Vai ai contenuti

La cucina tipica in Provincia di Teramo: Le Olive farcite - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

La cucina tipica in Provincia di Teramo: Le Olive farcite

Info Abruzzo > Enogastronomia > Enogastronomia TE
La cucina abruzzese nella provincia de L'Aquila - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Teramo - Abruzzo
Le olive farcite e fritte, conosciute comunemente come olive ascolane, rappresentano uno dei piatti più iconici della cucina tradizionale italiana, le cui radici affondano nell’antica Roma. Inizialmente utilizzate come alimento base dei legionari romani grazie alla loro alta conservabilità e valore nutritivo, le olive in salamoia divennero simbolo di praticità e gusto. Il termine latino colymbades, che trae origine dal greco e significa “nuotare”, si riferisce al metodo di conservazione mediante immersione in salamoia, un’usanza che proseguì nei secoli, apprezzata anche da figure illustri come Catone, Varrone e Marziale. La loro storia attraversa i secoli, trovando estimatori celebri come Papa Sisto V e Garibaldi, che portò con sé l’amore per questo frutto fino a Caprera. Le prime tracce di olive farcite risalgono al XVII secolo, quando nei piccoli borghi della Val Vibrata venivano riempite con erbe aromatiche e denominate “olive giudee”, poiché svuotate del nocciolo, considerato l’“anima”. Tuttavia, la versione moderna delle olive ascolane nasce nel XIX secolo, nelle case nobili della zona. Qui, per evitare lo spreco della carne in eccedenza donata dai contadini, i cuochi crearono un ripieno da utilizzare per farcire le olive. Questo piatto, divenuto un simbolo di festa, era spesso servito accanto ad altri fritti come crema, verdure in pastella e carne d’agnello, arricchendo le tavole nei momenti di convivialità. La preparazione delle olive ascolane richiede l’uso di olive verdi della varietà “ascolana tenera”, coltivate secondo regole precise stabilite da un Disciplinare che tutela la loro autenticità. Dopo la raccolta manuale tra settembre e ottobre, le olive vengono sottoposte a un processo di deamarizzazione per ridurre il sapore amaro, quindi denocciolate con la tecnica tradizionale del taglio a spirale. Il ripieno, a base di carni bovine, suine e un tocco di pollo o tacchino, è arricchito con parmigiano, noce moscata e chiodi di garofano, amalgamando sapori intensi ed equilibrati. Dopo essere farcite, le olive vengono lasciate riposare, infarinate, passate nell’uovo e nel pangrattato, per poi essere immerse nell’olio bollente. La preparazione tradizionale è un vero e proprio rituale che si tramanda di generazione in generazione. Le massaie marchigiane, custodi della ricetta, si distinguono per l’abilità nel taglio a spirale, considerato imprescindibile per le vere olive ascolane. Questo piatto, che ha conquistato fama internazionale già dal 1875 grazie alla commercializzazione avviata dall’ingegnere Mariano Mazzocchi, è oggi simbolo di artigianalità, storia e sapore. Ogni morso di un’oliva ascolana racconta il passato e l’amore per la terra, rendendolo una delizia senza tempo che unisce tradizione e innovazione.
Olive farcite alla teramana

Contorni a base di carne

5 persone

Il necessario per la preparazione:
  • 40 grosse olive verdi
  • 100 g di carne di maiale
  • 100 g di carne di manzo
  • 100 g di pecorino (meglio se stagionato)
  • 30 g di lardo
  • 2 uova
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 1 pizzico di cannella
  • Salsa di pomodoro (q.b.)
  • Farina (q.b.)
  • Sale e pepe (q.b.)
  • Olio per friggere (q.b.)
  • Fettine di limone (per guarnire)

La preparazione delle olive farcite all’ascolana, un piatto che unisce sapientemente tradizione e territorialità, si basa su ingredienti tipici della cucina abruzzese. Le olive, preferibilmente della varietà ascolana tenera, rappresentano il cuore della ricetta. Questi frutti, coltivati nelle aree collinari della Val Vibrata, si distinguono per la loro polpa carnosa e il sapore dolce, che li rende perfetti per accogliere il ripieno. Il primo passo della preparazione consiste nella denocciolatura delle olive, un’operazione che richiede manualità e precisione, eseguita seguendo il tradizionale taglio a spirale per garantire che la forma del frutto rimanga intatta. Il ripieno è il segreto dell’unicità di questa ricetta. A base di carne bovina, suina e una piccola percentuale di pollo o tacchino, viene insaporito con parmigiano, noce moscata e una lieve nota di chiodi di garofano, spezie che richiamano la tradizione contadina abruzzese. Le carni, cotte a fuoco lento con cura, vengono successivamente tritate finemente e mescolate con il formaggio, creando un impasto morbido e aromatico. Questo composto viene inserito manualmente all’interno delle olive, una ad una, con un gesto paziente che testimonia l’artigianalità del piatto. Una volta farcite, le olive passano alla fase della panatura, un passaggio fondamentale per garantire una consistenza croccante. Ogni oliva viene prima infarinata, poi immersa nell’uovo sbattuto e infine ricoperta di pangrattato. Questa tripla panatura sigilla il ripieno all’interno, mantenendolo morbido durante la cottura e creando quella crosta dorata e friabile che rende le olive farcite irresistibili. La frittura avviene in abbondante olio caldo, rigorosamente extravergine d’oliva, altro elemento distintivo della tradizione abruzzese, che conferisce al piatto un profumo intenso e una leggerezza sorprendente. Le olive farcite, una volta fritte, vengono lasciate riposare brevemente per assestare i sapori e raggiungere la temperatura ideale per essere gustate. Ogni morso racconta una storia di semplicità e ricchezza, unendo la dolcezza della polpa d’oliva, la sapidità del ripieno e la croccantezza della panatura. Questo piatto, pur affondando le radici nella cucina povera, esalta i prodotti tipici della terra abruzzese con una maestria che lo rende un simbolo della tradizione culinaria locale. Le olive farcite all’ascolana continuano a essere protagoniste indiscusse delle tavole festive, portando con sé il sapore autentico della storia e della cultura di una regione.1. Tritare finemente la carne di maiale e manzo. In una padella, scaldare un filo d'olio e soffriggere le carni, aggiungendo un po' di salsa di pomodoro. Cuocere fino a quando la carne è ben rosolata e cotta. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare.

2. In una ciotola, amalgamare le carni cotte con il pecorino grattugiato, il lardo tritato, il pangrattato, le uova sbattute, un po' di brodo (se necessario) e le spezie: noce moscata, cannella, sale e pepe. Mescolare bene fino a ottenere un composto morbido ma compatto.

3. Con un coltello affilato, praticare un'incisione a spirale attorno al nocciolo delle olive e svuotarle delicatamente. Riempirle con il composto preparato, facendo attenzione a non romperle.

4. Passare le olive farcite prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e infine nel pangrattato. Friggere le olive in olio caldo, girandole delicatamente finché non saranno dorate e croccanti. Scolarle su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

5. Servire le olive farcite calde, guarnendo con fettine di limone.

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
---
L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
---
Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
---
Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
---
L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

www.infopointabruzzo.it - Created with WebSite X5
Torna ai contenuti