Sito archeologico in Provincia di Pescara: Sito Archeologico di Ostia Aterni - Pescara (Pe) - Abruzzo
Le meraviglie > Archeologia in Abruzzo > Archeologia PE
I principali siti archeologici nella Provincia di Pescara - Abruzzo

Aternum, nota anche come Ostia Aterni, fu un'importante città romana situata nella Regio IV Samnium, corrispondente all'attuale Pescara. Il nome della città, utilizzato fino all'anno 1000 circa, fu poi sostituito con Piscaria. La posizione strategica di Aternum, come terminale orientale della strada consolare Tiburtina Valeria, contribuì a renderla un porto rilevante per i collegamenti tra l'Italia e la Dalmazia. Tuttavia, nonostante la sua funzione commerciale, l'insediamento non ottenne mai il rango di municipium.
Le origini di Aternum risalgono probabilmente alla presenza pelasgica, con i primi abitanti che attraversarono l'Adriatico dalle coste dalmate per fondare un empòrion. I Vestini, tra i primi popoli italici a riconoscere l'importanza strategica della zona, si insediarono stabilmente lungo le rive del fiume Pescara, avviando attività portuali già dal V secolo a.C. Tracce di questi insediamenti sono state rinvenute sul colle del Telegrafo, un sito che mantenne la sua importanza fino al Medioevo.
Nel I secolo a.C., l'area di Pescara Vecchia divenne il fulcro della vita urbana con l'allestimento di un porto efficiente, utilizzato anche dai Marrucini e dai Peligni. Il villaggio, inizialmente noto come Vicus Aterni, assunse il nome di Aternum in epoca romana, con la designazione di Ostia Aterni nelle fonti imperiali come la Tabula Peutingeriana. Questo appellativo sottolineava il ruolo nevralgico del porto alla foce del fiume Aterno, che fungeva da porta di comunicazione verso l'interno della regione e la città di Roma.
Dopo la Seconda guerra sannitica, il territorio passò sotto il controllo della Repubblica romana intorno al 304 a.C., pur mantenendo una certa autonomia amministrativa. La posizione di Aternum come crocevia di rotte commerciali e vie di comunicazione ne fece un nodo cruciale nella rete di scambi tra l'Italia centrale e le coste adriatiche, consolidando la sua importanza economica e strategica nella storia antica dell'Abruzzo.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...