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Riserva naturale Regionale di Ripari di Giobbe - Info Point Regione Abruzzo

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Riserva naturale Regionale di Ripari di Giobbe

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Riserva naturale Regionale di Ripari di Giobbe

Info e caratteristiche della riserva:
- Tipologia:
- Istituita:
- Comuni all’interno della riserva:
- Gestione:
- Superficie complessiva:
- Contatti:

La Riserva Naturale Regionale di Ripari di Giobbe, situata nella frazione di Ortona, è un'area protetta di grande rilevanza naturalistica. Con i suoi 30 abitanti, Ripari di Giobbe è posta su un promontorio a picco sul mare, con un'altezza di circa 60 metri, e ospita tre spiagge distintive.
1. La prima spiaggia, a nord, è poco accessibile via terra e offre un'atmosfera tranquilla e isolata.
2. La seconda spiaggia, la più nota e frequentata, è chiamata Ripari di Giobbe. Questa spiaggia a forma di mezzaluna è composta da piccoli ciottoli ed è incastonata tra due scogliere frastagliate che scendono ripide verso il mare. Qui si trova anche un villaggio turistico, che contribuisce all'attrattiva della zona.
3. La terza spiaggia, situata a sud del promontorio, è una piccola lingua di ciottoli lunga circa 15 metri, affiancata dai resti della vecchia ferrovia. A ridosso di questa spiaggia, grandi massi formano una lunga scogliera artificiale.
Questa area è parte della Costa dei Trabocchi, un tratto del litorale abruzzese, ed è stata ufficialmente dichiarata riserva naturale nel 2007 con un decreto legislativo regionale. La riserva è caratterizzata da un ecosistema tipico della macchia mediterranea, che offre habitat a diverse specie vegetali e animali.
Tuttavia, la zona ha subito gravi problemi di erosione e frane, iniziati nel 2005 e che hanno reso difficile l'accesso fino al 2013. I fenomeni erosivi, che si sono verificati dal 1954 al 1999, sono stati causati dalla natura arenaria delle rocce della zona, portando a smottamenti significativi. La riserva rappresenta dunque non solo un'area di bellezza naturale, ma anche un'importante opportunità per la conservazione e lo studio degli ecosistemi costieri.
Le altre Riserve Naturali Regionali in Abruzzo

Bosco di Sant'Antonio - Il Bosco Sant’Antonio custodisce un’antica faggeta sacra, punteggiata da aceri, tassi e secolari esemplari di agrifoglio.

Sorgenti del Pescara - Le Sorgenti del Pescara offrono uno spettacolo di acque limpide che emergono dal sottosuolo creando ambienti ideali per aironi e lontre.

Zombo lo Schioppo - La riserva Zompo lo Schioppo sorprende con la sua cascata imponente e i suoi sentieri tra le rupi del Parco Naturale dei Monti Simbruini.

Lago di Penne - Il Lago di Penne è un’oasi faunistica dove convivono aironi cenerini, tartarughe d’acqua e rare specie vegetali.

Valle dell'Orta - La Valle dell’Orta si snoda tra forre profonde e boschi lussureggianti, offrendo rifugio a falchi pellegrini e caprioli.

Grotte di Pietrasecca - Le Grotte di Pietrasecca svelano un mondo sotterraneo fatto di stalattiti, cavità fossili e acque ipogee.

Castel Cerreto - Castel Cerreto protegge un’area boschiva mista, dove faggi, cerri e orchidee selvatiche disegnano un paesaggio incantato.

Abetina di Rosello - L’Abetina di Rosello conserva uno degli ultimi boschi naturali di abete bianco dell’Appennino, immerso nel silenzio della montagna.

Monte Genzana Alto Gizio - Monte Genzana Alto Gizio offre panorami mozzafiato e habitat integri per l’orso bruno marsicano e l’aquila reale.

Gole del Sagittario - Situata nel territorio di Anversa degli Abruzzi, custodisce uno degli scenari più spettacolari dell’Abruzzo, ricco di biodiversità e fascino incontaminato.

Borsacchio - Il Borsacchio alterna dune sabbiose, zone umide e macchia mediterranea, ospitando numerose specie di uccelli migratori.

Gole di San Venanzio - Le Gole di San Venanzio si aprono tra alte pareti calcaree, dove scorrono acque limpide e si nascondono antichi eremi rupestri.

Grotta delle Farfalle - La Grotta delle Farfalle è un microcosmo ricco di lepidotteri rari e ambienti umidi che favoriscono la biodiversità.

Grotte della Luppa - Le Grotte della Luppa celano formazioni carsiche millenarie, abitate da pipistrelli e da specie cavernicole.

Lago San Domenico - Il Lago San Domenico si incastona tra le montagne abruzzesi con acque limpide e tranquille, circondate da silenziosi boschi.

Marina di Vasto - La Marina di Vasto preserva tratti di costa sabbiosa e habitat dunali dove la vegetazione spontanea incontra il mare.

Monte Salviano - Il Monte Salviano domina la conca aquilana con le sue pinete e i suoi sentieri panoramici ricchi di storia e natura.

Pineta Dannunziana - La Pineta Dannunziana rappresenta un polmone verde urbano con alberi secolari e un ambiente che coniuga natura e cultura.

Punta Aderci - Punta Aderci regala scenari selvaggi tra promontori, calette rocciose e spiagge incontaminate, affacciate su un mare cristallino.

Punta dell'Acquabella - Punta dell’Acquabella offre scogliere frastagliate e acque turchesi, in un tratto di costa dal forte valore naturalistico.
Alcune aree protette in provincia dell’Aquila
In provincia de L'Aquila, nel comune di Morino, in Valle Roveto, si trova la suggestiva Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo, che si estende per oltre 1.000 ettari di faggeta d’alto fusto. Il suo elemento più spettacolare è la cascata omonima, considerata tra le più belle d’Abruzzo, con un salto di circa 80 metri da una parete rocciosa, immersa in uno scenario di grande fascino. L’area è abitata da numerose specie faunistiche tipiche dell’Appennino, tra cui l’orso marsicano, il lupo, il gufo reale e il falco pellegrino. Da segnalare anche il piccolo ma molto apprezzato Museo e Centro Visita, che ogni anno accoglie migliaia di turisti e scolaresche. Un altro luogo di grande interesse è la Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca, nel comune di Carsoli, che tutela un ambiente carsico straordinario, comprendente la Grotta di Pietrasecca e la Grotta Grande del Cervo, celebre per i reperti archeologici e paleontologici e per le spettacolari concrezioni calcaree che decorano i suoi 400 metri di gallerie. Ad Anversa degli Abruzzi si trova l’incantevole Oasi WWF delle Gole del Sagittario, che protegge uno dei canyon più spettacolari dell’Appennino, scavato nei secoli dalle acque del fiume Cavuto. Le gole, strette e profonde, ospitano una ricca varietà di fauna, con tutte le specie di mammiferi tipiche dell’Appennino, ad eccezione del camoscio, e numerosi uccelli rari come l’aquila reale, il falco pellegrino, il picchio muraiolo e il gracchio corallino. Infine, nei pressi della frazione aquilana di Tempera, si trova il Parco Territoriale delle Sorgenti del Vera, istituito per proteggere una limpida risorgenza dalle acque purissime, habitat ideale per specie rare di alghe. Le sue rive, ombreggiate da pioppi e salici secolari, sono frequentate da eleganti uccelli acquatici come il martin pescatore, l’airone cenerino e il merlo acquaiolo.
Alcune aree protette in provincia di Chieti
La provincia di Chieti ospita diverse aree protette di grande valore ecologico e paesaggistico. Tra queste spicca la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Serranella, situata alla confluenza dei fiumi Sangro e Aventino: un invaso artificiale a bassa profondità che ospita oltre 200 specie di uccelli, tra cui rarità come l’airone bianco maggiore, la cicogna nera e il fenicottero. Sui monti al confine con il Molise, tra i comuni di Rosello e Agnone, si trova l’Oasi WWF dell’Abetina di Rosello, che protegge uno degli ultimi boschi misti con abete bianco dell’Appennino abruzzese, habitat di lupi, gatti selvatici, caprioli e picchi neri. Sempre nell’entroterra, il Parco Territoriale dell’Annunziata a Orsogna conserva un profondo vallone coperto da un fitto bosco di leccio, roverella e alloro, popolato da avifauna e piccoli mammiferi. Lungo la fascia costiera si trovano altre preziose aree naturali. A Torino di Sangro, il Biotopo delle leccete litoranee protegge l’ultimo bosco spontaneo costiero dell’Abruzzo, con specie come roverella, cerro, carpino orientale, olmo, leccio e piante della macchia mediterranea. Poco distante, nel comune di Pollutri, il Biotopo del bosco di Don Venanzio custodisce un suggestivo ambiente fluviale, con alberi di frassino, pioppo e farnia. Sulla costa nord di Vasto si estende infine l’unica riserva marina della regione, la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci (o Punta d’Erce), che tutela un tratto di litorale unico per le sue falesie, dune e spiagge sabbiose, in un perfetto equilibrio tra terra e mare.
Alcune aree protette in provincia di Pescara
In provincia di Pescara, nei pressi di Popoli Terme, la Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara tutela una delle più spettacolari risorgive d’Italia, che forma un limpido laghetto circondato da boschi e canneti. Il sentiero che costeggia l’area consente di ammirare oltre 60 sorgenti affioranti, alimentate dal grande acquifero di Campo Imperatore, che percorre circa 30 chilometri nel sottosuolo prima di riaffiorare nella riserva. In circa 50 ettari si concentrano numerose specie acquatiche, come il ranuncolo d’acqua, il giaggiolo e il giglio d’acqua, e fiori spontanei, oltre a più di 100 specie di uccelli acquatici, tra cui folaghe, aironi e martin pescatori. Poco distante, la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Penne, istituita attorno a un lago artificiale, rappresenta una delle più importanti zone umide della regione. L’ambiente variegato, con boschi di roverella, saliceti e pioppeti, offre rifugio a specie come la nitticora, l’airone rosso e il falco pescatore, in particolare durante i periodi migratori. Lungo la fascia costiera tra Pescara e Montesilvano, la Riserva della Pineta di Santa Filomena protegge una sottile lingua di pineta litoranea, principalmente di pini d’Aleppo, residuo dell’antica foresta costiera ormai in gran parte scomparsa. A Pescara, la Pineta Dannunziana rappresenta un importante polmone verde urbano, oggi tutelato come riserva naturale. Più all’interno, il Parco Territoriale attrezzato di Città Sant’Angelo si estende lungo un’ansa del fiume Fino e ospita numerose specie ornitiche, mentre il Parco Territoriale di Vicoli salvaguarda i pendii boscosi che scendono verso il fiume Nora, con roverelle, aceri campestri e robinie. Di particolare suggestione è infine il Parco Territoriale attrezzato delle Sorgenti Sulfuree del Lavino, a Scafa, dove le acque sulfuree, di un intenso color turchese, scorrono tra salici e pioppi. L’area ospita una ricca fauna composta da gallinelle d’acqua, ballerine gialle, picchi verdi, martin pescatori e piccoli mammiferi come ricci, faine e tassi.
Alcune aree protette in provincia di Teramo
In provincia di Teramo, si trova la Riserva Naturale di Castel Cerreto, situata nel comune di Penna Sant’Andrea, tutela un bosco misto composto da cerro, roverella e carpino nero, accompagnato da una ricca varietà di arbusti come ginestra, ginepro, biancospino e pungitopo. La fauna comprende numerose specie, tra cui uccelli rapaci diurni e rapaci notturni come il barbagianni, lo sparviero e il picchio verde. Tra i mammiferi sono comuni la faina, la donnola, la volpe, la lepre, il ghiro, lo scoiattolo, il cinghiale e il riccio. Ad Atri, la spettacolare conformazione dei calanchi, generata dall’erosione di argille particolarmente friabili, è tutelata dalla Riserva Naturale dei Calanchi di Atri. La vegetazione, rada e adattata a condizioni aride, ospita specie tipiche di climi semi-desertici come il cappero, il carciofo selvatico e la liquirizia. Lungo i ruscelli si incontrano il granchio di fiume, la puzzola e, tra i calanchi, anche l’istrice, specie particolarmente caratteristica dell’area. Il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Fiumetto, nel comune di Colledara, custodisce un tratto del torrente omonimo caratterizzato da piccole cascate, rive boscose e una ricca vegetazione di sponda, composta da roverella, farnia, salice e pioppo. Questo ambiente è abitato da numerosi uccelli, nonché da piccoli mammiferi come la puzzola e il tasso. Più a est, nel comune di Montorio al Vomano, si estende il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Vomano, il più vasto tra quelli di questa tipologia in Abruzzo. Qui il fiume scorre tra pareti di arenaria modellate dall’erosione millenaria, circondate da boschi di leccio. Le falesie ospitano il falco pellegrino, mentre nelle zone circostanti si osservano il succiacapre, l’averla piccola e l’upupa, a testimonianza della ricchezza ornitologica dell’area.
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