L’Artigianato in Abruzzo: Lavorazione del rame e dello stagno
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La cultura e le tradizioni locali nell'artigianato in Abruzzo


La lavorazione del rame e dello stagno è una tradizione artigianale molto diffusa nei borghi montani dell'Abruzzo, che affonda le sue radici nella vita quotidiana delle comunità rurali. Da secoli, gli artigiani locali si dedicano alla creazione di pentole, tegami e utensili da cucina, che erano indispensabili per la preparazione dei pasti. Il rame, materiale duttile e resistente, è stato scelto per la sua capacità di condurre il calore in modo uniforme, rendendo gli oggetti da cucina molto apprezzati per la loro funzionalità. La lavorazione di questo metallo, insieme allo stagno, permette di creare oggetti che non solo sono pratici, ma anche belli da vedere, grazie alla lucentezza e al colore caldo del rame.
Gli artigiani che si occupano di questa antica tradizione seguono un processo che richiede grande abilità e precisione. Dopo aver modellato il rame o lo stagno con l’aiuto di attrezzi specifici, gli oggetti vengono saldati, rifiniti e lucidati a mano. Ogni pezzo è unico e riflette l’esperienza e la dedizione dell’artigiano. La lavorazione del rame, infatti, è un'arte che unisce la forza fisica e la delicatezza del gesto, con tecniche che sono rimaste praticamente immutate nel tempo. I prodotti finiti, che spaziano da pentole a tegami, da piatti a tazze, diventano testimoni di una tradizione che ha attraversato generazioni, testimoniando l'ingegno e la capacità degli artigiani abruzzesi.
La bellezza di questi oggetti non risiede solo nella loro funzionalità, ma anche nell’aspetto estetico. Ogni utensile, pur essendo un oggetto di uso quotidiano, possiede una sua eleganza, che lo rende perfetto sia in cucina che come elemento di decorazione in casa. I lavori in rame e stagno sono spesso decorati con motivi tradizionali o semplici incisioni che ne arricchiscono la superficie, facendo sì che ogni pezzo possa raccontare una storia. In questo modo, la lavorazione del rame non è solo una pratica utilitaristica, ma diventa anche una forma di espressione artistica.
Oggi, sebbene la produzione industriale abbia preso il sopravvento nella fabbricazione di utensili da cucina, la lavorazione del rame e dello stagno continua ad essere praticata in Abruzzo, soprattutto nei borghi montani. Gli artigiani locali continuano a creare questi prodotti, mantenendo viva una tradizione che, oltre ad essere un richiamo al passato, offre ancora oggi oggetti di grande qualità. La bellezza e la resistenza di queste creazioni ne fanno degli oggetti senza tempo, apprezzati tanto dai collezionisti quanto da chi cerca l’autenticità e la qualità nella vita quotidiana.

Uno degli elementi più intriganti tra quelli che rendono affascinanti i borghi della montagna abruzzese sono senza dubbio le botteghe artigiane che si incontrano passeggiando tra le viuzze e i vicoli.
A seconda delle attività produttive che vi si tengono, le botteghe artigiane sono ora linde ed ordinate, ora polverose e confusionarie, ma sempre vissute, specchio della personalità e della creatività di chi vi lavora.
L’artigianato abruzzese è figlio di maestrie secolari che si sono sviluppate mescolando le capacità manuali nella produzione di oggetti utili con il gusto per il decoro e per il rudimentale design, tipico di una popolazione semplice e legata alla sua terra e alla montagna. È infatti il genius loci quell’inestimabile valore aggiunto che rende il prodotto artigianale intrinsecamente diverso da quello industriale, collocando il primo nel mondo della spiritualità e il secondo in quello della pura materialità. Nelle mani degli artigiani abruzzesi prendono quindi vita la ceramica e il ferro, l’oro e i merletti, il rame e la pietra, il legno e la lana. Accantonata in molte parti d’Italia negli anni dello sviluppo industriale, la tradizione del lavoro manuale e dell’artigianato si è per fortuna conservata in questa terra, dove tradizione e futuro lavorano insieme. Che siano ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, liutai, pellai o ramai, gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della regione, e in particolare nei borghi di montagna. Importanti rassegne estive dedicate all’artigianato artistico abruzzese (tra le più antiche Guardiagrele e Castelli) rendono note le eccellenze di questa produzione e più facile e diffusa la loro reperibilità.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”.

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.