Personaggi illustri dell’Abruzzo: Federico Caffè
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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

(Pescara, 6 gennaio 1914 – Roma, 15 aprile 1987)
Federico Caffè, nato a Pescara il 6 gennaio 1914 e scomparso misteriosamente a Roma il 15 aprile 1987, è stato uno degli economisti italiani più influenti del XX secolo. La sua carriera si è sviluppata in un contesto storico di grande trasformazione, e Caffè si distinse per il suo impegno a diffondere le idee del keynesismo in Italia, specialmente nelle politiche macroeconomiche e nell’economia del benessere. La sua visione economica si concentrava sull’importanza di garantire alti livelli di occupazione e di protezione sociale per le fasce più vulnerabili della società, un tema che rimase al centro delle sue riflessioni per tutta la vita.
La sua formazione fu segnata da sacrifici e impegno. Proveniente da una famiglia modesta, Caffè iniziò a lavorare a soli dieci anni, prima come bigliettaio in un cinema e poi come impiegato al Banco di Roma. Nonostante le difficoltà economiche, riuscì a laurearsi con lode in Scienze Economiche e Commerciali all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1936. La sua carriera accademica decollò rapidamente: a soli 25 anni, divenne assistente presso la stessa università, e da lì proseguì un percorso che lo avrebbe portato a insegnare in importanti istituzioni accademiche, tra cui l’Università di Messina e l’Università di Bologna, prima di diventare professore ordinario di Politica economica e finanziaria a Roma nel 1959.
Nel corso della sua carriera, Caffè non si limitò a insegnare, ma si dedicò anche alla scrittura e alla pubblicazione di articoli su riviste e giornali. Tra le sue collaborazioni più rilevanti, si segnala quella con “Il Messaggero” e “Il Manifesto”, dove affrontò temi economici e sociali di grande attualità. Caffè fu anche un importante mentore per generazioni di economisti, tra cui il futuro presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, e altri noti economisti italiani. Grazie alla sua capacità di trasmettere conoscenze e stimolare riflessioni critiche, Caffè lasciò un’impronta indelebile nel panorama economico nazionale.
La sua attività accademica e il suo impegno politico lo portarono a essere coinvolto in diverse consultazioni e collaborazioni, tra cui il suo ruolo di consulente per la casa editrice Laterza. Nonostante il suo successo professionale, Caffè si trovò a vivere periodi di difficoltà personale e psicologica, che contribuirono alla sua crescente solitudine. La sua scomparsa improvvisa e le circostanze misteriose che l’hanno accompagnata hanno suscitato grande curiosità e speculazioni. Sebbene ci siano state ipotesi di suicidio, molti ritengono che la sua sparizione sia stata volontaria, forse un allontanamento per ritirarsi in un convento, anche se nessuna teoria è stata mai confermata.
Il suo legame con la tragedia personale fu accentuato dalla morte di amici e colleghi a lui cari, come Ezio Tarantelli, ucciso dalle Brigate Rosse, e la malattia del fratello Alfonso, che lo gettarono in un profondo stato di sconforto. Caffè si sentiva isolato e incompreso, in particolare per il mancato riconoscimento delle sue teorie economiche, che non riuscivano a ottenere l'attenzione che meritavano. La sua morte, dichiarata presunta nel 1998, ha lasciato un vuoto significativo nel panorama intellettuale italiano, ma il suo lascito intellettuale continua a vivere attraverso le sue opere e gli studenti che ha formato, che ancora oggi portano avanti il suo pensiero e il suo impegno per un’economia più giusta e inclusiva.


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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...