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La cucina tipica in Provincia di Chieti: La Zuppa di ceci e castagne - Info Point Regione Abruzzo

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La cucina tipica in Provincia di Chieti: La Zuppa di ceci e castagne

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La cucina abruzzese nella provincia di Chieti - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia di Chieti - Abruzzo
La zuppa di ceci e castagne all'abruzzese è uno dei piatti più antichi della tradizione montanara d’Abruzzo. Viene preparata tradizionalmente la Vigilia di Natale o in altre occasioni speciali, ma è un piatto che si può gustare da ottobre in avanti, periodo in cui gli ingredienti sono più facilmente reperibili. La ricetta è di straordinaria semplicità, ma il risultato è ricco di sapore e di storia. Per prepararla, bisogna portare ad ebollizione i ceci, che vengono aggiunti insieme agli altri ingredienti. Le castagne vengono aggiunte per ultime, in modo da farne rimanere alcune a pezzetti, creando una consistenza rustica e saporita. La combinazione dei legumi con il sapore dolce e delicato delle castagne dà vita a un piatto dal gusto unico e avvolgente, perfetto per i giorni freddi. In base ai gusti, si può arricchire la zuppa con alcune aggiunte come le lazzarette (sajettine o cazzarelle), oppure con prosciutto o altri salumi per darle un tocco in più di sapore. Questo piatto tradizionale si accompagna splendidamente con crostini di pane fritto, che ne esaltano ulteriormente il gusto e la consistenza. La “zuppa di ceci e castagne all’abruzzese” è un piatto che racconta la storia e la cultura della montagna abruzzese, unisce ingredienti semplici ma ricchi di significato, e offre un’esperienza gastronomica che sa di tradizione e calore. Un piatto che, sebbene rustico, non perde mai la sua eleganza, diventando una prelibatezza che attraversa generazioni.
Zuppa di ceci e castagne

Primi piatti a base di legumi

4 persone

Ricetta della Zuppa di Ceci e Castagne
La zuppa di ceci e castagne è un piatto tradizionale della cucina abruzzese, in particolare della provincia di Chieti, che unisce i sapori rustici e nutrienti dei legumi e dei frutti della terra. Questo piatto ricco e sostanzioso è perfetto per i mesi più freddi, quando i legumi e le castagne sono di stagione. La combinazione di ceci e castagne dà vita a una zuppa dal gusto dolce e leggermente terroso, con un tocco di rusticità che sa di tradizione.

Il necessario per la preparazione:
  • 300 g di ceci secchi
  • 200 g di castagne
  • 1 cipolla
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 foglia di alloro
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Sale e pepe q.b.
  • Brodo vegetale o acqua q.b.

Per preparare la zuppa di ceci e castagne, iniziate mettendo i ceci secchi a bagno in acqua per almeno 12 ore, in modo che si ammorbidiscano e cuociano più facilmente. Nel frattempo, preparate le castagne, incidendole con un coltello e sbollentandole per qualche minuto in acqua bollente. Dopo averle scolate, rimuovete la buccia esterna e la pellicina interna. In una pentola capiente, scaldate un filo di olio extravergine d'oliva e fate soffriggere la cipolla tritata e l’aglio schiacciato fino a che non diventino dorati, sprigionando il loro aroma. Quando il soffritto è pronto, aggiungete i ceci scolati e le castagne pelate. Mescolate bene per far insaporire gli ingredienti nel soffritto. A questo punto, versate il brodo vegetale caldo o, se preferite, dell’acqua, fino a coprire completamente i legumi e le castagne. Aggiungete anche il rametto di rosmarino e la foglia di alloro per arricchire il piatto con un profumo aromatico. Fate cuocere a fuoco lento per circa un'ora e mezza, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo brodo o acqua se necessario per mantenere la zuppa morbida. Mentre la zuppa cuoce, i ceci diventeranno teneri e le castagne si ammorbidiranno, rilasciando i loro succhi dolci nel brodo, che acquisirà una consistenza ricca e saporita. A metà cottura, aggiustate di sale e pepe a piacere per equilibrare i sapori. Durante la cottura, assicuratevi che la zuppa non diventi troppo densa; se necessario, aggiungete un po’ di brodo per raggiungere la consistenza desiderata. Una volta che la zuppa è pronta, rimuovete il rametto di rosmarino e la foglia di alloro. Servite la zuppa calda, completando con un filo di olio extravergine d’oliva a crudo per un tocco di freschezza. La zuppa di ceci e castagne è un piatto perfetto per i mesi più freddi, che racchiude il sapore rustico e accogliente della cucina tradizionale abruzzese, ideale per un pranzo nutriente e confortante.Per preparare la zuppa di ceci e castagne, inizia mettendo i ceci a bagno in acqua per almeno 12 ore, in modo che si ammorbidiscano. Nel frattempo, incidete le castagne con un coltello e sbollentatele per qualche minuto in acqua bollente. Poi, pelatele, rimuovendo la buccia e la pellicina interna. In una pentola capiente, versate un filo di olio extravergine d’oliva e soffriggete la cipolla tritata e l'aglio schiacciato fino a che non diventino dorati. Aggiungere quindi i ceci scolati e le castagne pelate, mescolando bene per far insaporire gli ingredienti.
A questo punto, aggiungete il rametto di rosmarino, la foglia di alloro e coprite il tutto con brodo vegetale caldo o acqua. Lasciate cuocere la zuppa per circa un’ora e mezza, o fino a quando i ceci non saranno teneri. Durante la cottura, aggiungete eventualmente altro brodo o acqua per mantenere la consistenza desiderata. A metà cottura, aggiustate di sale e pepe. Una volta che la zuppa è pronta, togliete il rametto di rosmarino e la foglia di alloro e servite la zuppa calda, con un filo di olio extravergine d'oliva a crudo per un tocco di freschezza.
La zuppa di ceci e castagne è un piatto che esprime i sapori autentici della cucina rustica abruzzese, perfetto per essere gustato nelle fredde giornate invernali. La dolcezza delle castagne si fonde magnificamente con la ricchezza dei ceci, creando un piatto nutriente e confortante.

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

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