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Parchi Territoriali Attrezzati in Abruzzo

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Parchi Territoriali Attrezzati in Abruzzo

Regione dalla straordinaria biodiversità, l'Abruzzo dimostra, attraverso la sua realtà e le scelte a favore dell'ambiente, come sia possibile far coesistere un ricco patrimonio naturalistico con una presenza umana costante, dinamica e sostenibile.
Tre Parchi Nazionali: lo storico Parco Nazionale d’Abruzzo e i più recenti parchi del Gran Sasso-Monti della Laga e della Majella; un Parco Regionale, il Sirente-Velino; oltre 30 riserve e oasi naturalistiche gestite sia dai Comuni, dai Reparti Carabinieri  Biodiversità dello Stato, sia da associazioni ambientaliste. Tutto questo rende l’Abruzzo la "Regione dei Parchi", con circa il 30% del territorio sottoposto a tutela.
Parchi Territoriali Attrezzati in Abruzzo

In Abruzzo, le sorgenti del fiume Vera rappresentano uno degli angoli più suggestivi e incontaminati del territorio, immerse nel silenzio e nella quiete dei monti che circondano il borgo di Santo Stefano di Sessanio. Da queste sorgenti cristalline, che sgorgano pure e fredde dalle pendici del Gran Sasso, nasce un piccolo corso d'acqua che si fa strada tra prati, boschi e antichi ruderi, dando vita a un paesaggio ricco di fascino e biodiversità. Il fluire del fiume accompagna la vita rurale e scandisce i ritmi della natura, alimentando una vegetazione rigogliosa e offrendo rifugio a numerose specie animali. Le sorgenti del Vera non sono solo un prezioso bene ambientale, ma anche un luogo di contemplazione e di profondo legame con la terra abruzzese, dove il tempo sembra rallentare e la purezza dell’acqua si riflette nella serenità dell’ambiente circostante. Sorgenti del Fiume Vera - Le Sorgenti del Fiume Vera scorrono limpide tra vegetazione rigogliosa e antichi mulini, creando un angolo di pace tra natura e storia.

In Abruzzo, le sorgenti sulfuree sul Lavino offrono uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza, dove l’acqua, ricca di zolfo e minerali, scaturisce con tonalità azzurre e lattiginose che creano giochi di luce e colore unici nel paesaggio. Situate nei pressi del borgo di Scafa, queste sorgenti si inseriscono in un contesto di grande valore ambientale, dove il fiume Lavino scorre tranquillo tra vegetazione spontanea, affioramenti rocciosi e zone umide popolate da una fauna variegata. L'odore caratteristico dello zolfo accompagna il visitatore lungo i sentieri che costeggiano il corso d’acqua, in un ambiente che conserva intatto il fascino selvatico della natura abruzzese. Le acque sulfuree, un tempo sfruttate per le loro proprietà terapeutiche, oggi rappresentano un importante patrimonio paesaggistico, che incanta per i suoi colori e invita a riscoprire un legame autentico con gli elementi primordiali della terra. Sorgenti Sulfuree sul Lavino - Le Sorgenti Sulfuree sul Lavino colorano le acque di toni turchesi e giallastri, offrendo uno scenario suggestivo circondato da boschi e sentieri.

Il fiume Fiumetto, in Abruzzo, è un piccolo corso d’acqua che scorre tra paesaggi rurali e zone verdi dal grande valore ambientale, regalando scorci di quiete e naturale bellezza. Le sue acque limpide attraversano aree boschive, campi coltivati e tratti pianeggianti, contribuendo a mantenere vivo un ecosistema ricco di biodiversità. Lungo il suo percorso si trovano spazi attrezzati per il relax all’aria aperta, dove la presenza di salici, pioppi e altre specie tipiche della vegetazione ripariale crea ombra e frescura nelle giornate più calde. Il Fiumetto, seppur modesto nella portata, custodisce una dimensione autentica del paesaggio abruzzese, fatta di silenzi, profumi e suoni leggeri, dove l’acqua diventa elemento di connessione tra natura, storia e tradizione. Fiume Fiumetto - Il Fiume Fiumetto attraversa un paesaggio sereno, tra salici e pioppi, ideale per passeggiate e momenti di relax nella natura.

Il Parco di Vicoli, immerso nel cuore dell’Abruzzo, è un angolo di verde che unisce la semplicità della natura alla tranquillità di un paesaggio collinare ancora poco conosciuto. Situato nei pressi dell’omonimo borgo, il parco si estende tra prati, boschetti e sentieri che invitano a passeggiate lente e contemplative, offrendo scorci suggestivi sulla campagna circostante e sulle montagne in lontananza. La vegetazione spontanea, fatta di querce, olmi e cespugli aromatici, si alterna a radure soleggiate dove si possono incontrare uccelli, insetti e piccoli animali tipici dell’Appennino abruzzese. In questo spazio sereno, lontano dal rumore e dal turismo di massa, si respira l’autenticità del territorio, tra tradizioni agricole, silenzi profondi e una natura che conserva intatto il suo ritmo antico. Parco di Vicoli - Il Parco di Vicoli accoglie visitatori con ampie aree verdi, punti panoramici e percorsi che valorizzano il contesto rurale del borgo di Vicoli.

L’Orto Botanico di Città Sant’Angelo, in Abruzzo, è un luogo di grande interesse naturalistico e didattico, dove la biodiversità del territorio viene custodita e valorizzata in un ambiente curato ma profondamente legato al paesaggio collinare che lo circonda. Situato in posizione panoramica, l’orto si estende tra aiuole tematiche, sentieri e zone verdi che ospitano una vasta varietà di piante autoctone, officinali e ornamentali, offrendo al visitatore un’occasione unica per conoscere da vicino la flora abruzzese. Ogni specie è accompagnata da indicazioni che ne illustrano le caratteristiche e gli usi tradizionali, trasformando la passeggiata in un percorso educativo e sensoriale. In questo spazio armonioso, che unisce scienza, cultura e rispetto per l’ambiente, si respira l’atmosfera serena di un luogo pensato per l’osservazione, la conoscenza e il contatto diretto con la natura. Orto botanico di Città Sant'Angelo - L’Orto botanico di Città Sant’Angelo custodisce una ricca varietà di specie vegetali autoctone e mediterranee, offrendo uno spazio didattico e contemplativo.

Il Parco dell’Annunziata, situato in Abruzzo nei pressi di Orsogna, è un’area verde di grande valore paesaggistico e culturale, immersa in un ambiente collinare che conserva intatta la bellezza della natura mediterranea. Tra prati, alberi secolari e sentieri che si snodano dolcemente nel paesaggio, il parco offre uno spazio ideale per passeggiate rilassanti, attività all’aria aperta e momenti di contemplazione. Oltre alla ricchezza della flora e della fauna locale, il Parco dell’Annunziata custodisce anche testimonianze storiche e religiose, come l’antica chiesetta che gli dà il nome, punto di riferimento per la comunità e simbolo di una tradizione che si rinnova nel tempo. In questo luogo silenzioso e accogliente, la natura e la memoria si intrecciano, regalando ai visitatori un’esperienza autentica nel cuore dell’Abruzzo più vero. Parco dell'Annunziata - Il Parco dell’Annunziata unisce spazi ombreggiati, giochi per bambini e percorsi nel verde, diventando punto di riferimento per la vita all’aperto.

Il fiume Vomano, uno dei principali corsi d’acqua dell’Abruzzo, nasce tra le vette del Gran Sasso e scorre per oltre settanta chilometri attraverso vallate, colline e pianure, fino a sfociare nel mare Adriatico nei pressi di Roseto degli Abruzzi. Lungo il suo percorso, il fiume attraversa paesaggi di straordinaria varietà, toccando borghi storici, aree agricole e zone naturali protette, dove l’acqua diventa elemento vitale per l’ambiente e la vita delle comunità locali. Le sue rive ospitano una ricca biodiversità, con una vegetazione rigogliosa e la presenza di numerose specie animali, mentre le acque, talvolta impetuose e altre volte lente e tranquille, creano scorci suggestivi che raccontano l’identità profonda del territorio. Il Vomano non è solo una risorsa idrica, ma anche un simbolo del legame tra natura e cultura, capace di trasmettere la storia, le tradizioni e la bellezza autentica dell’Abruzzo. Fiume Vomano - Il Fiume Vomano scorre tra rive boscose e ambienti umidi, offrendo habitat ideali per la fauna fluviale e attività escursionistiche.
La Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca, situata nel territorio di Carsoli in provincia dell’Aquila, è un’area protetta che custodisce un affascinante complesso carsico di grande interesse geologico e naturalistico. Immersa in un paesaggio montano caratterizzato da boschi, prati e affioramenti rocciosi, la riserva si estende su un ambiente incontaminato che ospita una ricca biodiversità. Il suo cuore è rappresentato da un sistema sotterraneo modellato dall’acqua nel corso di millenni, dove si incontrano stalattiti, stalagmiti e suggestive sale scolpite dalla natura. Tra le cavità più note spiccano la Grotta Grande del Cervo e l’Inghiottitoio di Luppa, entrambe visitabili con accompagnatori esperti e attrezzatura adeguata. La Grotta Grande del Cervo, in particolare, è rinomata per la bellezza delle sue concrezioni e per la presenza di un fiume sotterraneo che crea scenari di rara suggestione. L’Inghiottitoio di Luppa, invece, è un importante punto di osservazione per comprendere i fenomeni di drenaggio tipici delle zone carsiche, con gallerie e pozzi che scendono in profondità, offrendo un’esperienza avventurosa a chi pratica la speleologia. Oltre al fascino delle sue grotte, la riserva rappresenta un rifugio per numerose specie animali e vegetali, alcune delle quali rare o protette. Sentieri e percorsi guidati permettono di esplorare anche la parte superficiale dell’area, dove la natura si alterna a scorci panoramici sulle montagne circostanti. Le visite sono regolamentate per preservare l’equilibrio dell’ecosistema, rendendo la Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca un luogo dove turismo e conservazione si incontrano, offrendo al visitatore la possibilità di scoprire un autentico gioiello del patrimonio naturale abruzzese.
Alcune aree protette della provincia de L’Aquila
In provincia de L'Aquila, nel comune di Morino, in Valle Roveto, si trova la suggestiva Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo, che si estende per oltre 1.000 ettari di faggeta d’alto fusto. Il suo elemento più spettacolare è la cascata omonima, considerata tra le più belle d’Abruzzo, con un salto di circa 80 metri da una parete rocciosa, immersa in uno scenario di grande fascino. L’area è abitata da numerose specie faunistiche tipiche dell’Appennino, tra cui l’orso marsicano, il lupo, il gufo reale e il falco pellegrino. Da segnalare anche il piccolo ma molto apprezzato Museo e Centro Visita, che ogni anno accoglie migliaia di turisti e scolaresche. Un altro luogo di grande interesse è la Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca, nel comune di Carsoli, che tutela un ambiente carsico straordinario, comprendente la Grotta di Pietrasecca e la Grotta Grande del Cervo, celebre per i reperti archeologici e paleontologici e per le spettacolari concrezioni calcaree che decorano i suoi 400 metri di gallerie. Ad Anversa degli Abruzzi si trova l’incantevole Oasi WWF delle Gole del Sagittario, che protegge uno dei canyon più spettacolari dell’Appennino, scavato nei secoli dalle acque del fiume Cavuto. Le gole, strette e profonde, ospitano una ricca varietà di fauna, con tutte le specie di mammiferi tipiche dell’Appennino, ad eccezione del camoscio, e numerosi uccelli rari come l’aquila reale, il falco pellegrino, il picchio muraiolo e il gracchio corallino. Infine, nei pressi della frazione aquilana di Tempera, si trova il Parco Territoriale delle Sorgenti del Vera, istituito per proteggere una limpida risorgenza dalle acque purissime, habitat ideale per specie rare di alghe. Le sue rive, ombreggiate da pioppi e salici secolari, sono frequentate da eleganti uccelli acquatici come il martin pescatore, l’airone cenerino e il merlo acquaiolo.
L’Oasi WWF dell’Abetina di Rosello, situata tra le colline dell’Abruzzo meridionale, è un’area protetta che custodisce una delle ultime e più pregiate foreste di abete bianco dell’Appennino. Il bosco, che si estende su un territorio di grande valore naturalistico al confine con il Molise, è caratterizzato da alberi secolari che raggiungono altezze imponenti e creano un ambiente ombreggiato e fresco. La presenza dell’abete bianco, qui in una delle sue rare stazioni naturali, si accompagna a faggi, aceri e tigli, componendo un mosaico vegetale che muta aspetto e colori con il passare delle stagioni. L’area ospita una fauna ricca e diversificata, che trova rifugio tra i fitti rami e il sottobosco. Caprioli, cinghiali e volpi si muovono silenziosi tra le radure, mentre numerose specie di uccelli, come il picchio nero e la poiana, popolano il cielo e i tronchi secolari. La quiete dell’oasi, interrotta solo dai suoni della natura, rende la visita un’esperienza immersiva e rilassante, dove il contatto con l’ambiente diventa un’opportunità per scoprire i delicati equilibri dell’ecosistema forestale. All’interno dell’Abetina di Rosello sono presenti sentieri naturalistici che consentono di esplorare la foresta in sicurezza, guidando i visitatori alla scoperta dei suoi scorci più suggestivi. L’oasi svolge anche un ruolo fondamentale nella tutela e nello studio dell’abete bianco e nella sensibilizzazione alla conservazione ambientale. Passeggiando tra i tronchi maestosi e respirando l’aria pura della montagna, si percepisce la straordinaria importanza di preservare luoghi come questo, veri scrigni di biodiversità e testimonianze viventi della storia naturale dell’Abruzzo.Alcune aree protette della provincia di Chieti
La provincia di Chieti ospita diverse aree protette di grande valore ecologico e paesaggistico. Tra queste spicca la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Serranella, situata alla confluenza dei fiumi Sangro e Aventino: un invaso artificiale a bassa profondità che ospita oltre 200 specie di uccelli, tra cui rarità come l’airone bianco maggiore, la cicogna nera e il fenicottero. Sui monti al confine con il Molise, tra i comuni di Rosello e Agnone, si trova l’Oasi WWF dell’Abetina di Rosello, che protegge uno degli ultimi boschi misti con abete bianco dell’Appennino abruzzese, habitat di lupi, gatti selvatici, caprioli e picchi neri. Sempre nell’entroterra, il Parco Territoriale dell’Annunziata a Orsogna conserva un profondo vallone coperto da un fitto bosco di leccio, roverella e alloro, popolato da avifauna e piccoli mammiferi. Lungo la fascia costiera si trovano altre preziose aree naturali. A Torino di Sangro, il Biotopo delle leccete litoranee protegge l’ultimo bosco spontaneo costiero dell’Abruzzo, con specie come roverella, cerro, carpino orientale, olmo, leccio e piante della macchia mediterranea. Poco distante, nel comune di Pollutri, il Biotopo del bosco di Don Venanzio custodisce un suggestivo ambiente fluviale, con alberi di frassino, pioppo e farnia. Sulla costa nord di Vasto si estende infine l’unica riserva marina della regione, la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci (o Punta d’Erce), che tutela un tratto di litorale unico per le sue falesie, dune e spiagge sabbiose, in un perfetto equilibrio tra terra e mare.
La Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Penne, situata ai margini del centro storico di Penne in provincia di Pescara, è un’area protetta che unisce la bellezza paesaggistica alla ricchezza ecologica. Il lago, di origine artificiale, è stato creato negli anni ’80 con la costruzione di una diga sul fiume Tavo, trasformandosi rapidamente in un habitat ideale per numerose specie di uccelli acquatici e altre forme di vita. Attorno allo specchio d’acqua si sviluppa un ambiente variegato fatto di canneti, boschi e zone umide, che offre rifugio e nutrimento a una biodiversità straordinaria. La riserva rappresenta un punto di riferimento per l’osservazione ornitologica, ospitando durante l’anno aironi, martin pescatori, cormorani e molte altre specie migratorie. Grazie a un sistema di capanni e punti di osservazione, i visitatori possono ammirare gli animali senza disturbarli, vivendo un’esperienza di contatto diretto con la natura. Oltre agli uccelli, il territorio ospita anfibi, rettili e piccoli mammiferi, tutti parte di un delicato ecosistema che viene tutelato con interventi mirati di conservazione e gestione ambientale. L’Oasi WWF del Lago di Penne non è solo un luogo di interesse naturalistico, ma anche un centro attivo di educazione ambientale. Percorsi didattici, laboratori e iniziative culturali coinvolgono scuole, famiglie e appassionati, contribuendo a diffondere una cultura della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Le passerelle e i sentieri che costeggiano il lago permettono di esplorare il paesaggio in ogni stagione, regalando scorci suggestivi e momenti di pace in uno dei luoghi più significativi per la tutela della natura in Abruzzo.Alcune aree protette della provincia di Pescara
In provincia di Pescara, nei pressi di Popoli Terme, la Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara tutela una delle più spettacolari risorgive d’Italia, che forma un limpido laghetto circondato da boschi e canneti. Il sentiero che costeggia l’area consente di ammirare oltre 60 sorgenti affioranti, alimentate dal grande acquifero di Campo Imperatore, che percorre circa 30 chilometri nel sottosuolo prima di riaffiorare nella riserva. In circa 50 ettari si concentrano numerose specie acquatiche, come il ranuncolo d’acqua, il giaggiolo e il giglio d’acqua, e fiori spontanei, oltre a più di 100 specie di uccelli acquatici, tra cui folaghe, aironi e martin pescatori. Poco distante, la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Penne, istituita attorno a un lago artificiale, rappresenta una delle più importanti zone umide della regione. L’ambiente variegato, con boschi di roverella, saliceti e pioppeti, offre rifugio a specie come la nitticora, l’airone rosso e il falco pescatore, in particolare durante i periodi migratori. Lungo la fascia costiera tra Pescara e Montesilvano, la Riserva della Pineta di Santa Filomena protegge una sottile lingua di pineta litoranea, principalmente di pini d’Aleppo, residuo dell’antica foresta costiera ormai in gran parte scomparsa. A Pescara, la Pineta Dannunziana rappresenta un importante polmone verde urbano, oggi tutelato come riserva naturale. Più all’interno, il Parco Territoriale attrezzato di Città Sant’Angelo si estende lungo un’ansa del fiume Fino e ospita numerose specie ornitiche, mentre il Parco Territoriale di Vicoli salvaguarda i pendii boscosi che scendono verso il fiume Nora, con roverelle, aceri campestri e robinie. Di particolare suggestione è infine il Parco Territoriale attrezzato delle Sorgenti Sulfuree del Lavino, a Scafa, dove le acque sulfuree, di un intenso color turchese, scorrono tra salici e pioppi. L’area ospita una ricca fauna composta da gallinelle d’acqua, ballerine gialle, picchi verdi, martin pescatori e piccoli mammiferi come ricci, faine e tassi.
La Riserva Naturale Guidata dei Calanchi di Atri custodisce un paesaggio straordinario plasmato da millenni di erosione, dove le colline argillose hanno preso forme aride e scultoree, spesso descritte come “bolge dantesche” o “unghiate del diavolo”. Si tratta di una delle viste più affascinanti del territorio adriatico abruzzese, ove il candore dei calanchi contrasta intensamente con il verde dei prati circostanti e il cielo, diventando uno spettacolo naturale senza pari. Istituita nel 1995 su una superficie di circa 380 ettari nel territorio di Atri, in provincia di Teramo, la riserva è oggi gestita dal WWF in collaborazione con una cooperativa locale . Nonostante l’aspetto esteriore apparentemente arido, la flora è sorprendentemente varia e include, tra le altre specie, gladiolo selvatico, capperi, liquirizia, salici, pioppo bianco, sambuco e vitalba . La fauna, altrettanto ricca, abbraccia diverse specie di rapaci nidificanti come poiana, gheppio e sparviero, oltre a mammiferi quali volpi, tassi, ricci e moscardini, e rettili, anfibi e uccelli migratori che trovano ristoro nell’habitat della riserva. Un ulteriore elemento di fascino è conferito dalle tracce del passato umano, visibili attraverso i ruderi delle costruzioni in terra cruda e la piccola cappella della Pietra Santa di San Paolo, legata a una leggenda popolare secondo cui vi si troverebbe la pietra su cui San Paolo fu martirizzato – sebbene sia verosimilmente un’ara precristiana o un cippo miliare –, testimonianza delle antiche vie di pellegrinaggio e scambio che attraversavano l’Ager Hatrianus. In questo ambiente, la natura e la storia si fondono, regalando un’esperienza paesaggistica unica, impreziosita dalla ricchezza biologica e dal valore culturale che rendono i Calanchi di Atri una delle realtà più affascinanti e preziose tra le aree protette dell’Abruzzo.Alcune aree protette della provincia di Teramo
In provincia di Teramo, si trova la Riserva Naturale di Castel Cerreto, situata nel comune di Penna Sant’Andrea, tutela un bosco misto composto da cerro, roverella e carpino nero, accompagnato da una ricca varietà di arbusti come ginestra, ginepro, biancospino e pungitopo. La fauna comprende numerose specie, tra cui uccelli rapaci diurni e rapaci notturni come il barbagianni, lo sparviero e il picchio verde. Tra i mammiferi sono comuni la faina, la donnola, la volpe, la lepre, il ghiro, lo scoiattolo, il cinghiale e il riccio. Ad Atri, la spettacolare conformazione dei calanchi, generata dall’erosione di argille particolarmente friabili, è tutelata dalla Riserva Naturale dei Calanchi di Atri. La vegetazione, rada e adattata a condizioni aride, ospita specie tipiche di climi semi-desertici come il cappero, il carciofo selvatico e la liquirizia. Lungo i ruscelli si incontrano il granchio di fiume, la puzzola e, tra i calanchi, anche l’istrice, specie particolarmente caratteristica dell’area. Il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Fiumetto, nel comune di Colledara, custodisce un tratto del torrente omonimo caratterizzato da piccole cascate, rive boscose e una ricca vegetazione di sponda, composta da roverella, farnia, salice e pioppo. Questo ambiente è abitato da numerosi uccelli, nonché da piccoli mammiferi come la puzzola e il tasso. Più a est, nel comune di Montorio al Vomano, si estende il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Vomano, il più vasto tra quelli di questa tipologia in Abruzzo. Qui il fiume scorre tra pareti di arenaria modellate dall’erosione millenaria, circondate da boschi di leccio. Le falesie ospitano il falco pellegrino, mentre nelle zone circostanti si osservano il succiacapre, l’averla piccola e l’upupa, a testimonianza della ricchezza ornitologica dell’area.
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