Parchi Naturali, boschi e Trekking in Abruzzo: Dal Blockhaus alla Tavola dei Briganti
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![Dal Blockhaus alla Tavola dei Briganti. Dai prati della Majelletta, superato il colle del Blockhaus, inizia una delle più belle passeggiate d’Abruzzo che permette di godere di panorami mozzafiato sui selvaggi valloni di Selvaromana, delle Tre Grotte e dell’Orfento; il sentiero, non troppo faticoso e ben segnato, attraverso una fitta mugheta conduce ai piedi del Monte Focalone, dove sui lastroni di roccia affiorante fra gli arbusti compaiono incisioni di pastori e briganti del passato, fra le quali – famosissima – quella che rimprovera a Vittorio Emanuele II di aver trasformato quel che era il “regno dei fiori” nel “regno della miseria”. La cima Blockhaus (2143 m s.l.m.) è una cima montuosa del massiccio della Maiella, in Abruzzo, posta sul versante settentrionale del massiccio, raggiunta da una strada asfaltata che sale da Passolanciano-Maielletta passando per cima Mammarosa e il rifugio Bruno Pomilio, tra i territori dei comuni di Pennapiedimonte, Pretoro e Rapino. La cima Blockhaus, immersa nel verde di piante di pino mugo, rappresenta un'antica superficie di erosione formatasi quando l'altezza del monte era modesta e vi erano condizioni ambientali subtropicali. L'isola corallina originaria, emersa dal mare, costituente la cima del monte, subì fenomeni di degradazione chimico-fisica, che ne modellarono la superficie. Tale processo si protrasse nei millenni, in concomitanza con la produzione biogena di carbonato di calcio da parte degli organismi che popolavano i bordi sommersi. L'innalzamento ha causato l'inarcamento della montagna, portando i bordi sommersi in posizione sub-pianeggiante, i quali, per via dell'erosione glaciale che ha formato le valli, sono stati isolati della parte centrale e ridotti di dimensione[3]. L'attività glaciale, che non ha eroso completamente la superficie del monte, ha finito per dagli la forma di un acrocoro triangolare.](images/Freccia_pic2_usgha3g6.gif)
Dai prati della Majelletta, oltrepassato il colle del Blockhaus, ha inizio una delle più spettacolari passeggiate dell'Abruzzo. Questo itinerario permette di ammirare panorami mozzafiato sui selvaggi valloni di Selvaromana, delle Tre Grotte e dell’Orfento. Il sentiero, ben segnato e non troppo impegnativo, si snoda attraverso una fitta mugheta fino ai piedi del Monte Focalone, dove affiorano lastre di roccia incise nei secoli da pastori e briganti. Tra le iscrizioni più celebri spicca quella che accusa Vittorio Emanuele II di aver trasformato il "regno dei fiori" nel "regno della miseria", testimonianza storica di un passato di lotte e cambiamenti.
La cima del Blockhaus (2143 m s.l.m.), appartenente al massiccio della Maiella, si trova sul versante settentrionale della montagna ed è raggiungibile tramite una strada asfaltata che sale da Passolanciano-Maielletta. Lungo il percorso si incontrano punti panoramici straordinari, come Cima Mammarosa e il rifugio Bruno Pomilio, attraversando i territori dei comuni di Pennapiedimonte, Pretoro e Rapino. Questa via di accesso rende la cima una meta ambita non solo dagli escursionisti, ma anche dagli amanti della montagna che desiderano godere di panorami unici senza affrontare lunghe camminate.
Il Blockhaus, immerso in una vegetazione dominata dal pino mugo, conserva tracce della sua antica origine geologica. Un tempo, quando l’altitudine della montagna era più modesta, il clima subtropicale favoriva l’erosione e il modellamento del paesaggio. L’isola corallina originaria, emersa dal mare, ha subito processi di degradazione chimico-fisica che, nel corso dei millenni, ne hanno plasmato la superficie. La produzione biogena di carbonato di calcio da parte degli organismi marini ha contribuito alla conformazione attuale del rilievo, un tempo sommerso e poi gradualmente innalzatosi.
L’azione combinata dell’innalzamento tettonico e dell’erosione glaciale ha modellato il Blockhaus, conferendogli l’aspetto di un acrocoro triangolare. Le valli circostanti, scavate dai ghiacciai, hanno isolato i rilievi periferici dalla parte centrale della montagna, riducendone progressivamente le dimensioni. Nonostante l’intensa attività glaciale, il Blockhaus ha mantenuto la sua conformazione distintiva, rendendolo una delle cime più affascinanti e suggestive del Parco Nazionale della Maiella.


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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...

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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...

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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...