Altri siti archeologici in Provincia di Pescara
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Altri siti archeologici minori in Provincia di Pescara - Abruzzo

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Il sito archeologico di via Saline a Spoltore (Pe), rappresenta un'importante testimonianza del nostro passato, dove sono conservate alcune delle radici storiche della regione. Nel corso degli anni, questo luogo è diventato di proprietà dei cittadini di Spoltore, con il Comune che ora ha la responsabilità di autorizzare gli accessi. Questa gestione diretta offre la possibilità di riprendere gli scavi, in base a una convenzione stipulata con la Soprintendenza Archeologica e le università locali. Un auspicio comune è che la futura amministrazione investa nuove energie su questo sito, favorendo il suo sviluppo e la valorizzazione. Le prime campagne di scavo, condotte tra il 2000 e il 2001 dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara, hanno portato alla luce un impianto produttivo risalente al II-III secolo d.C. Gli scavi, diretti dall'archeologo Andrea Staffa, hanno rivelato l'esistenza di diverse fornaci, utilizzate per la produzione di ceramica. Grazie al supporto logistico e finanziario del Comune di Spoltore e della Fondazione Pescarabruzzo, è stato possibile esplorare un complesso dedicato alla produzione ceramica, composto da due fornaci, che è stato successivamente protetto con una tettoia di bassa costruzione. Le scoperte sono state di grande valore, contribuendo in modo significativo alla comprensione delle attività artigianali nell'antica regione. Nel corso degli scavi, è emersa una scoperta particolarmente significativa: nel 2001, a pochi metri dalla fornace più piccola, è stata rinvenuta una tomba eneolitica, risalente alla seconda metà del III millennio a.C. All'interno della tomba era presente lo scheletro di un uomo di circa trent'anni, accompagnato da una coppia di vasi funerari. La tomba, in ottimo stato di conservazione, è stata rimosso con una sofisticata tecnica di "scatola di gesso" e successivamente restaurata. Attualmente, il reperto è esposto nel Museo Universitario di Chieti. Tra il 2011 e il 2012, l'area delle fornaci è stata oggetto di un ulteriore scavo sotto la direzione della cattedra di archeologia classica dell'Università D'Annunzio di Chieti e Pescara, guidata da Oliva Menozzi. Nonostante l'interruzione degli scavi, che ha portato a uno stato di abbandono del sito, l'area di Santa Teresa rimane uno dei luoghi archeologici più importanti della provincia di Pescara e della costa abruzzese. |
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![]() Durante l'epoca romana, l'area assunse una crescente
importanza grazie alla sua posizione strategica lungo le vie di comunicazione
che collegavano l'entroterra abruzzese alla costa adriatica. I rinvenimenti di
edifici rustici e ville attestano la vocazione agricola del territorio, con
produzioni destinate sia al consumo locale sia ai mercati regionali.
Particolarmente rilevanti sono i resti di pavimenti a mosaico, che rivelano il
livello di ricchezza e raffinatezza raggiunto da alcune famiglie del luogo, offrendo
preziose informazioni sulla cultura e sullo stile di vita dell'epoca.
L'Area Archeologica di Nocciano è oggetto di costanti
studi e interventi di valorizzazione, finalizzati a preservarne l'importanza
storica e culturale. I reperti recuperati arricchiscono le collezioni dei musei
regionali, contribuendo a diffondere la conoscenza del patrimonio locale.
Immersa in un suggestivo paesaggio collinare, l'area non solo costituisce
un'importante fonte di ricerca, ma invita anche alla riflessione sul profondo
legame tra uomo e territorio, un rapporto che ha plasmato la storia di questa
parte d'Abruzzo nel corso dei secoli. |
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...