Personaggi illustri dell’Abruzzo: Giulio Raimondo Mazzarino
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I Personaggi che hanno portato lustro all'Abruzzo

(Pescina, 14 luglio 1602 – Vincennes, 9 marzo 1661)
Giulio Raimondo Mazzarino, nato a Pescina il 14 luglio 1602, è una delle figure più emblematiche della storia politica e diplomatica del XVII secolo. Cardinale, politico e diplomatico italiano naturalizzato francese, Mazzarino ricoprì un ruolo fondamentale nella Francia del suo tempo, diventando il successore del cardinale Richelieu come primo ministro. La sua carriera lo portò a rivestire ruoli di grande potere, dal momento in cui nel 1642 successe a Richelieu alla morte di Luigi XIII, fino alla reggenza che esercitò per conto del giovane Luigi XIV. Il suo nome rimane legato a importanti trattati di pace e a una serie di riforme che cambiarono il corso della storia europea.
Dopo aver completato gli studi in un collegio di Gesuiti, Mazzarino si trasferì in Francia, dove incontrò il cardinale Richelieu, che lo prese sotto la sua ala e lo nominò segretario personale. Questa relazione segnò profondamente la sua carriera e gli permise di entrare a far parte delle élite politiche francesi. Con la morte di Richelieu, Mazzarino ereditò il suo posto, ma non senza difficoltà, poiché il suo ascendente sulla corte francese fu ostacolato dalle difficoltà politiche e dalle accuse di essere un "forestiero" al potere. Tuttavia, la sua abilità diplomatica e la sua capacità di gestire la politica internazionale lo resero un protagonista di primo piano.
Nel corso della sua carriera, Mazzarino dimostrò una straordinaria capacità di negoziare e di gestire le crisi. Il trattato di Vestfalia del 1648, che pose fine alla Guerra dei Trent’anni, fu uno dei suoi più grandi successi diplomatici, così come la Pace dei Pirenei del 1659, che consolidò la posizione della Francia come potenza dominante in Europa. Nonostante le sue abilità politiche, il cardinale fu spesso oggetto di critiche e diffamazioni, soprattutto per il suo approccio considerato cinico e opportunista. Le "mazarinades", pamphlet satirici e critici, lo dipingevano come un uomo privo di scrupoli e incline alla tirannia.
Nonostante le difficoltà nel farsi accettare dalla nobiltà francese, Mazzarino riuscì a rafforzare il suo potere attraverso la sua pazienza e astuzia, guadagnandosi la fiducia di Luigi XIV, che lo considerava un padre politico. Fu proprio Mazzarino a preparare Luigi XIV al governo, plasmandolo nel monarca assoluto che divenne il "Re Sole". Tuttavia, la sua vita fu segnata anche da aspetti più personali e umani. La sua amicizia con Girolamo Colonna, la sua passione per l'arte e la sua attività di mecenate furono tratti distintivi della sua personalità, che gli permisero di influenzare la cultura francese e di lasciare un’impronta duratura nel campo delle arti.
La figura di Mazzarino è stata spesso fraintesa e vilipesa, specialmente a causa della sua origine italiana e della sua posizione di potere in Francia. Per lungo tempo, la sua immagine fu oscurata da pregiudizi xenofobi e da una campagna di diffamazione che ne ha falsato l’eredità storica. Tuttavia, nel corso degli ultimi decenni, storici e ricercatori hanno lavorato per riabilitare la sua figura, riconoscendone il valore come diplomatico e statista. La Casa Museo Mazzarino a Pescina, la sua città natale, è oggi il luogo in cui si conserva la memoria di un uomo che ha saputo coniugare abilità politiche, diplomatiche e culturali, diventando uno dei più grandi protagonisti della storia dell'Europa moderna.


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