La fauna in Abruzzo: L'Occhiotto
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La biodiversità è davvero sorprendente, e in effetti le specie animali spesso meno visibili o meno note tendono a essere oscurate da quelle che sono più iconiche. In Abruzzo, così come nelle grandi savane africane, molte specie rare o peculiari si trovano in secondo piano, come il caso degli orsi marsicani, dei lupi appenninici e delle aquile reali, che dominano l'immaginario collettivo. Questo fenomeno fa sì che animali meno conosciuti ma straordinari, come il capovaccaio o il gatto selvatico europeo, rimangano quasi invisibili agli occhi di molti, nonostante la loro bellezza e unicità.
Abruzzo ospita anche altre specie peculiari di rettili, anfibi e insetti, che abitano ecosistemi unici come le faggete vetuste, patrimonio dell'UNESCO, o le aree umide e montane. È un esempio di come la diversità ecologica non si concentri solo su specie emblematiche ma includa una varietà di esseri viventi che costituiscono un patrimonio naturale eccezionale.

Categoria: Uccelli – Specie migratorie
L'Occhiotto (Nyroca ferruginea), anche noto come “Aythya nyroca” o Moriglione Ferruginoso, è un'anatra migratoria di media grandezza, famosa per il piumaggio castano e gli occhi chiari che risaltano sul corpo scuro. Questo uccello è relativamente raro in Italia, ma in Abruzzo si può osservare soprattutto durante i periodi di migrazione, quando trova rifugio e riposo in zone umide, laghi, stagni e bacini artificiali della regione.
L'Occhiotto è strettamente legato agli habitat acquatici d’acqua dolce con abbondante vegetazione, poiché preferisce aree tranquille e ricche di piante sommerse che offrono cibo e protezione. In Abruzzo, i siti di avvistamento più comuni includono la Riserva Naturale di Punta Aderci, il Lago di Bomba e la Foce del Fiume Sangro, dove queste zone umide gli forniscono condizioni ideali per l'alimentazione e la nidificazione durante la migrazione.
La presenza dell’Occhiotto in Abruzzo rappresenta un segnale positivo per la biodiversità della regione e un'attrazione speciale per gli appassionati di birdwatching. Essendo una specie protetta a livello europeo, la sua tutela richiede una gestione sostenibile delle zone umide, la conservazione della vegetazione acquatica e un’attenta limitazione delle attività antropiche. Preservare questi ambienti significa garantire che l'Occhiotto e altre specie rare possano continuare a visitare e arricchire l’ecosistema abruzzese, contribuendo alla diversità e alla ricchezza naturale della regione.
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