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L'offerta ricettiva in Provincia di Teramo - Info Point Regione Abruzzo

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L'offerta ricettiva in Provincia di Teramo

Ospitalità Abruzzo > Uffici turistici
IAT - Informazione Accoglienza Turistica Regione   Abruzzo

Una   caratteristica dell’Abruzzo è la varietà morfologica del territorio che mette   a confronto realtà solitamente distinte e difficilmente coniugabili, come   mare e montagna, parchi nazionali, riserve naturali e centri storici,   collegati con un’efficientissima rete stradale. Dalla foce del_Tronto a   quella del Trigno 130 chilometri di costa, assolata e godibile dalla   primavera all’autunno, fronteggiano i massicci più elevati dell’Appennino,   tanto che non è raro poter scorgere dal litorale sabbioso e in piena vacanza   marina le cime innevate del Gran Sasso e della Maiella. Del resto la storia   antropologica e sociale della regione Abruzzo è tutta coniugata sul costante   rapporto mare-montagna, vissuto dalla gente.

Presidi e relativi Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica Abruzzo Promozione Turismo - Provincia di Teramo
IAT TERAMO
Via Oberdan, 16
E-mail: teramoiat@gmail.com
Telefono: 335.1893893

IAT Alba Adriatica (TE)
Lungomare Marconi
E-mail: iat.albaadriatica@abruzzoturismo.it
Telefono: 0861.712426

IAT Giulianova (TE)
Via Nazario Sauro
E-mail: iat.giulianova@abruzzoturismo.it
Telefono: 085.8021800

IAT Pineto (TE)
Via Mazzini, 50
E-mail: iat.pineto@abruzzoturismo.it
Telefono: 085.9491745

IAT Roseto degli Abruzzi (TE)
Piazza della Libertà, 37/38
E-mail: iat.roseto@abruzzoturismo.it
Telefono: 085.8991157

IAT Silvi Marina (TE)
Via Garibaldi, 208
E-mail: iat.silvi@abruzzoturismo.it / info@visitsilvi.it
Telefono: 085.930343

IAT Tortoreto (TE)
Via Archimede, 15
E-mail: iat.tortoreto@abruzzoturismo.it
Telefono: 0861.787726

Martinsicuro (TE)
E-mail: iat.martinsicuro@abruzzoturismo.it
Telefono: 0861.762336
Num. Verde: 800.335601 (Anche con WhatsApp)
Rocca Calascio è il Castello più alto dell’Appennino La Torre si erge ad un altezza di 1520 m.s.l.m. Domina il versante sud del Gran Sasso d’Italia e si trova ai confini di Campo Imperatore. Dalla Rocca si spazia, ad ovest, verso il Monte Sirente ed il Velino, a nord verso il Gran Sasso e Campo Imperatore, a sud e parte di est verso la Piana di Navelli. Domina il sottostante paese di Calascio che si trova a 1200 metri di quota. In un documento del 1380 si ha la prima citazione di Rocca Calascio, intesa come torre di avvistamento isolata, ma la costruzione della torre è da collocarsi intorno all’anno 1000. Ad Antonio Piccolomini si deve attribuire, verso il 1480, la realizzazione delle 4 torri attorno all’originario torrione di Rocca Calascio, il muro di cinta attorno al paese e la ricostruzione di gran parte dell’abitato distrutto dal furioso terremoto del 1461. Nelle vicinanze della Rocca si trova la Chiesa di Santa Maria della Pietà, costruita dai pastori intorno al 1400 come ringraziamento alla Madonna quando i soldati dei Piccolomini respinsero, in una sanguinosa battaglia, un gruppo di briganti provenienti dal confinante Stato Pontificio. Punto di osservazione di elevata strategia militare, era in grado di comunicare, mediante l’ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne attraverso innumerevoli collegamenti ottici disseminati nel territorio, con i castelli della costa adriatica. Con la dominazione aragonese fu istituita la “Dogana della mena delle pecore in Puglia” e la pastorizia transumante divenne la principale fonte di reddito del Regno. Fu quindi un momento di notevole sviluppo per i paesi della Baronia che nel 1470 possedevano oltre 90.000 pecore e fornivano ingenti quantitativi di pregiata “lana carapellese” a città come L’Aquila e Firenze. Nel 1579 Costanza Piccolomini, l’ultima della famiglia, vendette la Baronia, il Marchesato di Capestrano e le terre di Ofena e Castel del Monte a Francesco Maria Dè Medici, Granduca di Toscana per 106.000 ducati. Nel 1743 il territorio passò sotto la dominazione Borbonica. Nel 1703 un disastroso terremoto demolì il castello ed il paese di Rocca calascio: furono ricostruite solo le case nella parte bassa dell’abitato e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio. Un progressivo spopolamento ha ridotto il numero degli abitanti della Rocca da circa 800 nel 1600 a zero nel 1957. Calascio, a sua volta, ha iniziato il suo declino a fine ‘800, subendo gli effetti di una massiccia emigrazione nei primi decenni del ‘900. Una popolazione di circa 1900 abitanti nel 1860, ridotta nel 1892 a soli 299. Oggi la Rocca è conosciuta dal grande pubblico per essere di frequente oggetto di grandi set cinematografici: tra questi “Lady Hawke”, stupenda favola ambientata nel medioevo con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer e, più recentemente, un film su Padre Pio da Pietralcina.
La Provincia dell'Aquila con una superficie di (Kmq) 5.035, è una delle quattro province dell'Abruzzo. Conta circa 300.000 abitanti, con capoluogo L'Aquila. Confina con la Provincia di Teramo a nord-est, con la Provincia di Pescara a est, e la Provincia di Chieti a sud-est. Inoltre, confina con le seguenti regioni d’Italia: con la Regione Molise a sud-est e con la Regione Lazio a ovest. Delle quattro province abruzzesi quella Dell’Aquila è la più vasta e l’unica a non essere toccata dal mare; proprio per la sua vastità è una provincia caratterizzata,  dove usi e costumi, storia e dialetti,  interessi e mentalità seppur uniti da un filo conduttore, appaiono estremamente differenti tra loro; differenti a tal punto che i due centri maggiori, Avezzano e Sulmona, stanno tentando la carta dell’autonomia per diventare a loro volta province.
La Roccaforte di Roccascalegna è una maestosa struttura medievale situata su una ripida rupe, che domina il paesaggio delle valli circostanti. La sua posizione, estremamente strategica, permetteva di controllare le rotte commerciali e difendere il territorio da possibili invasioni o attacchi nemici. La roccaforte, costruita probabilmente intorno al X secolo, sorge su un promontorio di roccia calcarea che la rendeva praticamente inaccessibile, un aspetto che ne esaltava la funzione difensiva. Nel corso dei secoli, la Roccaforte di Roccascalegna subì numerosi interventi, espandendosi e adattandosi alle esigenze difensive e abitative. La struttura si componeva di mura robuste, torri e una serie di porte e passaggi che consentivano di resistere a lunghi assedi. Al suo interno si trovano i resti di edifici che testimoniano la vita quotidiana dei suoi abitanti, mentre l'architettura della fortezza riflette le tecniche costruttive dell'epoca medievale. Durante il Medioevo, la roccaforte era un centro di potere per le famiglie nobili locali, che vi risiedevano e ne garantivano la protezione. La sua posizione dominante sulle valli circostanti le permetteva di vigilare sui territori vicini, assicurando il controllo delle risorse e delle vie di comunicazione. Nel tempo, la Roccaforte divenne anche un simbolo di prestigio, un luogo dove si celebravano eventi importanti e si amministrava la giustizia. Oggi, la Roccaforte di Roccascalegna è un importante sito turistico, che attrae visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Sebbene sia parzialmente in rovina, la sua imponenza e il panorama mozzafiato che offre rendono la visita un'esperienza unica. La roccaforte, con la sua storia millenaria, racconta non solo le vicende di un'epoca lontana, ma anche il legame indissolubile tra l'uomo e il territorio che l'ha ospitata.
La Provincia di Chieti con una superficie di (Kmq) 2.507, è una delle quattro province dell'Abruzzo. Conta circa 372.000 abitanti, con capoluogo Chieti. Confina con la Provincia di Pescara a nord, con la Provincia dell’Aquila a ovest, con il Mare Adriatico a est. Inoltre, confina a sud con la Regione Molise. La Provincia di Chieti vanta un’incredibile varietà di risorse che vanno dalle riserve naturali ai santuari e ai centri storici, dalle aree archeologiche per la sua remota istituzione. Chieti è tra le città più antiche d’Italia, molto più antica della stessa Roma. Secondo Stradone, Chieti fu fondata da genti dell’Arcadia: la chiamarono “Tegate” in memoria di Tegea, capitale dell’Arcadia. “Tegate” si sarebbe poi trasformato in “Teate” o “Tiati” ed infine in Tieti che mutò in Chieti. La maggior parte del territorio provinciale è collinare, diviso da diverse...
La riviera pescarese è una delle perle dell'Adriatico, un luogo che incanta per la sua armoniosa fusione tra paesaggi naturali e vivacità urbana. Le lunghe spiagge dorate, bagnate da un mare cristallino, si estendono per chilometri, offrendo un panorama mozzafiato che attira ogni anno migliaia di turisti. Il litorale, con le sue moderne strutture balneari, è perfetto per chi cerca relax, sport acquatici o semplicemente una passeggiata al tramonto lungo il suggestivo lungomare alberato. La città di Pescara, fulcro della riviera, è il cuore pulsante della regione. Qui la vita diurna e notturna si intrecciano, con un’ampia offerta di ristoranti, bar e locali che si affacciano direttamente sul mare. Gli amanti della cultura possono visitare la casa natale di Gabriele D’Annunzio o scoprire i numerosi eventi artistici e musicali che animano la città durante tutto l’anno. Le vie del centro, eleganti e ricche di boutique, offrono inoltre un’esperienza di shopping unica, completata dalla vicinanza del porto turistico, punto di partenza per escursioni in barca. Lungo la riviera pescarese non mancano angoli di natura incontaminata, come le pinete lussureggianti che abbracciano il litorale, ideali per chi desidera un momento di pace e frescura. La vicinanza al Parco Nazionale della Majella e alle colline circostanti arricchisce ulteriormente l'offerta paesaggistica, rendendo questa zona una meta perfetta non solo per gli amanti del mare, ma anche per chi desidera esplorare il patrimonio naturalistico e culturale dell’Abruzzo. La riviera pescarese, dunque, rappresenta una sintesi perfetta di bellezza, storia e modernità.

La Provincia di Pescara con una superficie di (Kmq) 1.190, è una delle quattro province dell'Abruzzo. Conta circa 313.000 abitanti, con capoluogo Pescara. Confina con la Provincia di Teramo a nord, con la Provincia di Chieti a sud e con la Provincia dell’Aquila a ovest. Inoltre, confina a est con il Mare Adriatico. Quella di Pescara è una grande provincia piuttosto strana, anomala sicuramente. Una provincia, come dire, “capoluogo-centrica”, nel senso che da essa attingono linfa vitale un po’ tutte le attività, commerciali, industriali o turistiche. I 46 centri della provincia di Pescara nel 1927 appartenevano agli altri tre capoluoghi abruzzesi (province di: L’Aquila, Chieti, Teramo), che molto a malincuore dovettero cederli all’appena costituita nuova provincia. Ne venne fuori una struttura territoriale sicuramente non omogenea e che creò...
La Storia della Roccaforte della Fortezza di Rocca di Civitella. La Roccaforte di Rocca di Civitella, situata nel comune di Civitella del Tronto in provincia di Teramo, è una delle più grandi e maestose fortificazioni dell'Abruzzo. La sua costruzione iniziò nel XIII secolo, quando fu eretta dai conti di Teramo come punto strategico di difesa. La rocca venne costruita su un'altura dominante la valle del Tronto, offrendo una vista panoramica che permetteva di monitorare e proteggere le vie di comunicazione tra l'Abruzzo e le Marche. La sua posizione privilegiata e le imponenti fortificazioni la rendevano ideale per respingere eventuali attacchi nemici. Nel corso dei secoli, la Roccaforte di Civitella passò sotto il controllo di diverse famiglie nobiliari e, nel XVI secolo, entrò a far parte dei domini degli spagnoli. Durante il periodo del dominio spagnolo, la rocca subì ampliamenti significativi, che la trasformarono in una delle fortificazioni più robuste e avanzate della regione. La sua struttura fu rafforzata con l’aggiunta di bastioni e torri angolari, e venne progettato un sistema di fortificazioni all’avanguardia per l'epoca. La roccaforte divenne così uno degli avamposti principali della difesa della zona, particolarmente durante le guerre contro le truppe francesi e i conflitti con altri stati europei. Con il declino del sistema feudale e l'evoluzione delle tecniche militari nel XVII secolo, la funzione difensiva della Roccaforte di Civitella cominciò a venire meno. Dopo il periodo di massimo splendore, la fortezza subì il lento degrado dovuto a guerre, terremoti e abbandono. Nonostante i danni subiti durante i secoli, la roccaforte rimase un simbolo del potere e della resistenza della comunità locale. Alla fine del XVIII secolo, il castello cessò di avere un ruolo militare attivo, e la sua importanza strategica diminuì considerevolmente, anche a causa della centralizzazione del potere nelle mani dei grandi centri urbani. Oggi, la Roccaforte di Rocca di Civitella è una delle principali attrazioni turistiche dell'Abruzzo, grazie alla sua storia affascinante e al suo stato di conservazione. Dopo importanti lavori di restauro, la rocca è stata riaperta al pubblico, permettendo di esplorare le sue antiche mura, le torri, e i sotterranei che raccontano secoli di storia militare e sociale. La sua architettura imponente e la posizione panoramica sulla vallata del Tronto offrono una vista mozzafiato, mentre eventi culturali e mostre continuano a celebrarne il ruolo storico nella regione. La Roccaforte di Civitella rappresenta un legame profondo con il passato dell'Abruzzo, una testimonianza della sua resistenza e della sua cultura.
Situata nella parte nordorientale dell'Abruzzo, la provincia di Teramo incontra a Nord quella di Ascoli Piceno, a Nord-Ovest quella di Rieti, a Sud-Ovest quella dell'Aquila, a Sud quella di Pescara, mentre, ad Est, è bagnata dal Mare Adriatico. La varietà della sua offerta turistica è strettamente connessa con le peculiarità del territorio, caratterizzato dal versante orientale dell'Appennino abruzzese e da vallate che degradano dolcemente fino alla costa. Su una superficie complessiva di 1.949 Kmq, vive una popolazione di circa 300.000 abitanti, distribuita in 47 comuni. Tanta varietà produce un'offerta diversificata, capace di soddisfare tutte le esigenze del turista. Dunque, attraverso alte vette, lussureggianti colline, spiagge dorate e splendide città d'arte, vi attende un viaggio in una terra da scoprire e... tutta da gustare...
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