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Comune di: Ortona dei Marsi (Aq) - Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

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Comune di: Ortona dei Marsi (Aq) - Abruzzo

Ospitalità Abruzzo > Provincia de L'Aquila > I Comuni aquilani > D-O > Ortona dei Marsi
La provincia dell’Aquila è un territorio affascinante, dove la forza della natura si intreccia con la tenacia delle sue comunità. Segnata nel tempo da eventi sismici, questa terra ha saputo rinascere ogni volta, custodendo gelosamente le sue radici. Visitare questi luoghi significa entrare in contatto con un’identità autentica, fatta di cultura, spiritualità e paesaggi mozzafiato. Ogni centro abitato, ogni monumento, ogni borgo racconta una storia di resilienza e bellezza, invitando i visitatori a scoprire un’Abruzzo che sorprende ed emoziona. Il cuore pulsante è la città dell’Aquila, con le sue meraviglie storiche e architettoniche. Piazza Duomo, elegante e vivace, ospita la Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio, simbolo della rinascita cittadina. Poco distante, il Forte Spagnolo domina il panorama urbano e ospita il Museo Nazionale d’Abruzzo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio, gioiello romanico-gotico, è legata alla Perdonanza Celestiniana, patrimonio immateriale dell’UNESCO. Da non perdere anche la Fontana delle 99 Cannelle, straordinaria opera medievale che simboleggia le origini della città attraverso le sue molteplici cannelle scolpite. Fuori dal capoluogo, la provincia svela scenari di rara suggestione. L’area archeologica di Alba Fucens, ai piedi del Monte Velino, offre un’immersione nella storia romana. Rocca Calascio, tra le fortificazioni più alte d’Italia, regala una vista spettacolare sul Parco del Gran Sasso. I borghi come Santo Stefano di Sessanio conservano intatta l’atmosfera medievale, mentre le Grotte di Stiffe, con le loro formazioni carsiche, incantano chi ama la natura più selvaggia. Il Castello Piccolomini di Celano, perfettamente conservato, affaccia sulla piana del Fucino con eleganza rinascimentale. E per un’esperienza unica, nulla batte una tranquilla escursione in canoa lungo le limpide acque del fiume Tirino, immersi in un paesaggio incontaminato. La provincia dell’Aquila è un viaggio nel cuore autentico dell’Abruzzo, tra emozioni, silenzi e meraviglie senza tempo.
Comune di Ortona dei Marsi (Aq)

Piazza Marconi - 67050 Ortona Dei Marsi (Aq)

Centralino - Tel.: +39 0863.87113
Ortona dei Marsi
Ortona dei Marsi è un piccolo comune della provincia dell’Aquila, situato nella Valle del Fucino, circondato da colline e montagne che offrono una vista incantevole. Il paese, che prende il nome dall’antica città romana di Ortona, è immerso in un territorio ricco di storia e tradizioni. La sua posizione lo rende un punto di partenza ideale per esplorare il Parco Naturale del Sirente-Velino e la regione circostante.
Il borgo di Ortona dei Marsi conserva una parte del suo fascino medievale, con case in pietra e vicoli che raccontano storie di secoli passati. La Chiesa di Santa Maria, situata nel centro del paese, è uno dei luoghi di culto principali e un punto di riferimento per la comunità locale. Le festività religiose, come la festa patronale, sono momenti di grande partecipazione, che uniscono i cittadini e celebrano la tradizione religiosa.
L’economia di Ortona dei Marsi è tradizionalmente legata all’agricoltura, con coltivazioni di cereali, legumi e ortaggi che prosperano grazie alla fertilità della Valle del Fucino. La zona è anche conosciuta per la sua produzione di olio d’oliva e altri prodotti tipici, che possono essere acquistati nei piccoli negozi e mercati locali. L’agricoltura è accompagnata da una forte tradizione artigianale, che si esprime nella produzione di oggetti in legno e ceramica.
La bellezza naturale che circonda Ortona dei Marsi lo rende una meta ideale per gli amanti della natura. I sentieri escursionistici che attraversano il territorio permettono di esplorare la fauna e la flora locali, offrendo panorami spettacolari sulla valle e sulle montagne circostanti. La tranquillità del paese e la sua vicinanza a luoghi naturali di rara bellezza rendono Ortona dei Marsi una destinazione perfetta per chi cerca un angolo di Abruzzo autentico.




Cosa vedere a Ortona dei Marsi

Avvenimenti a Ortona dei Marsi

Indirizzi utili nel comune di Ortona dei Marsi

Rocca Calascio è il Castello più alto dell’Appennino La Torre si erge ad un altezza di 1520 m.s.l.m. Domina il versante sud del Gran Sasso d’Italia e si trova ai confini di Campo Imperatore. Dalla Rocca si spazia, ad ovest, verso il Monte Sirente ed il Velino, a nord verso il Gran Sasso e Campo Imperatore, a sud e parte di est verso la Piana di Navelli. Domina il sottostante paese di Calascio che si trova a 1200 metri di quota. In un documento del 1380 si ha la prima citazione di Rocca Calascio, intesa come torre di avvistamento isolata, ma la costruzione della torre è da collocarsi intorno all’anno 1000. Ad Antonio Piccolomini si deve attribuire, verso il 1480, la realizzazione delle 4 torri attorno all’originario torrione di Rocca Calascio, il muro di cinta attorno al paese e la ricostruzione di gran parte dell’abitato distrutto dal furioso terremoto del 1461. Nelle vicinanze della Rocca si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita dai pastori intorno al 1400 come ringraziamento alla Madonna quando i soldati dei Piccolomini respinsero, in una sanguinosa battaglia, un gruppo di briganti provenienti dal confinante Stato Pontificio. Punto di osservazione di elevata strategia militare, era in grado di comunicare, mediante l’ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne attraverso innumerevoli collegamenti ottici disseminati nel territorio, con i castelli della costa adriatica. Con la dominazione aragonese fu istituita la “Dogana della mena delle pecore in Puglia” e la pastorizia transumante divenne la principale fonte di reddito del Regno. Fu quindi un momento di notevole sviluppo per i paesi della Baronia che nel 1470 possedevano oltre 90.000 pecore e fornivano ingenti quantitativi di pregiata “lana carapellese” a città come L’Aquila e Firenze. Nel 1579 Costanza Piccolomini, l’ultima della famiglia, vendette la Baronia, il Marchesato di Capestrano e le terre di Ofena e Castel del Monte a Francesco Maria Dè Medici, Granduca di Toscana per 106.000 ducati. Nel 1743 il territorio passò sotto la dominazione Borbonica. Nel 1703 un disastroso terremoto demolì il castello ed il paese di Rocca calascio: furono ricostruite solo le case nella parte bassa dell’abitato e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio. Un progressivo spopolamento ha ridotto il numero degli abitanti della Rocca da circa 800 nel 1600 a zero nel 1957. Calascio, a sua volta, ha iniziato il suo declino a fine ‘800, subendo gli effetti di una massiccia emigrazione nei primi decenni del ‘900. Una popolazione di circa 1900 abitanti nel 1860, ridotta nel 1892 a soli 299. Oggi la Rocca è conosciuta dal grande pubblico per essere di frequente oggetto di grandi set cinematografici: tra questi “Lady Hawke”, stupenda favola ambientata nel medioevo con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e, più recentemente, un film su Padre Pio da Pietralcina.

Provincia de L’Aquila, un museo a cielo aperto
La provincia dell’Aquila si distingue come un museo archeologico a cielo aperto, dove la storia si manifesta tra rovine, antichi insediamenti e tracce di civiltà che hanno attraversato i secoli. In questi territori si trovano straordinari siti come Alba Fucens, con il suo anfiteatro e le mura ciclopiche, o Amiternum, antica città sabina e romana, custode di un prezioso teatro e resti monumentali. Le testimonianze del passato emergono armoniosamente dal paesaggio montano e collinare, offrendo al visitatore un viaggio nel tempo che si intreccia con la natura e la bellezza del luogo.
Oltre ai grandi centri archeologici, l’intera provincia è punteggiata da ritrovamenti meno noti ma altrettanto significativi: santuari, necropoli, ville rustiche e reperti custoditi nei musei locali raccontano la vita quotidiana, le credenze e l’evoluzione delle comunità antiche. Camminare in questi luoghi significa immergersi in un patrimonio che continua a vivere nel silenzio delle pietre, nella memoria delle popolazioni e nella cura con cui viene tramandato. La provincia dell’Aquila svela così un’anima profonda, in cui passato e presente dialogano attraverso la cultura e il territorio.


Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è uno dei più antichi e celebri parchi naturali italiani, simbolo della tutela ambientale e della biodiversità dell’Appennino. Esteso su un territorio montano ricco di boschi, valli e altopiani, il parco è l’habitat di specie rare e protette come l’orso marsicano, il lupo appenninico e il camoscio d’Abruzzo. I sentieri che attraversano queste terre offrono paesaggi suggestivi e la possibilità di vivere un contatto autentico con la natura, in un ambiente che cambia volto con le stagioni e regala emozioni in ogni periodo dell’anno.
Oltre alla straordinaria ricchezza naturalistica, il parco custodisce anche un patrimonio culturale fatto di borghi antichi, tradizioni pastorali e architetture in pietra che raccontano secoli di storia. Luoghi come Pescasseroli, Opi e Civitella Alfedena rappresentano il cuore pulsante di un territorio dove l’uomo ha imparato a convivere con l’ambiente in modo armonioso. Il Parco Nazionale d’Abruzzo è così molto più di un’area protetta: è un paesaggio vivo, dove natura, storia e cultura si fondono in un equilibrio prezioso da scoprire e rispettare.


Il cibo e il buon vino nella Provincia de L’Aquila
L’enogastronomia della provincia dell’Aquila rappresenta un autentico viaggio nei sapori dell’Abruzzo interno, dove tradizione, territorio e stagionalità si fondono in piatti genuini e ricchi di storia. I prodotti locali, come lo zafferano dell’Aquila DOP, il Canestrato di Castel del Monte e le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, sono il cuore di una cucina che valorizza la semplicità e l’autenticità. Le paste fatte a mano, le carni ovine e i legumi montani raccontano un legame profondo con la terra e con l’allevamento, praticato da secoli secondo i ritmi della transumanza.
Accanto ai piatti tipici, la provincia offre una produzione di liquori e vinicola  e dolciaria che arricchisce ulteriormente l’esperienza gastronomica. Vini come il Montepulciano d'Abruzzo, il Cerasuolo e il Trebbiano si abbinano perfettamente ai sapori intensi della cucina locale, mentre dolci tradizionali come le ferratelle e i torroni artigianali evocano feste e antiche ricorrenze. Nei borghi e nelle trattorie di montagna, ogni pasto diventa un’occasione per scoprire l’identità di un territorio che esprime la propria cultura anche attraverso il cibo e il vino.


Fare trekking in Provincia de L'Aquila
Fare trekking sugli altopiani della provincia dell’Aquila significa immergersi in scenari naturali di rara bellezza, dove la montagna si mostra in tutta la sua maestosità. Gli altopiani abruzzesi, come quello delle Rocche o il vasto Altopiano di Campo Imperatore, offrono percorsi che si snodano tra praterie d’alta quota, boschi silenziosi e viste spettacolari sulle cime del Gran Sasso e della Majella. Il paesaggio muta con le stagioni, regalando colori intensi in estate, atmosfere nebbiose e misteriose in autunno, e silenzi innevati in inverno. È un'esperienza che unisce il piacere dell'attività fisica alla scoperta di una natura autentica e selvaggia.
Oltre all’aspetto naturalistico, il trekking sugli altopiani e nelle valli aquilani permette di entrare in contatto con la cultura locale, fatta di tradizioni pastorali, borghi in pietra e antichi rifugi di montagna. Durante il cammino si incontrano spesso mandrie al pascolo e si possono scorgere animali selvatici come l’aquila reale o il camoscio d’Abruzzo. Ogni sentiero racconta una storia legata al territorio, tra leggende, usanze e memorie di transumanza. Camminare in questi luoghi significa anche riscoprire un ritmo lento, in armonia con la montagna, lontano dalla frenesia quotidiana.
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