio ricco di tradizioni, storia e cultura, che si intrecciano con la bellezza del paesaggio e la vitalità delle comunità locali.
Il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, istituito nel 1995, racchiude due tra i più affascinanti massicci dell'Appennino centrale. Il Gran Sasso, con le imponenti pareti calcaree del Corno Grande e del Corno Piccolo, domina l'altopiano di Campo Imperatore ed è incorniciato, sul versante settentrionale, da estese faggete. Meta prediletta di escursionisti, alpinisti e sciatori, questo territorio offre panorami spettacolari e un ricco patrimonio naturalistico. Meno conosciuti ma altrettanto suggestivi sono i Monti della Laga, particolarmente scenografici in primavera grazie all’abbondanza di acque che alimentano cascate e torrenti. All’interno del Parco, natura e tradizione convivono armoniosamente, mentre la fauna – in costante ripresa – arricchisce ulteriormente un ambiente che è simbolo della bellezza e della biodiversità abruzzese.
Il Parco Nazionale della Majella
Il Parco Nazionale della Majella si distingue per la sua imponenza e la varietà dei suoi paesaggi, che spaziano dalle pareti rocciose e ripide del versante occidentale agli altopiani vasti e suggestivi di Femmina Morta. Il territorio si caratterizza per i suoi valloni profondi e selvaggi, tra i più incontaminati d’Abruzzo, che regalano scorci naturali di rara bellezza e un’atmosfera di grande tranquillità. Il parco comprende inoltre la bastionata del Morrone e i Monti Pizi, ambienti ricchi di biodiversità e di elementi paesaggistici unici, che attirano escursionisti e appassionati di natura da tutto il mondo. Oltre alle straordinarie bellezze naturali, la Majella conserva un importante patrimonio storico e culturale che testimonia l’intensa presenza umana nel corso dei secoli. Tra grotte, eremi, iscrizioni pastorali e antichi insediamenti preistorici, il parco racconta storie di vita e tradizioni legate a questi luoghi. La presenza di capanne a tholos, fortini e rifugi utilizzati da briganti e soldati contribuisce a rendere questo territorio un luogo di fascino e mistero, dove la natura e la storia si intrecciano in modo indissolubile.
Il Parco Nazionale della Majella si estende su un territorio di straordinaria imponenza e varietà, dove la montagna madre d’Abruzzo si mostra aspra e compatta sul versante occidentale, si apre in quota nell’altopiano di Femmina Morta e si frastaglia sul versante orientale in profondi valloni tra i più selvaggi della regione. Il Parco comprende anche il massiccio del Morrone e i Monti Pizi, offrendo un mosaico di paesaggi spettacolari e ambienti incontaminati. Ricchissimo il patrimonio storico, con insediamenti preistorici, eremi incastonati nella roccia, grotte, fortificazioni un tempo rifugio di briganti e soldati, capanne in pietra a tholos e antiche iscrizioni pastorali. In questo scenario unico, la presenza umana, stratificata nei secoli, si intreccia armoniosamente con la natura, contribuendo a rendere il Parco un luogo dal fascino profondo e senza tempo.
Il Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, fondato nel 1922, è una delle aree protette più antiche e importanti d’Italia, celebre per la sua straordinaria biodiversità e i paesaggi incontaminati. Qui si possono osservare orsi marsicani, lupi appenninici e camosci d’Abruzzo che popolano faggete secolari, montagne scoscese e valli rigogliose. La sua natura aspra e variegata si intreccia con borghi medievali, antiche necropoli e antichi tratturi, che raccontano una storia millenaria di convivenza tra uomo e ambiente. Il parco offre ai visitatori una rete ben organizzata di sentieri, aree faunistiche e centri visitatori, che permettono di vivere esperienze a contatto con la natura in ogni stagione. In inverno, i paesaggi si trasformano e le escursioni si svolgono anche con le racchette da neve o gli sci, mentre nelle altre stagioni la varietà degli itinerari consente di esplorare boschi, corsi d’acqua e panorami mozzafiato. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise rappresenta così un punto di riferimento per la conservazione della natura e per il turismo sostenibile nel cuore dell’Appennino centrale.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, istituito nel 1922, è uno dei più antichi e affascinanti d’Italia, capace di accogliere ogni anno oltre un milione di visitatori attratti dalla sua natura selvaggia e dalla straordinaria biodiversità. Tra faggete secolari, paesaggi carsici, fioriture spettacolari e cime impervie, è possibile scorgere le tracce dell’orso marsicano nei boschi, le impronte del lupo sulla neve e i camosci che si muovono agili tra le rocce. Il fascino del Parco non risiede solo nella ricchezza della fauna e della flora, ma anche nell’asprezza delle sue montagne, nei borghi medievali intrisi di storia, nelle antiche necropoli e nei tratturi della transumanza. Una fitta rete di centri visita, sentieri-natura e aree faunistiche rende il Parco fruibile in ogni stagione, mentre d’inverno i percorsi si trasformano in suggestivi itinerari da percorrere con le racchette da neve o gli sci, offrendo esperienze immersive in un ambiente ancora intatto.
Il Parco Regionale del Sirente-Velino
Il Parco Regionale del Sirente-Velino si estende in una zona montuosa di grande fascino, facilmente raggiungibile da Roma e dal resto dell’Abruzzo. Le sue cime più alte, come il Velino e il Sirente, sono caratterizzate da pareti rocciose imponenti e ghiaioni ricchi di specie botaniche rare, che rendono il territorio un vero paradiso per gli escursionisti e gli amanti della natura. In inverno, queste montagne sono apprezzate anche dagli sciatori grazie alle piste di Ovindoli e Campo Felice, mentre in tutte le stagioni offrono paesaggi suggestivi e un ambiente naturale ancora molto integro. Oltre alla ricchezza ambientale, il parco conserva testimonianze storiche importanti che raccontano la lunga presenza umana in questi luoghi. Torri, castelli, borghi medievali, conventi e chiese rurali punteggiano il territorio, permettendo ai visitatori di immergersi non solo nella natura ma anche nella storia e nella cultura locale. Il Parco Regionale del Sirente-Velino rappresenta così un equilibrio tra natura e patrimonio culturale, offrendo un’esperienza completa che unisce scoperta, avventura e riflessione.
Il Parco Regionale del Sirente-Velino, facilmente raggiungibile da tutto l’Abruzzo e a poco più di un’ora da Roma, si estende in una delle aree più affascinanti dell’Appennino centrale. Nelle limpide giornate invernali, la cima innevata del Velino è ben visibile persino dal Gianicolo, testimoniando la maestosità del paesaggio. I massicci del Velino e del Sirente offrono scenari spettacolari, con pareti rocciose che proteggono le vette più alte e ghiaioni che ospitano specie botaniche rare. Frequentate località sciistiche come Ovindoli e Campo Felice rendono la zona popolare anche tra gli sportivi, mentre sentieri e percorsi immersi nella natura attraggono escursionisti e amanti del trekking. Accanto alla ricchezza naturale, il Parco conserva un prezioso patrimonio storico e culturale: aree archeologiche, torri e castelli, borghi medievali, conventi e chiese rurali punteggiano il territorio, offrendo un viaggio nel tempo tra natura e memoria.
Il lupo appenninico, sottospecie del lupo grigio europeo, è uno degli animali simbolo della fauna selvatica italiana e dell’equilibrio ecologico degli ecosistemi montani. Abita principalmente le zone boschive e montuose dell’Appennino centrale e meridionale, compreso il territorio abruzzese, dove ha trovato un habitat ideale tra foreste, altipiani e aree protette come i parchi nazionali. Dopo un lungo periodo di persecuzione che ne aveva messo a rischio la sopravvivenza, oggi il lupo è tornato a popolare ampie aree grazie a interventi di tutela e conservazione, divenendo anche un importante indicatore della salute ambientale. Dal comportamento schivo e notturno, il lupo appenninico è un animale sociale che vive in branchi organizzati secondo gerarchie precise. La sua presenza, sebbene spesso oggetto di controversie, rappresenta un elemento fondamentale per il controllo naturale delle popolazioni di ungulati selvatici e per la biodiversità dell’intero Appennino. Nell’immaginario collettivo italiano il lupo conserva una forte carica simbolica, oscillando tra timore e rispetto, e continua a ispirare leggende, racconti e progetti educativi volti a promuovere una convivenza equilibrata tra uomo e natura.Le stagioni
In ogni stagione, i Centri di Visita dei Parchi, delle Oasi e delle Riserve Naturali d’Abruzzo sono a disposizione dei visitatori per organizzare il soggiorno, fornire le indicazioni e gli strumenti per meglio godere dell’ambiente, partecipare alle visite guidate e alle escursioni e per potersi immergere senza problemi nel contatto più totale con la natura. Dodici mesi l’anno, la natura d’Abruzzo va in scena ogni giorno: e ogni giorno lo spettacolo è nuovo, diverso, emozionante. Ogni stagione, infatti, con i suoi colori, i suoi profumi, i suoi doni, può essere il momento nel quale perdersi un po’ per ritrovare se stessi.

Le stagioni migliori per scoprire l’Abruzzo? Tutte. La natura di questa regione è protagonista per dodici mesi l’anno, sempre fedele a sé stessa ma ogni volta diversa. In ogni stagione, l’ambiente abruzzese accoglie il visitatore con emozioni nuove: luci, colori e profumi mutano così profondamente che a volte è difficile riconoscere in autunno lo stesso prato o la medesima faggeta attraversati in estate. Le chiome si tingono di rosso, giallo e oro, e nei boschi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si può incontrare un cervo o ascoltare il suo bramito potente che annuncia la stagione degli amori.
L’inverno trasforma gran parte dell’Abruzzo in un angolo remoto del Grande Nord. Gli altipiani, illuminati dalle prime luci del giorno, sembrano distendersi all’infinito in scenari che ricordano il Tibet, mentre le cascate si cristallizzano in maestose colonne di ghiaccio, sfida affascinante per gli alpinisti. Nelle aree più basse, come la Riserva delle Sorgenti del Pescara o nelle altre zone umide protette, la nebbia mattutina avvolge i canneti in un’atmosfera di mistero, dove si muovono anatre, folaghe e aironi.
La primavera esplode in un trionfo di colori, profumi e suoni. Tra i maggiociondoli dorati si muove lento l’orso marsicano, mentre il verde brillante dei faggi della Val Fondillo o del bosco di Sant’Antonio annuncia il ritorno della vita. Sul versante pescarese del Gran Sasso, il Voltigno si anima di nuove fioriture, tra cui spiccano i vivaci gigli rossi. In estate, l’Abruzzo raggiunge il pieno splendore della sua maturità: boschi rigogliosi, pascoli popolati da mandrie e greggi, colline ricche di frutti e messi, e spiagge luminose che guardano le montagne vicine offrono al visitatore una sensazione intensa e profonda, quella della scoperta autentica.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia
La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo
L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo
L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
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