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Le Cascate in Abruzzo: Cascata di Fosso dell’Inferno - Pettorano sul Gizio (Aq) Riserva Naturale Monte Genzana - Info Point Regione Abruzzo

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Le Cascate in Abruzzo: Cascata di Fosso dell’Inferno - Pettorano sul Gizio (Aq) Riserva Naturale Monte Genzana

Le meraviglie > Cascate d'Abruzzo
Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

La Cascata di Fosso dell’Inferno si trova all’interno della Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, un angolo nascosto e selvaggio del cuore dell’Abruzzo. Questo luogo, ancora poco conosciuto, offre un'esperienza unica per chi desidera scoprire le meraviglie naturali della regione. Il percorso che porta alla cascata è semplice, ma incredibilmente suggestivo. Camminando lungo le sponde del torrente Riaccio, si arriva a un paesaggio spettacolare, dove l’acqua scende con forza tra le rocce, creando uno scenario che incanta chiunque vi si avvicini. La cascata, conosciuta anche come “delle Callarelle,” è immersa in una natura selvaggia e incontaminata, dove la vegetazione rigogliosa e il suono dell’acqua che scorre creano un'atmosfera di totale tranquillità. Una delle caratteristiche più affascinanti della Cascata di Fosso dell’Inferno è il gioco di luci che si crea quando il sole filtra attraverso le rocce circostanti. I raggi solari, penetrando tra le fessure delle rocce, donano alla cascata una particolare colorazione, trasformando il paesaggio in uno spettacolo visivo che cambia a seconda del momento della giornata. Il contrasto tra la luce e l’acqua cristallina che scende in un salto di pura bellezza rende questo luogo ancora più magico, un vero e proprio angolo di paradiso nascosto nel cuore della natura. Pettorano sul Gizio, il borgo che ospita la cascata, è un incantevole paese medievale situato alle pendici del Monte Genzana. Questo piccolo borgo è noto per la sua bellezza architettonica e la sua storia, che affonda le radici nell’antichità. È uno dei membri del Club dei Borghi più belli d’Italia e offre uno scenario suggestivo con le sue strade strette e le case in pietra, che raccontano storie di tempi lontani. La sua posizione strategica, tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella, lo rende un crocevia di numerose specie animali e vegetali, facendo di questo luogo una meta ideale per chi ama la natura e l’osservazione della fauna locale. Nel 1996, la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio è stata istituita come area protetta per tutelare la sua eccezionale biodiversità. Questo parco offre una vasta gamma di ambienti naturali, che vanno dai boschi di faggio alle radure montane, ospitando una varietà di specie animali e vegetali. La sua ricchezza ecologica, insieme alla bellezza paesaggistica, la rende una delle zone più affascinanti e protette dell’Abruzzo, ideale per escursioni, trekking e per chi desidera immergersi nella natura incontaminata della regione.Le Cascate dei fiumi in Abruzzo:
Cascata di Fosso dell’Inferno - Pettorano sul Gizio (Aq), Riserva Naturale Monte Genzana. La Cascata di Fosso dell’Inferno si trova all’interno della Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio. Nel cuore della Riserva Monte Genzana si trova una cascata quasi sconosciuta. Il percorso per raggiungerla è tanto semplice quanto bello; costeggiando le sponde del torrente Riaccio porta allo spettacolo ed al fresco della cascata detta “delle Callarelle”. Ammireremo il meraviglioso gioco di luce del sole che filtra tra le rocce e che dona una speciale colorazione alla Cascata. La cascata si trova nel comune di Pettorano sul Gizio all’interno della Riserva Monte Genzana. Pettorano sul Gizio è un borgo di origine medioevale, situato alle pendici del Monte Genzana e sulle rive del Fiume Gizio fa parte del Club I Borghi più belli d’Italia. La sua posizione, tra il Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise ed il Parco nazionale della Majella, lo rendono crocevia di numerose specie animali che assieme alla grande varietà di ambienti e specie vegetali lo hanno reso idoneo a diventare, dal 1996, un’area naturale protetta. La Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, con un'estensione di 3164 ettari, rappresenta un corridoio di collegamento per gli scambi faunistici tra il Parco Nazionale d'Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella. La Riserva è delimitata dal monte Genzana (m. 2170) ad ovest, dal monte Mattone (m. 1515) a nord e dalla cima di Toppe Vurgo a sud, il lato est è costituito dalla lunga valle che collega la conca di Sulmona col Piano delle Cinquemiglia. Nella Riserva sono presenti quasi tutti i mammiferi della fauna appenninica come il cervo, il capriolo, il cinghiale, la volpe, la faina, il tasso, la martora, il ghiro, la lepre e lo scoiattolo con due delle specie indicate di interesse comunitario: l'orso e il lupo. Tra gli uccelli vi abitano l’aquila, il falco pellegrino, il falco pecchiaiolo, il lodolaio, l’astore, la poiana e la coturnice. Il suo territorio, compreso tra i 530 m s.l.m. del fiume Gizio ed i 2170 m s.l.m. del Monte Genzana, è costituito da ambienti naturali assai diversi che custodiscono un elevato patrimonio floristico e faunistico. Ha una particolarità che ne fa un caso unico nel panorama complessivo delle aree protette: la presenza del nucleo storico di Pettorano sul Gizio, uno dei Borghi più belli d'Italia all'interno del perimetro dell'area tutelata. E' connotata da ambienti naturali diversi: dagli habitat fluviali adiacenti al fiume Gizio, ai boschi di roverelle e carpini che macchiano le altitudini collinari, fino alle imponenti faggete del monte Genzana e le praterie sulle sue sommità. Di grande interesse il patrimonio floristico: nel 2020 è riapparsa nella Riserva la Ghost Orchid, è questo il nome in lingua inglese dell'Epipogium aphyllum, una piccola rarissima orchidea che fiorisce tra Giugno e Agosto, specie protetta tutelata dalla Convenzione di Washington. Il  suo nome deriva dal greco ""senza foglie" per la caratteristica del fusto. Può scomparire per anni o anche decenni ed è considerata rarissima. L'habitat tipico di queste piante sono i boschi piuttosto fitti di faggete o abetine, e terreno ricco di humus e altre sostanze nutrizionali. Si possono trovare dai 400 fino ai 1900 m s.l.m in zone montane o subalpine. Cascata di Fosso dell’Inferno - Pettorano sul Gizio (Aq)
Riserva Naturale Monte Genzana

La Cascata di Fosso dell’Inferno si trova all’interno della Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, un’area protetta situata in Abruzzo che affascina i visitatori con la sua bellezza selvaggia e incontaminata. Questo angolo nascosto della regione è un vero paradiso per gli amanti della natura, dove il paesaggio montano e le acque cristalline del torrente Riaccio creano un’atmosfera magica. Il percorso per raggiungere la cascata, pur essendo relativamente semplice, offre uno spettacolo di paesaggi che cambia ad ogni passo, dal bosco rigoglioso alla vista spettacolare della cascata stessa, nota anche come la Cascata delle Callarelle.
Il sentiero che conduce alla cascata è immerso in una vegetazione lussureggiante che arricchisce l’esperienza con i suoi colori e profumi. L’acqua del torrente scorre velocemente, creando il caratteristico fragore che accompagna il cammino, fino a raggiungere la cascata, dove l’acqua si tuffa in un salto spettacolare tra le rocce. La bellezza del luogo è esaltata dalla luce del sole che filtra attraverso le fessure rocciose, creando riflessi dorati che illuminano il torrente e la vegetazione circostante. Questo gioco di luci conferisce alla cascata una colorazione unica, amplificando l’atmosfera magica di questo angolo di paradiso naturale.
Pettorano sul Gizio, il borgo che ospita la cascata, è una piccola perla medievale situata alle pendici del Monte Genzana. Il paese è caratterizzato da stradine strette, case in pietra e una vista panoramica sulle montagne circostanti, che lo rendono un luogo affascinante e ricco di storia. Il borgo fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia ed è una meta ideale per chi desidera scoprire le tradizioni e la cultura dell’Abruzzo più autentico, lontano dalle zone turistiche più affollate. La posizione del paese, tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Nazionale della Majella, lo rende un punto di partenza perfetto per esplorare le bellezze naturali della zona.
La Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio, che abbraccia la zona della cascata, è stata istituita nel 1996 per proteggere la sua biodiversità straordinaria. Questo parco offre una vasta gamma di ambienti naturali, dai boschi di faggio alle radure montane, ospitando una ricca fauna locale, tra cui cervi, caprioli e una varietà di uccelli. La riserva è una meta ideale per chi ama il trekking e le escursioni immersi nella natura, dove ogni angolo regala una nuova scoperta. La Cascata di Fosso dell’Inferno, con il suo splendore e la sua posizione in questa riserva, è un esempio perfetto della bellezza selvaggia che caratterizza questa parte dell’Abruzzo.
Fare trekking ai piedi del Gran Sasso d’Italia è un'esperienza unica che permette di immergersi nella bellezza incontaminata di uno dei massicci montuosi più affascinanti dell’Appennino. L'area circostante offre una vasta gamma di itinerari, adatti a tutti i livelli di difficoltà, che si snodano tra vallate, prati fioriti e boschi di faggio, regalando panorami spettacolari sulle vette imponenti e sulle distese verdi sottostanti. Percorrendo i sentieri che partono dalla Piana di Campo Imperatore, uno degli altopiani più vasti d’Italia, si ha l’opportunità di godere di un paesaggio quasi surreale, dominato dalle cime del Corno Grande e del Corno Piccolo. Qui, tra pascoli e panorami mozzafiato, è possibile immergersi in una tranquillità unica, a pochi passi dai rifugi alpini dove trovare riparo e ristoro. I percorsi non sono solo un piacere per gli occhi, ma anche un'opportunità per avvicinarsi alla fauna locale: dai camosci che scalano ripide pareti rocciose alle aquile reali che sorvolano le valli, la biodiversità del Gran Sasso è un richiamo irresistibile per chi ama la natura selvaggia. I sentieri sono ben segnalati e consentono di percorrere sia tratti più brevi, ideali per una passeggiata pomeridiana, che itinerari più impegnativi che si avvicinano alle cime, regalando una sfida entusiasmante agli escursionisti più esperti. Tra gli angoli più suggestivi della zona, il borgo di Santo Stefano di Sessanio, con le sue case in pietra, rappresenta il punto di partenza ideale per escursioni che conducono a Rocca Calascio, una delle fortezze più affascinanti d’Italia, che spunta sopra il paesaggio come un’antica sentinella. Da questo punto, lo sguardo si perde a 360 gradi sulle valli e sulla maestosità del Gran Sasso, creando un ricordo indelebile di un’esperienza di trekking. Nonostante l'altezza, il trekking ai piedi del Gran Sasso è praticabile anche in primavera e autunno, quando il clima è più mite e la natura offre spettacolari colori autunnali o fioriture primaverili. Sia che si scelga di avventurarsi lungo sentieri noti o di esplorare i percorsi meno battuti, ogni passo sui monti del Gran Sasso è una possibilità di scoprire la tranquillità, la storia e la biodiversità di questa regione dell'Appennino, lontana dalla frenesia della vita quotidiana.

Montagna d'estate
Al crescente sviluppo del turismo attivo, sportivo e d’avventura l’Abruzzo risponde giocando le carte vincenti della sua natura forte, dei suoi territori incontaminati, dei suoi mille sentieri fra laghi, gole, torrenti e fiumi, castelli, eremi, vette, altipiani, boschi, antichi borghi: un mix emozionante per vacanze fuori dai luoghi comuni. Chi conquista una qualsiasi delle vette abruzzesi, e gira lo sguardo tutt’attorno, capisce quanto siano vere le parole del famoso orientalista Giuseppe Tucci, secondo il quale nessun altro paesaggio del mondo assomiglia tanto al Tibet come l’Abruzzo montano. Agli appassionati degli sport alpini più impegnativi, i massicci...
La Valle Peligna è una delle aree più affascinanti dell'Abruzzo, situata nel cuore della regione, tra le catene montuose della Maiella, del Sirente e del Morrone. Questo territorio, caratterizzato da un'ampia conca pianeggiante a circa 400 metri di altitudine, ha una storia ricca e un panorama unico che mescola bellezza naturale e cultura millenaria. Nota per essere stata un antico lago prosciugatosi nel corso dei millenni, la valle presenta oggi un paesaggio vario e fertile, attraversato dal fiume Aterno-Pescara e costellato di oliveti, vigneti e piccoli borghi. È un luogo ideale per chi ama la natura e vuole esplorare la cultura abruzzese, grazie alla varietà di esperienze offerte, che spaziano dall'escursionismo alle visite storiche. Sulmona, la città principale della valle, è famosa per essere la patria del poeta latino Ovidio e per la tradizione dei confetti, ancora oggi realizzati con tecniche artigianali. Il centro storico di Sulmona conserva tesori architettonici come la Cattedrale di San Panfilo, il Complesso dell'Annunziata e il maestoso acquedotto medievale, rendendo la città un punto di riferimento culturale nella regione. La Valle Peligna è anche una porta d’accesso a paesaggi spettacolari, grazie alla vicinanza con parchi naturali come il Parco Nazionale della Maiella. Escursionisti e amanti dell’outdoor possono esplorare i sentieri che conducono al monte Morrone o alle Gole di San Venanzio, mentre gli appassionati di storia possono visitare siti come gli eremi celestiniani e il sito archeologico di Corfinium, antica capitale della Lega Italica. Rinomata anche per i suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva e i vini Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano, la Valle Peligna offre una combinazione perfetta di natura, storia e gastronomia. Un viaggio in questa valle è un’esperienza completa, che regala ai visitatori un assaggio dell'autenticità e della bellezza dell’Abruzzo.

Le valli in Abruzzo
Le valli dell'Abruzzo rappresentano uno degli aspetti più affascinanti del suo paesaggio naturale, incorniciate tra le maestose cime dell'Appennino e ricche di storia, cultura e biodiversità. Tra le più importanti si trovano la Valle Peligna, la Valle del Sagittario, la Valle del Vomano e la Valle Roveto, ciascuna con caratteristiche uniche che raccontano la complessità e la bellezza di questa regione.
La Valle Peligna, situata al centro dell'Abruzzo, è nota per la sua storia antica, essendo stata un importante centro della civiltà italica dei Peligni. Qui si trova Sulmona, patria del poeta Ovidio e celebre per la produzione dei confetti. La valle è circondata da montagne imponenti...
L'Altopiano delle Cinquemiglia è un suggestivo altopiano dell'Abruzzo, situato a circa 1.200 metri di altitudine tra i comuni di Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Questa vasta area pianeggiante si estende per circa 7 chilometri di lunghezza e 2 chilometri di larghezza, incastonata tra le imponenti montagne dell'Appennino centrale. Caratterizzato da paesaggi incantevoli e da una natura incontaminata, l'altopiano è una destinazione ideale per escursionisti, appassionati di natura e amanti della storia. La zona è nota per i suoi contrasti stagionali: in estate, i prati si tingono di verde e accolgono animali al pascolo, mentre in inverno, l'intero altopiano è spesso ricoperto da una coltre di neve che crea panorami fiabeschi. Grazie alla sua altitudine, l'area è famosa anche per essere tra le più fredde d'Abruzzo, tanto da essere ricordata storicamente come un passaggio impervio per i viandanti e le greggi durante i mesi invernali. Dal punto di vista naturalistico, l'Altopiano delle Cinquemiglia offre una ricca biodiversità. È un luogo ideale per passeggiate e trekking, con sentieri che attraversano dolci pendii e regalano viste spettacolari sulle catene montuose circostanti, tra cui il Gran Sasso e la Maiella. In primavera e in estate, l'area si popola di una colorata varietà di fiori selvatici, mentre i cieli sono spesso attraversati da rapaci, come falchi e aquile. La visita all'altopiano può essere arricchita dalla scoperta dei vicini borghi medievali, come Rivisondoli, Roccaraso e Pescocostanzo, noti per il loro fascino storico, le tradizioni artigianali e la gastronomia tipica. L'Altopiano delle Cinquemiglia non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale, ma anche un simbolo dell'Abruzzo autentico, dove cultura, storia e natura si intrecciano in un’armonia perfetta.

Gli altopiani in Abruzzo
Gli altopiani dell'Abruzzo rappresentano un elemento distintivo del paesaggio naturale di questa regione, caratterizzata da una geografia unica e affascinante. Tra i più noti troviamo l'Altopiano delle Cinquemiglia, il Piano delle Rocche e il celebre Altopiano di Campo Imperatore. Questi altopiani si estendono tra i massicci montuosi dell'Appennino centrale, offrendo panorami mozzafiato e un ambiente naturale straordinariamente ricco, ideale per escursioni, attività all'aria aperta e osservazione della flora e della fauna tipiche della regione. Campo Imperatore, spesso chiamato il "Piccolo Tibet", è probabilmente l'altopiano più famoso d'Abruzzo...




Le gole in Abruzzo
Le gole dell'Abruzzo rappresentano uno degli spettacoli naturali più affascinanti della regione, dove la forza dell'acqua e del tempo ha scolpito profondi canyon e paesaggi suggestivi. Questi luoghi sono spesso immersi in contesti di grande rilevanza naturalistica e storica, offrendo opportunità di esplorazione e avventura. Tra le gole più celebri si trovano le Gole del Sagittario, le Gole di Celano, le Gole del Salinello e la Riserva Naturale delle Gole di San Venanzio. Le Gole del Sagittario, situate nei pressi di Anversa degli Abruzzi, sono un esempio emblematico dell’armonia tra natura e biodiversità. Questo canyon, scavato dal fiume Sagittario, è circondato da...

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