La fauna in Abruzzo: Il Capodoglio
Le meraviglie > Flora e Fauna > La Fauna in Abruzzo > I Cetacei

La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Mammiferi - cetacei
Il capodoglio (Physeter macrocephalus) è uno dei cetacei più affascinanti e imponenti che popolano le acque del Mediterraneo, e anche nelle acque abruzzesi può occasionalmente essere avvistato, specialmente al largo della costa. Questo maestoso mammifero marino è famoso per la sua enorme testa, che rappresenta circa un terzo della lunghezza totale del corpo, e per il suo ruolo di predatore ai vertici della catena alimentare oceanica. Sebbene il capodoglio non sia una presenza costante nelle acque abruzzesi, il mare Adriatico rappresenta una zona di passaggio per questa specie, che vi si avventura durante le sue migrazioni.
Habitat del Capodoglio nel Mare d'Abruzzo
Il capodoglio preferisce acque profonde e ricche di risorse alimentari. La sua dieta è composta principalmente da calamari, tra cui alcuni dei più grandi e misteriosi, come il calamaro gigante. Nel Mare Adriatico, il capodoglio si spinge nelle acque più profonde al largo della costa abruzzese, dove i fondali possono superare i 200 metri di profondità. A differenza di altre specie di cetacei, che possono avvicinarsi più frequentemente alla costa, il capodoglio tende a frequentare le acque oceaniche più distanti, cercando aree ricche di prede a grande profondità, come la "Fossa dell'Adriatico" e altre zone più profonde.
Le acque dell'Adriatico, anche se non sono tanto profonde come quelle di altre aree marittime, presentano comunque delle zone favorevoli per il capodoglio, in particolare al largo delle coste di Teramo, Pescara e Chieti, dove i fondali si addentrano nel mare aperto. Questi ambienti offrono al capodoglio l'habitat ideale per la caccia e il riposo tra un'immersione e l'altra.
Comportamento del Capodoglio nel Mare d'Abruzzo
Il capodoglio è noto per la sua grande capacità di immergersi in profondità alla ricerca di cibo. È uno dei mammiferi marini che raggiunge le immersioni più profonde, arrivando a oltre 2.000 metri, un'impresa che gli consente di cacciare prede che altri cetacei non riescono ad attaccare. Questo comportamento di immersione profonda è possibile grazie alle sue capacità fisiologiche uniche, che gli permettono di sopravvivere a lunghe immersioni senza subire danni.
Il capodoglio è un animale solitario o che forma piccoli gruppi familiari, spesso composto da una madre con il suo piccolo. Le sue migrazioni seguono i cicli di abbondanza di cibo, che lo portano anche nelle acque abruzzesi, sebbene la sua presenza non sia costante. Durante i periodi di passaggio, può essere avvistato nel Mare Adriatico, specialmente nelle zone dove le acque più profonde incontrano la costa.
Minacce per il Capodoglio nel Mare d'Abruzzo
Il capodoglio, come altri cetacei, affronta diverse minacce derivanti dalle attività umane. Il traffico navale, con il suo inquinamento acustico e il rischio di collisioni, è una delle maggiori preoccupazioni per il capodoglio. Il rumore delle navi può interferire con la sua capacità di comunicare e orientarsi, creando difficoltà nel rilevamento delle prede e nella navigazione.
Inoltre, la pesca industriale, con la cattura accidentale nelle reti, rappresenta un pericolo significativo per il capodoglio. Sebbene la specie preferisca acque più profonde, il rischio di entrare in contatto con attrezzature da pesca o di ingerire rifiuti marini è sempre presente.
L'inquinamento marino, che include sia le plastiche che i contaminanti chimici, è un'altra minaccia crescente per il capodoglio. La plastica può entrare nella catena alimentare marina, e sostanze chimiche tossiche possono compromettere la salute e la riproduzione di questi cetacei.
Conservazione del Capodoglio nel Mare d'Abruzzo
Per proteggere il capodoglio e garantire che continui a frequentare le acque abruzzesi, è fondamentale attuare politiche di conservazione mirate. La creazione e l'estensione di aree marine protette, dove il traffico navale e la pesca sono regolamentati, è una misura efficace per tutelare l'habitat del capodoglio. Inoltre, è importante continuare a monitorare le popolazioni di capodogli nel Mare Adriatico per comprendere meglio i loro movimenti migratori e le loro abitudini alimentari.
La sensibilizzazione del pubblico riguardo alla presenza e alla protezione del capodoglio, insieme all'adozione di pratiche di pesca sostenibili, è cruciale per prevenire incidenti e ridurre le minacce dirette a questa specie. La cooperazione tra istituzioni, organizzazioni ambientaliste e ricercatori è fondamentale per promuovere la conservazione del capodoglio, una delle specie marine più straordinarie.
Conclusione
Il capodoglio è una delle specie di cetacei più maestose e misteriose del mare Adriatico, con la sua presenza nel Mare d'Abruzzo che contribuisce alla ricchezza della biodiversità marina della regione. Sebbene non sia una presenza costante, il suo avvistamento nelle acque più profonde dell'Adriatico rappresenta un segno della salute e della vitalità di questo ecosistema marino. Tuttavia, per garantire la sua protezione, è fondamentale continuare a promuovere politiche di conservazione, monitorare la salute delle popolazioni e sensibilizzare il pubblico sui rischi che i cetacei affrontano, affinché il capodoglio possa continuare a navigare in queste acque anche per le generazioni future.
La fauna in Abruzzo: I Mammiferi | ||
Gli Uccelli | ||
Passeriformi: La Cinciallegra, la Cincia mora, la Cincia dal ciuffo, il Fringuello, il Cardellino, il Verdone, il Lucherino, il Pigliamosche, il Codirosso spazzacamino, la Balia nera, il Merlo, il Tordo bottaccio, il Tordo sassello, il Saltimpalo, la Sterpazzola comune, la Capinera, lo Scricciolo, il Passero domestico, il Passero mattugio, il Passero solitario, la Rondine, il Balestruccio, il Rondone comune. | ||
Le specie migratorie |
Rettili e Anfibi | ||


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina, quella dei “poveri”, fatta di piatti semplici, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese”, i "macceroni alla chitarra" e le "Crispelle mbusse" della provincia di Teramo, e capace di valorizzare sapori con preparazioni...

L'ospitalità in Abruzzo
Da maggio a settembre centinaia di alberghi, pensioni, campeggi, residence, B&B e appartamenti privati sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo un ventaglio di proposte e possibilità, in grado di soddisfare gusti ed esigenze, anche le più esigenti.
Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono davvero notevoli: in grado di sostenere flussi turistici fatti di grandi numeri nei periodi...

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato...

Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, il centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello dell’Aquila e altre di meraviglie sparse in ogni angolo.