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Le grotte in Abruzzo: Grotta Sant’Angelo a Lama dei Peligni (Ch) - Info Point Regione Abruzzo

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Le grotte in Abruzzo: Grotta Sant’Angelo a Lama dei Peligni (Ch)

Le meraviglie > Grotte in Abruzzo
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Grotta di Sant'Angelo, situata nel comune di Lama dei Peligni in provincia di Chieti, è un affascinante sito naturale che si erge a circa 1300 metri di altitudine, oltre la località Calvario. La grotta ospita un eremo dedicato a Sant'Angelo, noto anche come San Michele, il cui interno conserva ruderi di mura e una nicchia, testimonianze della sua storica funzione religiosa. Questo luogo, immerso nella natura, ha un'atmosfera unica, grazie alla sua posizione isolata e al silenzio che lo circonda, rendendolo un punto di grande interesse sia per gli amanti della storia che per quelli della natura. L’eremo di Grotta Sant'Angelo si presenta come un grande androne di circa 20 metri di larghezza, con poche tracce di muratura che delineano la struttura originaria. L'ingresso, un tempo completamente chiuso, aveva un unico accesso centrale che conduceva all’interno, diviso in due ambienti: uno destinato alla zona presbiteriale e l'altro riservato all'abitazione dei monaci. Nonostante il passare dei secoli, l’ambiente conserva ancora l’impronta di quello che un tempo doveva essere un rifugio spirituale, immerso tra le montagne della Majella. La storia della grotta e dell’eremo risale almeno al 1447, anche se la tradizione popolare suggerisce una fondazione più antica, probabilmente risalente all'epoca altomedievale. Nel corso dei secoli, l'eremo ha avuto diverse vicissitudini, legate anche alla storia locale. Nel 1656, durante una grave epidemia di peste, il notaio De Camillis si rifugiò nel luogo per sfuggire alla malattia. Un secolo dopo, nel 1756, il ritrovamento di monete d'oro in una cavità della grotta suscitò grande curiosità, portando a un'azione di saccheggio da parte degli abitanti del luogo che distrussero parte delle mura in cerca di un tesoro nascosto. Raggiungere la Grotta di Sant'Angelo è un'avventura che richiede un po' di impegno. Partendo da Lama dei Peligni, si prosegue fino al parcheggio situato a monte del Convento di Santa Maria della Misericordia. Da lì, un sentiero ben segnato conduce attraverso i ripidi versanti della montagna, offrendo uno spettacolo suggestivo della natura circostante. Dopo circa due ore di cammino, si giunge a una cresta che immette nel vallone di Sant'Angelo. L'ultimo tratto del percorso, che passa accanto alla Fonte della Spogna, porta infine al cuore dell'eremo, immerso in un paesaggio di straordinaria bellezza.Le Grotte e le cavità naturali in Abruzzo:
Grotta Sant’Angelo a Lama dei Peligni (Ch). La grotta di Sant'Angelo con l'annesso eremo di Sant'Angelo (o San Michele) è situata nel territorio comunale di Lama dei Peligni, in provincia di Chieti. La grotta con l'annesso eremo è situata a 1300 m. s.l.m., oltre località Calvario. Della chiesetta interna restano ruderi di mura e una nicchia. Nell’alta Valle di S. Angelo, a circa 1260 m s.l.m., l’eremo di Grotta Sant’Angelo di presenta con un ampio androne largo circa 20 m all’ingresso con poche tracce superstiti di muratura che permettono di ricostruirne a grandi linee la struttura originaria. La parte frontale della grotta era interamente chiusa, con un unico accesso al centro, mentre l’interno era costituito da due ambienti di diversa grandezza (una zona presbiteriale e un nucleo abitativo). La prima attestazione certa risale al 1447. L’intitolazione a S. Michele Arcangelo fa presupporre, tuttavia, una fondazione altomedievale. Secondo una tradizione locale, nel 1656, per sfuggire alla peste, vi si rifugiò il ricco notaio De Camillis; un secolo dopo, il ritrovamento di uno stivale pieno di monete d’oro provocò la distruzione delle mura da parte degli abitanti del luogo alla ricerca di un eventuale tesoro. Come raggiungere la Grotta: A circa 1 km da Lama dei Peligni raggiungere il parcheggio a monte del Convento di S. Maria della Misericordia. Proseguendo a piedi, dirigendosi verso l’area faunistica dei camosci, si prende un sentiero che si inerpica sui ripidi versanti della montagna. Dopo circa 2 ore di cammino si raggiunge una cresta che immette in un piccolo vallone, da risalire per un breve tratto. Si supera in salita un passaggio attrezzato e si entra nel più ampio vallone di S. Angelo. Si passa in prossimità di Fonte della Spogna e dopo alcune centinaia di metri si raggiunge l’Eremo. Grotta Sant’Angelo o di San Michele a Lama dei Peligni (Ch)

La Grotta di Sant'Angelo, con l'annesso eremo dedicato a Sant'Angelo (o San Michele), si trova nel territorio comunale di Lama dei Peligni, in provincia di Chieti, a circa 1300 metri di altitudine. L'eremo e la grotta sono situati oltre la località Calvario, e sebbene la chiesetta interna sia ormai in rovina, sono ancora visibili alcune tracce di mura e una nicchia che lasciano intuire la struttura originaria del luogo. L’ambiente che accoglie il visitatore è un ampio androne largo circa 20 metri all’ingresso, con poche vestigia di muratura che permettono di ricostruire, anche se parzialmente, la funzionalità dell’edificio.
L’eremo si trova nell'alta Valle di Sant'Angelo, a circa 1260 metri sul livello del mare, e la sua configurazione è ancora visibile nonostante il passare del tempo. La parte frontale della grotta era interamente chiusa, con un unico accesso al centro, mentre l'interno era suddiviso in due ambienti di dimensioni diverse, uno dedicato alla zona presbiteriale e l'altro riservato all'abitazione dei monaci. La struttura originaria dell'eremo è solo parzialmente visibile, ma le tracce superstiti consentono di comprendere come fosse una dimora isolata e immersa nella natura.
La prima attestazione documentata dell'eremo risale al 1447, anche se l’intitolazione a San Michele Arcangelo fa supporre una fondazione risalente all'epoca altomedievale. Nel corso della storia, il sito ha mantenuto una notevole importanza per la comunità locale. Una tradizione popolare racconta che, nel 1656, il ricco notaio De Camillis vi si rifugiò per sfuggire alla peste che stava decimando la zona. Un secolo dopo, nel 1756, il ritrovamento di uno stivale pieno di monete d'oro nella grotta scatenò la furia degli abitanti, che distrussero le mura alla ricerca di un tesoro nascosto.
Per raggiungere la Grotta di Sant'Angelo, si deve partire da Lama dei Peligni, dirigendosi verso il parcheggio a monte del Convento di Santa Maria della Misericordia. Da lì, si prosegue a piedi verso l'area faunistica dei camosci, seguendo un sentiero che si inerpica sui ripidi versanti della montagna. Dopo circa due ore di cammino, si raggiunge una cresta che immette in un piccolo vallone. Da qui, un breve tratto di salita conduce al grande vallone di Sant'Angelo, dove, superata la Fonte della Spogna, si raggiunge finalmente l'eremo, un luogo di grande fascino immerso nel silenzio della natura.
La Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, situata nel comune di Morino, in provincia de L'Aquila, è uno dei luoghi più suggestivi dell'Abruzzo. Il suo nome deriva dal termine dialettale "zompo", che significa salto, e descrive perfettamente la spettacolare cascata che caratterizza questa riserva. Con un salto di oltre 80 metri, la cascata rappresenta una delle più alte dell’Appennino ed è alimentata da sorgenti che emergono direttamente dalla montagna. Questo fenomeno crea uno scenario di rara bellezza, particolarmente suggestivo durante il periodo primaverile, quando il flusso dell’acqua è al massimo. La riserva si estende su una superficie di circa 1.025 ettari, immersa in un paesaggio tipico dell’Appennino centrale, ricco di boschi di faggi, querce e altre specie tipiche della vegetazione montana. La biodiversità è uno degli aspetti più interessanti della zona, che ospita una fauna variegata: tra gli avvistamenti più comuni si annoverano il lupo appenninico, il cinghiale, e numerose specie di uccelli rapaci, come il falco pellegrino e l’aquila reale. Per gli amanti della natura, la riserva offre un’opportunità unica per scoprire un ecosistema ricco e ben conservato. La cascata è raggiungibile attraverso sentieri ben segnalati, ideali per gli appassionati di trekking. Uno dei percorsi più frequentati è il sentiero ad anello che conduce i visitatori direttamente ai piedi del salto d'acqua, offrendo panorami mozzafiato lungo il tragitto. Per chi cerca un’esperienza più rilassante, la riserva mette a disposizione aree pic-nic immerse nel verde, dove poter trascorrere momenti di tranquillità a contatto con la natura. Non mancano cartelli informativi che descrivono le caratteristiche geologiche e naturali della riserva, arricchendo la visita con contenuti educativi. La Riserva Naturale Zompo lo Schioppo non è solo un luogo di interesse paesaggistico, ma anche culturale. La zona è intrisa di storie e tradizioni che risalgono a tempi antichi, con testimonianze che narrano l'importanza di queste terre per le comunità locali. In estate, vengono spesso organizzati eventi e visite guidate che permettono di conoscere meglio il territorio, mentre l’inverno avvolge la riserva in un’atmosfera incantata grazie alla neve che riveste il paesaggio. Visitare la cascata e la riserva circostante rappresenta un’esperienza imperdibile per chi desidera scoprire uno degli angoli più autentici e spettacolari dell’Abruzzo.

Cascate in Abruzzo
L'Abruzzo è una regione rinomata per la sua natura incontaminata, e tra le sue meraviglie si annoverano numerose cascate, mete ideali per gli amanti delle escursioni e della bellezza paesaggistica. Immersi in contesti di grande suggestione, questi salti d'acqua si inseriscono armoniosamente tra foreste lussureggianti, altipiani e valli rocciose, offrendo momenti di autentico contatto con la natura. Le cascate in Abruzzo, sono spesso accessibili tramite sentieri immersi in una natura rigogliosa, ideali per chi cerca un'avventura a contatto con l'ambiente. Alcune di esse sono alimentate da fiumi e torrenti montani che scorrono impetuosi, regalando spettacoli suggestivi soprattutto...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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