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Il Gran Sasso d’Italia (Corno Grande 2.914 m.) - Info Point Regione Abruzzo

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Il Gran Sasso d’Italia (Corno Grande 2.914 m.)

Mare e Monti > I Monti d'Abruzzo
Il Gran Sasso (Corno Grande 2.914 m.)

Il Gran Sasso d'Italia (o semplicemente Gran Sasso) è il massiccio montuoso più alto degli Appennini e dell'Italia peninsulare, situato interamente in Abruzzo, nella dorsale più orientale dell'Appennino abruzzese, al confine fra le province dell'Aquila, Teramo e Pescara.
Composto da diversi gruppi montuosi adiacenti e delimitato dai Monti della Laga a nord-ovest (da cui è separato dall'alta Valle del Vomano e dalla Strada statale 80 del Gran Sasso d'Italia che lo attraversa), il teramano a nord-est, la piana di Assergi e la Conca Aquilana a sud-ovest, la Piana di Navelli e la Valle del Tirino a sud, e le gole di Popoli a sud-est, è un'area ambientale protetta grazie all'istituzione del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Su di esso ricadevano la Comunità montana Gran Sasso e la Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli.
Misura circa 50 km in lunghezza e 15 km in larghezza, con un perimetro di circa 130 km, estendendosi dal Passo delle Capannelle a nord-ovest fino alle gole di Popoli a sud-est. Il massiccio, orientato da nord-ovest a sud-est come la maggior parte dei gruppi montuosi appenninici e preappenninici, ha caratteristiche più aspre di alta montagna. Fa parte della dorsale più orientale dell'Appennino abruzzese insieme alla Maiella, più a sud, ed è costituito da due sottocatene principali parallele in senso longitudinale. La prima, più orientale e aspra, si estende dal Monte Corvo (2.623 m, a nord-ovest) fino al Vado di Sole (a sud-est).
La sottocatena occidentale, meno elevata e aspra, si estende dal Passo delle Capannelle e dal Monte San Franco (2.132 m, a nord-ovest) fino al Monte Capo di Serre (1.771 m, a sud-est). Oltre questa zona centrale, vi è un'ampia area sud-orientale, chiamata dei "contrafforti occidentali", caratterizzata da numerosi rilievi meno elevati, come Monte Ruzza (1.643 m), Monte Bolza (1.904 m), Monte Camarda (1.384 m), Monte Cappucciata (1.802 m), Monte Picca (1.405 m) e molti altri, fino alle gole di Popoli. Le cime maggiori si trovano nella sottocatena settentrionale: il Corno Grande, che comprende quattro vette principali (la vetta orientale di 2.903 m, quella centrale di 2.893 m, il Torrione Cambi di 2.875 m e la vetta occidentale, la più alta, di 2.912 m, che è anche la cima più alta di tutti gli Appennini) e il Corno Piccolo (2.655 m). Incastonato in una conca e protetto dalle quattro vette del Corno Grande si trova il Ghiacciaio del Calderone, il secondo ghiacciaio più meridionale d'Europa.
Il massiccio può essere suddiviso in tre grandi aree latitudinali: la parte settentrionale, dal Passo delle Capannelle al Monte Portella, che include le cime maggiori; la parte centrale, corrispondente all'altopiano di Campo Imperatore con le sue cime; e la parte meridionale, che degrada dolcemente da Campo Imperatore fino alla Valle del Tirino e all'Altopiano di Navelli, con i suoi borghi montani. Nel cuore del massiccio, tra le due sottocatene, si trova il vasto altopiano di Campo Imperatore, e tra le cime maggiori, la conca di Campo Pericoli, insieme a profonde valli che scendono tra le suddette cime (Vallone delle Cornacchie, Valle dell'Inferno, Val Maone, Valle del Rio Arno, Valle del Venacquaro, Valle del Paradiso, Val Chiarino). Dal punto di vista geomorfologico, il massiccio presenta scenari paesaggistici abbastanza diversi e unici tra i due versanti: quello occidentale, verso L'Aquila, è scosceso ma prevalentemente erboso, mentre quello orientale, verso Teramo, è più aspro e roccioso, con un maggiore dislivello.
L'altitudine, la composizione delle rocce e il tipo di erosione a cui è stato soggetto rendono il Gran Sasso la montagna appenninica più simile ai gruppi alpini dolomitici. Grazie alla sua elevazione, che la distingue dalle altre catene appenniniche, il massiccio è ben visibile da tutti i principali gruppi montuosi dell'Appennino centrale e oltre, dal Monte Conero al Gargano, e anche, nelle giornate particolarmente limpide, dai massicci montuosi della Dalmazia (Alpi Dinariche).
I monti d'Abruzzo, il "Tibet d'Europa"!

Le montagne d’Abruzzo, spesso chiamate il "Tibet d’Europa", offrono uno spettacolo naturale di rara bellezza, soprattutto durante l'inverno. Queste cime selvagge e maestose accolgono gli appassionati di sport invernali e avventura, offrendo esperienze emozionanti con paesaggi che possono rivaleggiare con quelli delle Alpi o delle grandi catene montuose del Nord Europa. Il Gran Sasso, con il suo imponente Corno Grande e la vasta distesa di Campo Imperatore, è una delle mete più affascinanti. Qui, gli sciatori, escursionisti e alpinisti possono cimentarsi in itinerari impegnativi tra canaloni, creste e cascate ghiacciate.
In inverno, Campo Imperatore si trasforma in una distesa innevata perfetta per lo sci di fondo, con possibilità di lunghe traversate che ricordano le steppe dell'Asia centrale. Il Gran Sasso, grazie alle sue vette e pareti rocciose come il Corno Grande e il Corno Piccolo, rappresenta anche una sfida per gli arrampicatori e gli scialpinisti, offrendo discese mozzafiato e itinerari fuoripista.
 Oltre al Gran Sasso, la Majella, la "montagna madre", si distingue per le sue faggete incontaminate che si aprono su aspri valloni e sconfinate pietraie. Le escursioni in questa regione sono spesso lunghe e impegnative, ma ricompensano con panorami unici, dove lo sguardo può spaziare dalle alte vette fino al mare Adriatico. In ogni stagione, l’Abruzzo offre ai suoi visitatori un'avventura indimenticabile, immergendoli in un ambiente naturale affascinante e incontaminato.

Abruzzo: la palestra ideale
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra gole, torrenti, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni.
Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano.
Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci montuosi abruzzesi sanno proporre sfide e ambienti di tutto rispetto, sia in estiva che in invernale.
Alpinismo classico, free climbing, scialpinismo trovano in Abruzzo teatri di espressione di ogni...

Abruzzo, un grande Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del grande fascino della “regione verde” d’Italia.

Sci Alpino in Abruzzo
L'Abruzzo offre una vasta rete di stazioni sciistiche distribuite tra le principali catene montuose, come il Gran Sasso, la Majella, il Velino-Sirente, i Monti del Parco Nazionale d'Abruzzo, le Cinquemiglia, e i Monti Carseolani e Simbruini. Queste località sono ben attrezzate per accogliere appassionati di tutti i livelli, dagli sciatori più esperti a quelli alle prime armi, con una particolare attenzione alle esigenze delle famiglie e dei gruppi.
Le principali stazioni sciistiche della regione includono località come Roccaraso, Campo Felice, Ovindoli, Pescasseroli e Passo Lanciano, che offrono una varietà di piste da sci alpino e snowboard. Ma l’Abruzzo non è solo discesa: chi ama lo sci di fondo trova numerosi anelli battuti, mentre gli appassionati di scialpinismo possono esplorare itinerari più remoti e impegnativi sulle cime più alte dell'Appennino.
 Questa regione offre dunque un panorama invernale variegato...

I parchi in Abruzzo
Fra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di Parchi naturali: un primato che fa dell’Abruzzo la maggiore area naturalistica d’Europa, vera “antologia del paesaggio euromediterraneo”, e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”, con oltre un terzo del proprio territorio vincolato alla protezione dell’ambiente.
Questa caratteristica si basa sul territorio prevalentemente montuoso della regione (pur se essa si affaccia sull’Adriatico con ben 130 chilometri di costa), con paesaggi ed ecosistemi che variano – a seconda della quota – da ambienti tipicamente mediterranei a scenari francamente alpini.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
Questa poderosa bancata...
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