Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Area Archeologica di Amiternum - San Vittorino (Aq) - Abruzzo
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I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo


Durante il periodo romano, Amiternum raggiunse il massimo splendore, con una popolazione che contava decine di migliaia di abitanti. La città si trovava lungo la Via Cecilia, che la collegava ad Hatria, e costituiva il punto di partenza della Via Claudia Nova e di due diramazioni della Via Salaria. L'importanza del centro si rifletteva nella sua vivace attività commerciale e nella presenza di edifici pubblici e residenziali di grande pregio. Sebbene la città mantenesse una certa rilevanza nel medioevo, la sua decadenza si concluse con l'annessione alla diocesi di Rieti intorno all'anno mille, portando alla definitiva scomparsa di Amiternum.
Tra le figure di rilievo nate ad Amiternum spicca il console Appio Claudio Cieco, noto per aver avviato la costruzione della Via Appia nel 312 a.C. La città diede i natali anche allo storico Sallustio nell'86 a.C., autore di importanti opere sulla storia romana. Secondo alcune tradizioni, Amiternum sarebbe il luogo di nascita di Ponzio Pilato, il prefetto della Giudea ricordato per aver processato e condannato Gesù Cristo. La leggenda narra che il corpo di Pilato fu lasciato insepolto presso il lago di Pilato e che possedesse una villa nella zona della Montagna di Pilato, presso Fontecchio.
I resti di Amiternum, situati nella località di San Vittorino, offrono una testimonianza straordinaria del passato della città. Tra i monumenti meglio conservati vi è l'anfiteatro del I secolo d.C., con una capienza di circa 6.000 spettatori e i suoi due piani ancora ben visibili. Il teatro di età augustea, con un diametro di 80 metri e una capienza di 2.000 persone, rappresentava un importante luogo di spettacoli. La villa di tarda età imperiale, decorata con mosaici e affreschi, insieme ai resti delle terme e dell'acquedotto di epoca augustea, completano il quadro di una città fiorente. Numerose epigrafi, sculture e reperti architettonici sono conservati nell'area, contribuendo a ricostruire la vita quotidiana e la cultura di Amiternum.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...