Sito archeologico in Provincia de L’Aquila: Necropoli di Scurcola Marsicana (Aq) - Abruzzo
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I principali siti archeologici in Provincia de L'Aquila - Abruzzo


Durante il VI-V secolo a.C., la regione vide l’arrivo di un gruppo etnico sabino, gli Equi, che si stabilirono nella zona. Scurcola e Alba erano situate al confine tra i territori degli Equi e dei Marsi. Questo periodo segnò una fase di forti mutamenti culturali, che culminarono con l’occupazione romana nel 304 a.C. In seguito alla conquista romana, Scurcola divenne parte integrante della nuova struttura politica e militare dell’Impero. I Romani riedificarono Alba, che divenne una colonia con una forte funzione strategica. La costruzione della Via Tiburtina-Valeria, che passava sotto Scurcola, facilitò il controllo del territorio e il suo sviluppo agricolo, con l’introduzione di tecniche agricole avanzate e l’espansione della coltivazione di ulivi e vigneti. La trasformazione dell'area in una zona agricola fiorente si completò con il prosciugamento del lago Fucino, avvenuto sotto l’imperatore Claudio nel 52 d.C.
Durante il periodo medievale, la caduta dell'Impero Romano e le invasioni barbariche segnarono un periodo di instabilità. La Marsica, come molte altre zone italiane, visse nei cosiddetti "secoli bui", con la popolazione ridotta e la vita economica in declino. Tuttavia, l’occupazione longobarda (570-774 d.C.) portò una certa riorganizzazione del territorio e il processo di incastellamento. Nel X secolo, Scurcola vide la costruzione del primo castello-recinto sul Monte S. Nicola, utilizzando parti della fortificazione italica preesistente. Questo rappresentò la nascita del borgo medievale. Anche le piccole comunità di Cappelle, che si trovavano sulle alture, si rifugiarono nel nuovo sistema difensivo, preservando così la memoria storica delle antiche fortificazioni.
Nel periodo successivo, tra l’XI e il XIII secolo, Scurcola conobbe una ripresa religiosa grazie all'influenza delle abbazie benedettine, come quella di Farfa e Montecassino. Nacquero nuove chiese e conventi, tra cui la Chiesa di S. Egidio, che si trovava lungo la Via Valeria e serviva da ospizio per i pellegrini. La presenza di numerose chiese a partire dal XII secolo caratterizzò l’identità religiosa di Scurcola, che, pur mantenendo la sua vocazione agricola, divenne un centro di intensa vita spirituale. La comunità scurcolana, dunque, seppe adattarsi ai mutamenti storici e, nel corso dei secoli, mantenne viva la sua tradizione agricola e religiosa, che ha costituito la base della sua identità culturale.
L’Abruzzo medievale e rinascimentale
Splendide chiese medievali al centro di solitari altopiani ed eremi nascosti negli anfratti delle montagne, imponenti abbazie e poderosi castelli, sono gli elementi che più originalmente qualificano il paesaggio abruzzese. Il Medioevo è infatti l’epoca che ha lasciato sul territorio le tracce più evidenti e suggestive, capaci di imprimersi per sempre negli occhi e nel cuore dei visitatori. La montagna abruzzese ebbe nel Medioevo una grande importanza militare ed economica, e fu quindi interessata da una straordinaria fioritura di opere d’arte. Lungo tutta la dorsale appenninica e nei suoi centri abitati, grandi e piccoli, i palazzi, i castelli e le chiese romaniche, gotiche e rinascimentali d’Abruzzo fiorirono con grande rigoglio, spesso abbellite dall’apporto di artisti di grande valore: gli enormi capitali prodotti in regione dalla grande stagione della pastorizia produssero infatti in quest’epoca i loro frutti più ricchi e duraturi.


L’Abruzzo montano
Con numerosi centri sciistici con impianti di avanguardia, comprende i maggiori massicci dell’Appennino (il Gran Sasso d’Italia e la Majella), numerosi rilievi che raggiungono anch’essi notevole altitudine e altipiani intervallati dalle conche dell’Aquila e di Sulmona, mentre verso il confine con il Lazio si stende la fertile conca del Fucino, risultante dal prosciugamento del lago omonimo portato a termine dal Duca Alessandro Torlonia nel 1875, opera grandiosa, che peraltro era stata più volte programmata fin dall’epoca dell’impero Romano.

L'Enogastronomia
Una cucina, quella abruzzese, che ha molte anime, per la varietà del territorio e delle culture che in essa convivono. C’è l’evoluzione della cucina agropastorale, quella dei contadini e dei pastori “poveri” delle zone montane e pedemontane, fatta di piatti semplici e saporiti, di carni ovine, zuppe e minestre, formaggi ed erbe aromatiche e quella “colta e borghese” di Teramo, capace di valorizzare sapori primari con preparazioni più complesse: timballo di scrippelle, tra cui le “mazzarelle”; “virtù”. Meno evocativa dell’Abruzzo -percepita come regione di montagne...

Un grande museo all’aperto
Noto in tutto il mondo per la sua natura, l’Abruzzo espone, come un grande museo all’aperto senza orari né mura, opere d’arte e monumenti nel suo peculiare e intatto paesaggio. Accanto a luoghi celeberrimi come la rocca di Calascio, lo straordinario centro storico di Pescocostanzo, il Museo Archeologico Nazionale di Chieti, il poderoso castello cinquecentesco dell’Aquila, emozionano il viaggiatore decine e decine di meraviglie meno note, sparse in ogni angolo della regione. I restauri di chiese e castelli, la sistemazione e la valorizzazione dei siti...

Chiese e santuari in Abruzzo
La provincia dell’Aquila, immersa nel cuore dell’Abruzzo, è un territorio ricco di storia e spiritualità, dove chiese e santuari raccontano secoli di fede e tradizioni.
Tra i paesaggi montuosi del Gran Sasso e della Majella, sorgono luoghi di culto che custodiscono tesori artistici e culturali, attirando pellegrini e visitatori da ogni parte del mondo. L’Aquila stessa, capoluogo della provincia, vanta edifici religiosi di grande rilievo. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un capolavoro del gotico abruzzese, famosa per la sua facciata policroma...