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Chiese e Santuari in Provincia de L’Aquila: Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri (L’Aquila) - Info Point Regione Abruzzo

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Chiese e Santuari in Provincia de L’Aquila: Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri (L’Aquila)

Le meraviglie > Chiese e Santuari > Nell'Aquilano
Le Chiese e i Santuari in Abruzzo – Provincia de L’Aquila

La Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri, situata nel cuore della città dell'Aquila, è uno degli edifici religiosi più significativi dell'Abruzzo. La cattedrale, che rappresenta il centro spirituale della diocesi aquilana, è dedicata ai santi patroni della città, Massimo e Giorgio, martiri cristiani venerati sin dai primi secoli del cristianesimo. La sua posizione, nel centro storico, la rende un punto di riferimento religioso e culturale per la comunità locale e per i visitatori. La cattedrale ha una storia che risale al VI secolo, ma l'edificio attuale fu costruito principalmente tra il XII e il XIII secolo, con rimaneggiamenti successivi che si sono susseguiti nei secoli. Nel corso della sua lunga storia, la cattedrale ha subito diversi danni a causa di eventi catastrofici, tra cui il devastante terremoto del 1703 che causò gravi danni strutturali. Dopo quel disastro, l'edificio fu ricostruito con elementi barocchi, che arricchirono l'aspetto della chiesa, ma mantenendo alcuni tratti tipici dello stile romanico. Nel corso degli anni, la cattedrale ha continuato a evolversi e a essere al centro della vita religiosa e civile della città. Fu elevata a cattedrale metropolitana nel 1930, quando la diocesi dell'Aquila fu costituita come metropolia. Questo ha contribuito ad accrescerne l'importanza come centro religioso e culturale, non solo per la città dell'Aquila, ma anche per l'intera regione. Nel 2009, la cattedrale fu gravemente danneggiata dal devastante terremoto che colpì L'Aquila. Tuttavia, grazie a un importante intervento di restauro, che ha permesso di ripristinare gran parte delle strutture originali, la cattedrale è tornata a essere un simbolo di speranza e di resilienza per la città. Oggi, la Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri continua a essere un luogo di culto, di riflessione spirituale e un’importante attrazione turistica per chi visita la città dell'Aquila.
Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri (L'Aquila)

La Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri si trova nel cuore della città dell'Aquila, capoluogo della provincia, ed è uno degli edifici religiosi più significativi della regione Abruzzo. Questo maestoso luogo di culto ha radici profonde nella storia della città e rappresenta un simbolo di fede e di resilienza per gli aquilani. La cattedrale è dedicata ai santi Massimo e Giorgio, entrambi martiri cristiani, e la sua posizione centrale la rende un punto di riferimento per la comunità locale e per i visitatori.
L'edificio attuale risale al XIII secolo, sebbene la sua fondazione possa essere fatta risalire ad epoche precedenti. La cattedrale ha subito numerose modifiche e restauri nel corso dei secoli, a causa di eventi naturali, come il terremoto del 1703, che danneggiò gravemente la struttura. Nonostante le difficoltà, la cattedrale ha sempre rappresentato un segno di speranza, venendo ricostruita e rinnovata più volte, fino a raggiungere l’aspetto attuale che unisce stili romanico, gotico e barocco.
L'interno della cattedrale è caratterizzato da un'atmosfera solenne e da una ricca decorazione che testimonia la sua importanza come centro religioso. La navata centrale è ornata da affreschi, stucchi e altari in stile barocco, mentre l’abside ospita un imponente altare maggiore che celebra il culto dei santi patroni. Tra le opere d'arte più preziose si distingue il Crocifisso di San Massimo, un dipinto che rappresenta uno dei principali simboli della città.
La Cattedrale metropolitana dei Santi Massimo e Giorgio martiri non è solo un luogo di culto, ma anche un importante centro culturale e storico. Ogni anno, in occasione delle festività religiose, come la celebrazione di San Massimo, la cattedrale accoglie numerosi fedeli e turisti, che partecipano alle funzioni e alle cerimonie liturgiche. La sua bellezza architettonica e la sua importanza spirituale la rendono un luogo di grande valore per la città dell'Aquila e per l'intera provincia.
Le principali chiese e santuari presenti nella regione Abruzzo
La Basilica di San Bernardino da Siena (L’Aquila) è composta da un corpo longitudinale a tre navate con cappelle laterali, integrato da un corpo ottagonale coperto da un'alta cupola su tamburo finestrato. Alla base della cupola si trovano quattro cappelle radiali, mentre sul fondo si estende una lunga abside. L'aspetto interno attuale è il risultato di un rifacimento settecentesco, successivo al terremoto del 1703, mentre le modifiche apportate alle navate minori nella prima metà del Novecento hanno cambiato l'architettura di queste ultime. In particolare, sono state aggiunte trabeazioni in corrispondenza dei pilastri e la volta continua è stata suddivisa in numerose volte minori. La Basilica di San Bernardino, uno degli esempi più significativi dell'architettura religiosa abruzzese, fu edificata nella seconda metà del Quattrocento per custodire il corpo del santo, morto all'Aquila nel 1444. Il 20 settembre 1451, papa Nicolò V emise la bolla che autorizzava la costruzione della basilica con annesso convento, e il 28 luglio 1454 san Giacomo della Marca, in qualità di commissario pontificio, tracciò il perimetro del tempio. I lavori, avviati il 2 agosto dello stesso anno, si svolsero in due fasi: i maestri cavensi si occupavano della parte sinistra, mentre i lombardi costruivano il lato destro, verso il convento. Questa divisione del cantiere consentì di accelerare i tempi di realizzazione. Il terreno scelto per la costruzione, scarsamente edificato, fu acquisito dai frati tramite donazioni e acquisti di case e terreni, arrivando a coprire una superficie di 26.000 mq, fino alle mura urbiche di Porta Leoni. La chiesa di Sant'Alò, che occupava l'area dove oggi si trova l'abside, fu demolita e le pietre utilizzate per la costruzione del complesso. Direttore dei lavori e probabilmente anche progettista fu frate Francesco di Paolo dell'Aquila, sostituito nel 1488 da frate Ambrogio. La realizzazione della maestosa basilica e del grande convento fu possibile grazie alle generose offerte di fedeli provenienti da tutta Italia e Germania, tra cui re Alfonso, la contessa di Celano, la vedova di Antonuccio Camponeschi e il cardinale Agnifili.Il culto nella provincia dell’Aquila è profondamente radicato nella storia e nella tradizione del territorio, riflettendo una spiritualità che si intreccia con la natura e l’arte. Questa provincia, caratterizzata da paesaggi montani e borghi antichi, ospita numerosi luoghi di culto, tra cui abbazie, chiese, e santuari, che sono da secoli meta di pellegrinaggi e centri di vita religiosa. Tra i più celebri si annoverano la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove si celebra la Perdonanza Celestiniana, e il Santuario della Madonna di Pietraquaria, venerato come simbolo di protezione per la Marsica. Il culto mariano è particolarmente sentito, con numerosi santuari dedicati alla Vergine, che rappresentano luoghi di raccoglimento spirituale e fede popolare. Accanto ai grandi edifici religiosi, gli eremi della provincia dell’Aquila testimoniano una devozione più intima e silenziosa, spesso collocati in ambienti naturali di straordinaria bellezza. L’Eremo di San Bartolomeo in Legio e l’Eremo di Santo Spirito a Maiella sono esempi emblematici di come la spiritualità si sia intrecciata con la maestosità del paesaggio montano. Questi luoghi non solo raccontano la storia dei santi e degli eremiti che li hanno abitati, ma offrono anche un’esperienza di pace e meditazione ai visitatori. Il culto nella provincia dell’Aquila, dunque, è un viaggio tra fede, arte e natura, che continua ad attrarre devoti e appassionati da tutto il mondo.


Abruzzo, la regione più verde d’Europa
In Abruzzo la natura è una risorsa protetta. Con un terzo del proprio territorio destinato a parchi, la regione non solo esprime un primato culturale e civile nella protezione dell’ambiente, ma si colloca come maggiore area naturalistica d’Europa, vero cuore verde del Mediterraneo.
La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e della biodiversità è difficilmente sottovalutabile, se si pensa che la regione custodisce un grandissimo numero di specie animali e vegetali.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.


L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, le “mazzarelle” e le “virtù”.
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Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...
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