Vai ai contenuti

Oasi, Parchi territoriali e biotopi in Abruzzo - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

Oasi, Parchi territoriali e biotopi in Abruzzo

Info Abruzzo > I Parchi in Abruzzo > Parchi territoriali
Oasi, Parchi territoriali e biotopi in Abruzzo

L'Abruzzo, regione ricca di biodiversità, dimostra con la propria realtà e con le scelte a favore dell’ambiente che è possibile far coesistere uno straordinario patrimonio naturalistico con una presenza umana costante, dinamica e non distruttiva.

Parchi Regionali, Riserve e Oasi Naturalistiche  
Il Parco regionale Sirente-Velino, insieme a oltre 44 aree protette, di cui 38 riserve naturali, rende l'Abruzzo un eccezionale laboratorio biologico per la conservazione della natura e degli ecosistemi. Questo posiziona la regione all'avanguardia a livello internazionale, grazie alla capacità di coniugare tutela ambientale e sviluppo economico attraverso scelte coraggiose e lungimiranti.
L'Abruzzo ospita tre Parchi Nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, storicamente importante, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale della Majella, istituiti più recentemente. A questi si aggiunge il Parco regionale Sirente-Velino e oltre 30 riserve e oasi naturalistiche, gestite dai Comuni, dal Corpo Forestale dello Stato e da associazioni ambientaliste. Con circa il 30% del territorio sottoposto a tutela, l'Abruzzo è conosciuto come la "Regione dei Parchi".
In Abruzzo, la natura si manifesta in tutta la sua varietà attraverso un fitto mosaico di oasi, parchi territoriali e biotopi. Questi ambienti protetti rappresentano veri e propri scrigni di biodiversità, spesso incastonati tra montagne, colline e vallate attraversate da fiumi cristallini. Le oasi, come quelle gestite dal WWF o da enti locali, offrono rifugio a specie rare di flora e fauna e sono spesso luoghi ideali per attività educative e di osservazione naturalistica. I parchi territoriali, invece, si configurano come aree che coniugano la tutela del paesaggio con la valorizzazione delle attività agricole, artigianali e culturali delle comunità locali, rappresentando un modello di convivenza equilibrata tra uomo e ambiente. I biotopi, piccoli ambienti di particolare pregio ecologico, completano il quadro della rete di aree protette regionali, conservando habitat delicati e spesso unici nel loro genere. Tra zone umide, boschi planiziali, sorgenti e torbiere, queste realtà contribuiscono in modo significativo alla salvaguardia della biodiversità abruzzese. La loro presenza è il segno tangibile di un impegno costante nella protezione del patrimonio naturale, offrendo anche ai visitatori la possibilità di scoprire un Abruzzo meno conosciuto ma ricco di fascino, dove la natura è protagonista e custode di un equilibrio millenario.Oasi, Parchi territoriali e biotopi in Abruzzo

Le Gole del Salinello, situate nella provincia di Teramo in Abruzzo, rappresentano uno scenario naturale di straordinaria bellezza, dove il fiume Salinello si fa strada tra alte pareti rocciose e una vegetazione rigogliosa, creando paesaggi suggestivi di canyon e forre profonde. Questo angolo incontaminato si trova nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e offre percorsi immersi nel verde, tra sentieri che si affacciano su panorami mozzafiato e angoli di natura selvaggia che conservano intatto il fascino dell’Appennino abruzzese. Le Gole del Salinello sono un rifugio per numerose specie animali e vegetali, un luogo dove il contatto diretto con la natura permette di riscoprire il ritmo lento e autentico del territorio, tra il suono dell’acqua che scorre e la quiete dei boschi circostanti. Gole del Salinello - Le Gole del Salinello si aprono tra spettacolari pareti rocciose e grotte nascoste, in un paesaggio dove natura selvaggia e archeologia si fondono.

Voltigno e la Valle d'Angri, situate nella provincia di Pescara in Abruzzo, sono aree di grande interesse naturalistico inserite nel contesto del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove il paesaggio si apre tra dolci altopiani e valli boschive ricche di biodiversità. Questi territori, caratterizzati da una vegetazione rigogliosa e da formazioni geologiche suggestive, offrono un ambiente ideale per escursioni e osservazioni naturalistiche, con percorsi che attraversano boschi di faggio, prati e sorgenti, creando un equilibrio armonioso tra natura e tradizione rurale. La Valle d'Angri, in particolare, si distingue per la presenza di antichi insediamenti e testimonianze storiche che raccontano il legame profondo tra uomo e territorio, mentre Voltigno si presenta come un luogo di quiete e contemplazione immerso nella bellezza dell’Appennino abruzzese. Voltigno e Valle d'Angri - Il Voltigno e la Valle d’Angri offrono ampie praterie d’altitudine, faggete secolari e habitat ideali per cervi, lupi e aquile reali.
Il Corno Grande di Pietracamela, nella provincia di Teramo, è la vetta più alta dell’Appennino e dell’intero territorio abruzzese, simbolo imponente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che domina con la sua maestosità un paesaggio fatto di crinali rocciosi, ghiacciai e vallate incontaminate. Questo monte, meta ambita per escursionisti e alpinisti, rappresenta una sfida affascinante e un luogo dove la natura si mostra nella sua forma più pura e selvaggia, con panorami spettacolari che si estendono fino al mare Adriatico nelle giornate limpide. Intorno al Corno Grande, il territorio di Pietracamela custodisce tradizioni antiche e un patrimonio ambientale di straordinaria ricchezza, dove la flora alpina si alterna a specie rare e gli ambienti naturali si conservano grazie a un equilibrio delicato tra uomo e natura. Corno Grande di Pietracamela - Il Corno Grande di Pietracamela domina il paesaggio con la sua imponenza, tra ghiaioni, pareti verticali e specie alpine rare.

La Valle del fiume Foro, situata nella provincia di Chieti in Abruzzo, si estende lungo il corso di un fiume che attraversa un territorio ricco di boschi, gole e sorgenti, caratterizzato da un ambiente naturale di grande valore all’interno del Parco Nazionale della Majella. Questo paesaggio suggestivo si distingue per la varietà della sua flora e fauna, che prosperano in un contesto di tranquillità e protezione, dove l’acqua limpida del Foro scorre tra pareti rocciose e radure verdeggianti. La valle rappresenta un angolo di natura incontaminata, dove il silenzio e la bellezza dei luoghi invitano a passeggiate immerse nel verde, offrendo al visitatore un’esperienza autentica e profonda nel cuore dell’Abruzzo più selvaggio e genuino. Valle del fiume Foro - La Valle del fiume Foro si snoda tra boschi, radure e corsi d’acqua limpidi, offrendo un rifugio a una ricca biodiversità e percorsi naturalistici.
La Majella Orientale, situata nella provincia di Chieti in Abruzzo, rappresenta una delle zone più affascinanti e selvagge del Parco Nazionale della Majella, caratterizzata da paesaggi montani imponenti, gole profonde e una natura rigogliosa che si estende tra boschi di faggio, prati d’alta quota e pareti rocciose. Questo territorio conserva un patrimonio naturale di straordinaria ricchezza, dove la biodiversità si manifesta attraverso la presenza di specie animali rare e una vegetazione variegata che si adatta ai diversi microclimi. La Majella Orientale è anche custode di antichi sentieri e testimonianze storiche, come eremi e piccoli borghi che raccontano il rapporto millenario tra uomo e montagna, offrendo così ai visitatori un’esperienza unica di contatto con un ambiente autentico e suggestivo, immerso nella quiete e nella maestosità dell’Appennino abruzzese. Majella Orientale - La Majella Orientale si distingue per la sua aspra bellezza, con profonde vallate, eremi rupestri e ambienti montani di grande valore ecologico.
Le altre Riserve e Oasi Naturali
Il sistema regionale delle aree protette è completato da oltre 30 Oasi e Riserve Naturali, alcune site all’interno dei Parchi ma molte altre al di fuori di questi.

Le altre Aree Protette della provincia dell’Aquila
Il comune di Morino, in valle Roveto, ospita la spettacolare Riserva Naturale di Zompo lo Schioppo con oltre 1000 ettari di faggeta d’alto fusto e la più bella cascata d’Abruzzo, che precipita da una rupe alta 80 metri in uno scenario di rara bellezza. La fauna include l’orso, il lupo, il gufo reale e il falco pellegrino.
Molto interessante il piccolo ma spettacolare Museo/Centro Visita, che accoglie ogni anno molte migliaia di visitatori e scolari.
La Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca, nel comune di Carsoli, protegge il particolare e per certi versi unico ambiente carsico locale, che comprende la grotta di Pietrasecca e la grotta grande del Cervo, celebre per i suoi ritrovamenti archeologici e paleontologici e per la straordinaria bellezza delle sue concrezioni candide, di varia forma e struttura, che frastagliano i 400 metri di galleria.
Il comune di Anversa degli Abruzzi ospita la meravigliosa Oasi WWF delle Gole del Sagittario, che protegge le lunghe e spettacolari gole, dalla tipica sezione a V, scavate e modellate in milioni di anni dall’azione erosiva delle acque del fiume Cavuto.
Tutte le specie di mammiferi (tranne il camoscio) e di uccelli tipiche della fauna appenninica sono presenti nell’oasi, in particolare l’aquila reale, il falco pellegrino, il picchio muraiolo, il gracchio corallino. Infine alle porte di Tempèra, frazione dell’Aquila, si trova il Parco Territoriale delle Sorgenti del Vera, istituito a tutela di una limpidissima risorgenza che ospita rare specie di alghe. Circondate da pioppi e salici secolari, le acque sono frequentate dal martin pescatore, dall’airone cenerino e dal merlo acquaiolo.

Le altre Aree Protette della provincia di Chieti
In provincia di Chieti troviamo la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Serranella, alla confluenza dei fiumi Sangro ed Aventino. Il nucleo principale è costituito da un invaso artificiale con acqua poco profonda, notevolmente ricca di avifauna (vi sono state censite oltre 200 specie!): ospita vere e proprie rarità come l’airone bianco maggiore, la cicogna nera, il fenicottero.
Nei comuni di Rosello e di Agnone, che è in Molise, c’è l’Oasi WWF dell’Abetina di Rosello che tutela uno degli ultimi boschi misti con abete bianco ancora presenti in Abruzzo, popolato dal lupo, dal gatto selvatico, dal capriolo e dal picchio nero.
Nel comune di Orsogna il piccolo Parco Territoriale dell’Annunziata, tutela un profondo vallone con un fitto bosco di leccio, roverella e alloro, popolato da uccelli e piccoli mammiferi.
A Torino di Sangro il Biotopo delle leccete litoranee tutela l’ultimo bosco spontaneo del litorale abruzzese, composto da roverella e cerro cui si associano il carpino orientale, l’olmo, il leccio e le specie della macchia mediterranea.
Il vicino Biotopo del bosco di Don Venanzio, in comune di Pollutri, custodisce invece un suggestivo bosco ripariale di frassino, pioppo e farnia. L’unica riserva marina sulla costa abruzzese è, a nord di Vasto, il delicato ambiente a falesia, dune e spiaggia sabbiosa tutelato dalla Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci (o Punta d’Erce).

Le altre Aree Protette della provincia di Pescara
Nei pressi di Popoli la Riserva Naturale delle Sorgenti del Pescara tutela una straordinaria e imponente risorgenza, che forma un vero e proprio laghetto, limpido e cristallino, circondato da boschi e canneti. Percorrendo il sentiero che lo costeggia si rimane stupiti dal numero di sorgenti, spesso affioranti con polle: se ne contano più di 60. L’acqua proviene direttamente dal Gran Sasso, dal grande acquifero di Campo Imperatore, e dopo un percorso sotterraneo di circa 30 chilometri riaffiora nella Riserva. Nei suoi circa 50 ettari, fra i fitti canneti e le molte specie acquatiche come il ranuncolo d’acqua, la brasca di laguna, il giaggiolo d’acqua e il giglio d’acqua, vivono oltre 100 specie di uccelli acquatici fra stanziali e di passo, come l’airone cenerino, la folaga, la gallinella d’acqua, il martin pescatore. A pochi chilometri dal centro storico di Penne, sul lago artificiale realizzato negli anni ’60 per scopi irrigui, è stata istituita la Riserva Naturale e Oasi WWF del Lago di Penne, una delle zone umide più frequentate dagli uccelli di passo durante il periodo delle migrazioni. La Riserva, che ai boschi di roverella sulle pendici dell’invaso contrappone saliceti e pioppeti lungo le sponde, ospita la nitticora, l’airone rosso, il falco pescatore. Se ci si sposta più sulla costa tra Pescara e Montesilvano (nei cui comuni è compresa), una piccola striscia litoranea di pini, quasi esclusivamente pini d’Aleppo, lunga tre chilometri e larga 50 metri è la Riserva della Pineta di Santa Filomena, istituita per preservare ciò che rimaneva, dopo l’assalto del cemento, dell’antica pineta che invece si affacciava direttamente sul mare ed era molto più estesa. A Pescara un analogo provvedimento di tutela ha istituito la Riserva Naturale della Pineta dannunziana, un vero e proprio polmone verde nel cuore della città. Una delle anse del fiume Fino, pochi chilometri prima di unirsi al Tavo, costituisce il Parco Territoriale attrezzato di Città Sant’Angelo, una piccola area umida frequentata da numerose specie di uccelli. Il Parco Territoriale attrezzato di Vicoli è posto a salvaguardia dei pendii tra il centro storico e il corso del fiume Nora. Protegge un bosco di roverella, acero campestre e robinia e varie specie rare di uccelli. Infine a Scafa, tra la Majella e il Morrone, il Parco Territoriale attrezzato delle Sorgenti Sulfuree del Lavino tutela un ambiente davvero particolare, nel quale pioppi e salici contornano spettacolari pozze d’acqua sulfurea risorgente dallo splendido color turchese, grazie a particolari alghe verdi ed azzurre che ricoprono i fondali. Ospita una fauna davvero interessante: gallinelle d’acqua, usignoli di fiume, picchi verdi, ballerine gialle e martin pescatore, insieme a piccoli mammiferi come ricci, donnole, faine e tassi.

Le altre Aree Protette della provincia di Teramo
La Riserva Naturale di Castel Cerreto si trova nel comune di Penna Sant’Andrea e tutela un bosco di cerro, roverella e carpino nero, oltre a parecchie specie di arbusti tra cui la ginestra, il ginepro, il biancospino, il pungitopo. La fauna comprende uccelli rari come il barbagianni, lo sparviero, il picchio verde, mentre tra i mammiferi sono comuni la donnola, la faina, la volpe, la lepre, il ghiro, il cinghiale, lo scoiattolo e il riccio. Ad Atri lo scenario suggestivo dei suoi calanchi, derivanti dall’erosione di un particolare tipo di argille, è protetto dalla Riserva Naturale dei Calanchi di Atri. La scarsa vegetazione include specie tipiche di climi desertici come il cappero, il carciofo selvatico, la liquirizia. Lungo i piccoli corsi d’acqua sono diffusi il granchio di fiume e la puzzola, oltre alle onnipresenti volpi; uno degli ospiti più particolari dei calanchi è però senza dubbio l’istrice. Il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Fiumetto, nel comune di Colledara, tutela il letto del torrente caratterizzato da cascatelle e vegetazione di sponda, circondato da boschi di roverella, farnia, salice e pioppo e frequentato dalla puzzola, dal tasso e da molte specie di uccelli. Infine nel tratto medio del fiume Vomano, uno dei fiumi più importanti della provincia di Teramo, alimentato dalle acque del Gran Sasso e della Laga, nel territorio del comune di Montorio al Vomano ha sede il Parco Territoriale attrezzato del Fiume Vomano, il più esteso tra le aree protette abruzzesi di questo tipo. Il fiume in questo punto scorre tra alte pareti di arenaria, scavate dalla lenta azione erosiva delle acque, e boschi di leccio. Sulle pareti nidifica il falco pellegrino, mentre nelle aree ai lati di esse troviamo il succiacapre, l’averla piccola e l’upupa.

Abruzzo, un Museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio.
Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione.
I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti archeologici e degli eremi, la nascita di piccoli e grandi musei e dei nuovi centri visitatori dei Parchi, fanno sì che l’elenco delle cose da vedere si allunghi ogni anno.
Anche questo fa parte del...

I Parchi in Abruzzo
Fra le regioni italiane, l’Abruzzo è quella con la maggior presenza di Parchi naturali: un primato che fa dell’Abruzzo la maggiore area naturalistica d’Europa, vera “antologia del paesaggio euromediterraneo”, e che proietta la regione in un ruolo di leader assoluto nel campo del “turismo verde”, con oltre un terzo del proprio territorio vincolato alla protezione dell’ambiente.
L’Abruzzo ha i massicci montuosi più grandi ed elevati dell’intero Appennino, con cime che sfiorano i tremila metri e con due terzi della superficie regionale posti al di sopra dei 750 metri di quota.
Questa poderosa bancata montuosa si spinge fino a poche decine di chilometri dalla costa, sulla quale le cime più alte si affacciano come una spettacolare balconata; il resto del territorio è occupato dai contrafforti collinari, che digradano dolcemente verso...

L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.
Quel che sorprende il visitatore alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel breve volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette e che spesso ambienti naturali selvaggi...

L'enogastronomia in Abruzzo
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle; “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne e aree protette- ma non per questo meno importante, la cucina marinara, che lungo i centotrenta chilometri di costa declina la varietà del pescato con semplicità e sapore, sposando il patrimonio di ortaggi e verdure delle colline a ridosso della costa.
www.infopointabruzzo.it - Created with WebSite X5
Torna ai contenuti