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Le sorgenti in Abruzzo: Sorgenti della Cascata del Verde - Info Point Regione Abruzzo

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Le sorgenti in Abruzzo: Sorgenti della Cascata del Verde

Le meraviglie > Sorgenti in Abruzzo
Le Sorgenti dei fiumi in Abruzzo

Le Cascate Del Verde, situate nell’omonima riserva naturale, si trovano nel territorio di Borrello, sito nell’area del Medio Sangro in provincia di Chieti, al confine con il Molise. Localizzate tra i 400 e i 900 metri d’altezza, sono formate da un triplice salto della misura complessiva di 200 metri, tanto da essere attualmente considerate le cascate naturali più alte d’Italia ed una delle più importanti d’Europa. Le cascate si possono visitare durante tutto l’anno in quanto sono alimentate costantemente dalle acque perenni del Rio Verde, ma la loro portata varia a seconda della stagione e del volume delle piogge (in primavera ad esempio, le cascate hanno una gittata nettamente più forte rispetto all’estate, periodo in cui generalmente piove di meno). L’eccezionalità di quello che è considerato un vero e proprio monumento naturale è data non solo dalla struttura delle cascate, ma anche dal microclima che caratterizza l’area nonché dalla natura selvaggia circostante, che ospita specie animali e vegetali fuori dal comune. L’acqua scorre attraverso un profondo canyon intervallato da pinnacoli, torrioni e bastioni rocciosi, le cui pareti laterali sono coperte da una fitta vegetazione di tipo mediterraneo. La zona protetta che ospita le cascate, dell’ampiezza complessiva di 287,50 ettari, è stata istituita come “riserva naturale” nel 2001 ed è oggi un’Oasi del WWF. Proprio per le sue straordinarie caratteristiche, l’area del Rio Verde suscita da sempre un grande interesse scientifico, ed è spesso oggetto di indagini e studi per approfondire la conoscenza di questo microclima unico al mondo. Il torrente Rio Verde, che da origine alle cascate, nasce ad un’altitudine di 100o metri nel territorio di Pescopennataro, un comune del vicino Molise. Dopo un breve percorso ad alta quota molto suggestivo, il corso d’acqua scende a valle attraverso il triplo salto delle Cascate del Verde, confluendo a quote più basse nel più corposo fiume Sangro.Sorgenti della Cascata del Verde
 
La Cascata del Verde si trova nel cuore della Riserva Naturale che porta lo stesso nome, situata nel comune di Borrello, nella provincia di Chieti, in Abruzzo. Questa spettacolare cascata si origina dal torrente Rio Verde, il cui corso d'acqua nasce nei pressi di Pescopennataro, un comune molisano. Il torrente, dopo un breve tratto montano, si getta in un triplice salto che forma una delle cascate più imponenti della regione, con una caduta complessiva di 200 metri. Grazie alla sua posizione nella Riserva Naturale, l'area è preservata da interventi esterni, mantenendo così intatta la sua bellezza selvaggia e incontaminata. Le acque della cascata sono alimentate perennemente dal Rio Verde, un torrente che non subisce variazioni stagionali significative grazie alla presenza di sorgenti naturali che lo nutrono. Tuttavia, la portata della cascata varia in base alle precipitazioni. Durante i mesi primaverili e autunnali, quando le piogge sono più abbondanti, l’acqua che scorre nella cascata è più impetuosa e maestosa, mentre in estate, con il clima più secco, il flusso d’acqua diminuisce, ma rimane comunque affascinante. Il paesaggio che circonda la cascata è caratterizzato da un profondo canyon scolpito nel corso dei secoli, con pareti rocciose che si ergono maestose attorno al torrente. Le piante di tipo mediterraneo ricoprono le falesie, creando una cornice verde che varia dal turchese al verde intenso a seconda delle stagioni. La vegetazione ripariale che cresce intorno al Rio Verde, composta da salici, pioppi e altre specie tipiche, contribuisce a creare un ecosistema ricco e variegato. L’intero ambiente, con la sua vegetazione lussureggiante e la fauna che vi dimora, è un rifugio naturale per numerose specie animali, alcune delle quali sono protette. Il sito che ospita la Cascata del Verde è stato dichiarato Riserva Naturale nel 2001, e oggi è un'importante Oasi del WWF. Con i suoi 287,50 ettari di superficie, questa area protetta non è solo un luogo di grande interesse paesaggistico, ma anche ecologico. La riserva ospita un ecosistema di valore che viene studiato e monitorato da ricercatori e scienziati, grazie alle sue caratteristiche climatiche particolari. Il microclima della zona, che si sviluppa grazie alla combinazione della fitta vegetazione, delle acque perenni e delle rocce calcaree, rende la riserva un habitat ideale per numerose specie rare e protette. Il Rio Verde, che alimenta le Cascate del Verde, è un corso d’acqua che scorre da un’altitudine di circa 1000 metri sopra il livello del mare, nel comune di Pescopennataro. Il suo percorso, che attraversa valli incassate e zone montane, si fa sempre più impetuoso man mano che scende verso valle, alimentando la cascata con una forza che incanta chiunque la osservi. Dopo il suo passaggio attraverso le cascate, il Rio Verde prosegue il suo cammino, confluendo nel Sangro, un fiume più grande che segna la fine del suo viaggio. L’importanza del Rio Verde e delle sue acque per l’ecosistema locale è fondamentale, non solo per le cascate, ma per tutta la zona circostante.
Le Cascate del Verde, situate nell'omonima riserva naturale, si trovano nel comune di Borrello, nell'area del Medio Sangro in provincia di Chieti, al confine con il Molise. Questo spettacolare fenomeno naturale è considerato uno dei tesori più suggestivi d'Abruzzo, non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua importanza ecologica e geologica. Le cascate si estendono su una serie di salti d'acqua che, con una caduta complessiva di 200 metri, le rendono le cascate naturali più alte d'Italia e tra le più significative in Europa.
Le cascate sono alimentate dal Rio Verde, un torrente che scorre perennemente grazie alle acque di sorgente, e sono visitabili durante tutto l’anno. Tuttavia, la portata dell’acqua varia a seconda delle stagioni e delle precipitazioni. Durante la primavera, quando le piogge sono più abbondanti, le cascate si presentano in tutta la loro maestosità, con una portata molto più vigorosa rispetto al periodo estivo, che, con un clima generalmente più secco, riduce la forza del flusso d’acqua. Nonostante ciò, la bellezza delle cascate rimane intatta in ogni stagione.
Il paesaggio che circonda le Cascate del Verde è altrettanto affascinante. Il torrente scorre attraverso un profondo canyon, creando un percorso tortuoso tra pinnacoli, torrioni e bastioni rocciosi, la cui vegetazione mediterranea riveste le pareti laterali. La varietà di piante e la bellezza dei panorami offrono uno spettacolo naturale che cambia con le stagioni, ma che conserva sempre una bellezza selvaggia e incontaminata. Questo ambiente naturale, protetto e conservato, è habitat di numerose specie animali e vegetali, molte delle quali sono rare e protette, grazie alla gestione della riserva.
La Riserva Naturale delle Cascate del Verde, istituita nel 2001, si estende su una superficie di 287,50 ettari ed è attualmente un'Oasi del WWF. Quest'area protetta ha una grande rilevanza ecologica, grazie alla sua biodiversità e al microclima unico che la caratterizza. L'interesse scientifico per il sito è notevole, e numerosi studi vengono condotti per comprendere meglio le caratteristiche climatiche e biologiche della zona, che rappresentano un habitat ideale per la crescita di molte specie endemiche.
Il torrente Rio Verde, che dà origine alle cascate, ha il suo punto di partenza a Pescopennataro, un comune del Molise, ad un'altitudine di circa 1000 metri. Da qui, il torrente segue un corso montano molto suggestivo, attraversando una valle ripida e selvaggia prima di scendere a valle, creando il triplice salto che caratterizza le Cascate del Verde. Il percorso del fiume si conclude con l'afflusso delle sue acque nel Sangro, un fiume più grande che segna la fine del suo cammino. La bellezza e l'importanza naturale di questo luogo lo rendono una destinazione imperdibile per gli amanti della natura e per chi vuole scoprire uno degli angoli più affascinanti dell'Abruzzo.
Fare trekking ai piedi del Gran Sasso d’Italia è un'esperienza unica che permette di immergersi nella bellezza incontaminata di uno dei massicci montuosi più affascinanti dell’Appennino. L'area circostante offre una vasta gamma di itinerari, adatti a tutti i livelli di difficoltà, che si snodano tra vallate, prati fioriti e boschi di faggio, regalando panorami spettacolari sulle vette imponenti e sulle distese verdi sottostanti. Percorrendo i sentieri che partono dalla Piana di Campo Imperatore, uno degli altopiani più vasti d’Italia, si ha l’opportunità di godere di un paesaggio quasi surreale, dominato dalle cime del Corno Grande e del Corno Piccolo. Qui, tra pascoli e panorami mozzafiato, è possibile immergersi in una tranquillità unica, a pochi passi dai rifugi alpini dove trovare riparo e ristoro. I percorsi non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche un'opportunità per avvicinarsi alla fauna locale: dai camosci che scalano ripide pareti rocciose alle aquile reali che sorvolano le valli, la biodiversità del Gran Sasso è un richiamo irresistibile per chi ama la natura selvaggia. I sentieri sono ben segnalati e consentono di percorrere sia tratti più brevi, ideali per una passeggiata pomeridiana, che itinerari più impegnativi che si avvicinano alle cime, regalando una sfida entusiasmante agli escursionisti più esperti. Tra gli angoli più suggestivi della zona, il borgo di Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra, rappresenta il punto di partenza ideale per escursioni che conducono a Rocca Calascio, una delle fortezze più affascinanti d’Italia, che spunta sopra il paesaggio come un’antica sentinella. Da questo punto, lo sguardo si perde a 360 gradi sulle valli e sulla maestosità del Gran Sasso, creando un ricordo indelebile di un’esperienza di trekking. Nonostante l'altezza, il trekking ai piedi del Gran Sasso è praticabile anche in primavera e autunno, quando il clima è più mite e la natura offre spettacolari colori autunnali o fioriture primaverili. Sia che si scelga di avventurarsi lungo sentieri noti o di esplorare i percorsi meno battuti, ogni passo sui monti del Gran Sasso è una possibilità di scoprire la tranquillità, la storia e la biodiversità di questa regione dell'Appennino, lontana dalla frenesia della vita quotidiana.

Montagna d'estate
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra laghi, gole, torrenti e fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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