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Parchi Naturali, boschi e Trekking in Abruzzo: Dal Blockhaus alla Tavola dei Briganti - Info Point Regione Abruzzo

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Parchi Naturali, boschi e Trekking in Abruzzo: Dal Blockhaus alla Tavola dei Briganti

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Scoprire i tesori nascosti, i luoghi affascinanti e le meraviglie naturali dell'Abruzzo

L’Abruzzo, terra di montagne selvagge e panorami sconfinati, offre itinerari escursionistici di straordinaria bellezza. Tra questi, il percorso che dal Blockhaus conduce alla Tavola dei Briganti è uno dei più suggestivi. Partendo dai prati della Majelletta e superato il colle del Blockhaus, il sentiero si snoda attraverso un ambiente di alta quota caratterizzato da vaste distese erbose e fitte mughete. Lungo il cammino, lo sguardo si apre su valloni spettacolari come quelli di Selvaromana, delle Tre Grotte e dell’Orfento, dove la natura conserva ancora il suo aspetto più incontaminato e selvaggio. La cima del Blockhaus, con i suoi 2143 metri di altitudine, domina il versante settentrionale della Maiella ed è facilmente raggiungibile grazie a una strada asfaltata che sale da Passolanciano-Maielletta. Lungo il percorso si incontrano punti di interesse come Cima Mammarosa e il rifugio Bruno Pomilio, mete molto apprezzate dagli escursionisti. Il paesaggio che circonda la vetta è un susseguirsi di rocce affioranti, pascoli d’alta quota e boschi di pino mugo, una vegetazione resistente che testimonia le condizioni estreme tipiche di queste altitudini. Proseguendo lungo il sentiero, si giunge ai piedi del Monte Focalone, dove affiorano lastre di roccia incise nel tempo da pastori e briganti. Tra queste incisioni, una delle più celebri rimprovera a Vittorio Emanuele II di aver trasformato il "regno dei fiori" nel "regno della miseria", lasciando traccia di un’epoca in cui il brigantaggio era espressione di protesta sociale. La Tavola dei Briganti è una vera e propria pagina di storia scolpita sulla pietra, un luogo che racconta il passato e le vicende di chi un tempo percorreva queste montagne alla ricerca di libertà e riscatto. Il Blockhaus e i suoi sentieri rappresentano non solo un paradiso per gli escursionisti, ma anche un patrimonio naturale e storico di inestimabile valore. Il modellamento geologico della montagna, frutto di millenni di trasformazioni, ha creato un ambiente unico, dove la roccia calcarea, le valli glaciali e la vegetazione d’alta quota si fondono in un paesaggio maestoso. Camminare tra questi sentieri significa immergersi in una dimensione fuori dal tempo, dove la natura e la storia si intrecciano in un equilibrio perfetto, offrendo un’esperienza indimenticabile agli amanti della montagna e della bellezza autentica dell’Abruzzo.Parchi Naturali, boschi e Trekking:
Dal Blockhaus alla Tavola dei Briganti. Dai prati della Majelletta, superato il colle del Blockhaus, inizia una delle più belle passeggiate d’Abruzzo che permette di godere di panorami mozzafiato sui selvaggi valloni di Selvaromana, delle Tre Grotte e dell’Orfento; il sentiero, non troppo faticoso e ben segnato, attraverso una fitta mugheta conduce ai piedi del Monte Focalone, dove sui lastroni di roccia affiorante fra gli arbusti compaiono incisioni di pastori e briganti del passato, fra le quali – famosissima – quella che rimprovera a Vittorio Emanuele II di aver trasformato quel che era il “regno dei fiori” nel “regno della miseria”. La cima Blockhaus (2143 m s.l.m.) è una cima montuosa del massiccio della Maiella, in Abruzzo, posta sul versante settentrionale del massiccio, raggiunta da una strada asfaltata che sale da Passolanciano-Maielletta passando per cima Mammarosa e il rifugio Bruno Pomilio, tra i territori dei comuni di Pennapiedimonte, Pretoro e Rapino. La cima Blockhaus, immersa nel verde di piante di pino mugo, rappresenta un'antica superficie di erosione formatasi quando l'altezza del monte era modesta e vi erano condizioni ambientali subtropicali. L'isola corallina originaria, emersa dal mare, costituente la cima del monte, subì fenomeni di degradazione chimico-fisica, che ne modellarono la superficie. Tale processo si protrasse nei millenni, in concomitanza con la produzione biogena di carbonato di calcio da parte degli organismi che popolavano i bordi sommersi. L'innalzamento ha causato l'inarcamento della montagna, portando i bordi sommersi in posizione sub-pianeggiante, i quali, per via dell'erosione glaciale che ha formato le valli, sono stati isolati della parte centrale e ridotti di dimensione[3]. L'attività glaciale, che non ha eroso completamente la superficie del monte, ha finito per dagli la forma di un acrocoro triangolare. Dal Blockhaus alla Tavola dei Briganti

Dai prati della Majelletta, oltrepassato il colle del Blockhaus, ha inizio una delle più spettacolari passeggiate dell'Abruzzo. Questo itinerario permette di ammirare panorami mozzafiato sui selvaggi valloni di Selvaromana, delle Tre Grotte e dell’Orfento. Il sentiero, ben segnato e non troppo impegnativo, si snoda attraverso una fitta mugheta fino ai piedi del Monte Focalone, dove affiorano lastre di roccia incise nei secoli da pastori e briganti. Tra le iscrizioni più celebri spicca quella che accusa Vittorio Emanuele II di aver trasformato il "regno dei fiori" nel "regno della miseria", testimonianza storica di un passato di lotte e cambiamenti.
La cima del Blockhaus (2143 m s.l.m.), appartenente al massiccio della Maiella, si trova sul versante settentrionale della montagna ed è raggiungibile tramite una strada asfaltata che sale da Passolanciano-Maielletta. Lungo il percorso si incontrano punti panoramici straordinari, come Cima Mammarosa e il rifugio Bruno Pomilio, attraversando i territori dei comuni di Pennapiedimonte, Pretoro e Rapino. Questa via di accesso rende la cima una meta ambita non solo dagli escursionisti, ma anche dagli amanti della montagna che desiderano godere di panorami unici senza affrontare lunghe camminate.
Il Blockhaus, immerso in una vegetazione dominata dal pino mugo, conserva tracce della sua antica origine geologica. Un tempo, quando l’altitudine della montagna era più modesta, il clima subtropicale favoriva l’erosione e il modellamento del paesaggio. L’isola corallina originaria, emersa dal mare, ha subito processi di degradazione chimico-fisica che, nel corso dei millenni, ne hanno plasmato la superficie. La produzione biogena di carbonato di calcio da parte degli organismi marini ha contribuito alla conformazione attuale del rilievo, un tempo sommerso e poi gradualmente innalzatosi.
L’azione combinata dell’innalzamento tettonico e dell’erosione glaciale ha modellato il Blockhaus, conferendogli l’aspetto di un acrocoro triangolare. Le valli circostanti, scavate dai ghiacciai, hanno isolato i rilievi periferici dalla parte centrale della montagna, riducendone progressivamente le dimensioni. Nonostante l’intensa attività glaciale, il Blockhaus ha mantenuto la sua conformazione distintiva, rendendolo una delle cime più affascinanti e suggestive del Parco Nazionale della Maiella.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
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L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
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L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
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Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
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Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

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