Tradizioni popolari in Provincia di Teramo: Il Ballo dell'Insegna a Forcella di Teramo (Te)
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Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia di Teramo - Abruzzo

Il Ballo dell'Insegna di Forcella, che si tiene ogni 23 settembre a Teramo, è una delle tradizioni folkloristiche più suggestive della regione, celebrata in onore di Maria Santissima della Misericordia, protettrice del paese. La manifestazione avviene in piazza, a mezzogiorno, subito dopo i riti religiosi dedicati alla Madonna. La piazza si trasforma in un palcoscenico all’aperto, dove la danza si mescola a un forte senso di devozione popolare e comunitaria. Questo ballo, che ha radici profonde nella tradizione, è un momento di grande significato spirituale e sociale per la comunità di Forcella, unendo il sacro al profano in un unico gesto simbolico.
Il protagonista del ballo è l'"Insegna", una bandiera bipartita, gialla e bianca, che viene portata in piazza dall'Alfiere, noto anche come "Presidente", accompagnato dagli armigeri e preceduto dai suonatori. Una volta giunti in piazza della Caldaia, il corteo si ferma, e i presenti si dispongono in cerchio. I suonatori iniziano a suonare, segnando il ritmo della danza, mentre il "Presidente", impugnando l'Insegna, si inginocchia al centro della piazza. Dopo aver baciato la bandiera, la solleva in alto e inizia a danzare, dando il via alla prova di abilità che coinvolge gli altri partecipanti. La prova consiste nel far roteare la bandiera senza farla toccare terra: chi fallisce viene escluso dal ballo dagli armigeri.
Questa danza, rigorosamente maschile, ha una valenza religiosa e culturale, mescolando elementi di penitenza e di voto con la componente di esibizione di destrezza fisica tipica delle danze armate. L'intera comunità, infatti, si riunisce per rinnovare i vincoli devozionali verso la divinità protettrice, mentre i giovani partecipano a un vero e proprio rito di iniziazione maschile. La danza è anche una manifestazione pubblica di virilità e di prestigio sociale: per i giovani, è un'opportunità di affermarsi all’interno della comunità, mentre per gli uomini più anziani è un momento per consolidare il proprio status. La presenza esclusivamente maschile nell’esecuzione della danza rimarca un simbolismo legato alla fertilità e alla continuità delle tradizioni.
Le origini storiche del Ballo dell'Insegna sono avvolte nel mistero, e diverse ipotesi cercano di spiegare la nascita di questa tradizione. Una delle versioni più accreditate racconta che il ballo sia stato istituito per celebrare la guarigione di un signorotto del paese, che si era ammalato di peste e fu salvato grazie all’intercessione di Maria Santissima della Misericordia, apparsa in sogno. In segno di gratitudine, il signorotto avrebbe partecipato alla danza con la popolazione, dando vita alla tradizione che si ripete ancora oggi. Un elemento che rafforza questa teoria è l’usanza, ancora praticata fino a pochi decenni fa, di inginocchiarsi verso il castello al termine del ballo, come se si volesse rendere omaggio all’evento miracoloso e ricordare la fine della peste.
Un’altra interpretazione collega il Ballo dell'Insegna alla "Festa dei Trionfi", istituita nel 1559 a Teramo in onore di Sant'Anna. Questa festa coinvolgeva tutta la popolazione, con la preparazione di carri allegorici e l’esecuzione di danze armate, simili a quelle del Ballo dell'Insegna. La celebrazione di Sant'Anna, che aveva protetto la diocesi di Teramo dall’epidemia di peste del 1657, potrebbe aver influenzato la nascita di questa tradizione, con il ballo che rappresenta il legame tra la protezione divina e la comunità. Il Ballo dell'Insegna, quindi, non solo custodisce la memoria di eventi storici e religiosi, ma continua a essere un'espressione viva di devozione, identità e appartenenza per il popolo di Forcella.


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