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L’Oasi del WWF Italia delle Gole del sagittario - Info Point Regione Abruzzo

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L’Oasi del WWF Italia delle Gole del sagittario

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Le Gole del Sagittario: un gioiello naturale abruzzese: Situata in Abruzzo, l’area protetta delle Gole del Sagittario si estende dai 500 metri sul livello del mare, a valle dell’abitato di Anversa degli Abruzzi (provincia dell’Aquila), fino ai pascoli d’altura compresi tra Pizzo Marcello e la zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, a circa 1.500 metri di quota. Questo straordinario territorio segue il corso del fiume Sagittario, che ha modellato il paesaggio con la sua millenaria azione erosiva. Confini e biodiversità: Sul versante orientale, la riserva confina con l’area protetta del Genzana-Alto Gizio, una zona particolarmente significativa dal punto di vista faunistico. Qui sono stati rilevati i principali segni di presenza dell’orso marsicano al di fuori dei confini del Parco Nazionale, confermando l’importanza delle Gole del Sagittario come corridoio ecologico e habitat naturale di pregio. Un paesaggio che incanta: La bellezza suggestiva delle gole ha incantato viaggiatori e studiosi sin dal XIX secolo, affascinati soprattutto dalla scenografica alternanza di pareti rocciose, boschi e corsi d’acqua. La Riserva comprende una straordinaria varietà di ambienti naturali, ma a dominare il paesaggio sono le spettacolari gole calcaree, profondamente incise dall’erosione e custodi di un ecosistema ricco e diversificato.L’Oasi del WWF Italia delle Gole del Sagittario

Info e caratteristiche della riserva:
- Tipologia: Riserva Naturale Regionale del WWF Gole del Sagittario
- Istituita: L.R. n. 16 del 22.2.1997
- Comuni all’interno della riserva: Anversa degli Abruzzi (Aq)
- Gestione: Comune di Anversa degli Abruzzi con affidamento al WWF Abruzzo
- Superficie complessiva: 354 ha
- Contatti: +39 0864.49587
- Info: Piazza Roma, 10 - 67030 Anversa degli Abruzzi (Aq)

La Riserva Naturale Regionale Gole del Sagittario è una delle oasi più affascinanti d'Abruzzo, istituita dal WWF nel 1991. Situata nel comune di Anversa degli Abruzzi (Aq) e protetta su circa 450 ettari tra i 500 e i 1.500 metri di altitudine, quest’area presenta una biodiversità e una varietà di ambienti naturali straordinaria, rappresentando un importante habitat per molte specie.

La Fauna nella riserva naturale delle Gole del Sagittario. Tra gli abitanti simbolo dell'oasi, spicca il Picchio muraiolo, facilmente avvistabile lungo le pareti rocciose delle gole. L’avifauna della riserva è ricca e variegata: oltre al Picchio muraiolo, sono presenti specie iconiche come l’Aquila reale, il Falco pellegrino, il Gracchio, il Merlo acquaiolo e la Ballerina gialla. Tra i mammiferi, è possibile incontrare il Lupo appenninico, il Cervo e, occasionalmente, l’Orso marsicano.

La Flora nella riserva naturale delle Gole del Sagittario. In Abruzzo, la Riserva Naturale Regionale del WWF Gole del Sagittario custodisce una flora straordinariamente ricca e diversificata, favorita dalla varietà di ambienti che spaziano dalle gole calcaree ai pascoli d’altura, dai boschi ombrosi alle rupi soleggiate. All’interno della riserva si incontrano numerose specie vegetali di pregio, alcune delle quali rare o endemiche dell’Appennino centrale, come la stella alpina dell’Appennino, la genziana dinarica e il timo. L’alternarsi di microclimi e l’escursione altimetrica, che va dai 500 ai 1.500 metri, favoriscono la presenza sia di piante mediterranee, come il leccio, l'erica e l'orniello che di specie tipiche degli ambienti montani. In primavera e in estate, il paesaggio si colora di fioriture spontanee, che non solo arricchiscono la biodiversità ma offrono rifugio e nutrimento a numerosi insetti impollinatori, rendendo la riserva un vero scrigno di bellezza botanica.

Ambienti Naturali e Percorsi Didattici. La riserva include ambienti di grande valore naturale: dalle spettacolari pareti verticali delle gole al fresco bosco delle sorgenti del Cavuto, un’area attrezzata anche per picnic. Qui è stato recuperato un antico mulino che ospita un Museo dedicato alla flora e fauna locale, oltre a un Orto botanico e un arboreto creati per la protezione di piante da frutto locali in via di estinzione.
Inoltre, la riserva offre una rete di sentieri segnalati di difficoltà varia. Tra i progetti in corso vi è il Sentiero dei Cinque Sensi, un percorso accessibile ai disabili con cartellonistica in braille che permetterà ai non vedenti di esplorare l'orto botanico e la riserva.

Accessibilità e Come Raggiungere la Riserva. La riserva è ben collegata: è accessibile in treno dalla stazione Anversa-Villalago-Scanno sulla linea ferroviaria Roma-Pescara, oppure in auto dall’uscita Cocullo della A25.
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Le numerose aree naturali protette dell'Abruzzo rappresentano uno dei principali fattori di sviluppo turistico della regione. Oltre a ospitare tre dei più importanti parchi nazionali d'Italia, l'Abruzzo si colloca al primo posto in Italia per percentuale di superficie protetta, pari al 37% del territorio regionale.
Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è stato istituito nel 1923. Si estende principalmente (circa tre quarti) nella provincia dell'Aquila in Abruzzo, mentre la restante parte si trova nella provincia di Frosinone, nel Lazio, e in quella di Isernia, in Molise. La direzione del parco ha sede a Pescasseroli. Il Parco Nazionale d'Abruzzo è il più antico parco degli Appennini e ha svolto un ruolo fondamentale nella conservazione di alcune delle più importanti specie faunistiche italiane, come il lupo, il camoscio d'Abruzzo e l'orso bruno marsicano. Circa due terzi della superficie del parco sono coperti da boschi di faggio. A quote più elevate, nelle aree rocciose, crescono i pini mughi, una specie poco comune negli Appennini. Altre specie caratteristiche del parco includono il cervo, il capriolo, il cinghiale e il picchio di Lilford.
Il parco si estende su una superficie di circa 201.400 ettari, su un territorio prevalentemente montuoso, e comprende le province di Teramo, Rieti, L'Aquila e Pescara. L'importanza dell'area è cresciuta negli ultimi decenni, grazie alle reintroduzioni di esemplari di camoscio d'Abruzzo e alla recente ricolonizzazione del lupo appenninico, entrambe specie originarie del Parco Nazionale d'Abruzzo. Tuttavia, l’ambiente ha subito un degrado significativo a causa della costruzione del traforo del Gran Sasso e dei laboratori scientifici vicini, che hanno contribuito all'abbassamento della falda acquifera dell'intero sistema montuoso. I Monti della Laga ospitano anche importanti presenze floristiche.
Il Parco Nazionale della Maiella, istituito nel 1991, è uno dei tre parchi nazionali dell'Abruzzo e si estende tra le province dell'Aquila e di Chieti. La vetta più alta del parco è il Monte Amaro, che raggiunge i 2.793 metri. Nel parco sono state censite oltre 1.700 specie vegetali, pari a circa un terzo dell'intera flora italiana; alcune di queste sono state identificate per la prima volta dai botanici proprio in quest'area (spesso come endemismi), come l'Aquilegia majellensis e la Gentiana magellensis. Le specie animali censite superano le 150, tra cui spicca il piviere tortolino.


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