Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Corfinium - Corfinio (Aq) - Abruzzo
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I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo

L'antica Corfinium, oggi Corfinio, si trova nella conca di Sulmona nei pressi del fiume Aterno, a 345 metri di altitudine. La sua posizione strategica lungo la Via Valeria, prosecuzione della Tiburtina, collegava Roma con Ostia Aterni (Pescara), creando un asse viario fondamentale tra il Tirreno e l'Adriatico. L'attuale centro abitato, dal carattere medievale, sorge su uno sperone roccioso lungo la strada statale che ricalca l'antico tracciato romano. Entrando nel borgo attraverso Via Italiea, si giunge in Piazza Corfinio, dove le abitazioni curve seguono la linea della cavea del teatro romano. Poco prima di arrivare al paese, provenendo da Roma, si erge la basilica di San Pelino, o Valvense, costruita su un cimitero paleocristiano, luogo di sepoltura del vescovo Pelino, martirizzato intorno al 350 d.C. La chiesa, eretta nel V secolo, fu devastata dai Saraceni e dagli Ungari tra il IX e il X secolo, poi ricostruita in stile romanico nel 1120 dal vescovo Gualtiero, con successivi interventi che ne modificarono l'interno. Tra le opere di pregio si segnalano l'ambone del 1170, affreschi del XIV secolo e lapidi con iscrizioni antiche.
Corfinium fu la prima capitale d'Italia. Già centro dei Peligni, divenne il cuore della confederazione italica durante la Guerra Sociale (91-88 a.C.), quando le popolazioni del centro-sud si ribellarono a Roma per ottenere la cittadinanza. Nel 90 a.C., i ribelli istituirono uno Stato italiano indipendente, con Corfinium ribattezzata Italica come capitale. Furono coniate monete e creata una struttura politica simile a quella romana. Tuttavia, il sogno durò poco: la Lex Iulia del 90 a.C. concesse la cittadinanza a molte popolazioni, sciogliendo la confederazione e trasformando Corfinium in municipio romano.
Le rovine di Corfinium testimoniano il suo passato glorioso. Già nel II secolo a.C. si discuteva sui diritti di cittadinanza degli Italici. La Lex Licinia Mucia del 95 a.C. aveva mantenuto criteri restrittivi, causando malcontento. Nel 91 a.C., il tribuno Livio Druso riuscì a ottenere il diritto di cittadinanza per gli Italici, ma fu assassinato e la legge revocata. La ribellione scoppiò quando il pretore romano Servilio, inviato ad Ascoli, fu massacrato insieme ai Romani residenti. Le popolazioni italiche si riunirono, scegliendo Corfinium come capitale e organizzando uno Stato con consoli, pretori e un Senato di 500 membri.
La guerra sociale si svolse soprattutto in Abruzzo e Campania, con scontri sanguinosi e migliaia di caduti. Nel 90 a.C., la Lex Iulia concesse la cittadinanza ai popoli rimasti fedeli a Roma, mentre la Lex Plautia Papiria dell'89 a.C. estese il beneficio a tutti gli Italici. La transizione fu lunga e travagliata, proseguendo nei conflitti tra Caio Mario e Cornelio Silla. Corfinium, coinvolta nelle lotte, fu conquistata nel 49 a.C. dalle truppe di Giulio Cesare, segnando la fine del suo ruolo centrale nella storia italiana. Oggi, il sito archeologico rappresenta una preziosa testimonianza della prima capitale dell'Italia unita.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...