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Abruzzo, una regione unica da scoprire - Info Point Regione Abruzzo

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Abruzzo, una regione unica da scoprire

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L’Abruzzo è una regione che affascina per la varietà e l’autenticità del suo territorio, dove il mare Adriatico incontra le maestose cime dell’Appennino. Spiagge sabbiose, colline verdi e montagne selvagge si susseguono in pochi chilometri, offrendo un paesaggio unico e sorprendente. I parchi nazionali e le riserve naturali ne fanno una delle regioni più verdi d’Europa, ideale per chi cerca natura incontaminata, sport all’aria aperta e tranquillità. Ma l’Abruzzo è anche ricco di storia, arte e tradizioni secolari. Borghi medievali perfettamente conservati, abbazie, castelli e centri storici raccontano un passato profondo e affascinante. La cucina abruzzese, genuina e saporita, riflette la cultura agricola e pastorale del territorio, con piatti che esprimono l’identità forte e ospitale della sua gente. Una terra da vivere con tutti i sensi, tra emozione e scoperta.Abruzzo, una regione unica

Quello che sorprende il turista alla sua prima esperienza di vacanza in Abruzzo è il fatto che nel volgere di poche decine di chilometri si passi dalle spiagge assolate alle alte vette dell’Appennino e che spesso ambienti naturali selvaggi ed intatti di assoluta bellezza si trovino così a portata di mano, con borghi, castelli, abbazie e chiese, laghi, parchi e riserve naturali. Tutti i centri dell’entroterra organizzano numerosissime manifestazioni: rievocazioni storiche e feste patronali, balli in piazza, spettacoli folcloristici, concerti, sagre e stand enogastronomici capaci di allietare serate semplici, sincere e … saporite! Numerose sono le strutture preposte all’accoglienza e all’assistenza dei visitatori, comunque in ogni borgo, in ogni contrada, l’accoglienza calorosa degli abruzzesi renderà “unica” la vostra vacanza.
Basta alzare lo sguardo verso l'interno da un punto qualsiasi della costa per incontrare la teoria ininterrotta di cime rocciose che si alzano verso il cielo: da nord verso sud sono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella. Un fantastico mondo di alta quota che rappresenta la spina dorsale di roccia di questa regione e costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche francamente alpine), nel cuore dell’Italia e del Mediterraneo. Vi si trovano vette aguzze che sfiorano i 3000 metri, immensi pianori intramontani, strette gole scavate da torrenti impetuosi e ampie valli erose da antichi ghiacciai, laghi e cascate, forre selvagge e ampi pascoli, boschi infiniti, mughete e steppe d’alta quota. E tutto questo profuma di mare, giacché l'Adriatico dista solo qualche decina di chilometri. In mezzo ci sono solo dolci colline custodi di ulivi e vigne, ricche di tradizioni e sapori. Fra gli ambienti montani abruzzesi l’attrattiva più spettacolare sono in assoluto i grandi altipiani: nessuno si aspetta di trovare il Tibet a un’ora di macchina da Roma. Si tratta di ampie pianure intramontane, alcune larghe solo qualche chilometro, ma altre anche decine e decine, formatesi durante le ere geologiche per l'azione dei ghiacciai, ma anche per via della natura fortemente carsica dei monti. La prima visita a uno dei grandi altopiani d'Abruzzo, soprattutto se parliamo di Campo Imperatore (che è il più spettacolare, con i suoi spazi enormi e sorprendentemente simili al Tibet) è un’esperienza affascinante, capace di restare nella memoria per tutta la vita. Oltre al Campo Imperatore ricordiamo il Piano di Cascina, a nord dell'Aquila verso i confini con il Lazio, il Voltigno, che dai crinali del Gran Sasso si affaccia verso la provincia di Pescara, gli Altopiani delle Rocche, incuneati tra le vette del Sirente e del Velino, con i vicini Piani di Pezza e i Prati del Sirente, i piani di Passo San Leonardo sulla Majella, per chiudere nell’area montana meridionale con l’altro enorme e articolato complesso degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo: il Piano delle Cinquemiglia, quello dell’Aremogna (sopra Roccaraso), i piani fra Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, il bosco di Sant’Antonio e il valico della Forchetta. Ci sono poi degli ambienti pianeggianti tra le vette, detti dai geologi e dai geografi “pianori sommitali d’alta quota”, che riservano sorprese altrettanto emozionanti, per quel loro ambiente lunare, estremo: parliamo del Vallone di Femmina Morta, sulla Majella, o della Serra di Chiarano, a cerniera fra i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e la Majella; luoghi un po’ più difficili da raggiungere ma che offrono una esperienza ambientale unica.
I monti dell'Abruzzo

Basta alzare lo sguardo verso l’interno da un qualsiasi punto della costa abruzzese per scorgere una successione ininterrotta di cime rocciose che si innalzano verso il cielo. Da nord a sud si susseguono i massicci della Laga, del Gran Sasso e della Majella: un fantastico mondo d’alta quota che rappresenta la spina dorsale rocciosa della regione, il cuore più autentico dell’Appennino. Qui si incontrano vette aguzze che sfiorano i 3000 metri, pianori sconfinati, gole scavate da torrenti e fiumi impetuosi, valli glaciali, laghi, cascate e pascoli d’altura. Il paesaggio, pur profondamente montano, è intriso del profumo del vicino Adriatico, da cui lo separano solo le morbide colline coltivate a ulivi e vigne, scrigno di antiche tradizioni e sapori.
Tra i paesaggi più affascinanti dell’Abruzzo montano spiccano i grandi altipiani, vere meraviglie naturali che sorprendono per la loro ampiezza e per l’atmosfera sospesa nel tempo. Nessuno si aspetta di trovare un paesaggio simile al Tibet a poco più di un’ora da Roma. Campo Imperatore è il più celebre e spettacolare, con i suoi spazi sconfinati e il silenzio che amplifica ogni emozione. Accanto a esso si estendono il Piano di Cascina a nord delL’Aquila, il Voltigno che guarda verso Pescara, gli Altopiani delle Rocche con i vicini Piani di Pezza e Prati del Sirente, i piani di Passo San Leonardo sulla Majella, fino agli Altipiani Maggiori d’Abruzzo: il Piano delle Cinquemiglia, l’Aremogna, la piana del Fucino, Rivisondoli e Pescocostanzo, il Bosco di Sant’Antonio e il valico della Forchetta.
Accanto a questi vasti pianori si trovano ambienti ancora più remoti e suggestivi, come i “pianori sommitali d’alta quota”, dalle atmosfere quasi lunari. Sono luoghi estremi e silenziosi, spesso più difficili da raggiungere ma capaci di regalare emozioni profonde a chi li esplora. Il Vallone di Femmina Morta, sulla Majella, o la Serra di Chiarano, tra i monti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e la Majella, sono esempi straordinari di come la natura abruzzese sappia ancora stupire. Questi spazi selvaggi, intatti e potenti, raccontano l’anima più profonda dell’Abruzzo montano: solenne, aspra e infinitamente affascinante.
Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio e due realtà rivierasche decisamente complementari, in grado di convivere in poche decine di chilometri. Osservando la costa abruzzese dall’aereo ci si accorge di come la fascia litoranea sfumi rapidamente verso l’interno in un paesaggio agrario dolce e ondulato, fatto di colline dalla forma tondeggiante, carezzate da una secolare lavorazione agricola. Ovunque tra i campi, ora coltivati ora fioriti, spuntano casali e piccoli paesi; sullo sfondo, la forte dorsale montana, che scorre parallela alla costa. Questa particolare conformazione geografica ha fatto sì che il territorio risulti solcato da una fitta sequenza di lunghe valli disposte perpendicolarmente a mare e monti, quasi a formare un pettine. Lungo tutte queste valli, per la facilità con cui potevano essere risalite, si sono disposte le principali vie di comunicazione che collegavano interno e costa. Oggi le strade fondovalle sono divenute importanti arterie di collegamento che costituiscono i cardini della rete viaria regionale; quella rete che, dalle litoranee SS 16 Adriatica e autostrada A14, permette di raggiungere in meno di un’ora tutte le località dell’Abruzzo interno e montano. Questa struttura a pettine ha fatto sì che, dal punto di vista turistico, la costa diventasse la più comoda porta d’accesso all’intera regione: da tutti i centri balneari della costa partono infatti innumerevoli tragitti possibili alla scoperta delle meraviglie paesaggistiche, naturali, ambientali e culturali dell’interno.
Il mare d’Abruzzo
Dal Tronto fino a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa abruzzese si presenta come una fascia dorata e continua di soffice sabbia, ampia e accogliente. Da lì in poi, a partire dalla foce del fiume Foro, il paesaggio muta radicalmente: la linea costiera si fa più frastagliata, con alte scogliere, calette rocciose e tratti di spiaggia a ciottoli, per tornare infine ai larghi arenili solo nel territorio del Vastese, al confine con il Molise. La varietà è la vera cifra di questo litorale, capace di offrire ambienti e scorci adatti a ogni esigenza. Questa doppia anima della costa, unita alla conformazione collinare dell’entroterra, dà vita a un sistema turistico singolare e armonico, dove due paesaggi marini molto diversi riescono a convivere in pochi chilometri, offrendo esperienze complementari.
Osservando la costa abruzzese dall’alto, si nota come essa sfumi rapidamente verso l’interno, dove comincia un paesaggio di dolci colline, modellate da secoli di agricoltura. Queste colline tondeggianti, spesso coperte da uliveti, vigneti e campi coltivati, sono punteggiate da casolari sparsi e piccoli centri abitati che conservano un forte legame con la terra. Sullo sfondo, quasi a chiudere l’orizzonte, si innalza l’imponente dorsale montana dell’Appennino, che corre parallela alla costa. Questa stretta relazione tra mare, collina e montagna è uno degli aspetti più caratteristici e affascinanti dell’Abruzzo.
La particolare struttura del territorio, con le valli che si sviluppano in senso perpendicolare tra monti e mare come i denti di un pettine, ha favorito la formazione di un sistema di comunicazione naturale. Sin dall’antichità, queste valli sono state percorse da vie di collegamento tra la costa e l’interno. Oggi, quelle stesse direttrici ospitano le principali strade fondovalle, che costituiscono gli assi portanti della viabilità regionale. Dalla Strada Statale 16 Adriatica e dall’autostrada A14, in meno di un’ora si possono raggiungere i borghi e le località montane dell’interno. Questa rete viaria ha trasformato la costa nella porta d’ingresso ideale all’Abruzzo più autentico: da ogni località balneare partono percorsi che conducono alla scoperta delle ricchezze naturalistiche, paesaggistiche e culturali dell’entroterra.


Dove praticare lo sci
Le maggiori stazioni sciistiche dell’intero Appennino, centinaia di chilometri di piste, ottimi standard di innevamento, impianti modernissimi e funzionali, una rete di strutture e servizi integrativi efficiente e completa. L’integrazione fra gli ottimi standard delle stazioni sciistiche abruzzesi e la qualità dei valori ambientali ed umani è il vero punto di forza del turismo invernale in Abruzzo.


Le spiagge più belle
Le spiagge e il mare che le bagna sono senza alcun dubbio una delle attrattive più celebri e apprezzate d’Abruzzo. Dal fiume Tronto, che rappresenta a nord il confine geografico ma anche storico con le Marche, scendendo fino al Trigno, che segna a sud il passaggio amministrativo alle terre di Molise, la costa offre decine e decine di chilometri di ampi arenili, ma anche ripide scogliere e pinete marittime.


La natura incontaminata
In Abruzzo, la natura è una risorsa preziosa e protetta. A tutti coloro che con l’ambiente amano il contatto più intenso, l’Abruzzo sa proporre le opportunità più eccitanti: la sua natura forte, infatti, dispone del più completo assortimento di ambienti, estivi ed invernali. La funzione che l’Abruzzo dei Parchi svolge a livello nazionale e internazionale nella conservazione dell’ambiente e ineguagliabile.


Dove dormire
Da maggio a settembre centinaia di strutture ricettive in Abruzzo, sono pronti ad accogliere i turisti, offrendo un ventaglio di proposte e possibilità, in grado di soddisfare gusti ed esigenze, anche le più esigenti. Le capacità ricettive della riviera abruzzese sono davvero notevoli: in grado di sostenere flussi turistici fatti di grandi numeri nei periodi di punta e garantire sempre standard qualitativi.
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