Il Borgo più bello d'Italia in Abruzzo: Navelli (Aq)
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Navelli è un affascinante comune italiano con una popolazione di 564 abitanti, situato nella provincia dell'Aquila, in Abruzzo. Questo borgo medievale sorge su un colle a circa 760 metri s.l.m., in una posizione panoramica che domina l’ altopiano di Navelli, parte integrante del circuito dei Borghi più Belli d'Italia.
La posizione geografica di Navelli è strategica, essendo baricentrico tra diverse valli: a nord-ovest si trova la conca aquilana, a sud-ovest la valle dell'Aterno, a sud-est la conca peligna e a nord-est la valle del Tirino. Questo collocamento rende Navelli un punto di riferimento storico e culturale nella regione.
Tradizionalmente, Navelli è stato un centro agricolo e pastorale, noto soprattutto per la produzione dello zafferano dell'Aquila DOP, un prodotto di alta qualità che ha reso il borgo famoso a livello nazionale e internazionale. La coltivazione di questo prezioso spezia, che richiede condizioni climatiche specifiche e una lavorazione attenta, è parte integrante della cultura e dell'economia locale.
La frazione di Navelli, Civitaretenga, si trova a soli 3 km a nord del centro abitato, aggiungendo ulteriore carattere a questo piccolo comune. L’architettura storica di Navelli, con i suoi edifici in pietra e le caratteristiche stradine strette, invita a una passeggiata tra le sue bellezze, permettendo ai visitatori di immergersi nella sua storia millenaria.
In sintesi, Navelli rappresenta un connubio perfetto tra natura, tradizione e cultura, rendendolo un luogo ideale per coloro che cercano di esplorare le ricchezze dell'Abruzzo.
I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA NELLA DELLA REGIONE ABRUZZO | ||
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I mille borghi d’Abruzzo: piccoli paesi fatti di case in pietra e mattoni addossate le une alle altre, con le minuscole viuzze a saliscendi, le porte in solido legno dalle architravi istoriate con stemmi e date spesso assai lontane nel tempo, con i gradini consunti da secoli di ritorni a casa, con le arcate e i passaggi a volta, i soffitti anneriti dal fumo. Borghi come piccole famiglie di case, abitate per secoli da parenti, e amici che restano amici di generazione in generazione; dove ogni famiglia ha un soprannome ironico e spesso mordace, che passa in eredità ai discendenti fino a dimenticare perché il nonno del nonno lo ricevette.
Quasi tutti i centri interni abruzzesi, chiusi ed arroccati sulle cime, sono sorti quanto meno nel Medioevo, ma molti di essi sono assai più antichi, e risalgono al periodo italico-romano. Molti prefissi toponomastici abruzzesi tradiscono queste origini più antiche, come Pesco (altura fortificata), Castro (abitato fortificato), Villa (borgo agricolo), Civita (città), o ne svelano l’ascendenza longobarda, come Fara (feudo) o Scerne (risaia, marcita); in moltissimi casi, poi, il toponimo evidenzia la natura difensiva degli abitati e la loro posizione arroccata, sommitale: Rocca, Castel, Penna, Pizzo, Colle.


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Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono davvero notevoli: in grado di sostenere flussi turistici fatti di grandi numeri nei periodi...

I Parchi in Abruzzo
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