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Musei e Raccolte in Abruzzo: Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) - L'Aquila - Info Point Regione Abruzzo

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Musei e Raccolte in Abruzzo: Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) - L'Aquila

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Il Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) dell'Aquila è un'importante istituzione culturale che custodisce e valorizza il patrimonio storico, archeologico e artistico della regione. Una delle sue collezioni più emblematiche è lo scheletro di Mammut, rinvenuto nel 1954 in una cava dell’Anonima Materiali Argillosi. Questo straordinario ritrovamento ha rappresentato un evento significativo per la paleontologia abruzzese, attirando l'attenzione di studiosi e appassionati. Il fossile fu scoperto durante i lavori di perforazione alla ricerca di acqua e, una volta estratto, venne esposto nel bastione est del Castello Cinquecentesco, sede storica del museo. Per celebrare i settant'anni dalla scoperta del Mammut, il MuNDA ha programmato una serie di iniziative che si estenderanno nel 2024, tra cui una mostra documentaria che racconta le fasi del ritrovamento, dal momento dello scavo alla sua esposizione. La mostra sarà un'opportunità unica per ripercorrere la storia del fossile attraverso documenti inediti e testimonianze di chi ha partecipato al recupero. La collezione del museo è costantemente arricchita da nuovi materiali e ricerche scientifiche, e recentemente ha ricevuto il riconoscimento della Società Paleontologica Italiana, che ha premiato il MuNDA con il titolo di "Fossili Regionali 2023", per l'impegno nella divulgazione delle ricchezze paleontologiche del territorio. Il museo non si limita a conservare il passato, ma lo rende vivo e dinamico attraverso l’uso di tecnologie moderne. Grazie alla realtà aumentata (AR core), i visitatori avranno la possibilità di vedere il Mammut ricostruito virtualmente, permettendo una visione immersiva dell'animale nel suo ambiente naturale. L’accessibilità del museo è un altro degli aspetti su cui il MuNDA ha investito, in particolare attraverso la collaborazione con l'Accademia di Belle Arti dell’Aquila per la realizzazione di prototipi 3D del Mammut e del suo cranio. Questi modelli, pensati per il pubblico non vedente, permetteranno di esplorare il fossile anche attraverso il tatto, rendendo l’esperienza museale più inclusiva. L’interazione tra innovazione tecnologica e patrimonio storico rende il MuNDA un esempio di come la cultura possa evolversi per essere più accessibile e coinvolgente per tutti. L'allestimento di spazi interattivi e di ambienti sensoriali arricchisce la visita e offre nuove modalità di fruizione, che attraggono sia gli appassionati di scienza che i visitatori generali. Per chi è interessato a approfondire le scoperte scientifiche legate al Mammut, il MuNDA ospiterà nel corso dell’anno un convegno di rilevanza nazionale dal titolo “Il Mammut del Castello – settant’anni dalla sua scoperta. Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene”. Questo evento scientifico sarà l'occasione per presentare i risultati delle più recenti ricerche sul fossile e sul contesto ambientale in cui viveva, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie di indagine e alla scoperta di nuovi dati emersi durante il restauro del reperto. Inoltre, il museo avrà l’onore di celebrare l’anniversario con un annullo filatelico dedicato, un gesto simbolico per ricordare questa importante ricorrenza e diffondere la conoscenza del patrimonio paleontologico abruzzese. Il MuNDA, quindi, non solo conserva il passato, ma lo proietta nel futuro, grazie a una continua ricerca e a iniziative di grande valore culturale e scientifico.Musei e Raccolte in Abruzzo:
Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) - L'Aquila. Tutto ebbe inizio il 17 marzo 1954 quando l’Anonima Materiali Argillosi comunicò alla Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise la scoperta di un elefante fossile nella sua cava; il documento inedito, rinvenuto nell’archivio SABAP per le province di l’Aquila e Teramo, impone la revisione della data del ritrovamento dello scheletro di un Mammut da parte degli operai della fornace che, perforando il terreno alla ricerca d’acqua a meno di un metro di profondità, sotto a uno strato di argilla e a uno di sabbia, ne rintracciano i primi resti. Ricorrendo il 70° anniversario dal suo rinvenimento, il Museo Nazionale d’Abruzzo si farà promotore di una serie di iniziative che ci accompagneranno per tutto il 2024 contraddistinte dal logo ideato appositamente da Francesca Condò. Una piccola mostra documentaria ci fa ripercorrere le fasi del ritrovamento del fossile, dallo scavo al recupero e all’allestimento nel bastione est attraverso le “voci” dei protagonisti. Il Museo Nazionale d’Abruzzo è insignito dal comitato regionale della Società Paleontologica Italiana della targa di riconoscimento del premio “Fossili Regionali 2023”, iniziativa volta a favorire la divulgazione e la conoscenza delle ricchezze del patrimonio paleontologico italiano. La visita verrà resa più dinamica grazie alla tecnologia AR core che permette di visualizzare il Mammut nelle affascinanti forme che aveva quando era in vita. In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila verranno realizzati i prototipi 3d del Mammut e del suo teschio per rendere la sala del bastione est del Castello cinquecentesco accessibile agli utenti non vedenti. Nel corso dell’anno per gli appassionati di filatelia sarà disposto l’annullo filatelico dedicato, che renderà più speciali i festeggiamenti del 70°. Nei mesi autunnali si svolgerà un convegno scientifico di rilevanza nazionale dal titolo “Il Mammut del Castello – settant’anni dalla sua scoperta. Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene”, durante i cui lavori saranno riportati i risultati acquisiti sull’esemplare attraverso nuove metodologie di indagine e il recente restauro. Museo Nazionale d'Abruzzo (MuNDA) - L'Aquila

Il Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA) dell’Aquila rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico della regione. Tra le sue collezioni più significative spicca il celebre scheletro di Mammut, rinvenuto nel 1954 nella cava dell’Anonima Materiali Argillosi. Un documento d’archivio recentemente riscoperto presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province dell’Aquila e Teramo ha permesso di rivedere la data esatta della scoperta, avvenuta il 17 marzo di quell’anno. Il fossile fu riportato alla luce dagli operai della fornace mentre perforavano il terreno alla ricerca di acqua, trovandosi improvvisamente di fronte ai primi resti dell’enorme animale, sepolti sotto strati di argilla e sabbia a meno di un metro di profondità. In occasione del 70° anniversario di questa straordinaria scoperta, il museo ha programmato una serie di eventi per il 2024, contraddistinti da un logo speciale ideato dall’artista Francesca Condò.
Per celebrare questa ricorrenza, il MuNDA allestirà una mostra documentaria che ripercorrerà le fasi del ritrovamento del fossile, dallo scavo al recupero e alla successiva esposizione nel bastione est del Castello Cinquecentesco, sede storica del museo. I visitatori potranno immergersi in questo viaggio nel passato attraverso testimonianze originali e documenti inediti, rivivendo le emozioni di chi partecipò al recupero dell’eccezionale reperto. A conferma dell’importanza scientifica di questa scoperta, il museo ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Società Paleontologica Italiana, che lo ha insignito della targa "Fossili Regionali 2023", un premio istituito per promuovere la conoscenza del patrimonio paleontologico nazionale.
L’esperienza museale sarà resa ancora più coinvolgente grazie all’utilizzo di tecnologie innovative. Attraverso la realtà aumentata (AR core), i visitatori potranno ammirare una ricostruzione virtuale del Mammut, osservandolo nelle sue imponenti forme di un tempo e comprendendo meglio il suo habitat naturale. In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, saranno inoltre realizzati modelli tridimensionali del fossile e del suo cranio, consentendo anche ai non vedenti di esplorare il reperto attraverso il tatto. Queste iniziative confermano l’impegno del MuNDA nella divulgazione scientifica e nell’accessibilità, rendendo il patrimonio museale fruibile a un pubblico sempre più ampio e diversificato.
A completare il programma delle celebrazioni, il Museo Nazionale d’Abruzzo ospiterà un convegno scientifico di rilevanza nazionale dal titolo Il Mammut del Castello – settant’anni dalla sua scoperta. Nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene. L’evento, previsto per l’autunno, sarà l’occasione per presentare le più recenti ricerche condotte sul fossile, con nuovi dati ottenuti attraverso avanzate metodologie di indagine e un recente restauro. Per gli appassionati di filatelia, sarà inoltre realizzato un annullo filatelico speciale dedicato all’anniversario, aggiungendo un ulteriore elemento commemorativo a questa importante ricorrenza. Il MuNDA si conferma così un’istituzione dinamica e all’avanguardia, capace di coniugare ricerca, innovazione e valorizzazione del patrimonio culturale abruzzese.

Il MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, si trova in Via Tancredi da Pentima (ex Mattatoio – Borgo Rivera) a L’Aquila
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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