Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Bazzano - Fraz. Bazzano (Aq) - Abruzzo
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I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo


La fase più antica della necropoli di Bazzano, quella dell’età del Ferro, è rappresentata principalmente da tombe a tumulo, spesso visibili in superficie e quindi maggiormente danneggiate dalle attività agricole. Tuttavia, alcune tombe, come la tomba 690, datata al IX secolo a.C., hanno restituito corredi interessanti, tra cui stele in pietra e ornamenti in bronzo. La tomba 1006, che appartiene a una donna, ha restituito un ricco corredo con vasi in ceramica, fibule e cinturoni in bronzo. A questa fase seguono altre sepolture, tra cui quelle della metà del VIII secolo a.C., caratterizzate da un particolare tipo di sepoltura, forse delimitata da una palizzata lignea, un elemento che sarà successivamente rinvenuto anche in altre necropoli vestine, come quella di Cinturelli a Caporciano. Questi raggruppamenti sepolcrali indicano una certa organizzazione e un legame tra le diverse comunità italiche della regione.
Un altro periodo significativo per la necropoli di Bazzano è l'età orientalizzante e arcaica, risalente alla metà del VIII secolo a.C. Le sepolture di questo periodo sono particolarmente importanti per la presenza di corredi di grande valore, come quello della tomba 953, che contiene il "Principe di Bazzano", un uomo adulto sepolto con un corredo ricco di armi e vasellame in bronzo. Tra questi, spicca un calice in impasto bucchero, simbolo di collegamenti culturali con la regione dei Pretuzi, l'attuale provincia di Teramo. La necropoli di Bazzano offre anche testimonianze dell’età ellenistica (IV-I sec. a.C.), con tombe di alto rango, come quella della tomba 1411, che custodisce un cinturone sannitico e una spada celtica, segni di scambi culturali e influssi provenienti da diverse aree del Mediterraneo. Inoltre, corredi femminili raffinati, come quello della tomba 833, arricchiti da gioielli in bronzo e argento e da pendenti in pasta vitrea di origine cartaginese, testimoniano l'ampiezza delle connessioni culturali della regione.
Tra le peculiarità della necropoli di Bazzano, si segnalano alcune sepolture particolari, come quelle in grandi casse lignee con cerniere angolari in ferro, e le tombe a camera, destinate a una singola deposizione. In queste sepolture sono stati ritrovati letti funerari decorati con applicazioni in osso, che suggeriscono una particolare attenzione al trattamento dei defunti. Per i neonati, come evidenziato anche nella vicina necropoli di Fossa, si riscontrano sepolture in coppi contrapposti. L'ultima testimonianza di vita del sito è rappresentata da un tratto di strada pavimentato con basoli litici, che, in epoca romana, fu utilizzato per la costruzione di una mansio, una struttura destinata ad accogliere i viandanti. La mansio rimase attiva fino all'epoca alto-medievale, dimostrando la continuità del sito nel tempo e la sua importanza come nodo di comunicazione e scambio.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...