Vai ai contenuti

Tradizioni popolari in Provincia di Pescara – Festa di San Martino "Festa dei Cornuti" a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe) - Info Point Regione Abruzzo

www.infopointabruzzo.it
Salta menù
Salta menù
www.infopointabruzzo.it

Tradizioni popolari in Provincia di Pescara – Festa di San Martino "Festa dei Cornuti" a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe)

Info Abruzzo > Le Tradizioni popolari > Nel pescarese
Le Tradizioni popolari e il Folklore in Provincia di Pescara - Abruzzo

 
La Festa di San Martino, nota anche come "Festa dei Cornuti", è una delle manifestazioni popolari più curiose e goliardiche della provincia di Pescara, celebrata ogni anno l’11 novembre a San Valentino in Abruzzo Citeriore. Questa tradizione affonda le sue radici in epoche lontane e si ispira alla figura di San Martino, ma nel tempo si è trasformata in una festa incentrata sulla burla e sull'ironia legata alla presunta infedeltà coniugale. Ciò che un tempo era un’usanza popolare tra i giovani del paese è diventato un evento folcloristico di grande richiamo, capace di unire tradizione, divertimento e partecipazione collettiva. Uno degli aspetti più caratteristici della festa è il corteo goliardico che attraversa le vie del paese, accompagnato da canti e battute pungenti. La processione è guidata da un simbolo fallico, inizialmente coperto da un velo, che viene consegnato dall’ultimo uomo sposato nell’anno precedente al più recente sposo dell’anno in corso. Questo passaggio di testimone rappresenta il fulcro della celebrazione, in un clima di scherzo e complicità tra i partecipanti. Il momento in cui il velo viene sollevato e il simbolo rivelato scatena l’ilarità generale, sottolineando l’anima irriverente e giocosa della festa. In passato, la manifestazione aveva un carattere ancora più provocatorio. I partecipanti si fermavano davanti alle case dei presunti mariti traditi, intonando canti satirici e pronunciando battute mordaci nei loro confronti. Questa usanza, pur essendo parte della tradizione, talvolta generava tensioni e malumori, tanto che con il tempo si è deciso di attenuarne il tono, lasciando spazio a un'atmosfera più leggera e festosa. Oggi la festa conserva il suo spirito ironico, ma senza l’intento di deridere o offendere, trasformandosi in un’occasione per celebrare con allegria e autoironia. Dopo la processione, la festa prosegue nella piazza del paese con momenti conviviali all’insegna della musica, della gastronomia e del buon vino novello, elemento immancabile nella tradizione di San Martino. Tra piatti tipici, brindisi e racconti, la comunità si riunisce per condividere una serata di festa e risate, mantenendo viva una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. La partecipazione popolare è sempre altissima, con persone che arrivano anche dai paesi vicini per prendere parte a questo evento unico nel suo genere. La "Festa dei Cornuti" di San Valentino in Abruzzo Citeriore rappresenta così un perfetto esempio di come il folclore e le antiche usanze possano rinnovarsi nel tempo, senza perdere il loro valore simbolico e il loro legame con la comunità. Più che un semplice evento, è un momento di aggregazione, un’occasione per ridere di se stessi e per rafforzare i legami sociali attraverso il linguaggio universale dell’ironia e della convivialità. Ancora oggi, tra sacro e profano, questa festa continua a essere un punto di riferimento nel panorama delle tradizioni popolari abruzzesi.
La Festa di San Martino, detta "Festa dei Cornuti"
a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe)
 
La Festa di San Martino, conosciuta come la "Festa dei Cornuti", è una celebrazione unica nel suo genere, che unisce tradizione, folclore e un pizzico di ironia. Radicata nella cultura popolare di San Valentino in Abruzzo Citeriore fin dalla seconda metà dell’Ottocento, ma con origini ancora più antiche, questa manifestazione trae ispirazione dalla figura di San Martino, il cui culto si è intrecciato con il tema dei mariti traditi. Secondo una diffusa tradizione orale, la festa rievocherebbe l’inganno perpetrato dalla presunta sorella di San Martino, la quale, approfittando di un momento di distrazione del fratello, riuscì a vivere liberamente le proprie passioni.
Circa 150 anni fa, un gruppo di giovani del paese diede inizio a una curiosa usanza: durante la notte dell’11 novembre, passeggiando per le strade, lasciavano una candela accesa davanti alle abitazioni dei mariti traditi. Il gesto divenne presto una sorta di segnale rivelatore e, chi al mattino trovava il lumino davanti alla propria porta, scopriva pubblicamente il proprio presunto stato di "cornuto". Come penitenza, l’uomo doveva indossare il cappello o la giacca al contrario, dichiarando simbolicamente la sua condizione. A rendere ancor più beffardo il rituale era il fatto che, spesso, proprio gli artefici della burla erano gli stessi uomini coinvolti nelle scappatelle delle mogli infedeli.
Col passare del tempo, la festa si è evoluta e ha assunto connotati più goliardici e folcloristici, abbandonando il rito dell’accensione dei lumini. Oggi il momento centrale della manifestazione è una processione durante la quale un grande simulacro dell’attributo sessuale maschile, inizialmente coperto da un velo, viene portato in corteo. Il simbolo viene affidato dall’ultimo uomo sposatosi l’anno precedente al più recente sposo dell’anno in corso. Prima della consegna, il velo viene sollevato, svelando l’oggetto tra il divertimento e le risate della folla, che accompagna il nuovo "detentore" per le strade del paese in un clima di festa e complicità.
In passato, la celebrazione ha generato momenti di tensione quando il corteo si fermava davanti alle case dei presunti cornuti, intonando canti satirici e battute pungenti. Questo aspetto, che rischiava di creare malumori e dissapori, è stato progressivamente attenuato, lasciando spazio a un'atmosfera più leggera e festosa. Oggi, la processione si conclude nella piazza principale del paese, dove tra musica, vino e allegria si celebra il senso di appartenenza alla comunità e la capacità di prendersi gioco della vita con ironia e leggerezza.
Alla fine della festa, tutti i partecipanti possono ricevere un attestato simbolico che certifica la loro partecipazione al corteo. La "Festa dei Cornuti" è diventata così un’occasione non solo per ricordare un’antica tradizione, ma anche per valorizzare il senso di comunità, il folclore locale e la capacità di ridere delle situazioni della vita. In un mix di sacro e profano, di storia e leggenda, San Valentino in Abruzzo Citeriore continua a mantenere viva una celebrazione che, tra scherzi e riti goliardici, affonda le sue radici nella cultura popolare abruzzese.
L'enogastronomia abruzzese è un viaggio tra sapori autentici e tradizioni antiche, una sintesi perfetta di mare e montagna che racconta l'anima profonda della regione. Qui, ogni piatto e ogni vino riflettono l'essenza di un territorio generoso, dove la natura incontaminata e la cultura locale si intrecciano per creare un patrimonio culinario unico. In Abruzzo, il cibo non è solo nutrimento, ma una forma di espressione, un legame con le stagioni e con le radici storiche delle comunità. Dai borghi montani alle località costiere, la cucina si distingue per la semplicità e la genuinità degli ingredienti, spesso prodotti artigianalmente. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, portano con sé gesti e sapori che parlano di tempi lontani. La terra abruzzese è nota per prodotti straordinari che vanno dall’oro rosso dello zafferano di Navelli ai tartufi profumati delle montagne. I formaggi di pecora, come il pecorino e la ricotta affumicata, raccontano la maestria dei pastori, mentre la pasta fatta a mano, come i celebri maccheroni alla chitarra, celebra l’arte e la pazienza delle cuoche abruzzesi. Il vino gioca un ruolo fondamentale in questo racconto di gusto. Il Montepulciano d'Abruzzo, robusto e avvolgente, è una delle etichette più amate e apprezzate a livello internazionale, affiancato dal delicato Trebbiano d'Abruzzo. Ogni bicchiere racchiude il carattere di queste colline baciate dal sole, dove i vigneti prosperano tra la brezza del mare e l’aria fresca dei monti. Ma l’enogastronomia abruzzese è anche convivialità, un rito che si consuma attorno a una tavola ricca di sapori e storie. Ogni assaggio è un incontro con una cultura che rispetta la natura e valorizza la tradizione, rivelando un equilibrio perfetto tra semplicità e raffinatezza. È un’esperienza che va oltre il palato, coinvolgendo i sensi e lasciando un ricordo indelebile, un legame profondo con una terra che sa come regalare emozioni.
---
L'Enogastronomia. La cucina abruzzese è la tradizionale cucina dell'Abruzzo; essa è molto vasta ed è originaria dalle tradizioni sia pastorali delle zone interne montane che marinare della zona costiera; tra gli alimenti più utilizzati troviamo: il pane, la pasta, la carne, i formaggi e il vino. L'isolamento che per decenni ha caratterizzato la regione ha fatto sì che quest'ultima mantenesse un'arte culinaria viva ed indipendente. Tra i prodotti abruzzesi che sono entrati nell'immaginario collettivo di tutto il mondo troviamo i classici confetti tipici della città di Sulmona, lo zafferano coltivato principalmente nell'altopiano di Navelli, gli arrosticini di pecora, gli spaghetti alla chitarra e il prestigioso vino Montepulciano d'Abruzzo. Altri prodotti...

L’artigianato abruzzese rappresenta una straordinaria testimonianza della tradizione e dell’ingegno della regione, un legame profondo tra passato e presente. Ogni angolo dell’Abruzzo racconta storie attraverso opere d’arte create da mani esperte che hanno saputo conservare tecniche e saperi antichi. Uno degli ambiti più celebri è la lavorazione della ceramica. Tra i centri più importanti spicca Castelli, rinomata in tutto il mondo per le sue maioliche decorate a mano con motivi floreali, geometrici e scene di vita quotidiana. Gli artigiani locali continuano a utilizzare metodi tramandati di generazione in generazione, valorizzando colori e disegni che rispecchiano il territorio e la sua cultura. Di grande pregio è anche l’arte della lavorazione del ferro battuto, tipica delle aree montane. Fabbri esperti modellano a caldo cancelli, lampade e altri oggetti, dando vita a opere di straordinaria bellezza e resistenza. Questa tradizione, radicata nella vita rurale, trova il suo apice in laboratori che combinano creatività e funzionalità. Un altro settore emblematico è quello della tessitura. La produzione di merletti e ricami, soprattutto quelli di Pescocostanzo, si distingue per l’eleganza e la finezza dei dettagli. I famosi merletti al tombolo rappresentano una delle forme d’arte più delicate e raffinate, simbolo della pazienza e della maestria delle artigiane abruzzesi. Anche il legno è un materiale protagonista nell’artigianato regionale. Gli ebanisti abruzzesi si dedicano alla creazione di mobili e oggetti decorativi, molti dei quali presentano intagli che richiamano motivi religiosi o naturali. Inoltre, l’arte della scultura del legno è strettamente legata alle tradizioni religiose, con la realizzazione di statue sacre e presepi. Di notevole interesse è l’oreficeria, un’attività che affonda le sue radici nel Medioevo. L'Abruzzo vanta gioielli di rara bellezza, come la "Presentosa", un ciondolo femminile di antica tradizione, simbolo di amore e augurio. Le tecniche di lavorazione, come l’incastonatura e la filigrana, mostrano un’altissima competenza tecnica e artistica. L’artigianato abruzzese, dunque, non è solo un insieme di abilità manuali, ma anche un’espressione di identità culturale. Attraverso i materiali, i disegni e le tecniche, gli artigiani raccontano la storia e l’anima di una terra unica, in cui passato e presente si fondono per dare vita a opere di inestimabile valore.
---
L'Artigianato in Abruzzo. L’artigianato abruzzese rappresenta una delle espressioni più autentiche della cultura e delle tradizioni locali, tramandate di generazione in generazione. Tra le lavorazioni più celebri spiccano quelle della ceramica e della maiolica, con il borgo di Castelli che vanta una fama internazionale per i suoi manufatti decorati con motivi floreali, religiosi e geometrici. Ugualmente significativa è la tradizione orafa, con la creazione di gioielli come la presentosa, simbolo dell’Abruzzo, e di raffinati monili in filigrana, prodotti in centri come Sulmona e Scanno. La tessitura e il merletto trovano la loro massima espressione nei pregiati tomboli di Pescocostanzo e negli arazzi realizzati con telai tradizionali nei piccoli borghi montani...
Sciare in Abruzzo significa immergersi in panorami mozzafiato, tra montagne maestose e borghi pittoreschi che aggiungono fascino a una giornata trascorsa sulla neve. Questa regione offre un’esperienza unica, grazie a un territorio che alterna cime innevate a spazi naturali intatti, creando l’ambiente ideale per gli appassionati degli sport invernali. L’Appennino abruzzese, con le sue cime imponenti, accoglie numerose stazioni sciistiche ben attrezzate e in grado di soddisfare le esigenze di sciatori di ogni livello. Le piste si snodano tra pendii soleggiati, boschi secolari e paesaggi aperti, garantendo una combinazione perfetta tra sport e natura. Oltre allo sci alpino, la regione è anche un paradiso per il freeride e lo snowboard, con percorsi studiati appositamente per gli amanti delle discese più adrenaliniche. Non manca poi la possibilità di praticare lo sci di fondo, un’attività che consente di esplorare in tranquillità l’Abruzzo innevato. Tra altopiani incantati e vallate suggestive, questa disciplina permette di vivere la montagna in un modo diverso, silenzioso e contemplativo. Anche le famiglie trovano opzioni ideali, con aree dedicate ai bambini e percorsi più facili pensati per i principianti. La neve abruzzese diventa così il pretesto perfetto per scoprire una terra ricca di autenticità, dove i paesaggi innevati si fondono con l’atmosfera calda e accogliente dei borghi montani. Après-ski nei rifugi, sapori tipici e tradizioni locali completano l’esperienza, regalando momenti di relax e convivialità in un contesto che non smette mai di stupire. Sciare in Abruzzo non è solo uno sport, ma un viaggio tra natura, cultura e avventura.
---
Sciare in Abruzzo. L’Abruzzo è terra di montagne e di sciatori. È sufficiente spaziare con lo sguardo lungo l'orizzonte, in qualsiasi angolo della regione ci si trovi, per incontrare filari di cime che, allineate come soldatini di piombo, svettano verso il cielo. Sono i massicci della Majella, del Gran Sasso, della Laga, del gruppo Sirente-Velino, solo per citare i più grandi e noti. Un fantastico mondo di alta quota che costituisce il più formidabile complesso montano dell’Appennino (con caratteristiche a volte alpine), collocato strategicamente nel centro dell’Italia e del Mediterraneo. Grandi complessi montuosi, caratterizzati da un forte e duraturo innevamento, attrezzati con stazioni ed impianti turistici numerosi e qualificati...


Il mare d'Abruzzo offre un'esperienza indimenticabile, fatta di acque cristalline, spiagge variegate e panorami che raccontano la bellezza selvaggia e incontaminata della natura. La costa abruzzese, che si estende per oltre 130 chilometri, accoglie chi cerca relax, avventura o la scoperta di angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato. Le spiagge si alternano tra ampi arenili sabbiosi e tratti rocciosi, ognuno con un fascino unico. Le dolci colline che degradano verso il mare creano scenari pittoreschi, arricchiti dalla presenza di caratteristici trabocchi, antiche macchine da pesca in legno che sembrano sospese tra cielo e acqua. Questi monumenti alla tradizione marinara raccontano un passato fatto di dedizione e rispetto per il mare, ancora oggi visibile nello stile di vita delle comunità costiere. Il mare d'Abruzzo è anche una promessa di divertimento e benessere. Le acque limpide sono ideali per nuotate rinfrescanti e sport acquatici, come il kayak, il windsurf e le immersioni, che rivelano la ricca vita marina dei fondali. Passeggiate lungo i lungomari regalano momenti di quiete, mentre i piccoli porti e le antiche torri costiere narrano storie di un rapporto secolare tra terra e mare. Lungo questa costa, l’esperienza balneare si intreccia con una gastronomia profondamente legata al territorio. I sapori del mare si trasformano in piatti unici, come il celebre brodetto di pesce, che celebra la freschezza e la genuinità degli ingredienti locali. Tra un tuffo e l’altro, è possibile immergersi anche nella cultura, visitando borghi storici affacciati sul mare, dove l’ospitalità abruzzese si manifesta in tutta la sua autenticità. Il mare d'Abruzzo non è solo una destinazione, ma un invito a scoprire un modo di vivere che unisce natura, tradizione e emozioni. Ogni ondeggiare delle acque e ogni tramonto sulla costa lasciano un segno nel cuore, raccontando la storia di un territorio unico, che sa come abbracciare i suoi visitatori con tutta la forza e la bellezza della sua anima.
---
Il mare d'Abruzzo. Dal Tronto a Francavilla al Mare, a sud di Pescara, la costa è una uniforme, regolare e dorata fascia di soffice arenile, larga e accogliente; dalla foce del fiume Foro, a sud di Francavilla, la linea costiera diviene invece alta, portuosa, con scogliere, calette e lunghi tratti di spiaggia a ciottoli, per poi riaprirsi ai larghi arenili solo nel Vastese, al confine col Molise. Il tratto caratteristico di questo paesaggio marino è dunque la varietà, con ambienti e paesaggi per tutti i gusti. Questa particolare bivalenza della riviera, e la stessa conformazione geografica dell’Abruzzo collinare, creano un comprensorio turistico unico nel suo genere che può vantare caratteristiche davvero esclusive: una costa che diventa porta d’accesso all’intero territorio...

www.infopointabruzzo.it - Created with WebSite X5
Torna ai contenuti