Le sorgenti in Abruzzo: Sorgenti del Lago di Scanno
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Le Sorgenti dei fiumi in Abruzzo

Il fiume Tasso è una delle risorse idriche più affascinanti dell'Abruzzo, situato ai piedi del Monte Godi, nei pressi di Scanno. Questo fiume ha un corso relativamente breve, ma la sua storia geologica è di grande interesse. Secondo la tradizione, una frana staccatasi dal Monte Rava, appartenente al gruppo montuoso del Genzana, ha ostruito il corso del fiume, creando così il Lago di Scanno. Tito Livio, storico romano, documentò un evento simile nel 217 a.C., ma recenti studi geologici condotti dall'Università La Sapienza di Roma suggeriscono che la frana sia avvenuta circa 12.800 anni fa, durante il Pleistocene superiore.
Il Lago di Scanno, creato dal blocco naturale del fiume Tasso, è una delle meraviglie naturali della regione, ed è alimentato dalle acque del fiume stesso. A valle della frana, il fiume cambia nome in Sagittario e continua il suo percorso verso la pianura. Il Lago di Scanno è una risorsa idrica di grande importanza per la zona, non solo per l’ambiente naturale, ma anche per le attività umane, come l’irrigazione e l’approvvigionamento di acqua potabile. Il paesaggio circostante è caratterizzato da una natura selvaggia e incontaminata, con una vegetazione lussureggiante e montagne che si riflettono nelle acque cristalline del lago.
Tra gli affluenti più significativi del fiume Tasso, spiccano il fosso di Iovana, che scorre nel vallone omonimo a est del fiume, e il Carapale, che proviene da sud-sud-ovest. Entrambi questi affluenti contribuiscono notevolmente al flusso di acqua che alimenta il Lago di Scanno. Un altro affluente di minore rilievo è l'Acque Vive, che si unisce al fiume Tasso più a valle. La presenza di questi corsi d’acqua e la loro interconnessione con il fiume Tasso rendono l’ecosistema circostante particolarmente ricco di biodiversità, contribuendo alla formazione di habitat naturali per diverse specie di flora e fauna.
Il Carapale è noto anche per il ritrovamento di importanti reperti archeologici, come statuine di Ercole risalenti all’età romana. Questi reperti testimoniano l'importanza storica della zona, che fin dai tempi antichi è stata oggetto di interesse per la sua ricchezza naturale e culturale. La scoperta di tali oggetti storici rafforza l'idea che il fiume Tasso e le aree circostanti abbiano avuto un ruolo fondamentale nella vita quotidiana delle popolazioni che hanno abitato la regione, legando la storia locale alla geografia naturale.
Un’altra caratteristica interessante della zona è la presenza di uno sbarramento artificiale nella località Le Prata, che regola il flusso del fiume per alimentare, tramite una condotta forzata, la centrale idroelettrica di Scanno, inaugurata nel 1906. Questo sbarramento è un importante esempio di come la risorsa idrica del fiume Tasso sia stata utilizzata anche per scopi industriali, senza compromettere il fragile equilibrio naturale della zona. Oggi, il fiume Tasso, con la sua ricca storia geologica, ecologica e culturale, rappresenta un elemento fondamentale del paesaggio abruzzese e continua a essere un simbolo della bellezza naturale della regione.


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