Vai ai contenuti

Luoghi Sacri in Abruzzo: Castel Manfrino, le gole e gli Eremi del Salinello - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

Luoghi Sacri in Abruzzo: Castel Manfrino, le gole e gli Eremi del Salinello

Info Abruzzo > L'Abruzzo in pillole > Luoghi sacri
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

Castel Manfrino, le gole e gli Eremi del Salinello. Il territorio abruzzese è da sempre permeato da un profondo senso di sacralità, che si manifesta nei luoghi di culto incastonati tra le montagne e le gole selvagge. Tra questi, le Gole del Salinello rappresentano un luogo di rara suggestione, dove natura e spiritualità si fondono in un equilibrio perfetto. Scavate nel tempo dal corso impetuoso del fiume Salinello, queste gole si snodano tra la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli, creando un ambiente mistico e selvaggio, ideale per il raccoglimento e la preghiera. Fin dalla preistoria, l’uomo ha trovato in queste terre un rifugio sicuro e un punto di contatto con il divino. La Grotta di Sant’Angelo, situata a Ripe di Civitella del Tronto, ne è un esempio straordinario: da oltre diecimila anni è considerata un luogo sacro, prima per i culti pagani e poi per il cristianesimo, divenendo meta di pellegrinaggi e celebrazioni. Il suo ambiente raccolto, immerso nel silenzio della natura, evoca un senso di sacralità che attraversa i secoli, testimoniando l’ininterrotta devozione di generazioni di fedeli. Lungo le pendici più alte delle gole, gli eremi si affacciano sul vuoto in posizioni spettacolari, quasi a voler sfidare la gravità. Santa Maria Maddalena, Santa Maria Scalena, San Francesco alle Scalelle e Sant’Angelo in Volturino sono testimonianze di un’epoca in cui la fede si esprimeva attraverso l’isolamento e la meditazione. Quest’ultimo eremo, il più affascinante e remoto, deve il suo nome al latino vultur, avvoltoio, in riferimento ai rapaci che sorvolano maestosamente queste cime. Ancora oggi, questi luoghi conservano il loro potere spirituale, attirando escursionisti e devoti in cerca di pace e contemplazione. Sovrastando le gole con la sua imponenza, Castel Manfrino veglia su questo scenario carico di storia e mistero. Costruito nel 1258 per volontà di Manfredi di Svevia, il castello era un baluardo strategico, ma col tempo è diventato anche simbolo di un legame profondo tra uomo, fede e natura. Le sue rovine, avvolte dalla vegetazione e scolpite dal vento, sembrano custodire il respiro antico di queste terre, dove la spiritualità si mescola alla grandiosità della montagna, creando un’atmosfera unica e senza tempo.I luoghi sacri in Abruzzo:
Castel Manfrino, le gole e gli Eremi del Salinello. Uno dei canyon più spettacolari dell’Appennino è stato scavato dal corso del Salinello tra la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli. Al suo imbocco, la prima meraviglia che custodisce è la grotta Sant’Angelo, a Ripe di Civitella del Tronto, un antro che è sacro ininterrottamente da oltre 10.000 anni. Poi, sulle balze della parte alta del vallone una serie di eremi in posizione impressionante: Santa Maria Maddalena, Santa Maria Scalena, San Francesco alle Scalelle e il più spettacolare di tutti, Sant’Angelo in Volturino (il nome deriva dal latino vultur, “avvoltoio”). A dominare le strettissime gole, ove le acque del Salinello scorrono tumultuose, i ruderi di Castel Manfrino, il maniero eretto nel 1258 per volontà del re svevo Manfredi. Un'emozionante avventura immersi nella natura, tra storia e leggenda, eremi e castelli. Tana a Civitella del Tronto. Per l'Immacolata ce ne andremo in cerca della spiritualità e della solitudine degli eremi... ma non quelli della Maiella! I "Monti Gemelli", per chi le guarda da lontano, hanno un aspetto piuttosto dolce, in contrasto con quanto si osserva addentrandosi nelle gole del salinello: ripide pareti rinserrano l'alveo del fiume, rocce e pinnacoli chiudono in alto la fitta fascia dei boschi. In autunno le gole riprendono a cantare, dopo la secca estiva: è il Salinello che si esibisce in rapide, cascatelle e pozze di acqua trasparente che rispecchiano le pareti intorno. Molte delle numerose grotte che si aprono sulle pareti delle gole furono frequentate fin dal paleolitico; nel periodo medioevale, sotto la spinta del fervore religioso, vi sorsero numerosi luoghi di culto, gli eremi di S. Angelo di Ripe, S. Maria Scalena, San Marco, San Francesco, S. Maria Maddalena, S. Angelo in Volturino e altri meno conosciuti. Secondo una tradizione eremitica di tipo orientale, alcuni di questi hanno una collocazione molto impervia; come nidi d'aquila sono ricavati in piccole cavità sulle pareti delle gole, raggiungibili solo attraverso ripidi e impervi sentieri. Castel Manfrino, le gole e gli Eremi del Salinello

Uno dei canyon più spettacolari dell’Appennino è quello scavato dal fiume Salinello tra la Montagna dei Fiori e la Montagna di Campli. Questo straordinario scenario naturale, caratterizzato da imponenti pareti rocciose e vegetazione selvaggia, custodisce luoghi di profonda sacralità e storia millenaria.
All’imbocco della gola si trova la Grotta di Sant’Angelo, situata a Ripe di Civitella del Tronto. Questo antro sacro è frequentato dall’uomo da oltre 10.000 anni ed è stato, nel tempo, luogo di culto pagano e cristiano. La sua posizione suggestiva e il fascino arcaico ne fanno una delle cavità più significative della regione.
Proseguendo lungo le balze della parte alta del vallone, si incontrano una serie di eremi incastonati nella roccia in posizioni spettacolari. Tra questi, Santa Maria Maddalena, Santa Maria Scalena, San Francesco alle Scalelle e, il più straordinario di tutti, Sant’Angelo in Volturino. Quest’ultimo prende il nome dal latino vultur, che significa "avvoltoio", probabilmente in riferimento ai rapaci che popolano la zona.
A dominare le strette gole, dove il Salinello scorre impetuoso tra pareti vertiginose, si ergono i ruderi di Castel Manfrino. Questo antico maniero fu costruito nel 1258 per volontà del re svevo Manfredi, figlio dell’imperatore Federico II. Oggi, le sue rovine raccontano secoli di storia e si fondono armoniosamente con l’asprezza del paesaggio circostante, regalando ai visitatori una vista mozzafiato sulla vallata.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
---
L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
---
L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
---
Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
---
Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

www.infopointabruzzo.it - Created with WebSite X5
Torna ai contenuti