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La cucina tipica aquilana: I cannarozzetti con gli olaci - Info Point Regione Abruzzo

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La cucina tipica aquilana: I cannarozzetti con gli olaci

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La cucina abruzzese nella provincia de L'Aquila - Abruzzo
Le ricette gastronomiche in Provincia de L'Aquila - Abruzzo

I cannarozzetti con gli olaci

Primi piatti

4 persone

  • 400 gr di cannarozzetti,
  • 100 gr di guanciale tagliato a pezzetti,
  • 300 gr di ricotta di pecora,
  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva,
  • zafferano dell'aquila in stimmi disciolto in tre cucchiai di acqua e bollito per pochi secondi,
  • sale q.b.,
  • pepe q.b.

Preparazione dei I cannarozzetti con gli olaci. In una pentola soffriggere l'olio e il guanciale. Successivamente cuocere a parte i cannarozzetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente e farli insaporire con il soffritto precedentemente preparato. In seguito aggiungere la ricotta, un pizzico di pepe e l'infuso di zafferano (in stimmi disciolto in tre cucchiai di acqua e bollito per pochi secondi), compresi gli stimmi. Amalgamare il tutto facendo scaldare anche la ricotta e servire subito. Volendo si può aggiungere una grattugiata di formaggio pecorino (a piacimento, comunque consigliato).
In una pentola capiente, scaldate un filo d’olio e fate soffriggere il guanciale fino a renderlo dorato e croccante. Nel frattempo, portate a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e cuocete i cannarozzetti. Scolateli al dente e trasferiteli nella pentola con il soffritto, mescolandoli bene per farli insaporire.
Preparate l'infuso di zafferano sciogliendo gli stimmi in tre cucchiai di acqua calda e facendoli bollire per pochi secondi. Aggiungete ai cannarozzetti la ricotta, un pizzico di pepe e l'infuso di zafferano, compresi gli stimmi. Amalgamate il tutto a fuoco dolce, mescolando con cura affinché la ricotta si scaldi e si distribuisca uniformemente.
Servite immediatamente i cannarozzetti ben caldi. Per un tocco finale, potete aggiungere una generosa grattugiata di pecorino, che esalterà i sapori del piatto.

Buon appetito!

La produzione vinicola in provincia de L’Aquila si sviluppa in un territorio variegato, caratterizzato da altitudini elevate, forti escursioni termiche e terreni ricchi di minerali che favoriscono una viticoltura di qualità. Le vallate interne, come la Valle Peligna, e gli altopiani soleggiati che circondano il Gran Sasso e il Sirente-Velino offrono condizioni ideali per la coltivazione di vitigni autoctoni e tradizionali. Le cantine della zona, spesso a gestione familiare, uniscono tecniche moderne a pratiche antiche, puntando su una produzione sostenibile che esalta l’identità del territorio. I vini che nascono in questa provincia sono apprezzati per la loro personalità e il loro equilibrio. Il Montepulciano d’Abruzzo si distingue per struttura e intensità, con note fruttate e una buona persistenza, mentre il Trebbiano offre profumi delicati e una spiccata freschezza. Negli ultimi anni è cresciuto anche l’interesse per vitigni come il Pecorino e la Cococciola, che regalano bianchi aromatici e minerali. L’insieme di microclimi, altitudini e tradizione enologica rende la provincia de L’Aquila un territorio capace di esprimere vini di grande autenticità, ricchi di carattere e profondamente legati al paesaggio montano abruzzese.

L’Enologia aquilana
L’enologia in provincia de L’Aquila rappresenta uno dei pilastri dell’identità agricola abruzzese, grazie a un territorio che alterna altopiani soleggiati, vallate fresche e pendii montani capaci di conferire ai vini carattere e complessità. In quest’area nascono etichette pregiate come il Montepulciano d’Abruzzo, il Trebbiano e il Pecorino, affiancate da produzioni più di nicchia legate ai microclimi dell’altopiano di Navelli, della Valle Peligna e delle aree pedemontane del Gran Sasso. Le cantine locali, spesso a conduzione familiare, portano avanti una tradizione enologica secolare unendo tecniche moderne a pratiche antiche, valorizzando vitigni autoctoni e promuovendo un modello di produzione sostenibile. Il risultato è un panorama vinicolo autentico, ricco di sfumature, che racconta la storia e la cultura della provincia attraverso aromi, profumi e sapori unici.
La preparazione delle ricette aquilane nasce da un forte legame con i prodotti tipici del territorio, frutto di una tradizione agricola e pastorale che privilegia ingredienti genuini e lavorazioni artigianali. Zafferano, legumi, carni ovine e bovine allevate in montagna, formaggi e cereali locali rappresentano la base di molti piatti tramandati nel tempo. Le cucine dei borghi e delle vallate mantengono vive tecniche antiche, che esaltano i sapori naturali senza eccessi, puntando sulla qualità delle materie prime e su una trasformazione minima che rispetta la stagionalità. Ogni ricetta racconta la storia della provincia attraverso gesti semplici e ingredienti selezionati. Le paste fatte a mano vengono preparate con farine locali, mentre brodi, sughi e contorni valorizzano ortaggi e aromi delle coltivazioni d’altitudine. L’uso sapiente dello zafferano conferisce profumi unici a primi e secondi, e i legumi come le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio arricchiscono zuppe e minestre. La cucina aquilana, pur evolvendosi, rimane fortemente radicata nella tradizione e continua a proporre piatti che riflettono l’identità e l’autenticità del territorio.

La Gastronomia aquilana
La gastronomia della provincia de L’Aquila è un viaggio nei sapori autentici dell’Abruzzo interno, dove la tradizione contadina e pastorale si esprime in piatti ricchi di identità e materie prime di qualità. Borghi montani, altopiani e vallate offrono ingredienti unici come lo zafferano dell’altopiano di Navelli, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio e i formaggi prodotti nelle aree del Gran Sasso e del Sirente-Velino. La cucina locale fonde semplicità e gusto con specialità iconiche quali gli arrosticini, le paste fatte a mano e i sapori decisi della carne ovina e bovina allevata in montagna. A completare l’esperienza gastronomica ci sono dolci tradizionali come il torrone aquilano e la pizza rustica, che raccontano storia e cultura attraverso ricette tramandate nei secoli.
La provincia de L’Aquila offre un’ampia varietà di luoghi da visitare, tra città d’arte, borghi storici e scenari naturali di grande fascino. Il capoluogo, con la sua Basilica di Collemaggio, la Fontana delle 99 Cannelle e il Castello Cinquecentesco, rappresenta un punto di partenza ideale per scoprire il patrimonio culturale del territorio. Le aree montane del Gran Sasso e del Sirente-Velino regalano panorami spettacolari e numerosi percorsi escursionistici, mentre borghi come Santo Stefano di Sessanio, Scanno e Tagliacozzo custodiscono tradizioni, architetture medievali e scorci suggestivi. Completano il quadro luoghi iconici come Rocca Calascio, uno dei castelli più alti d’Europa, e le riserve naturali che proteggono la straordinaria biodiversità dell’Appennino abruzzese.

I Borghi aquilani
I Borghi più belli d’Italia presenti in provincia de L’Aquila rappresentano alcune delle testimonianze più autentiche della storia e della cultura abruzzese, caratterizzati da architetture medievali, vicoli in pietra e paesaggi montani suggestivi. Località come Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio e Tagliacozzo conservano un patrimonio fatto di torri, palazzi storici, chiese antiche e tradizioni che si tramandano da secoli. Passeggiare in questi borghi significa immergersi in atmosfere senza tempo, tra botteghe artigiane, sapori tipici e scenari naturali che si aprono sul Gran Sasso, sul Sirente-Velino e sulle vallate interne. Luoghi curati e ricchi di fascino, ideali per chi desidera scoprire l’Abruzzo più autentico.
I prodotti artigianali della provincia de L’Aquila si distinguono per la loro qualità e per il forte legame con la tradizione locale. Tra questi, spiccano i tessuti e i ricami, realizzati seguendo tecniche antiche che valorizzano motivi geometrici e floreali tipici del territorio. La lavorazione del legno e del ferro battuto dà vita a oggetti di uso quotidiano e decorativo, mentre la ceramica, spesso decorata a mano, riflette l’estro creativo degli artigiani locali. Ogni pezzo racconta storie di abilità tramandate nel tempo e di un profondo rispetto per i materiali naturali. Accanto a questi prodotti tradizionali, trovano spazio anche eccellenze legate al territorio come il merletto e le lavorazioni in lana e feltro, che conservano tecniche secolari ancora oggi utilizzate nei laboratori dei borghi. Gli artigiani della provincia de L’Aquila riescono a coniugare tradizione e innovazione, creando oggetti unici apprezzati sia a livello locale sia nel panorama nazionale, contribuendo così a mantenere viva l’identità culturale del territorio attraverso forme, colori e materiali autentici.

L’Artigianato aquilano
L’artigianato in provincia de L’Aquila rappresenta una tradizione viva che unisce creatività, abilità manuale e materiali locali, raccontando la storia e l’identità del territorio. Botteghe e laboratori artigiani producono oggetti unici, dai tessuti e ricami tradizionali alle ceramiche e lavorazioni in legno, passando per la lavorazione del ferro e del rame. Ogni creazione riflette la cura del dettaglio e la maestria tramandata di generazione in generazione, esprimendo un legame profondo con le risorse naturali e con le tecniche storiche. L’artigianato locale non è solo prodotto, ma esperienza culturale, che permette di scoprire l’anima autentica dei borghi e delle comunità della provincia aquilana.
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